La vostra liberazione è vicina

la vostra liberazione è vicina

GIOVEDÌ 24 NOVEMBRE 2022
SANTI ANDREA DUNG-LAC, PRESBITERO E COMPAGNI, MARTIRI – MEMORIA

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Ap 18, 1-2.21-23; 19,1-3.9a
Salmo: Sal 99 (100)
Vangelo: Lc 21,20-28

Il Vangelo di oggi presenta un quadro devastante: calamità, paura, ansia e conclude: “risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina”.

Da dove passa questa liberazione? Proprio qui, nel nostro quotidiano vissuto nel dolore e nella fatica, perché se non fosse così non potremmo parlare di liberazione.

L’unico in grado di rialzarci la testa di fronte a determinate situazioni è proprio Lui, chi ci è accanto può comprendere, un cuore che ha sofferto sa riconoscere il dolore dell’altro, ma solo Dio può dare pace al cuore. Questo brano ci aiuta ad intendere quanto il desiderio di infondere coraggio e forza venga proprio da Lui, che con cura prepara i suoi a ciò che accadrà, allo stesso modo prepara anche noi: ci parla di una terra devastata, ma non alla fine.

Quando nello stremo delle forze non riusciamo neanche più a rialzare il capo, affidiamoci a Lui, sfoghiamo il nostro cuore nel Suo, e forse un giorno, finito questo periodo non ci rimarrà solo l’amaro di un dolore provato, ma anche l’esperienza di un amore che ci ha raggiunto. Se ciò non fosse, il tempo nella Sua infinita provvidenza, ci aiuterà a guardare alla nostra storia da liberati, capaci di distinguere ombre e luci, e a quell’unico Volto rimasto lì da sempre, poiché il solo fine di ciascuna storia che ci accomuna è questo: il nostro capo si solleverà dalla terra ed il nostro sguardo saprà scorgere il cielo persino in una stanza!

“Signore,
dammi la tua forza!
Te la chiedo per me,
ma anche per chi come me ha sofferto o sta soffrendo.
Tu sei l’unico in grado di rialzarci,
allora oggi desidero scuotere il cielo
per invocare il Tuo aiuto:
Ti prego Signore salvaci!
Donaci giorni di pace, di speranza,
fa che sentiamo il Tuo amore
e che esso ci dia la forza per affrontare,
vivere e camminare
ogni momento sicuri di Te”. (Shekinaheart Eremo del Cuore)

 

Non è la fine

non è la fine

MARTEDÌ 22 NOVEMBRE 2022

SANTA CECILIA, VERGINE E MARTIRE – MEMORIA

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Ap 14,14-19

Salmo: Dal Sal 95 (96)

Vangelo: Lc 21,5-11

 

Nel Vangelo di oggi si parla di distruzione, guerre, pestilenze, l’unica cosa a rimanere intatta è la fede.

Quando tutto crolla addosso, dobbiamo provare a ricordarci che “non è subito la fine”, nonostante la paura abbiamo un Dio in cui confidare, ma questo non è semplice. Allora il segno grandioso dal cielo è un dono da invocare per rimanere forti, è un dono da trasmettere a chi nella difficoltà ha bisogno di una parola di speranza ed un dono da ricordare, per credere che Egli ci sarà accanto.

Si parla della fine non del fine, pertanto il fine da dare a tutto, potrebbe essere questo: mantenere la fede intatta. In certe occasioni di sofferenza o di fatica non è semplice, non siamo dei supereroi, ma la fede non è assenza di paura, bensì è averla e continuare ad affidarsi a Lui, sfogare il proprio cuore, affidarlo anche se a pezzi nella certezza che ogni dolore, ogni lacrima da Lui sarà raccolta ed amata giorno dopo giorno.

 “Signore,

mantieni integra la mia fede,

affinché nella fatica io possa confidare in Te.

Tu sei la mia forza,

e vorrei lo fossi per tutti quelli che conosco,

così che nell’avversità nessuno si sentisse solo,

ma possa credere che realmente Tu ci sei.

Dacci il coraggio di donarti anche le lacrime,

nella certezza che Tu non le perderai

e aiutaci a sentirci protetti dal Tuo amore

perché ci sorregga,

non solo per un momento, ma per sempre”.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)