Cuore immacolato di Maria

 Screenshot_20240608_015250

SABATO 08 GIUGNO 2024

CUORE IMMACOLATO DELLA BEATA VERGINE MARIA

Il giorno successivo al Sacro Cuore di Gesù, si celebra la memoria del Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria. Madre e Figlio sono uniti in un unico disegno di salvezza: il cuore del Figlio ha riversato tutto l’amore per ogni essere umano, il cuore della Madre custodisce e dona vita e rifugio a tutta l’umanità.

Maria custodisce nel suo cuore, tutto ciò che accade ad ogni figlio che gli è stato affidato da Gesù; e come per Lui il suo cuore ha trepidato di gioia, di speranze, di incomprensioni, di angoscia, di paura, di fede grande e profonda, perché era certa che Dio compie grandi cose anche nelle persone più fragili, più umili, cosi per noi intercede presso Dio, quale dolce Madre di misericordia e speranza nostra.

Maria ci è madre, ci apre il suo cuore diventato dimora dello Spirito Santo, per mostrarci da vicino come lo Spirito abita anche il nostro cuore, perché la nostra vita possa aprirsi continuamente alla novità di quello che accade, non solo come successione di eventi, ma quale storia amata e salvata nel profondo della nostra esistenza.

Ognuno di noi è molto più di quello che pensa di essere, delle sue difficoltà, paure o limiti; la nostra vita è un miracolo di grazia, perché è custodita dal Signore; allora conservare nel cuore come Maria, ciò che non si comprende oggi, in Dio, diventa apertura alla comprensione del mistero di salvezza, dove ciascuno può cantare il suo Magnificat, perché Dio ha operato grandi cose, ha fatto la grandezza della nostra vita.

“Al tuo cuore o madre,

affido la mia vita.

Tu che sei unita al tuo figlio

fammi parte del vostro cuore.

Donaci quello  stupore

che ci rende famigliari a Nazareth.

In viaggio con voi,

alla ricerca di me stesso;

pongo il mio cuore al sicuro,

così che la mia gioia

parta da qui, da Te,

dal cuore di una Madre in cammino, alla ricerca del Figlio  e di me.”

(Shekinaheart eremo del cuore)

Custodia e meraviglia

custodia e meraviglia

FERIA PROPRIA DEL 18 DICEMBRE

Giuseppe si sveglia dal sonno e non era solo un sogno. Giuseppe ora sa che è custode di una famiglia, prende Maria con sé, deve proteggerla e custodire il Figlio di Dio. Di Giuseppe non sappiamo nulla, dopo quel sogno non dice niente a Maria? Silenzio. L’immaginazione corre veloce, le avrà detto del sogno? Cosa si saranno detti? Non sappiamo nulla, se non l’unica cosa essenziale: Giuseppe ha preso Maria con sé. Quando Gesù crescerà saprà che il suo primo discepolo era suo padre: Giuseppe. Discepolo perché ha obbedito ed ha custodito.

Siamo chiamati anche noi a farci custodi gli uni dagli altri, e ciò può avvenire anche nel silenzio. Facciamoci attenti, tendiamo l’orecchio al Signore che viene, perché Dio ci parla come a Giuseppe, nella nostra quotidianità: Egli è il Signore della quotidianità. Lo stesso farà Gesù, risanerà i cuori affranti lì dove sono, perché Dio è un Dio che viene incontro.

Oggi lasciamo che il nostro cuore riconosca il suono della Sua voce, e come Giuseppe prendiamo con noi ciò che il Signore ci dona, affinché possiamo essere un segno. Chiediamogli il dono del discernimento, ovvero di comprendere Lui che passa, così da non confondere il sogno con la realtà, così da avere la forza per affrontare e camminare dove Lui vorrà condurci.

“Signore,

donami ali per camminare,

se è di ali che ho bisogno;

donami piedi non vacillanti,

per entrare nel Tuo suolo santo.

Eccomi qui per custodire il Tuo disegno,

per sentire che Tu mi custodisci.

Donami un cuore libero per poter vivere nel Tuo,

e testimoniare agli altri che Tu sei luce, vita, amore

e dinanzi a tanto amore, il mio cuore si stringe,

piange non di dolore, ma di commozione,

perché Tu sei la mia meraviglia.”

(Shekinaheart Eremo del cuore)