Pane

 

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17 APRILE 2024

MERCOLEDÌ DELLA III SETTIMANA DI PASQUA

La volontà del Padre, è il desiderio che tutti possiamo partecipiare della sua stessa vita, non a una vita qualunque, bensì eterna. L’uomo è una creatura fatta per l’infinito, geme dell’eternità che porta in sé e cerca cosi una pienezza di vita che gli arrechi felicità già qui in terra.

Gesù ci indica un alimento per saziare la nostra fame di vita, fame di eternità: il pane. Tuttavia il nostro semplice pane, non sarebbe in grado di sfamare l’uomo nel suo desiderio più profondo, se Dio stesso non si fosse fatto pane per entrare in ciascuno, per diventare relazione di vita. In quel pane è racchiusa una potenza di vita tale da contenere tutto l’amore del Padre, del Figlio, l’amore dei fratelli e per i fratelli: lì c’è la vita eterna.

Dio vuole farci vivere da risorti, perché con la sconfinata ricchezza del suo amore, possiamo avere la forza di vincere le nostre morti, ovvero tutti quegli angoli bui, dove non è ancora entrata la luce della salvezza.

Apriamo brecce di luce, brecce di vita, lasciamoci raccogliere da questa volontà di salvezza che Dio ha per noi, cosi da vivere nella pienezza del suo amore la vita eterna che è la vita dell’Eterno.

“Signore,

dall’eternità il mio nome è nel Tuo cuore.

Sono nato per una grande vocazione: essere figlio.

Ancora informe, Tu hai creato un pane

che crescesse il mio cuore,

e nella mia vita

la mia fame non si è spenta.

Dammi il Tuo pane,

fammi crescere,

così che di pane in pane,

viva già qui,

eternamente con Te.”

(Shekinaheart eremo del cuore)

Una scia dall’eternità

 

una scia dall'eternità

 

14 GIUGNO 2022

MARTEDÌ DELLA XI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)

 

LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: 1Re 21,17-29

Salmo: Sal 50 (51

Vangelo: Mt 5,43-48

 

Il Vangelo di oggi continua il discorso, con Gesù che desidera donarci delle nuove prospettive.

Dio è un Padre che ha figli in cammino e figli che devono ancora imparare a camminare e nonostante ciò, ogni mattina il sole sorge e i suoi raggi come la pioggia, arrivano su tutti.

C’è da chiedersi: ci lasciamo toccare da Dio?

Se Lui è disposto a donarci continuamente una possibilità, è proprio per suggerirci, che come il sole dona il suo calore, il Suo Amore può donarci la Sua forza.

Essere perfetti come il Padre è un’espressione forte, ma è proprio Gesù a dircela. Si! Perché in quel raggio di sole, c’è tutto l’amore perfetto di Dio e se ci lasciamo toccare da questo pensiero, scopriremo che anche in noi in quanto figli, abita quell’amore perfetto!

Egli dona un sacramento che ci rinnova ogni giorno, affinché non venga mai a mancare il sostegno nel corpo e nello Spirito, e sia la nostra forza lungo tutto il percorso della vita.

Siamo creati per essere un raggio della Sua luce, per donare quell’amore ricevuto, a volte superiore alle nostre forze, ma ciò che è perfetto lo è in sé tanto da illuminare ogni resistenza, fatica e paura, perché nel mondo rimanga una scia di Dio segnata dall’eternità.