Presenza

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07 MAGGIO 2024

MARTEDÌ DELLA VI SETTIMANA DI PASQUA

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Dio si allontana per renderci ancora più vicini, sembra quasi un controsenso, eppure la nostra storia di salvezza prosegue grazie all’andarsene di Gesù: “è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi”.

Come fa questo allontanamento ad essere un bene?

Quando noi amiamo qualcuno desideriamo stargli sempre accanto, rimanergli vicino il più possibile, non essergli lontano.

L’andare di Gesù, è parte di quel mistero di salvezza che ci viene svelato nel tempo. Egli si sottrae alla visione per darci ancora di più: il Paràclito, il dono dello Spirito di Dio, una comunione di vita con il Padre, che ora inabita il cuore di ogni credente e lo rende presenza di Cristo nel mondo.

La presenza di Gesù si compie nell’invisibilità dello Spirito, ci rende persone spirituali, ovvero, persone umane che vivono una vita nuova, in ragione di quel dono dello Spirito che abbiamo ricevuto. Qui la distanza, si fa assoluta presenza nell’interiorità del nostro cuore, della nostra vita.

Lo Spirito che è creatore di vita, diventa un bene di vita per noi e per gli altri, ci spinge a vivere con lo stesso amore e con la stessa compassione, che Gesù aveva per tutte le sofferenze umane, ci fa toccare e attraversare le vicende di ogni fratello, portando la speranza del Cristo risorto. Non più un Dio che cammina solo accanto, ma che desidera viverci dentro, abitarci, in questa vita, la nostra, già salvata.

“Signore,

non allontanarti da me,

non potrei vivere.

Eppure Tu, non sei lontano

ed è il Tuo amore a dimostrarlo,

anche quando è la mia paura a parlare.

Aiutami a sentirti accanto

in quel silenzio che non è vuoto,

ma è la Tua presenza

che tende l’orecchio verso di me,

per non perderti nulla di me,

neanche un battito.”

(Shekinaheart eremo del cuore)