Renzi: “Se mio padre è colpevole merita una pena doppia”

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“Se mio padre ha commesso qualcosa, non solo deve andare a processo ma deve avere anche una pena doppia. Mio padre deve essere processato se i giudici lo riteranno opportuno”. Lo ha detto l’ex premier Matteo Renzi, ospite di “Otto e mezzo”, su La7 commentando l’inchiesta Consip che vede coinvolto il padre Tiziano. “Io sto dalla parte dei magistrati anche quando c’è di mezzo mio padre”

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri, Palazzo Chigi, Roma, 10 luglio 2014. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
“Se ci sono ricatti si va dai magistrati. Vogliamo essere chiari: stiamo parlando di soldi pubblici e allora se ci sono ricatti e reati, se ci sono tangenti c’è il dovere di fare i processi. Noi siamo persone perbene, non abbiamo paura dei processi. Anzi. Erano quelli di prima che facevano i lodi e il legittimo impedimento per non fare i processi. Si va in tribunale e si guarda chi ha ragione e chi ha torto”.

“Riterrei una cosa gravissima se mio padre fosse condannato, ma lui risponde di se stesso – ha aggiunto l’ex premier – Io so chi è mio padre, dal punto di vista processuale dovrà rispondere alle domande. Già una volta è stato assolto, vediamo come va questa volta”.

“In questi anni in cui abbiamo governato ci sono stati una serie di cambiamenti ai vertici della macchina pubblica e non c’è stato alcuno scandalo verificato dalla magistratura, e non dai giornalisti di Cerno (il direttore dell’Espresso, ndr)”, ha detto Renzi che non ha rinunciato ad una stoccata a Beppe Grillo e al M5s: “Non sto in un partito guidato da un pregiudicato, io ai miei principi ci tengo. Io ho una fedina penale diversa da Beppe Grillo”.

“C’è un principio: siamo garantisti sempre e si aspetta la sentenza sempre. Quando è uscita la vicenda dell’avviso di garanzia alla sindaca Raggi io ho detto ‘difendo il sindaco di Roma’. Spero sia innocente e sicuramente lo è fino” all’eventuale condanna. Ha sottolineato l’ex segretario Pd. “Se la buttiamo sulla questione processuale e penale – ha aggiunto – devo dire con molta forza, a tutela della comunità di persone che ho rappresentato, a iniziare dal Pd, che si aspetta la sentenza sempre, si è garantisti e si rispetta la presunzione di innocenza”.

Quanto al ministro dello Sport Luca Lotti, indagato per rivelazione di segreto e favoreggiamento nell’ambito dell’indagine avviata dalla Procura di Napoli sulla corruzione in Consip, Renzi è netto: “Non deve assolutamente dimettersi. Lo conosco da anni e la sua famiglia deve sapere di avere in casa una persona estremamente onesta. Non accetto processi sommari. Luca Lotti è indagato insieme al comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette. Sono pronto a scommettere che Lotti e Del Sette, cui va la mia stima, non hanno commesso niente. Ma sta ai magistrati valutare”.

“Lotti non ha alcun rapporto con Romeo”, ha detto Renzi. “Romeo – ha aggiunto – è una persona che è stata indagata, processata e assolta la volta scorsa e adesso è di nuovo sotto procedimento”. Ma, ha concluso, “ho l’impressione che si voglia discutere di tutto tranne che dei problemi delle persone”.

Secondo Renzi “c’è un disegno evidente in queste ore di tentare di mettere insieme cose vecchie di mesi”. L’indagine su Lotti e Del Sette “è una cosa di tre mesi fa. Cosa è successo?”, ha domandato l’ex premier. “Una discussione incredibile”. Per l’ex premier l’obiettivo è creare tensioni ad hoc per alimentare le polemiche e non parlare degli italiani. Le lasciamo a chi pensa che la politica sia inseguire dal buco della serratura le intercettazioni”.

Poi, ironizza: “Il reato contestato a Lotti? insopportabile, eh? Mica come una volta quando c’erano i reati di corruzione e concussione…”.

La condanna di Denis Verdini in primo grado è “pesante” e “se la condanna verrà confermata” in via definitiva, è un “fatto rilevante, grave e con conseguenze non solo politiche ma anche personali – ha detto Renzi a Otto e mezzo – Quanto al giudizio politico, se si è fatto Jobs act, Expo e Giubileo e una serie di cose concrete, è perché c’è stata una maggioranza che nonostante il fallimento delle elezioni 2013 ha governato. Se non c’era Verdini non passavano i diritti civili, perché Bersani non ha vinto le elezioni nel 2013”.

“Sono stato molto tentato dal mollare tutto – ha aggiunto – Quando vedo che si vuole parlare di tutto, tranne che dei problemi delle persone, mi viene voglia di rilanciare ancora più forte”.

“Le primarie saranno il 30 aprile? Stra-Sì – ha detto Renzi – E’ una bellissima sfida, non vedo motivo per rinviarle”. E poi ha spiegato: “Nella campagna congressuale che partirà con Lingotto farò un ticket con il ministro Martina, non sarò solo. Non sarà il congresso dell’uomo solo al comando. Ci saranno altre persone che saranno coinvolte e sarà una bella esperienza, con una campagna fatta di proposte”.

Sulla

legge elettorale “il meccanismo immaginato era quello dei sindaci. Il Pd ha proposto il Mattarellum. Ora purtroppo rischiamo di andare nel pantano, ma la soluzione migliore è il Mattarellum”. Ma ci sono i voti per approvarlo? “Spero di sì, penso di no”.

Renzi: “Se mio padre è colpevole merita una pena doppia”ultima modifica: 2017-03-03T22:43:56+01:00da cicero_it