Invitati a nozze

 

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LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: 1Sam 15,16-23

Salmo: Sal 49 (50)

Vangelo: Mc 2,18-22

 

L’invito che oggi il Signore ci fa e di sentirci come degli invitati a nozze. Si paragona allo sposo affinché tu possa capire che il suo impegno è per tutta la vita, la tua. Non ti lascerà mai solo. Ai tuoi sacrifici, alle tue mancanze, ai tuoi vuoti è arrivata una risposta, ora è il tempo della pienezza, della festa. Il tempo in cui tu sei testimone di un amore più grande, che arriva persino al sacrificio.

Egli è colui che rinnova il tuo digiuno, non sentirai più quel vuoto delle tue colpe che ti fanno sentire mancante, perché Egli è venuto per te. Gesù vuole che tu sappia quanto la tua relazione con Lui è importante, gli stai a cuore, al punto da sollevarti dal peso dei tuoi errori e tu possa ricominciare.

Quante volte cerchiamo di rattoppare pezzi della nostra vita, cuciti uno sull’altro con delle cicatrici, Egli è venuto a rendere nuova la nostra vita.

È venuto affinché potessimo farcela e quando la vita ci darà delle difficoltà e sarà per noi come tornare a digiunare, non sarà più un vuoto come un tempo, ma sarà una scelta: la scelta di non riempire la nostra vita, il nostro vino in otri vecchi, ma otri nuovi. L’otre nuovo di chi ha una speranza, l’otre della memoria di chi ha conosciuto colui che ci ha a cuore, l’otre del coraggio che non si lascia buttare giù nella caduta, ma si rialza perché a terra ha trovato colui che gli ha dato la spinta per farlo.

Ovunque tu sei, in piedi o a terra, guarda attentamente c’è Qualcuno che desidera tu riesca, viva, ama e cammina.