Salve! Sono Sergio Delli Carri
e ogni tanto ho qualche idea…
Salve! Sono Sergio Delli Carri
e ogni tanto ho qualche idea…
L’origine del mio cognome ovvero DELLI CARRI.
Il cognome DELLI CARRI è quasi sicuramente di origine greca ed esattamente DELIKARIS.
(in greco si scrive Δεληκάρης)
I Delikaris sono presenti un po’ in tutta la Grecia e molti all’estero.
Il più noto dei Delikaris è un certo Giorgio Delikaris del 1951 che è stato più volte nazionale della squadra di Calcio greca soprannominato il “Gianni Rivera greco”. Ha giocato nelle squadre dell’Olimpiakos e del Panatinaikos.
Il cognome DELLI CARRI si ottiene trasformando DELIKARIS secondo le regole e cioè elidendo la s e raddoppiando le consonanti. K in italiano diventa c.
Mi hanno spiegato che in greco c’è l’elisione della s finale per le donne.
L’origine della famiglia è sul Mar Nero (loro dicono Pontos)
Da questa zona nel primo dopoguerra furono cacciati dai turchi che ammazzarono centinaia di migliaia di greci, armeni etc.
Tale fatto (ricordato anche su Wikipedia come I GENOCIDIO DEL PONTOS) costrinse i greci a scappare in fretta e furia.L’origine della famiglia nella località di LIMENI KERASOUNDAS nell’EFXENOS PONTOS.
Kerasoundas si chiama oggi GIRESUN e si trova tra le più famose località di Samsun e Trabzon (una volta Trebisonda).
E’ quindi probabile che da tale località venissero i DELLI CARRI professori di letteratura greca all’Università di Padova e poi di Ferrara presenti in Italia già 500 anni fa.
Ricordo che mio padre mi ha raccontato d’aver commissionato negli anni ’30 una ricerca ad un istituto araldico che ritrovò un Delli Carri che nel 1500 insegnava lingua e letteratura greca all’Università di Padova e successivamente un altro una cinquantina di anni dopo che insegnava all’Università di Ferrara.
I Delli Carri sono oggi numerosi a Benevento ma soprattutto a Foggia ma sicuramente quelli di Foggia derivano da quelli di Benevento.
Il miracolo di Santa Patrizia è assai più frequente di quello di San Gennaro: ogni martedì mattina si può assistere alla liquefazione del sangue lungo le pareti dell’ampolla entro la quale è custodito, con il sottofondo delle preghiere delle monache; il fenomeno si ripete anche in occasione della ricorrenza della Santa, il 25 di agosto.
O prodigiosa Vergine Santa Patrizia,
mia avvocata e protettrice,
che negli ultimi momenti della vostra vita
otteneste da Gesù
consiglio e divina protezione a tutti coloro
che a voi si rivolgessero per aiuto,
ottenetemi da Dio
la salute dell’anima e del corpo,
la vittoria sul Demonio e sulle passioni;
allontanate le avversità che mi circondano,
consolatemi nelle presenti tribolazioni.
Ottenetemi il perdono dei peccati
e l’ingresso nel regno del Cielo.
Siate porto di salvezza
ai naviganti
e tutela alla nostra città.
Diffondete speciale patrocinio sopra di me
e su tutti i vostri devoti,
affinché il nome santo di Dio
sia benedetto, glorificato,
esaltato e lodato da tutti
nei secoli dei secoli.
Amen
Santa Patrizia è inoltre venerata da tutte le ragazze in cerca di marito.
Nella quinta cappella a destra della navata, vi sono le reliquie della Santa, contenute in un pregevole reliquiario in oro e argento.