Il bene fatto continua sempre

 

Il bene fatto continua sempre

 

 

LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: Sir 47,2-13 (NV) [gr. 47,2-11]

Salmo: Sal 17 (18)

Vangelo: Mc 6,14-29

 

Leggendo questo testo che narra un episodio terribile, verrebbe da pensare su cosa possiamo meditare? Oltre alla triste storia è possibile notare un insegnamento: il bene fatto continua sempre.

Il bene compiuto nel nome del Signore, non si esaurisce con la vita è sacro per sempre. Oggi siamo invitati a ricordare quei gesti di bene donati, o che abbiamo ricevuto e pensare a tutte quelle persone che ce li hanno fatti, probabilmente alcune di esse possono non esserci più, ma quel bene vivrà per sempre. Non si tratta solo di compiere una buona azione per le nostre coscienze, ma riconoscere questa come capace di dare nuova vita, dona a chi la riceve un po’ di noi e dura nel tempo.

Tutto quello che ha fatto Giovanni, non verrà dimenticato e persino noi che non l’abbiamo conosciuto, possiamo saperlo grazie a chi l’ha raccontato. Erode pensa che Gesù sia Giovanni risuscitato, questo perché ciò che Giovanni ha fatto, è stato un bene così forte da non lasciare indifferenti.

Siamo invitati a far diventare la nostra vita un dono, a rendere sacri i nostri giorni di gesti dell’ amore di Dio per celebrarlo. Siamo chiamati a essere un riflesso del Suo amore che continua nel tempo e ci rimanda a Lui.

Sarebbe bello vivere la nostra vita con l’esperienza dell’amore ricevuto e con la capacità di rendere amore, quei momenti in cui non abbiamo ricevuto del bene, dove siamo stati noi a fare la differenza e abbiamo dato luce ai nostri giorni più bui, riflettendoci nell’amore di Dio. Quando nella vita c’è un solo piccolo atto di bene ricevuto e donato, ecco, quello è per noi il nostro giorno sacro, amato e celebrato.