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Zagara&Pepe

La Metamorfosi è uno stato dell'Anima

 

 

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Un Lavoro d'Autunno         (capitolo VIII)

Post n°45 pubblicato il 21 Ottobre 2006 da pro_mos

immagineQuanti sono i bisogni d'un essere umano? Potenzialmente infiniti. E pure, a volte, contrastanti. E' la magia di un attimo che rende possibile lo scatenarsi della meccanica dell'amore.
Un brillare d'occhi, il fondo d'un essere ancora bambino, aveva scatenato in Elena la sensazione che tutto quanto potesse chiedere ed aspettarsi fosse possibile e reale. Avere almeno un corpo, una meta verso cui potersi volgere e guardare.


La testa di Elena lavorava all'unisono con le segrete aspettative del suo cuore. Si preparava a cercare quelle mille conferme che le avrebbero dovuto rivelare che le sue intuizioni, non s'era immaginesbagliata.
Quell'uomo avrebbe potuto essere un uomo speciale, avrebbe potuto raccogliere e donare, scambiarsi ed essere ricambiato. Era forse l'anima gemella, la sua stella polare...


Le persone non cambiano sono gli occhi di chi li guarda a vederli sotto una luce diversa. L'uomo è un diamante dai mille volti, dalle infinite sfaccettature. A seconda di come prende luce mette in risalto una sfumatura dell'animo o del carattere, per chi la vuol vedere. Ma a volte una luce tanto abbacinante, da sembrar l'unica e la sola possibile, e fa dimenticare le altre facce in attesa che una luce diversa, un fatto nuovo, le possa mostrare.


Le persone non cambiano, cambiano gli occhi di chi le guarda. Cambia il modo di guardarle, cambia la faccia che si vede, ed appaiono le altre angolature. Cambia la faccia che appariva l'unica possibile, compaiono altre mille sfumature.


immagineLumiere le si avvicinò un poco. Forse aveva colto quel suo fantasticare e s'era messo a strusciarsi contro le sue gambe, quasi a volerla, in qualche modo, svegliare.
Elena lo raccolse e si mise ad accarezzarlo. Aveva sul volto uno strano sorriso. I suoi occhi guardavano un punto indefinito della strada, fissi verso un'ipotesi di futuro.



Si sentiva felice, rientrando. Salendo le scale si fermò un attimo dietro la porta di Marco. Mandò un impercettibile bacio. Era il segno della caduta di ogni sua difesa. Il suggello definitivo di una scelta che le aveva preso, in quel giorno, il cuore. 

(CONTINUA........)

 
 
 
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