Mangiarono a sazietà

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11 FEBBRAIO 2023

SABATO DELLA V SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Gn 3,9-24

Salmo: Sal 89 (90)

Vangelo: Mc 8,1-10

“Mangiarono a sazietà”

Ogni individuo porta in sé una fame che non si ferma al cibo: il desiderio di dare un senso alla vita e divenire compiutamente un essere umano.

Ci hai fatti per te, Signore, dice S. Agostino. Solo Tu conosci fino in fondo la nostra fame. Fame di cibo, di lavoro, di dignità. Fame di vita e di edificazione comune. Fame di bellezza, di bontà e di verità. Fame d’amare ed essere amati.

Per saziare questi bisogni, non basta un pensiero. Il cuore dell’uomo è troppo grande per poter essere riempito dal denaro, dal divertimento sfrenato, da cio che è illusorio, anche se stordisce. Esso desidera un bene più elevato, senza limiti, che non abbia ad esaurirsi e duri eternamente. Questo bene può essere soltanto Dio.

Solamente nella relazione con Lui possiamo trovare la sazietà del cuore, perché entriamo in una logica di dono che si moltiplica, di una vita donata e spezzata per tutti, in una maniera abbondantissima, che rimane.

Anche  i discepoli oltre alla folla, fanno esperienza di questo pane e di questa vita che si moltiplica tra le mani, fino a saziare ed avanzare. Veramente si è colmati, stracolmati di beni, perché il Signore ha compassione di noi, prende il nulla o il poco che abbiamo e lo moltiplica con il suo amore.

Oggi ricorre la memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes, a Lei affidiamo il nostro cammino, la nostra storia. Ogni uomo può vedere la salvezza di Dio grazie a Lei, poiché nel suo Si genera la sazietà del nostro cuore, un Dio bambino il cui amore ci unisce a Lui in pienezza

Benedizione e sazietà

 

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LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: 1Gv 4,7-10

Salmo: Sal 71 (72)

Vangelo: Mc 6,34-44

 

All’inizio di questo giorno, sentiamoci parte di quella folla senza pastore, che ora invece ha trovato chi può colmare il loro cuore. Il Signore è venuto per toglierci dalla nostra condizione di mancanza e dirci che siamo nelle sue mani, come quel pane che dopo essere benedetto si moltiplica, sazia ed avanza.

Egli desidera tu faccia esperienza di benedizione e sazietà, e l’unico modo è farsi pane. Lui è il pane che stai mangiando e tu uscendo dalla folla lo porti con te.

Quanto pane hai? Ovvero, quanta esperienza di quel pane hai fatto? Non importa se è poco o nulla, Egli desidera tu abbia consapevolezza che il cielo ti ha donato un pane capace di saziare i tuoi vuoti. Per te Dio, tuo Padre ha mandato Suo figlio affinché tutto ciò che in te è spezzato, diviso possa essere unito, sanato, benedetto e donato.

Egli che ti ha nelle mani, si mette nelle tue, affinché tu sappia cosa vuol dire fidarsi e tu possa sentire che è il primo Lui a credere in te.