“Signore,
sorreggi i miei passi,
fa che io mi accorga del dono che mi hai preparato
e ne faccia tesoro
per i tempi duri e quelli felici.
Aiutami a sentirmi a casa,
affinché la mia vita trovi un posto con Te
ed io smetta di cercare altrove ciò che Tu mi hai preparato:
una casa, un rifugio, un conforto
nel Tuo cuore, per me”.
(Shekinaheart Eremo del Cuore)
“Signore,
desidero cercarti,
perché ho bisogno di essere consolato.
Tu che hai sofferto lo sai,
ti chiedo di starmi accanto,
di farti vivo, presente in me,
perché non perda la forza.
Affido a Te la mia vita
come un candela accesa che arde e si consuma,
posta dinanzi al Tuo altare
e diventa una con Te”.
(Shekinaheart Eremo del Cuore)
“Ho voluto sperare almeno in Te,
mi sono recato al tempio,
era giorno, ma io vivevo il buio.
Non volevo entrare, però qualcosa era più forte,
eri Tu, che mi parlavi, non dal tempio, ma dal mio cuore,
come se avessi voglia di vedermi.
“O Dio abbi pietà di me peccatore”.
C’era tutto in quella frase, c’era me stesso
e sono tornato a casa
perdonato, amato,
non avrò la presunzione di essere giusto,
non occuperò mai i primi posti,
ma alzerò la testa,
così tutti sapranno che Ti ho incontrato”.
(Shekinaheart Eremo del Cuore)
“Signore,
insegnami a sentirmi Figlio di Dio
in ogni situazione,
affinché anche nelle difficoltà, io ricordi
che c’è un Padre in cui confidare.
Aiutami a vivere dell’unica legge che tu mi hai donato:
il comandamento dell’amore,
per scoprire quella libertà che in essa trova rifugio
e in cui io desidero esistere,
perché davvero per tutti
c’è un posto nel cuore di Dio”.
(Shekinaheart Eremo del Cuore)