Cammina davanti a me

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29 MAGGIO 2024

MERCOLEDÌ DELLA VIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)

Gesù cammina verso Gerusalemme, il luogo dove consegnerà la sua vita; cammina davanti ai suoi discepoli, perché Lui è il primo che insegna come dare la vita, come servire la vita, con il restituirci quella dignità piena di figli di Dio, che avevamo perso con il peccato.

Noi ora abbiamo il compito di vivere da figli salvati dall’amore. Non c’è più nulla da chiedere, perché tutto ci è già stato dato. Ci è stato dato un amore che fa la differenza, non per cercare i primi posti, gli onori, il dominio, ma per camminare accanto ai fratelli, per guardare a chi è povero, chi è affranto, chi ha il cuore ferito, chi è solo, chi pensa di non essere amato nemmeno da Dio.

Questo Dio onnipotente, in realtà si fa servo, Gesù è venuto a servirmi l’amore, per dirmi: sono venuto per amare proprio te, la mia vita in cambio della tua, cosi com’è.

La nostra grandezza sta nell’amore che serve, che come Gesù si cinge col grembiule, si abbassa ai piedi di ogni persona umana per aiutarla a camminare, passo dopo passo. Scrive il Profeta Michea: «Uomo, ti è stato insegnato ciò che è buono e ciò che richiede il Signore da te: praticare la giustizia, amare la bontà, camminare umilmente con il tuo Dio» (Mi 6,8).

“Signore,

cammina davanti a me

così che possa seguirti.

Aiutami a non cercare il primo posto, ma l’ultimo,

quello che non vuole nessuno,

così da vedere tanti correrti incontro,

così da incrociare

il Tuo sguardo con il mio,

quando ti girerai a cercarmi.”

(Shekinaheart eremo del cuore)