Ti Stimo!

I BANCOMAT DELLA LEGA

Perchè i giornalisti quando si riferiscono agli scandali Lega continuano a parlare di bancomat?
Il bancomat è una tessera che ti permette di prendere i tuoi soldi (quelli che hai versato in precedenza), di solito pagando anche un obolo per l'operazione.

Quello che la "family" ha fatto fino a ieri in "casa Lega" (ora capisco perchè i leghisti hanno sempre parlato di casa Lega)  non sembra somigliare all'uso di un bancomat.
Rubare i soldi del partito, introitati per "rimborsi elettorali" ma usati per interessi privati, sembra più  qualcosa che si fa usando il PIEDE DI PORCO che il bancomat!

 Ieri mentre aspettavo che la pizza take away fosse pronta, ho preso tra le mani un giornale senza copertina, nel quale c'era una lunga intervista all'ex presidente della Camera Irene Pivetti. A parte sparare a zero su Bossi padre (secondo la Pivetti, che si esprime con "in Lega non si muove foglia che Umberto non voglia", Bossi padre non poteva non sapere quanto accadeva....), racconta il come ed il perchè è diventata presidente della Camera. Pare, dico pare(perchè è la versione della Pivetti), che l'importante poltrona sarebbe dovuta andare a Speroni o a Maroni.
Maroni rifiutò perchè voleva un incarico di governo.
Speroni fu "bocciato" da Berlusconi con la stupefacente motivazione che il leghista se ne andava in giro con quelle "cravattine texane" (e si sa che Silvio è uno al buon gusto ci tiene...). 
Per questo, secondo la Pivetti, la notizia della sua imminente investitura alla poltrona di terza carica dello Stato le fu data in macchina dall'Umberto, salutata con un "ti tocca fare il presidente della Camera".
Ma la Pivetti racconta anche molto altro. Narra della sua cacciata dal partito ad opera di Calderoli (e del suo gruppo, descritto quasi come una gang), della Lega divenuta sin da subito un partito-setta nelle mani di Bossi e dei contrasti di quest'ultimo con Maroni.
Si, già a quei tempi Bobo e Umberto si scornavano.
Solo che ad avere la meglio era sempre e solo Umberto.
La Pivetti racconta di un famoso comizio dove Maroni fu aspramente constestato dai leghisti, con Bossi che lo annunciò sul palco un pò come "vieni avanti cretino" (queste le parole della Pivetti).
Già, il Maroni di allora, anni luce dal ruolo di "maschio alfa" al quale aspira oggi, era tutto "coda nelle gambe" e "abbassar di orecchie" dinanzi il grande Capo.
Altro che barbari sognanti o sindaci guerrieri.

Ora, fossimo un Paese normale, ci fermeremo un pò a riflettere su questo racconto.
Ma davvero l'Italia è stata govrnata per 20anni da questa gente?
purtroppo si.