Beato il grembo

 

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12 Ottobre 2024

SABATO DELLA XXVII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)

“Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!”.Una donna dalla folla dichiara beata Maria madre di Gesù. Chi meglio di una donna strutturata per generare, poteva pronunciare tali parole? Ma Gesù allarga questa beatitudine: “Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!”.

Generare prima di tutto è un atto che parte dall’ascolto; non si tratta solo di generare biologicamente, quanto piuttosto a partire dall’amore e con amore. Ascoltare è un atto di vera maternità, perché è la forma fondamentale di accogliere l’altro in sé.

Un orecchio attento alla voce di Dio assimila parole di vita, perché la sua parola crea, il suo amore vivifica. Un inno antico siriaco recita che “Maria era tutta orecchio perché la sua maternità, prima che nel ventre, consiste nell’orecchio”.

Ognuno di noi ponendosi in ascolto della parola di Dio, ha la possibilità di diventare grembo disponibile, affinché questa si incarni e si realizzi, così che anche le nostre parole, possano essere buone, che nutrono il cuore e fanno crescere le persone; parole di amore, parole che diventano luogo di beatitudine e generano frutti di amore, vita di Dio.

“Signore,

rendi il mio orecchio attento,

il cuore desto,

così che la tua parola mi attraversi

e cresca in me.

Un libro aperto dove le pagine

non solo sono scritte,

ma sono vissute,

dove la vita scorre nelle vene

e porta gioia.

Beato il grembo

che per primo ti ha custodito,

è lei che imploro,

affinché il mio cuore

divenga tua dimora.

A lei mi affido, io suo figlio.”

(Shekinaheart eremo del cuore)

L’anima mia magnifica il Signore

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GIOVEDÌ 15 AGOSTO 2024

ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA (MESSA DEL GIORNO) – SOLENNITÀ

La benedizione di Maria, si estende a tutti noi in questo giorno di festa in cui La ricordiamo e il gran prodigio che il Signore gli diede da vivere e custodire.

Tale benedizione attraversa i secoli e ci raggiunge, così anche noi possiamo esprimere: “l’anima mia magnifica il Signore”, ogni qualvolta che il nostro cuore si trova deluso, in angoscia, preoccupato, perché da Dio giunge il nostro conforto, quella luce necessaria per compiere le scelte o quella semplice forza che ci fa andare avanti.

Maria ci è accanto come madre e anche come amica, testimoniandoci quanto la sua grandezza non viene da Lei, è dono di Dio. Allo stesso modo, ecco ciò che la rende grande: riconoscere Dio come il Signore della sua storia, al punto da non pensare a quell’annuncio dell’angelo, ma andare da sua cugina e mettersi al servizio, segno che quel bambino sta già agendo in Lei.

Maria è la prima che riceve da Gesù la sua azione, dall’interno, in quel grembo che non è più vuoto è riempito di amore, un amore che sta prendendo forma e avrà un volto. Anche noi oggi magnifichiamo il Signore con Maria, perché attraverso di Lei ogni nostra vita ha i tratti di quel volto, ha la forza di quel grembo che ci spinge a ritrovare il coraggio, a vivere giorno dopo giorno al sicuro con Lui e Lei.

“Maria,

parlami del tuo Figlio

così che lo conosca

e lo riconosca nella mia storia.

Insegnami a custodirlo nel cuore come un grembo,

per poter rinascere io con Lui.

Parla a Lui di me,

della mia povera vita,

affinché il suo sguardo la curi

e sia nel suo cuore.

Maria vieni a visitarmi,

così che il tuo magnificat

diventi il mio,

perché tu hai benedetto la mia vita.”

(Shekinaheart eremo del cuore)

Visitazione di Maria

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31 MAGGIO 2024

VISITAZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA – FESTA

Oggi è la festa della Visitazione della Beata Vergine Maria, ed il Vangelo ci narra proprio questo episodio. È la visita di Maria a sua cugina, ma è anche la prima visita di Gesù, che dal grembo di Maria fa sussultare quello di Elisabetta. Anche noi oggi tramite Maria, possiamo accogliere la visita di Suo figlio che viene per sanarci nel profondo.

Maria da subito si fa portatrice di una salvezza che sussulta dal grembo e le fa esclamare le parole del Magnificat. Quel bambino dal di dentro, Le mette in bocca una promessa di salvezza per ciascun uomo o donna, così che ogni cuore trovi pace in Lui.

Oggi lasciamo a Maria il compito di parlarci di Gesù, preghiamola con devozione, con affetto e diciamole grazie per essere entrata nelle nostre case. Elisabetta a nome nostro accoglie Maria, e Maria ci dona Gesù.

Chiediamole di rendere il nostro cuore accogliente, come un grembo capace di contenere e maturare la sua Parola, così che alla nostra visita, chi ci incontra, sussulti di gioia per Dio, non per noi.

“Maria,

portami a Gesù.

Ho tanto nel mio cuore da dire,

possa la tua gioia

contagiare anche me,

così che quel vuoto,

senta il Suo amore.

Ti prego Maria, sussurrami cosa dire, perché temo di sbagliare,

eppure Tuo figlio è semplice,

ama e basta;

possa sussultare il mio cuore

alla vostra presenza nella mia vita,

così che comprenda

che non sono più sola”.

(Shekinaheart eremo del cuore)

 

Beata,beati

 

Beata, beati

 

08 OTTOBRE 2022

SABATO DELLA XXVII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Gal 3,22-29

Salmo: Sal 104 (105)

Vangelo: Lc 11,27-28

 

Una donna dalla folla esprime una lode verso Maria, colei il cui grembo ha portato il Signore ed il suo seno lo ha allattato, ed Egli risponde: “beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!”.

Una risposta chiara, decisa. Da una prima interpretazione, Gesù sembra quasi non curarsi della Madre, eppure non è così, con un ascolto attento, possiamo scorgere come Egli riaffermi la stessa cosa e ci suggerisca un passo in più.

Infatti, Maria è la prima che ha ascoltato e osservato la Parola, il suo grembo è il luogo dove nascerà la Parola fatta carne, quasi a dire, che non solo sua Madre, ma a partire da Lei possiamo essere beati e diventare custodi della Parola.

Gesù invita la donna della folla e noi, a non stare in disparte così da vivere quella beatitudine di cui facciamo già parte.

“Beata o Maria,

perché hai fatto di Te

il luogo in cui la Parola potesse crescere

e giungere fino a me,

a tratti stanco e affaticato.

Nonostante il mio peccato,

grazie a te,

la Parola può risiedere anche in me,

grembo a volte sterile di fede,

ma desideroso di essere perdonato.

La Misericordia entra a fare parte della mia casa,

il tuo amore mi riempie il cuore e lo consola,

perché tu hai generato anche me”.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)