Post n°1015 pubblicato il
01 Febbraio 2011 da
merizeta21
Adesso non devo più preparare altro che la mia valigia, ricordare solo quello che voglio portare. Posso scegliere dove andare e dove dormire, e persino quando tornare. Nessuno mi trattiene più e decide della mia vita, soltanto io.
Quante persone mi invidierebbero questa libertà? io credo tantissime fra quelle che conosco. Ma io mi sento inguaribilmente sola e fuori posto per la gran parte del tempo, anche se piano piano mi sto abituando.
In fondo io sono questo: una donna di mezza età che viaggia per conto suo.
Sono quello che per anni ho temuto di diventare, ed ora eccomi qua.
Ho compatito le persone sole che vedevo negli alberghi, quelli che partivano e arrivavano sempre per conto proprio. E ora sono anch'io una di loro.
Piano piano si avvera ciò che avevo predetto al tempo del mio primo matrimonio, io sempre sola e le persone che ho amato felici senza di me.
Ognuno di noi deve accettare il proprio destino, deve accettare che la propria vita sia solo ciò che è. Ho commesso degli errori e li sto pagando tutti, uno per uno.
Non serve nè piangere nè imprecare. Bisogna andare avanti, apprezzando i momenti di felicità se ci sono, e l'assenza di gravi problemi in tutto il resto del tempo. Bisogna vivere amando ogni minuto di questa vita, che resta pur sempre bellissima. E poco importa se preferirei passare il mio tempo dentro una cantina buia in mezzo alla polvere, ma insieme a qualcuno a cui potessi voler bene e che mi ricambiasse.
Ma nel mondo che mi circonda, questa persona non c'è. E devo accettare anche questo insieme a tutto il resto.
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