Amore

 

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MARTEDÌ 14 MAGGIO 2024

SAN MATTIA, APOSTOLO – FESTA

Gesù ci spinge verso grandi orizzonti, ci da ali per volare alto, per diventare il meglio di noi stessi, ci da: l’amore, una piccola parola che contiene una grandezza infinita che nessuno può misurare, una parola che è libertà creatività dono alto e sublime, che viene dal cielo e riporta tutti insieme all’origine di ogni vita. “Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore”.

“Amate l’Amore!”. – Esclama Hadewijch, perché – “l’Amore possiede con forza quelli che ama” (Lettere XX, 97. 113). Non c’è cuore umano che rimanga indifferente al desiderio di amare e di essere amato. Nessuno è estraneo all’amore, siamo creati e chiamati a vivere di questa forza che contiene la seducente promessa di una gioia ineffabile, la stessa di Dio.

Se tutti sperimentiamo l’amore, non tutti però, riusciamo ad esprimerlo con pari intensità e bellezza. Il segreto di tanta bellezza è racchiuso dentro lo stesso amore: è l’amore a splendere quale luminoso riflesso della vita di Dio, perché anche noi possiamo splendere “come astri nel mondo” (Fil 2,15), possiamo amarci gli uni gli altri, come Lui ci ha amati, volare alto, nel cuore di ogni fratello.

“Signore,

vola il mio cuore alla ricerca di un sogno:

essere amato.

Scopro che con Te non è un sogno,

è vita ordinaria, è vita vera.

Signore,

unito da quell’amore ineffabile con il Padre,

conduci anche a me,

fammi vibrare il cuore,

così che rialzi chi è caduto,

per dirgli che amare

non è un sogno,

è realtà!.”

(Shekinaheart eremo del cuore)

Astri nel mondo

 

astri nel mondo

 

 

LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: 1 Re 19,9a.11-16

Salmo: Sal 26 (27)

Vangelo: Mt 5,27-32

 

Gesù aiuta i suoi discepoli, a fare un passo più in profondità nella legge di Dio. L’esempio che pone oggi, è quello dell’adulterio e spiega come altrettanti gesti, possano rientrare in quella categoria. Egli aiuta loro ad ampliare l’orizzonte, così da non cadere nell’errore di pensare di credersi “a posto” e continuare a perseverare per quella strada.

Al di là del dell’argomento presentatoci il cui tema è ecclatante, Il Signore desidera aiutarci a dare il nome giusto alle nostre azioni sbagliate, è un cammino di consapevolezza di sé, per poter ricominciare e liberarci di quei peccati ‘anonimi”, ritenuti meno importanti, ma che pesano nella relazione con Dio.

Si tratta di guardare al perché del nostro agire. Il perché è quella “mano” e quell’ “occhio” che conosciuti, è possibile cercare di non sbagliare più. Solo conoscendo il perché, potremmo scoprire anche il come.

Coraggio! Egli ci ama e non ci lascia soli, anche e nonostante le nostre fragilità, Lui guarda e sa il bello che possiamo diventare.

Il Signore ci accompagna per una strada di bene, dove piano piano ritroviamo noi stessi e arriviamo a conoscere il Suo desiderio per noi: “Risplendete come astri nel mondo, tenendo salda la parola di vita” (Fil 2,15d.16a).