Ci si preoccupa troppo dei femminicidi e troppo poco degli infanticidi, che pure avvengono e dove i protagonisti in negativo sono quasi sempre le donne. La storia che sto per raccontare arriva dalla Russia, dove una madre di 46 anni, impegnata a festeggiare il Capodanno, si è completamente disinteressata della figlia di 5 anni gravemente ustionata, lasciandola morire tra atroci sofferenze. La vicenda si è svolta durante il Capodanno russo, quando tutta la famiglia si stava preparando a festeggiare. La bambina era con la madre in cucina quando una pentola di acqua bollente le si è rovesciata addosso. Nonostante le urla di dolore della piccola, la mamma ha continuato a far baldorie, disinteressandosi delle condizioni di salute della figlia. L’ha perfino messa a letto, lasciandola per ventisei ore in preda alle sofferenze perché lei doveva celebrare la festa della scelleratezza. Solo dopo che questa ha perso conoscenza, la donna si è decisa a portarla in ospedale, quando però era ormai troppo tardi. La bambina presentava ustioni sulla metà del corpo ed è deceduta in terapia intensiva. La donna è stata arrestata per omicidio dettato dalla negligenza. Quello che in Italia sarebbe considerato omicidio doloso e omissione di soccorso. Ci sarebbe aspettata una pena esemplare. Invece il Tribunale l’ha condannata a sei mesi di lavori socialmente utili. Praticamente una gita fuori porta. Un racconto raccapricciante che dimostra come anche in Russia, proprio come in Italia, la giustizia faccia acqua da tutte le parti e come anche lì la vita umana conti quanto un due di picche.