Gli dei relativi
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l'amico..
..misero, irrinunciabile fratello! Di quali atroci veglie sei causa!..grazie a te mi abbandonavo con fervore all'anima della notte. Mi ero preso gioco della tua pazzia. Per colpa mia saremmo ritornati nell'esilio di luce, nella schiavitù dell'anima.
Tu mi attribuivi una fortuna ed una innocenza molto bizzarre, e aggiungevi alibi inquietanti.
Rispondevo ridacchiando a quel satanico dottore, e finivo col raggiungere la finestra. Creavo, oltre la campagna attraversata di musica rara, fantasmi di future malinconie notturne.
Dopo quella distrazione vagamente eterea, mi stendevo su di un pagliericcio. E, quasi ogni notte, appena addormentato, il povero amico si alzava, la bocca esangue, gli occhi lacerati, come io ed egli lo immaginavamo!..e mi tirava per la stanza urlando il suo sogno di sofferenza idiota..
Avevo davvero, in tutta la sincerità di spirito, preso l'impegno di renderlo al suo stato primitivo di figlio prediletto dell'arte; e noi erravamo, nutriti di vento e di gallette da viaggio, ansiosi di trovare il luogo, e la formula..
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Inviato da: scrivisulmioblog
il 30/05/2008 alle 00:53
Inviato da: tonya800
il 12/05/2008 alle 12:48
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il 09/05/2008 alle 05:17
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il 30/04/2008 alle 20:03
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il 12/02/2007 alle 10:11