Tra le braccia

tra le braccia

VENERDÌ 02 FEBBRAIO 2024

PRESENTAZIONE DEL SIGNORE – FESTA

 

Simeone ci insegna l’attesa. Di Lui, si legge infatti: che aspettava la consolazione di Israele. Pensate a quanto ha atteso, ma non ha lasciato scorrere un giorno senza recarsi al tempio, ovvero non ha mai lasciato scorrere un giorno, senza recarsi dal Signore.

Quell’attesa per alcuni snervante, ha reso quei giorni tempo per preparare il cuore a riconoscere Gesù. La consolazione di Simeone è in quel bambino, lo vede, lo sa, non glielo dice nessuno.

Tutto il tempo speso nel tempio, ora è compimento: ha tra le braccia la Salvezza. E noi? Cosa abbiamo tra le braccia? Noi figli del nostro tempo che vivono nell’immediatezza, siamo tra le braccia di quel bambino divenuto uomo. Egli ha assunto la postura di Simeone, ha reso le sue braccia come quelle di quell’uomo: sorreggono per non far cadere. Ecco  anche i nostri occhi vedono la salvezza da una prospettiva diversa: quella di figli in braccio al loro Padre.

Siamo quei figli che in fondo vogliono un abbraccio da Dio, e quell’abbraccio vale tutto l’oro del mondo.

Facciamo di ogni nostro giorno, il luogo di quell’incontro e se non riusciamo perché facciamo fatica e sentiamo Dio lontano, viviamolo nell’attesa. Quell’attesa che quando diverrà realtà illuminerà il nostro cuore.

“Signore,

fammi vedere quanto grande possa essere la mia gioia,

fammi vedere i tuoi occhi posarsi sui miei,

fammi sentire il Tuo amore prendermi in braccio,

così da sentirmi al sicuro,

così da non dover cercare altro o altri,

così da non dover più temere di perdermi

perché ci sei Tu a sorreggere me.”

(Shekinaheart eremo del cuore)

 

Dinanzi a Te

 dinanzi a Te

VENERDÌ 29 DICEMBRE – QUINTO GIORNO FRA L’OTTAVA DI NATALE

Gesù viene presentato al Signore. Viene da chiedersi era necessario? Egli era figlio di Dio, un bambino diverso dagli altri, in verità la sua diversità sta proprio nell’essere come tutti noi. Dio sceglie di essere come noi, affinché non ci sentiamo diversi dinanzi a Lui.

Gesù nella sua forma umana presentato davanti al Signore, non presenta solo se stesso, ma tutta l’umanità, così che ciascuno di noi possa sentirsi faccia a faccia con Dio. Egli è di fronte a noi, come un riflesso di quella luce che è già nel nostro cuore, infatti, stare alla sua presenza illumina gli occhi, perché quando si sta dinanzi all’amato il volto brilla. Ecco cosa ha visto Simeone quel giorno; un uomo di Dio che ogni giorno si recava al tempio, vede in quel bambino una luce diversa, la luce di chi ha visto Dio faccia a faccia.

Gesù quando sarà uomo, si trasfigurerà dinanzi ai suoi, affinché quell’esperienza non fosse solo di Simeone, ma di tutti coloro che cercano Dio. Cerchiamo il Signore, lasciamo che la sua luce illumini il nostro volto. Ognuno di noi ha il desiderio di Dio in forme diverse, con storie diverse, ma la sua luce ed il suo amore sono per tutti, ad ogni età, luogo o situazione.

Oggi mettiamoci dinanzi a Lui, nella semplicità di chi osserva qualcuno che è “di casa”, perché Dio in verità è accanto a noi da sempre. Chiediamogli di saperlo vedere, di credere nella sua Presenza e la nostra vita sarà illuminata da un luce che il peccato non spegne, che il dolore non dissolve e sarà un fiore che non appassirà, perché dura in eterno.

“Signore,

quanto amore per questa povera creatura che sono io.

Vedono nei tuoi occhi me stesso,

il mio peccato, il mio passato

e una luce li invade.

Tu sei più della mia speranza,

Tu sei più di ogni mio sforzo.

Tu sei Tu ed io sono io

ma con Te, nel nostro “noi”

il mio buio ha trovato la luce,

il Tuo amore ha travolto il mio peccato

ed io fermo, in piedi dinanzi a Te,

mi inginocchio alla Tua presenza

per lodare il Tuo amore,

per amarti anch’io”. (Shekinaheart eremo del cuore)

 

 

Una salvezza davanti a tutti i popoli

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GIOVEDÌ 02 FEBBRAIO 2023

PRESENTAZIONE DEL SIGNORE – FESTA

 LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Ml 3,1-4

Salmo: Sal 23 (24)

Seconda lettura: Eb 2,14-18

Vangelo: Lc 2,22-40

 

Simeone dice: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo

vada in pace, secondo la tua parola,

perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,

preparata da te davanti a tutti i popoli:

luce per rivelarti alle genti

e gloria del tuo popolo, Israele».

C’è una salvezza preparata dal Signore davanti a tutti i popoli. Egli è colui che ci apre la strada, affinché la Sua luce la illumini.

Sono passati con oggi quaranta giorni dal Natale e Gesù viene presentato al tempio, come diceva la legge. Egli si mette in cammino come tanti altri.

Simeone vede tutto questo: vede la salvezza farsi strada nel mondo, diventare concreta e presente. Vede la salvezza di Dio in un uomo che, attraverserà con i propri piedi la storia di tanti, e tanti dopo di Lui lo seguiranno, ecco chi sono i consacrati di cui oggi è la festa, uomini e donne di Dio, che hanno visto la salvezza in Lui e desiderano solo annunciarla.

Preghiamo per tutti i consacrati e le consacrate, soprattutto per quelli che stanno vivendo un momento di fatica, affinché il Signore doni loro la forza di affrontare il buio, nella certezza che la notte finirà e presto ci sarà la luce.

Tutti noi, consacrati da Dio nel battesimo, rimaniamo fermi in questa certezza: presto ci sarà una Luce anche per me, in qualsiasi strada abbia preso, qualsiasi scelta io faccia, Dio ha preparato una strada di amore davanti a me, e questo non cambierà mai.

“Signore,

cammina davanti a me,

affinché io da dietro possa vedere i Tuoi passi.

Sostienimi quando stanco di camminare non ce la faccio.

Rinnova il mio cuore

dal dubbio e dallo sgomento.

Fa che sia sempre la Tua luce a guidarmi,

perché sei Tu la mia salvezza”.

(Shekinaheart Eremo del cuore)