E' un Bridimondo

Meno male che bridi c'è

La settimana scorsa non è esattamente stata leggera. Ho ricevuto una telefonata dalla cooperativa, in cui mi avvisavano di un colloquio con un controllore esterno per la certificazione etica di qualità. Brrr... Due giorni di semi strizza, non strizza completa, comunque non sono una bibliotecaria di formazione, la mia responsabile mi ha detto di studiare alcune nozioni sulla cooperativa, il colloquio verteva su tutt'altro. Su come lavoro,  è stata un'ora di dialogo serratissimo, si è appuntata tutto e ha detto che sarebbe bello trovare sempre persone che hanno tanta passione per il proprio lavoro. 

Da parte dei datori di lavoro ho saputo che mi rinnoveranno il contratto (scadeva a dicembre, brrr...) e quindi di star tranquilla. Ho, poi, un giorno in cui ero a casa, passato una bella mattina con mio nipote, rovinandola clamorosamente quando ho voluto fargli fare dei giochetti matematici. Purtroppo erano schede con una logica che lui non capisce, e che già a scuola gli erano valse gli sberleffi dei compagni. Pensavo di giocare, e invece ho fatto emergere un suo malessere abbastanza importante. Ho avuto occasione di rimediare,  ovviamente, e stamattina ho trovato un suo bigliettino con su scritto zia è un cuoricino, voleva farmi ulteriormente sapere che mi vuole bene, tenero lui! Ieri era il compleanno di mia cognata, così mi sono persa (e va bene così) il cinema con gli amici, l'unica amarezza, ma tutto sommato più che sopportabile, deriva dal fatto che non hanno pensato di rimandare ad oggi (probabilmente non potevano,  quindi è per l'appunto solo una minuscola fitta di delusione, ma come dice Shrek meglio fuori che dentro). Mi è stata dàta un a nuova idea per un'attività che coinvolga scuole (ragazzi e genitori) e psicologi per proporre libri e argomenti "caldi" a questi ragazzi che hanno bisogno di misurarsi con le tematiche che li riguardano. L'inserimento del disabile slitta perché il suo operatore di riferimento ha avuto un incidente e lo devono sostituire prima di poter cominciare... A presto

Sempre allegri bisogna stare....

che in America ha vinto Trump e mi fermo qui, altrimenti potrei dire tante cosette poco carine. Passiamo alla mia, di vita, che è già sufficiente, come argomento, sulla politica mondiale ho le mie idee, ma non credo interessino a nessuno. (Perché  della mia vita frega qualcosa a qualcuno?). Comunque, da lunedì comincio a seguire il disabile, affiancata dalL' operatrice della cooperativa. Temo che la parte più impegnativa del lavoro sarà' quella di fare in modo che lui abbia sempre tutto il necessario per fare la sua parte di lavoro, altrimenti resta lì a ciondolare mentre la sfida è quella di far sentire questa resina utile per la società. Sto seguendo la mia ex collega nella ricerca di lavoro, abbiamo scritto il curriculum, mandiamo candidature, e' possibile che si riesca a trovarle posto, ne sono convinta, ma mi distoglie un pochino dalla parte centrale del mio lavoro. Non importa, e' invece cruciale riuscire a far sì che lei riesca a non sentirsi più "inutile", ha sempre lavorato tantissimo, ed ora che l'hanno messa in mobilità si sente spenta. Peccato, perché è una persona splendida. Una cosa della quale mi stupisco sempre e' come i miei utenti finiscano per raccontarmi le loro storie più private e personali,  i loro dolori, come è ovvio sono cose che tengo per me, e mi sento privilegiata per la fiducia che mi accordano, an he se a volt non vorrei conoscere certe storie per continuare a vedere le persone in un certo modo piuttosto che alla luce delle loro sofferenze umane. Poi però mi rendo conto che è proprio quella luce che li illumina maggiormente e che da loro una dimensione più alta. cosi la vedo questa umanità fatta da eroi di tutti i giorni, che nessuno conoscerà  mai. 

Buona settimana a tutti

orcocane

Si, lo so, il titolo non è dei più eleganti... ma ieri ho mollato a terra il tablet che utilizzo a casa per collegarmi a internet, guardare i blog, interessarmi del mondo e della vita. Macinato il vetro. Quindi no tablet... no party, ed accorgermi di quanto in realtà il tablet sia parte integrante della mia esistenza mi ha un poco preoccupato. La commedia è finita, quel personaggio viene definitivamente consegnato al passato, aspetto il prossimo, che il regista sta già adattando un'altra commedia. Aspetto le prime elemetari, che verrano a trovarmi in biblioteca, con mia grande gioia, aspetto. Mi sono comprata la giacca invernale, poche ore prima di schiantare il pad, quindi è con grande gioia che penso a spendere anche i soldi per quel vetro, che però mi serve, e se sono stata cretina, che ci posso fare? Non credevo che avrei scelto un piumino rosso, proprio non mi aspettavo una scelta così azzardata, considerando che ho già una borsa di un rosa neutro che in effetti farebbe un poco a pugni con quel colore, ma mi sta benone, che devo dire? Odio vestirmi di nero d'inverno, trovo che se sei già depresso per il tempo la giacca nera aiuti a proseguire su quella china, e se guardassi a tutti i veri motivi di depressione, beh, diciamo che facendo un serio ragionamento non vedo a cosa serva deprimermi, e quindi mi rifiuto addirittura di fermarmi a prendere fiato. Che a volte invece mi ci vorrebbe, ma non stiamo a sottilizzare, che è meglio.