Donare

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09 MARZO 2023

GIOVEDÌ DELLA II SETTIMANA DI QUARESIMA

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Ger 17,5-10

Salmo: Sal 1

Vangelo: Lc 16,19-31

Molte volte nelle scritture leggiamo che il grido dei poveri raggiunge il Signore: “Questo povero grida e il Signore lo Ascolta lo libera da tutte le sue angosce” (Sl 33,7).

Nella parabola del Vangelo di oggi, è il ricco a gridare al Signore perché lo liberi dai suoi tormenti

Ti prego, manda Lazzaro con una goccia d’acqua sul dito… mandalo ad avvisare i miei cinque fratelli… No, neanche se vedono un morto tornare si convertiranno! (Cfr. Lc 16,27-31)

Non è la morte che converte, ma la vita. La vita fiorisce quando si cerca di colmare l’abisso delle ingiustizie, che separa il povero dal ricco.

Perché questo ricco sta così male? Viveva tra i suoi agi, e non si è mai accorto di quel povero che gli stava vicino. Non ha fatto niente, ovvero proprio nulla, è rimasto indifferente al bisogno del suo fratello.

Accorgersi che l’altro esiste equivale a farlo vivere.

Incontrare il povero è riconoscere Cristo nella debolezza della carne, che sale verso il calvario, coperto di piaghe come Lazzaro. Allora non lasciamo solo questo povero Cristo, non lasciamo solo questo povero Lazzaro, condividiamo quello che abbiamo fosse anche solo un sorriso, una preghiera, un po di tempo, ma donare con il cuore fa sempre bene, fa esistere l’altro perché riconosciuto ed amato. A volte la carità dello spirito solleva di più di un dono materiale.

“Signore,

fa di me un cuore generoso,

capace di dono e di amore soltanto.

Aiutami a donare ciò che Tu per primo mi hai dato,

in quel giorno in cui hai visitato il mio cuore

e lo hai arricchito con la tua presenza.

Mi fai esistere,

perché è il tuo amore che mi rende vivo.

Aiutami a essere dono per far esistere Te negli altri

così che tutti ne abbiano la certezza.”

(Shekinaheart Eremo del cuore)

Buon Anno

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Ti saluto o anno

saluto di te tutto ciò che è passato:

gioie, lacrime, sorrisi, paure.

Ti saluto perché un altro anno sta arrivando

Ciò che accomuna tutti è la speranza che sia un anno migliore

ma di te, o anno, rimarrà sempre il ricordo.

Nella vita ho imparato che bisogna voltare pagina con un sorriso

anche quando sorridere non è facile

e nella guancia c’è una lacrima che si sta ancora asciugando.

Sorrido, perché il nuovo anno dipende anche da me

e nonostante tutto o attraverso tutto 

voglio viverlo in piedi, a testa alta.

E invito anche te che leggi a farlo:

fissa il tuo ricordo, su quell’unico ricordo che ti fa stare in piedi 

e apri la finestra al nuovo anno.

La senti l’aria fresca? 

Sei in piedi alla finestra del nuovo anno,

tutto ciò che hai affrontato prima ti ha portato qui

in piedi davanti a un tempo nuovo,

che Qualcuno ha preparato per te.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)

 

 

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