Gli dei relativi - contrappunti
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Un uomo libero

Quella mattina di primavera uscii di casa e gridai: "Io sono a disposizione di chi mi vuole. Chi mi prende?". Mi lanciai sulla strada selciata. Sul suo cocchio, con la spada in mano e seguito da mille guerrieri, passava il Re. "Ti prendo io al mio servizio", disse fermando il corteo. "E in compenso ti…
 

Il libro delle Mille e Una Notte..

..scoprire, ogni tanto, l’Oriente, fa parte delle tradizioni d’Europa; Erodoto, la sacra Scrittura, Marco Polo e Kipling sono, probabilmente, i primi nomi che ci vengono in mente.Il più abbagliante di tutti è Il libro delle Mille e Una notte. In esso sembra essere cifrato il concetto di Oriente, questa strana parola che abbraccia tante e…
 

Della poesia.. 

La dimensione onirica che costituisce la “cifra” della poesia, che attraversa le situazioni – che, anzi, le “avvolge” – non è il movente della scrittura ma, al contrario, è il risultato a cui la scrittura giunge attraverso un processo di elaborazione concettuale che intende svincolare gli elementi del reale dai contesti cui appartengono per accrescerne…
 

Post N° 91

..ombra di pensierodolce come sabbiacalda, dopo il voloscolpito nella memoriadi pietra in forma di brezzae ripetuto, come l’eco dei monti.E’ nome, sussurrato, di un fioreche dalla vertigine d’immaginid’acqua precipita nell’iride adagiatosul greto dei tuoi capelli.Curva azzurra di ondaadornata di bianco e di solebacia morendo la linea spezzata del tempo.E se quest’alba inquieta, angolare,dissolta in nebbia…
 

Il viaggio 

Il mio viaggionon inizia nel tempo.La mia stradatra bufere e sogninon conosce la pace.Qualche istantecon i piedi nel marequalche notte ad attendere l’albae poi ancora in cammino.Piedi nuditra macchie di rovifame setestanchezza sorriso.Una voltaho guardato indietrodignitari con falcia offrire il grano.Non potrò restar solomille madri e fratellisono dentro mevivo per loroper chi è privo di…
 

Ciò che resta  

Sospiri profondi. Ebbrezzanell’anima assente.I vuoti maridi sensazioni colmano.Le voci diventano nullaanonime, assentisuoni perdutinell’io sconosciuto.Nessuna stella apparee non è ancor nero il celeste.Sfilacciato rosascivola sulle pareticon sottili dita,ma si oscura ovunquelontano dal tuo sole.Ora che l’erbalascia lo spazioa fragili anemoni,ora che il miraggiole ciglia ha dischiusorespiro, piano,acquerello di te. 
 

L'infinito surreale 

..questo universo (da altri denominato la Biblioteca) si compone di un numero indefinito (e forse infinito), di gallerie esagonali, con vasti pozzi di ventilazione nel mezzo, bordati di basse ringhiere. Da qualsiasi esagono si vedono i piani superiori ed inferiori, interminabilmente. La distribuzione degli oggetti nelle gallerie è invariabile. Venticinque vasti scaffali, in ragione di…
 

Il traditore, l'eroe, il diavolo. 

Ho immaginato questo tema, che forse oggi scriverò, e che già in qualche modo mi giustifica, nei pomeriggi inutili, sotto l’influenza di Coleridge (creatore ed alchemico di inquietanti misteri) e del consigliere aulico Leibniz (che inventò l’armonia prestabilita).Mancano dettagli, rettifiche, messe a punto; vi sono, poi, zone di questa storia che non mi sono state…
 

Acqua su tela 

Vento avevano i giorniincrespata lineascompigliata del blu.Un mulinellod’irrequiete chimeredigrada i colorid’iridato pastello.Lago di cielotela infinitagiochi di vaporeuniverso bianco.Grigio di un muroaccenno di stradagualcito fucsias’affaccia pallido.Anfratto di rocciacarezza il declivioguizzo di ramigeometrie di luce obliqua.Colori annunciatitavolozza di passipellicola che scorrenello sguardo proteso.Lampade fioche, ocratenui capezzalidi nebbioso soporeframmenti di presagiin un giorno mai nato.  
 

L'incubo di Sigurd (cap. IV) 

    La prima luna dell’anno del Serpente nacque nella carestia, nella pestilenza e nell’inquietitudine. Il Morbo correva per le strade dei regni, abbattendo il mercante al bancone di vendita, lo schiavo nel tugurio, il nobile al tavolo dei banchetti..Di fronte ad Esso, le arti dei chirurghi vedevano morirele loro speranze. Le genti mormoravano che fosse stato…
 

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