INSEGUENDO IL VENTO

in cerca di parole

Nomina si nescis perit e cognitio rerum..... ieri mi sentivo esattamente così: con il desiderio di dare un nome a qualcosa che avevo provato, vissuto e prima di tutto voluto ma che non sapevo descrivere.

Ma come avrei fatto a dare un nome a qualcosa che non conoscevo?

Si può non conoscere alla mia età la bellezza di non sentirsi i piedi cementificati a terra?

Studio le regressioni da più di 20 anni e, per anni, sono state pure l'unica cosa che mi permetteva di mangiare eppure scopro solo adesso che l'unico a non averne mai sperimentata una vera era proprio il mio corpo..... 

Meglio un rimorso o un rimpianto? Me lo chiesero 15 anni fa e io decisi che non avrei mai voluto rimpianti. Ne ho? Ne ho avuti? Non lo sò quello che è certo è che i piedi restano a terra (non più cementificati però) ma la mia mente si permette davvero il sogno... forse lo crea pure!! 

Notte mondo!!

sarà la zizzola?

L'ho sempre pensato e questa ne è la riprova. Nei miei momenti mi rifugio qui. Per permettermi di stare a contatto con me? Boh.... forse per sublimare dei vissuti direbbe una mia collega bolognese... fatto sta che ci sono. 

E' strano oggi non tira la zizzola ma me la sento tutta addosso come e più di sempre. Pungente fredda, a tratti fastidiosa.... quasi come se potesse lasciare delle lacerazioni sulla pelle.

Però è pure spingente.. come a volerti far andare (o sentire) lontano.... la bellezza della libertà di poterti muovere con maggiore facilità perchè spinta da quel venticello tutto fatto a modo suo.

Chissà dove mi porterà? mia nonna faceva altro che dirmi chi lascia il vecchio per il nuovo sà quello che lascia ma non quello che trova. Io non lo sò quello che troverò e forse sono pure spaventato ma il vento va seguito.. è il sottotilo di questo blog!! Chi vivrà vedrà e se, dopo tutti questi anni ho ancora voglia di seguire il mio vento, potrebbe essere pure un segno buono.... Bho.... 

Mi dissero: "i tuoi sogni non ti porteranno da nessuna parte".

Io andai ovunque.

(Joy Musaj)

situazìioni metereologiche

Questo è il mio spazio più intimo, il mio rifugio qualcuno direbbe la mia regresione...

Sia quel che sia stamani avevo voglia di esserci e ci sono con i miei pensieri, i miei discorsi volutamente confusi o ammezzati. Riguardo indietro, scorro le pagine.... i post pi belli (seondo me) il primo e il penultimo (considerando come ultimo quello prima di questo).  Entrambi parlano di me o meglio delle mie emozioni.

Fuori ha piovuto a lungo, vedo grigio il cielo ma stamane sono certa che c'è stato il sole almeno per un attimo un bellissimo sole. Ma può bastare?

Anche ieri, in una giornata uguamente grigia, è stato bello.... un bello diverso, un sole forse meno intenso ma soave. Ma può bastare?

Ricordo di un altro post, scritto credo nel 2009, e se ci penso bene forse la verità è di nuovo quella: una barchetta di carta che affronta il mare in tempesta. Ma del resto cosa sarebbe il mondo senza le sue tempeste? Potrrebbe esserci un maggio diverso senza questi forti acquazzoni di questi giorni?

E poi non sono il tipo che torna indietro solo perchè il porto è il luogo sicuro....

ora si naviga... o almeno ci si prova!!! 

Ciaooooooooooooooooooooooooooooo 

Natale 2014

Volevo scrivere su FB una nota sul mio Natale ma non ci sono riuscita... è questo lo spazio per ciò che vedo sento e provo... lo dice il sottotilo del blog, no? 

Pensavo al Natale, all'anno che con esso dovremmo festeggiare e mi domandavo se io avevo o meno da festeggiare. Credo di si. Non per le cose accadute - che sono state davvero bruttine (e bruttine è un eufemismo) - ma per le conoscenze acquisite e le opportunità avute che poi, forse, si intersecano formando un unico qualcosa nella mia testa e nel mio cuore. 

Ho avuto l'opportunità di conoscere, o forse semplicemente vedere, la realtà di una situazione che mi teneva in stallo e se lì per lì è stato orribile ora sò che, proprio grazie a questa conoscienza acquisita, sono potuta andare avanti imparando a proteggermi

Ho avuto l'opportunità di conoscere tante belle persone (una in particolare) che mi hanno confermato l'idea che i sogni, le mie nuvolette rosa, possono essere davvero realtà e non solo per me. Magari, per me, come tutti i sogni, muoiono all'alba.....ma io, del resto, non cercavo un'altra realtà solo la possibilità di sapere che posso sognare ancora. 

Ho potuto conoscere e vivere colleghe di lavoro semplicemente favolose e avere così l'opportunità di essere felice in un posto o in circostanze dove è più facile sentire/vivere sofferenze o tristezze varie

Ho avuto l'opportunità di continuare a circondarmi di amiche che mi hanno confermato come, anche se più lontane, la vicinanza è sempre la stessa (e non è una contraddizione!!)

Ho avuto l'opportunità di sapere che forse un'opportunità proprio non ce l'avrò  mai ma di contro ho confermato la conoscenza di un uomo favoloso al mio fianco: mio marito

Infine ho avuto l'opportunità, di nuovo, di conoscere pezzi dei miei problemi e sarei bugiarda a dire che la cosa mi piace ma..... una bambina tanti anni fa ritrovò il sorriso e smise di avere paura proprio capendo cosa le sarebbe successo....del resto se vuoi sconfiggere il nemico devi innanzitutto conoscerlo!!!

Ecco a tutti voi amici miei credo di non poter fare augurio migliore se non augurandovi un Natale e un anno nuovo ricco di gioia ma soprattutto di opportunità e/o occasioni per voi e per tutti i vostri cari

BUONE FESTE

Cri 

il mondo a colori (o delle emozioni)

Se mi avessero detto che avrei riscritto su questo blog avrei gridato che non sarebbe stato possibile. Ma proprio non potevo esimermi dal far andare le cose nel posto giusto che poi altro non è che quello in cui tutto è comiciato. 

Sono passati di anni. Non ho più scritto ma ho frequentemente riletto i miei post spesso cupi, grigi come la sensazione che avvolgeva la mia testa e riempiva il mio cuore. Ora non più.

A piccoli passi, come piace camminare a me, ho scoperto...

Ho scoperto i colori brillanti della gioia che dà avere successi professionali; che il nero della tristezza, impossibile da togliere, può essere arginato; che le tonalità intermedie a volte annoiano ma danno tanta sicurezza e poi ho scoperto il verde - come quello delle verdure che adesso sto impando a mangiare -  della speranza di una vita dove il dolore fisico può essere anche attenuato e dove io posso piacere ancora.

E poi ho scoperto il rosa che, per me, è quello della nuvoletta da sogno dove credo di aver vissuto in questi ultimi due giorni grazie ad una persona molto speciale che, per la prima volta dopo tanto, è riuscita a farmi spengere il cervello e a farmi vivere solo di emozioni quelle che, appunto, riempiono la vita di colori!!!

See you later