II domenica di Avvento

II domenica di avvento

 

10 DICEMBRE 2023

II DOMENICA DI AVVENTO B

Credere è vivere nella luce. Giovanni, di cui oggi ci parla il Vangelo, aveva il ruolo della testimonianza, di “testimoniare la luce”. Gran bel compito, un dono. Quanto sarà stata dura per Giovanni, perché il testimone anzitutto deve credere anche per gli altri e può farlo perché la sua forza viene da Dio.

Siamo chiamati oggi a guardare con attenzione alla figura di Giovanni. Un uomo determinato, desideroso che i cuori si convertano, e che come lui attendano Gesù. Anche Giovanni aspettava Gesù, sapeva di quel messia, bramava di vederlo, era voce in quel deserto anzitutto di se stesso, ma sapeva era certo di Gesù.

Imitiamo da lui questa certezza, facciamola nostra. Rendiamo la nostra vita gravida di Dio, portatori di una luce che messa al mondo non la si può più spegnere. Portiamo il nostro cuore a Dio. Immergiamoci in questa fede quasi storica, ma attuale, piena di difficoltà, ma profondamente sorretta da Dio che ci ama.

Facciamoci a nostra volta testimoni di luce, e possiamo esserlo! É Giovanni dircelo, possiamo testimoniare lui pur senza averlo visto, pur nel deserto. Noi abbiamo un vantaggio in più: i testimoni ne abbiamo tanti, i santi e i beati sono piccoli mosaici di luci alimentati da una luce più grande.

Da dove deriva questa luce? Dove prenderla? Non devi aspettare di essere “a posto”, devi solo scendere nell’oscurità del tuo cuore e trovare Dio, che lo sta già illuminando, che bussa alla porta del cuore e attende. L’avvento è l’attesa di Dio sull’umanità, è l’attesa di un Dio che aspetta l’uomo, il quale non deve salire in alto ma in basso, in sé stesso e trovarlo lì, per poi alzare insieme lo sguardo. Le stelle possiamo vederle solo se dal basso alziamo lo sguardo, e noi abbiamo accanto la Stella più bella che è scesa per guardarle con te.

“Signore,

conto le stelle,

ma qual è la mia?

Alzo la testa alla ricerca di una luce.

La notte è buia quando tu non ci sei.

Abbasso la testa per via della stanchezza, la fatica mi fa scendere,

ma in quella discesa ritrovo il cielo.

Nel buio della mia notte: una luce è lì. Tu!

Dio mio non mi lasciare,

tienimi accanto e guarderò dove devo guardare,

farò ciò che devo fare

ed avrà un senso se Tu sei con me.”

(Shekinaheart Eremo del cuore)

 

Testimone di verità

Testimone di verità

 

MARTEDÌ 29 AGOSTO 2023

MARTIRIO DI SAN GIOVANNI BATTISTA – MEMORIA

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Ger 1,17-19

Salmo: Dal Sal 70 (71)

Vangelo: Mc 6,17-29

Molte volte dire la verità diventa una posizione scomoda. Nella vicenda di Erode che fa decapitare Giovanni Battista, sembra che il potere vinca, mentre la voce della verità venga zittita. In realtà, quella voce continua a risuonare lungo i secoli, come la voce di tutti quei martiri che per amore della verità hanno versato il loro sangue.

Ci sono situazioni in cui  il cristiano di ogni tempo deve decidere da che parte stare. La verità domanda scelte coraggiose, che non  possono sempre piacere a tutti.

Quando la verità arriva a suscitare cosi tanto odio per l’altro, non si vedono spiragli di luce, il cuore viene completamente accecato da volerne addirittura la morte.

Scrive san Beda nelle “Omelie” che troviamo oggi nell’ufficio delle letture: “San Giovanni subì il carcere e le catene a testimonianza per il nostro Redentore, perché doveva prepararne la strada. Per lui diede la sua vita, anche se non gli fu ingiunto di rinnegare Gesù Cristo, ma solo di tacere la verità. Tuttavia morì per Cristo.

Giovanni Battista è un uomo che fa luce alla Verità che è Cristo, non si arrende a compromessi.

Questo vale anche per noi oggi, dove la vita cristiana domanda la fatica di una fedeltà quotidiana a vivere il Vangelo, il coraggio di lasciare che Cristo cresca in noi, per orientare i nostri pensieri e le nostre azioni.

Chiediamo al Signore l’aiuto per fare verità dentro noi stessi, cosi da accogliere Lui Verità che ci fa vivere, ed avere la forza di essere sempre suoi testimoni nei martiri quotidiani in cui viene chiesto di non vergognarci del vangelo, ma di spezzarlo, condividerlo con chi teme ancora la verità e non sa che essa ha in volto, in Dio fattosi carne per liberarci dalla schiavitù di una menzogna in cui Dio non c’è.

“Signore,

liberami il cuore,

allarga il mio orizzonte,

il mio sguardo

cosi da poterti scorgere nella mia vita.

Mi sei accanto da sempre,

Dio vivo e vero

attraversa sempre la vita con me,

fammi capace di sentirti

e mettere coraggio dove ho paura,

e fede dove non ancora non c’è

così che possa vivere di Te

e offrire ad ogni cuore la speranza di una vita assieme a Te.”

(Shekinaheart eremo del cuore)