Gesù nel Vangelo di oggi difende il tempio, perché rimanga una casa di preghiera, un luogo prezioso, dove nei secoli possiamo dire che è diventata casa nostra. Per incontrare Dio si potrebbe obiettare: “non è necessario andare in chiesa”. Eppure c’è un aspetto che spesso in chiesa è sottovalutato: non siamo soli. Entrare in chiesa, partecipare alle preghiere, all’Eucaristia è uscire dal proprio io per incontrare il volto di qualcun altro, venuto lì per lo stesso motivo. C’è una comunione fatta di persone, ci sono persone che come me e te, sono lì per incontrare il Signore.
Dobbiamo pensare ad un mosaico, è bello perché è composto da tante pietre, ogni pietra ha il suo valore e insieme formano un disegno bellissimo. Sapere di questa unità, ci permette di pregare non solo più per noi stessi, ma per chi incontriamo, ci permette di guardare non solo al mio io, ma essere di sostengo a chi stanco ora non ce la fa.
C’è poi un altro aspetto in questo Vangelo, che è quello della difesa; difendiamoci dal nostro tempo, che a volte sembra voler rubare tempo al cuore di Dio. Teniamo del tempo per entrare in relazione con Lui, perché è proprio questo a darci la forza per gli altri momenti della giornata. Spesso ci troviamo in difficoltà, lo scorrere del tempo è sempre più veloce, corriamo ma verso chi? Lui è qui pronto per ascoltarci, per essere quella forza che ci fa andare avanti, anche se nel cuore la paura non passa. Lui è qui che ti sostiene, ma per sentirlo devi darti del tempo affinché tu creda in lui. Perché Gesù difende il tempio? Perché ha a cuore il tuo cammino e desidera che tu abbia sempre una casa dove andare e restare.