“Io sono voce di uno che grida nel deserto”

Io sono voce di uno che grida nel deserto

 

LUNEDÌ 02 GENNAIO 2023

SANTI BASILIO MAGNO E GREGORIO NAZIANZENO, VESCOVI E DOTTORI DELLA CHIESA – MEMORIA

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

 

Prima lettura: 1Gv 2,22-28

Salmo: Sal 97 (98)

Vangelo: Gv 1,19-28

Giovanni dice di essere voce di uno che grida nel deserto. Nel deserto perché grida? Perché nel deserto, nei nostri deserti, non vi è assenza di nulla, ma vi sono rumori come ad esempio i timori e le preoccupazioni che risuonano dal profondo ed a volte non c’è pace. Per questo, abbiamo bisogno di una voce più forte, in grado di indicarci la Parola fatta carne, in grado di mettere a tacere il frastuono che portiamo dentro.

Grazie a Giovanni, nei nostri deserti non ci sentiremo più soli, poiché ora sappiamo che c’è Qualcuno di più forte, venuto a darci coraggio, a riportare la speranza.

Gesù non ha scelto una condizione favorevole per se stesso, ha scelto di vivere con noi e per noi, con tutto ciò che la vita comporta, affinché avessimo una via in cui credere ed a volte, è nei tempi duri che la si sperimenta. Essi però sono anche i momenti più deboli, dove rischiamo di perdere le forze, allora, ecco che quella voce più forte di tutte grida nel deserto, per dirci che c’è un Dio bambino che ci vuole incontrare e non ci sarà più bisogno di gridare, perché ci sarà Lui con noi per sempre.

Sull’esempio di Giovanni, possiamo diventare anche noi voce per altri così da farci forza nelle difficoltà, poiché come scrisse Padre David Maria Turoldo: “Ogni uomo é un profeta dove si condensa in sillabe il Verbo”.