Bieler Soul

E' tutto troppo complicato per me.

Pare che ci siano in giro Banchieri troppo importanti per andare in prigione,

E sembra che il "democratico" Barak Obama abbia fatto "applicare una legge valida in tutti gli stati USA che consente alle autorità di sbattere in galera chi viene beccato a dar aiuti misericordiosi ai senzatetto e ai poveri che vivono nelle città."

Ma forse quanto sopra non è il mio pane. E forse nemmeno quanto segue è il mio pane.

In questo documentario il sig. Peter Brabeck, presidente della Nestlè, dichiara che in quindici anni, gli OGM, negli USA, non hanno causato malattie. Invece, stando a vari siti, pare che molte cavie (ratti) siano morte durante gli esperimenti con alimenti GM e siano deceduti anche esseri umani diabetici ai quali è stata data insulina umana OGM. 

Ma qui voglio parlare dell'acqua. 

Sull'argomento "privatizzazione dell'acqua" il sig. Brabeck dice che si scontrano due punti di vista: uno che sostiene che "tutti gli esseri umani devono avere accesso all'acqua" (che lui definisce soluzione estrema) e l'altro che considera l'acqua un prodotto alimentare e che come tale deve avere un valore di mercato.
Ovviamente il sig. Brabeck è per il secondo punto di vista. Si potrebbe cominciare col dire al sig. Brabeck che "... il prodotto è un insieme di attributi tangibili e intangibili ..., ottenuto tipicamente attraverso un processo di produzione o creazione a partire da risorse iniziali e con valore aggiunto finale." (fonte: Wikipedia), ovvero, che l'acqua non può essere considerata un prodotto in quanto è già tale in natura, il che significa che non vi è nessun processo di produzione o creazione. Al massimo si può considerare, e quindi attribuirvi un prezzo, il servizio di imbottigliamento e trasporto. Perchè invece il sig. Brabeck sostiene che l'acqua deve avere un valore di mercato? Perchè la sua posizione di presidente della Nestlè è legata agli utili che tale azienda produce. Se l'azienda andasse in perdita, forse il sig. Brabeck potrebbe imputare tale risultato al fatto di non aver voluto privatizzare l'acqua in quanto diritto di ogni essere umano, ma se questo potesse anche fargli guadagnare la simpatia di molte persone, farebbe anche arrabbiare gli azionisti della Nestlè, i quali, alla successiva assemblea, provvederebbero a defenestrarlo sostituendolo con un'altra persona più pragmatica, ovvero, meno etica.

Ora, tu che leggi il post, immagina di essere l'investitore di, ad esempio, diecimila euro in titoli Nestlè. Accetteresti di perderci qualcosa o vorresti guadagnarci? E quanti sono i piccoli investitori che ogni giorno comprano titoli di queste TNC (Trans National Companies) con la speranza di veder fruttare i loro risparmi? Sanno cosa ci potrebbe essere dietro al rialzo del titolo da loro acquistato, rialzo che magari gli ha fatto raddoppiare il capitale?
Quindi, chi è il responsabile di tutto? L'amministratore delegato (o presidente che sia) di tale TNC? Gli azionisti? Le banche? Forse lo siamo tutti. Tutti ci siamo fatti ingannare dal presunto potere del denaro.

Ma torniamo al sig. Brabeck ed immaginiamo il futuro.

L'acqua viene privatizzata, la tecnologia continua ad erodere posti di lavoro (come potete leggere qui), quindi la disoccupazione aumenta. I disoccupati non possono acquistare nulla e col passare degli anni (o forse mesi) anche i grandi gruppi come Nestlè, vedranno i loro fatturati scendere vertiginosamente e nonostante gli investimenti in nuove tecnologie (finalizzati a ridurre i costi e quindi i prezzi di vendita) le vendite continueranno a calare ed un bel giorno il sig. Brabeck si ritroverà in mezzo alla strada per via del fallimento della sua TNC (come di altre, quali, ad esempio, General Motors, Monsanto, General Electric, AT&T, Micrsoft Inc., etc.). Fallite in quanto la produzione supererà oramai largamente i consumi. E cosa succederà? Gli investimenti fatti dai vari presidenti ed amministratori delegati saranno stati finanziati dalle banche le quali, causa il fallimento di tutti questi colossi, passeranno a pignorare tutto quel che resta: attrezzature, edifici, prodotti giacenti in magazzino e per la differenza presenteranno il conto agli azionisti e forse anche ai dirigenti delle varie TNC. Quel giorno questi signori scopriranno che anche il loro potere era un potere di carta, precisamente di carta filigranata. Chiusa l'azienda, si troveranno nella stessa condizione di altri miliardi di persone. Coloro che ci avranno guadagnato saranno stati coloro che muovevano il denaro a livello mondiale, ovvero, le banche. 
Queste banche, mediante l'emissione di cartamoneta (che è il mezzo col quale si misura il valore dei beni, quel "valore" citato dal sig. Brabeck nel filmato), pignoreranno tutto ciò che esiste sul pianeta (beni reali), prodotti della natura e del lavoro umano. Cioè, prestando l'unità di misura del valore (il denaro), si impossesseranno legalmente di tutto ciò che questa unità permette di misurare. Ci rendiamo conto che è demenziale? Come se un'azienda che produce metri da sarto, prestandoli, diventasse proprietaria di tutti i vestiti che ci sono sulla Terra, mentre i sarti si troverebbero con le pezze al ....., pardon, quali pezze? Sarebbero già state pignorate anche quelle.

Sicuramente sapete già come funziona, ma meglio ricordarlo.

La Banca emittente presta allo stato 100 Euro all'1% annuo (ricordo che gli interessi vengono capitalizzati alla fine di ogni trimestre) e lo stato mette questo denaro in circolazione mediante lavori pubblici, stipendi ai dipendenti, finanziamenti ed altro. Dopo 40 anni, il debito è di 100 Euro di capitale più 49,9782 Euro di interessi. Se il tasso fosse al 2%, dopo 40 anni, il debito sarebbe di 100 Euro di capitale più 124,7042 Euro di interessi. Cosa? Quanto sarebbe al 4,5%? Facile: 100 + 514,6639 (Spero nessuno rompa per eventuali differenzi di centesimi). Il capitale si può anche restituire (è il denaro prestato), ma per gli interessi? Non resta che consegnare qualcosa (automobile, casa, terreni, etc.). Ed è qui il gioco. Se restituisci il capitale, con quale denaro commerci, lavori, presti servizi, etc.? Sei costretto sempre a chiedere prestiti per poter lavorare. E gli interessi aumentano in quanto non esiste il denaro per ripagarli (per esistere deve essere stampato e quindi prestato e genererà nuovi interessi). E quando il sistema crollerà, le banche passeranno all'incasso. Pignoreranno tutto il pianeta. Come è possibile tutto ciò? Col denaro. Col denaro si compra tutto e tutti (politici, militari, servizi segreti, killer).
Quindi, quando qualcuno vi dice che aumentando il PIL si riduce il debito, vi racconta una panzana. E' l'esatto contrario. Difatti, se aumenti il PIL, la banca dovrà stampare (e prestare) più denaro e di conseguenza aumenteranno gli interessi da pagare. In più la tecnologia va sempre più avanti meccanizzando sempre di più il lavoro. E se a lavorare sono le macchine, noi esseri umani che facciamo? Senza lavoro, come possiamo guadagnare il denaro necessario a comprare ciò che viene prodotto (fosse anche solo ciò che ci necessita per vivere)? Piaccia o no, il sistema è destinato a saltare. E dalla fretta con la quale sta accadendo tutto ciò che vediamo (rivolte, guerre, fallimenti di banche e di stati, etc.) ho l'impressione che il crac finale sia molto vicino. La paura dei potenti mi pare più che evidente.

Bene, se qualche economista vuole spiegarmi quale è la ricetta magica per risolvere i problemi in modo civile (ovvero, senza guerre, senza genocidi, senza distruzioni), sono qui apposta per apprendere.

Se poi qualcuno vuole, consiglio questo video. E' un po' lungo, ma vi porterà a conoscere il mondo di oggi per quello che realmente è, non quel mezzo paradiso che politicanti, economisti e CICAPpini vari ci presentano.

Riassumendo, chi è il responsabile di tutto ciò? La massoneria? I banchieri? Gli Illuminati? I gesuiti? Tutti? Se tutti abbiamo accettato questa "civiltà del benessere", non siamo forse tutti responsabili?
Credo sia una domanda da evitare. Trovare il colpevole ha mai cancellato i danni arrecati (nazismo, comunismo, genocidi, etc.)? E ricordare serve? Credo di no.
Spesso mi sembra che si ricordino gli errori del passato per giustificare l'odio del presente. 

No. Dobbiamo cambiare il modo di vivere e di considerare il valore della vita. E per farlo non è necessario trovare i responsabili del passato. E' meglio trovare delle idee per il futuro ed il coraggio di metterle in pratica.

Saluti.

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