io me medesima...

E come un fiume in piena....

E come un fiume in piena sento l'esigenza di continuare a raccontare... non sapendo da dove partire....

Amicizia o romanticismo..

Dopo un post come quello di ieri forse è il caso di parlare di qualcosa di positivo.. anche se positivo non lo è poi così tanto..

Romanticismo.. tra un pò sarà San Valentino, la festa degli innamorati... festa che non ho mai festeggiato, nemmeno quando ero "accoppiata"... non l'ho mai festeggiato perchè ho sempre incontrato uomini che la definivano una festa da stupidi, commerciale, e quindi da non celebrare... dando per scontato che io sarei stata d'accordo, non sono forse una donna moderna?e non pensando che un fiore, anche raccolto in un prato, mi avrebbe fatto piacere...o forse era comodo non pensarlo...

Nel mio we difficile, non ero sola... c'era una coppia com me ed il cactus.. una coppia insieme da una vita, da quando erano ragazzini, insieme da  29 anni... un numero che al giorno d'oggi fà ancora più impressione in persone di 45 anni scarsi..caratteri forti entrambi, varie vicissitudini, tra cui un figlio voluto ma mai arrivato, eppure.... eppure io li ho invidiati... un'invidia positiva, ma una vera invidia che veniva dal cuore....

Ho invidiato la loro mano che ancora si sfiorava sopra il tavolo.. ho invidiato il camminare abbracciati.. ho invidiato anche i battibecchi e le scaramucce.. perchè finivano sempre con due urla, un bacio ed un abbraccio... ho invidiato lei, mentre lui l'aspettava sempre sulle piste da sci e le dava i suoi guanti più pesanti perchè non prendesse freddo..ho invidiato lui, mentre lei ne parlava come se si fossero conosciuti ieri, rivivendo quei momenti..

Mi sono commossa sabato sera... io, scossa dalla litigata con il cactus, stufa di combattere contro i mulini a vento, mentre evitavo il suo sguardo.. mentre evitavo la sua persona, mentre mi rifiutavo di guardare quella persona che non riconoscevo.. mentre mi sentivo paurosamente sola.. loro, parlando di cose per loro comiche e per me assolutamente straordinarie... la volta in cui lei per il compleanno gli aveva fatto trovare il viale di casa ricoperto di petali di rosa e candele... ed il racconto delle numerose mattine, in cuilei si alza con la pressione bassa e lui prendendola in braccio la porta  a fare colazione...colazione che lui prepara tutti i giorni..tutti quegli episodi in cui tutto sembra così facile...in cui sembra che basti così poco, anche se cosi non è..

In quel momento il mio cellulare suona.. mi allontano per rispondere....ho già visto chi è... dall'altra parte una voce roca, un inglese incerto, "Hello my darling, amore mio, I miss you..."

Gli occhi mi si sono riempiti di lacrime, mentre un sorriso mi saliva comunque sulle labbra...

Alle Maldive ho vissuto un sogno.. un sogno bello, perchè vissuto intensamente, pazzescamente, dolcemente...

Non sono mai stata la tipa da avventure estive... troppo timida, troppo chiusa, troppo poco tempo per uscire dal guscio..e così doveva essere anche questa volta...

Ma uno scriciolo d'uomo, un uomo che se avessi incontrato qui non avrei nemmeno visto, mi ha corteggiato, mi ha deliziato, mi ha conquistato.. in un rapporto in cui la comunicazione verbale era molto limitato, il nostro rapporto è nato mentre eravamo in acqua e parlare non potevamo proprio...un rapporto fatto di sgurdi dietro la maschera, di sfioramenti, di mani che si intrecciavano, di inseguimenti subacquei e scherzi da bambini.. fatta di regalini lasciati dove io mi sarei sdraiata, di gentilezze e attenzioni che qui non ho mai ricevuto, fatta di poche parole, ma tanti fatti...

Per una volta non ho pensato al domani.. mi sono sentita desiderata, voluta, rispettata... e mai credo dimenticherò quel cielo stellato, quelle stelle cadenti, la luna, il dondolio del mare, io, lui... e quella notte pazzesca.. che doveva essere una notte...e che rimarrà una notte..

Al mio rientro al freddo dell'Italia, il calore di quel ricordo.. di quel momento.. di quel noi, che poco aveva a che fare con la realtà..eppure, eppure non sapevo e mai avrei immaginato che a distanza di un mese non sarebbe ancora finita..

Ogni mattina mi arriva una telefonata di buongiorno ed ogni sera quella della buonanotte.. quella voce rauca mi dice frasi dolci e mi chiede quando ritornerò...e io rispondo vaga, pur sapendo che non lo farò, che non ritornerò, che rimarrà il mio sogno.. un ricordo bellissimo..perchè lui è tenero, lui è dolce, lui è immediato ed ha la freschezza e la mancanza di filtri di un bambino...ma proprio quello che mi piace è quello che non mi ha mai messo il dubbio che quello rimarrà un meraviglioso ricordo maldiviano..

Sabato sera stavo per piangere.. una coppia bella, bellissima.. un uomo con cui forse avrei potuto creare una coppia, ma che continua a fuggire da un rapporto, e da se stesso, non solo da me.. un uomo a migliaia di km di distanza che dice di volermi, domostra di volermi, ma che io so che non vorrei mai, se non per mantenere un piccolo legame con un sogno...per sentirmi ancora per un pò coccolata..

Sabato sera stavo per piangere.. perchè, con tutte queste persone in giro, mi sono sentita ancora più sola...eppure, allo stesso tempo, mi sono anche sentita serena, e forte..e tanto, tanto libera... perchè almeno ora so quello che voglio.. ecco, forse voglio un uomo cactus che sia un capitano...ma ho anche la forza di non accettare compromessi o vie di mezzo con me stessa...

Ed allora mi tengo il capitano.. fintanto che ci sarà.. perchè mi lascia del bene, del calore, senza chiedere niente..enon voglio e lascio alle altre il cactus, che è il simbolo di quello che ormai rifuggo...

E io solo io decido quello che voglio per me.. e si, voglio anche una punta di romanticismo nel mio uomo.. io san valentino lo voglio poter festeggiare un giorno...magari nel...2012?