Sul Tuo cuore

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04 APRILE 2023

MARTEDÌ DELLA SETTIMANA SANTA

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Is 49,1-6

Salmo: Sal 70 (71)

Vangelo: Gv 13,21-33.36-38

Tradimento e rinnegamento sono le due parole terribili, presenti nel Vangelo di oggi

Qui leggiamo la miseria e la pochezza umana a differenza della grandezza di Dio, e la nostra piccola fede che si infrange davanti agli eventi che ci turbano e ci spaventano.

Eppure costoro erano amici di Gesù, li aveva scelti Lui, come può succedere questo?

Ci vengono alla mente le parole del Salmo 53: “Se mi avesse insultato un nemico, l’avrei sopportato; se fosse insorto contro di me un avversario, da lui mi sarei nascosto. Ma sei tu, mio compagno, mio amico e confidente” (vv 13-14).

Quale dolore puo aver trafitto il cuore di Gesù, prima ancora dei flagelli sul suo corpo?

Giuda è avvolto dalla notte, non c’è luce che possa filtrare nel suo cuore, la tenebra ha preso il sopravvento e fugge dall’amore che Gesù vuole ancora donargli dandogli “quel pane”.

Pietro invece promette la sua fede, è disposto ad un gesto eroico, eppure anche lui dovrà fare l’esperienza della paura e della debolezza umana, per  aprire il cuore alla vera fede e confermare i sui fratelli.

Giovanni, “il discepolo che Gesù amava”, si china sul petto del suo Signore per sapere di chi sta parlando, e coglie tutta l’emozione, il turbamento, il battito gonfio di quel cuore colmo di passione d’amore, perche la fedeltà di Dio è piu forte di ogni tradimento e rinnegamento.

Gesu è venuto per dare salvezza, per rendere gloria al Padre, perché la gloria dell’uomo e la stessa gloria di Dio, consistono nell’amare.

Si tratta di un vero dono, di vivere consegnati, affidati a Lui con tutto il nostro essere, senza alcuna riserva o difesa.

“Come Giovanni, mi metto sul Tuo cuore,

lì dove il tradimento di colui che hai scelto ti ha colpito.

Mi chino su di Te, poiché Tu con me

l’hai fatto tante volte

e proprio come quando ci si ama,

i tuoi gesti diventano i miei.

Aiutami ad accompagnarti in questi giorni santi,

per scoprire quanto è grande il Tuo amore

e quanto il mio cuore è capace di riceverlo.

Sii accanto a me,

ed insieme usciamo da questa notte e risorgiamo.”

(Shekinaheart Eremo del cuore)

 

 

Domenica delle palme

domenica delle palme

 

02 APRILE 2023

DOMENICA DELLE PALME: PASSIONE DEL SIGNORE – ANNO A

Prima lettura: Is 50,4-7

Salmo: Dal Sal 21 (22)

Seconda lettura: Fil 2,6-11

Vangelo: Mt 26,14-27,66

Oggi inizia la grande settimana, la settimana santa, da qui la storia del mondo non sarà più la stessa: Dio ha “nascosto” amore dietro apparenze di morte e di dolore. Qui possiamo comprendere quanto Dio ha amato il mondo, fino a che punto Gesù ha obbedito a questo amore e fino a che punto l’uomo è prezioso agli occhi di Dio.

Oggi in un primo moment#o, troviamo Gesù che entra accolto trionfalmente in Gerusalemme, come si addice a un re, ma non cavalca un cavallo, bensì un asino, perché il re messia è mite e pacifico, la sua regalità è nel servire.

Gesù vive la sua umanità nel farsi servo, nel farsi schiavo, in una obbedienza che è condivisione intima dell’amore del Padre per i suoi figli. Un dono d’amore con accessibilità per tutti, che è costato trenta monete d’argento, il prezzo fissato per uno schiavo.

In questa settimana accompagnamo Gesù con il pensiero e con il cuore, non lasciamolo solo, mettiamo il nostro cuore vicino al Suo, non facciamolo addormentare. Restiamo desti e aspettiamo nella speranza la nuova alba della Risurrezione.

“Signore,

entro con Te a Gerusalemme.

La Gerusalemme del quotidiano,

dove ogni dolore o fatica

ha in sé il Tuo cuore,

perché Tu mi ami con tutto te stesso.

Insegnami a fare del Tuo amore il mio riscatto.

Aiutami a rendere “santa” questa settimana,

la Tua:

poiché il Tuo amore non è stato vano,

il Tuo dono non si è perso

e molti cuori ti attendono,

dai sepolcri del loro dolore,

per togliere quella pietra e non soffrire più.”

(Shekinaheart Eremo del cuore)

Impregnati dal profumo di Cristo

 

Impregnati dal profumo di Cristo

 

 

LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: Is 42,1-7

Salmo: Sal 26 (27)

Vangelo: Gv 12,1-11

 

“Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo.” L’immagine di oggi è quella del profumo.

Il dono di Maria si diffonde sui piedi di Gesù, nei capelli di lei e in tutta la casa. È Maria che fa qualcosa per Gesù, se ne prende cura profumandolo e il Signore la lascia fare: c’è uno scambio tra i due.

Maria dà ciò che aveva di più prezioso, forse perché si è sentita così tanto amata da Gesù, da voler fare ora qualcosa per Lui. Non importa quanto sia prezioso quel profumo, per lei Gesù valeva ben di più, non era un gesto sprecato.

È un gesto semplice profumare, un atto che sa di quotidianità, ma anche di un cammino percorso, Maria infatti non gli profuma il capo, ma i piedi, quasi a dire quanto sia prezioso il Suo arrivo sino a lì. Quell’incontro impregna e si diffonde, tanto da poterlo “leggere” ancora oggi nella settimana Santa, e vederci come se fossimo presenti ora in quella situazione, a relazionarci con Gesù e sentirci amati, importanti per Lui.

Gesù ci ha impreziositi, con il suo dono sulla Croce ha dato ciò che di più prezioso aveva, la sua stessa vita, affinché potessimo comprendere quanto è sacra, significativa la Sua relazione con noi.

Siamo quei Figli che impregnati del profumo di Cristo, ricevono il dono di dare amore apparentemente sprecato, perché riconosciuti amati di quello stesso Amore che si diffonde e si conserva per tutta la vita.