Blog
Un blog creato da madda_13 il 29/05/2007

Pa' come padre

Dio non ha figliastri, ha soltanto figli...

 
 

AVVISO

Se non altrimenti specificato, i testi sono da considerarsi dell'autrice del blog.

 

GIOVANNI PAOLO I

Io sono stato molto vicino anche a quelli che non credono in Dio. Mi sono fatto l'idea che essi combattono, spesso, non Dio, ma l'idea sbagliata che essi hanno di Dio.

 

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 

PER GLI AMANTI ... DELL'IRLANDA!

 
Citazioni nei Blog Amici: 7
 

BENEDETTO XVI

Abbi il coraggio di rischiare con Dio! Provaci!
Non aver paura di Lui!

Abbi il coraggio di rischiare con la fede!
Abbi il coraggio di rischiare con bontà!
Abbi il coraggio di rischiare con il cuore puro!

Compromettiti con Dio,
allora vedrai che proprio con ciò
la tua vita diventa ampia ed illuminata, non noiosa,
ma piena di infinite sorprese,
perché la bontà infinita di Dio non si esaurisce mai!


 

COME PATCH ADAMS...!

         CUORE E MANI APERTE      

 

CHI SPERA CAMMINA

Chi spera cammina,
non fugge!
Si incarna nella storia!
Costruisce il futuro,
non lo attende soltanto!
Ha la grinta del lottatore,
non la rassegnazione
di chi disarma!
Ha la passione
del veggente,
non l'aria avvilita di chi
si lascia andare.
Cambia la storia,
non la subisce!

DON TONINO BELLO

 

FEDE & CONCRETEZZA

    Le opere del Padre  

 

 

Vacanza....

Post n°27 pubblicato il 24 Luglio 2007 da madda_13
 

Ciao a tutti.........................!

 
 
 

Libero!

Post n°26 pubblicato il 20 Luglio 2007 da madda_13
 

Grazie a Magdi Allam e quanti hanno contribuitoa sensibilizzare l'opinione pubblica, grazie a chi ha rischiato e anche perso la sua vita, grazie a chi, con una preghiera, un riflessione, un ricordo ha provatoa stre vicino a lui e alla sua famgilia in queste ore di angoscia.

 

Ricordiamoci però di tutti quellic he ancora non hanno la loro libertà, non dimentichiamo nessuno... preghiamo affinchè il dono della libertà e la sacralità della vita umana in ogni sua forma, unita alla dignità possa essere al centro di ogni politica degna di questo nome.

 
 
 

Freedom

Post n°25 pubblicato il 17 Luglio 2007 da madda_13
 

liberate Padre Bossi

 
 
 

Viaggiare...

Post n°24 pubblicato il 13 Luglio 2007 da madda_13
 

Viaggiare in cerca della felicità

Tratto autostradale Padova - Mestre. Solito ritornello ritmato sui cartelloni luminosi: 7 km di coda al casello di Venezia - Mestre. Arrabbiarsi? Non serve. Spazientirsi? Men che meno.

Abbasso il finestrino, me ne faccio una ragione e osservo i volti della gente. Zanzibar, JEsolo, Sharm El-Sheik, Cortina d’Ampezzo? Chissà dove saranno dirette queste macchine sempre troppo piccole per contenere tutto quello che ci sarebbe da trasportare.

Fotografie di luoghi esotici, candore di montagne innevate, voce di spiagge lontane. Ti blocchi lungo la strada e t’impressiona la gente che scappa impaurita per lo scorrere del tempo, i volti indaffarati negli ultimi preparativi, gli scorci di un’umanità alla disperata ricerca di un frammento di felicità. Viaggiare, assaporare terre lontane, inebriarsi di memorie dimenticate…

Felicità? Non è automatico! La Società Autostrade non lo dice, ma tantissime altre famiglie sono in viaggio, in questi giorni. Ma al posto delle spiagge assolate… trovano la fatica sofferta impressa sul loro volto, al posto di abbronzature e spensieratezze ti stupisce il volto affaticato ma non rassegnato di chi s’intestardisce nel cercare un perché, al posto della frenesia ti regalano l’occasione di andare all’essenziale nella vita.

Nella strada incroci la vita della gente. Da sempre! Tanto che fin dall’antichità la strada è la metafora della vita stessa, il luogo in cui incroci il vagabondo e il pellegrino, l’errante e il nomade, chi ha direzioni e chi viaggia sulle ali del caso. La strada c’invita a

costruire dei viaggi, dei pellegrinaggi. Ma il viaggio chiede una partenza, un percorso,

una meta… costruire un viaggio è faticoso. Costruire un vagabondaggio è, purtroppo, quasi spontaneo. Nella strada t’accorgi che non sei solo. La strada intesse tra loro volti, storie e sogni. Crea legami, abbrevia le distanza, t’invita alla gentilezza!

Nella strada rammenti che Dio stesso s’è aggrappato a quest’immagine: non propone corsi di catechesi, invita a mettersi in cammino. Ce lo ricorda l’antica professione di fede del popolo ebreo: «Mio padre era un arameo errante» (Dt 26,5).

La strada ci permette di viaggiare, anche se «il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi» (M. Proust). Pensieri provocati da un imbottigliamento di persone, non di auto!

don Marco Pozza

 
 
 

RISCHIARE? Perché... no?

Post n°23 pubblicato il 11 Luglio 2007 da madda_13
 

“Ridere è rischiare
di sembrare idioti.
Piangere è rischiare
di sembrare sentimentali.
Soccorrere qualcuno
è rischiare d’impegnarsi.
Manifestare i propri sentimenti
è rischiare d’essere incompresi.
Amare è rischiare
di non essere corrisposti.
Sperare è rischiare d’illudersi.
Provare è rischiare di falire.

Chi non rischia niente
non fa niente, non ha niente.
Non è niente!”

(don Tonino Bello)

 
 
 

È VICINO

Post n°22 pubblicato il 07 Luglio 2007 da madda_13
 

Vangelo della XIV Domenica T.O. (C)
Leggi :  Lc 10,1-12.17-20  
  

“E’ vicino a Voi il Regno di Dio”

Vi ricordo che è indispensabile, per una maggiore e migliore comprensione della riflessione che segue, avere in mano il testo del brano evangelico e leggerlo con molta calma ed attenzione, più volte, per poi far seguire la letture del commento, tenendo sempre un occhio fisso al brano evangelico!

 

Commento

Carissimi Amici, la Parola del Signore ci viene donata in abbondanza perché anche noi siamo invitati a farci messaggeri di questa buona novella, essere per gli altri motivo di gioia, di pace e di consolazione. Il Signore per raggiungere questo obiettivo di propagazione della Verità dell’Amore di Dio Padre per ogni creatura, istituisce i settantadue: un numero che porta in sé il senso della “missione ad gentes”, cioè tutti i popoli sono soggetto di tale azione salvifica. Lasciamoci allora incontrare anche noi in questa domenica, accogliamo gli annunciatori del Vangelo, prepariamo il nostro cuore perché coloro che verranno a noi a dirci che la nostra attesa, il nostro dolore, il nostro peccato sono ormai nella mani del Signore che fa bene ogni cosa, possano trovarci pronti ad accogliere tale annuncio.

 

Vieni Spirito Santo, Vieni con Maria !

 

Entriamo in contatto vivo con il testo:

 

Nel versetto 1 sottolineiamo due verbi: “designò” e “inviò”… sono verbi che esprimono compimento, una decisione che il Signore attua per il bene di tutti i popoli, perché la Salvezza e la Gioia che ne consegue possano coinvolgere tutti !!! Il Disegno di Dio allora è positivo, è di realizzazione piena per ciascuno di noi, nessuno escluso… e perché ciò avvenga occorre inviare, consegnare il disegno di salvezza a due creature fragili e imperfette, ma che faranno da intermediari per la diffusione del bene. Li invia a due a due: poteva risparmiare le forze, visto che sono pure poche, eppure non lo fa, decide di rafforzare il suo strumento di diffusione, marcando che il cammino di evangelizzazione non avviene mai in solitudine ma sempre in comunione con la Chiesa che in questo caso viene simboleggiato con l’altro, il compagno di cammino!

 

Il versetto 2 è una sorta di preambolo: sono le Parole dello stesso Signore che ci riportano la fragilità e l’insufficienza dello strumento di evangelizzazione che è stato scelto, ma che può essere migliorato solo con la preghiera e la fede in Colui che chiama a questa grande missione. Il lavoro è molto e gli operai scarseggiano… sì scarseggiano, ma non disperiamo perché il Padrone è saggio, conosce l’urgenza dell’azione salvifica, a noi solo il compito di pregare e di sperare nel suo provvido intervento…

 

Il versetto 3 è segnato dall’imperativo “Andate”: solo il suo comando ci dà la forza di fare un tale passo: siamo in pericolo ma non disperiamo perché gli agnelli in mezzo ai lupi sono solo un’immagine sbiadita di ciò che è avvenuto a Lui, Vero Agnello senza macchia e senza colpa, che ha pagato il nostro riscatto con il suo Preziosissimo Sangue. I lupi non mancano: sono famelici, sono violenti e caratterizzati sempre dal sospetto, dal pensare male, dal non fidarsi, in essi la radice del peccato è molto forte e si rende sempre presente puntualmente… occorre penitenza, occorre purificare continuamente la nostra mente e il nostro cuore, affinché la radice del nostro agire non si avveleni… i lupi più pericolosi sono dentro la nostra Chiesa, e spesso ahimé sono proprio dentro ognuno di noi… ma non scoraggiamoci mai, affidiamoci a Colui che ha vinto questo mondo, che ha vinto il nostro male e ci ha riportati alla Luce!

 

Il versetto 4 è l’esplicitazione di tale fiducia ed abbandono che dobbiamo avere nei confronti del Signore che ci chiama: non portiamo con noi ciò che è solo peso e ci rallenta il passo: in Lui solo cerchiamo la sicurezza nel cammino della vita!

 

E come in questo versetto ci viene richiesto un atteggiamento di sano distacco dai beni della terra, così nei versetti 5 e 6 ci viene insegnato l’atteggiamento da tenere nei confronti dei fratello e sorelle che incontriamo: essere portatori di Pace e diffonderla a tutti e dovunque. Portare il saluto del Signore Risorto indistintamente: sarà poi il ricevente, che nella sua libertà, deciderà di accettare o di rifiutare l’annuncio della pace del Signore Risorto! Nulla verrà perduto di ciò che faremo: “se no ritornerà a Voi”… è interessante questa frase: il bene che facciamo fa sempre e comunque bene, se non agli altri, comunque a chi lo compie!

La fatica verrà poi premiata come ci viene detto nel versetto 7: ciò di cui avremo bisogno sarà donato a noi, senza bisogno di ricerche meticolose o di premure spasmodiche… l’operaio avrà in dono la sua mercede…

 

I versetti 8 e 9 sono interessanti per la loro concretezza: mangiare quello che verrà donato, e curare i corpi malati… ecco che la carità si riceve e si dona in un medesimo linguaggio che è quello che ci viene insegnato dalla vita del Signore Gesù.

 

Il versetto centrale di questo brano evangelico è la frase: “ E’ vicino a voi il regno di Dio”. Vediamo di entrare un più addentro al significato di questa frase fatta ma non così ovvia e scontata nel suo significato: il regno di Dio è il compiersi di una Volontà di Bene, che si distingue da tutte le altre volontà, dal fatto che è volontà di perfezione, di completezza e di unità, quell’unità tanto attesa dal Signore, unità della creatura con il suo Creatore! “È vicino”: sì la Parola non è lontana da noi, è dentro di noi, nel nostro cuore, a noi il compito di scoprire che la Verità, la felicità, quello che ci manca e che desideriamo tanto… non sta poi così lontano da noi, ci è stata data la Verità da Dio nel giorno della nostra venuta alla luce, attraverso il suo Alito di Vita, che è Spirito Santo, Spirito di Verità!

 

Ma si va avanti e si prende in esame anche la possibilità del rifiuto: i versetti 10-12 sono realistici e purtroppo non privi di un riscontro nella nostra quotidiana vita: anche operando il bene, il  male ci fa guerra e non di rado sperimentiamo tradimenti e falsità… non preoccupiamoci, ma continuiamo il nostro cammino altrove, la polvere che da nostri piedi si scuote sarà di testimonianza del nostro passaggio e del rifiuto libero che abbiamo ricevuto. La forza vera del Vangelo e della sua missione sta proprio nel suo carattere propositivo e non impositivo: la Verità va accolta ed abbracciata, mai subita e tanto meno accolta per paura o semplice convenienza!

 

Infine, dal versetto 17 al 20 si presenta la “tentazione” che può incorrere a coloro che sono i chiamati alla diffusione della Buona Notizia: quella di una esaltazione, di una spettacolarizzazione del  Sacro e del potere che lo Spirito può operare anche attraverso gli strumenti fragili e minuti quali possono essere i chiamati : dobbiamo rallegrarci non tanto nella sconfitta del male, bensì dal fatto che i nostri nomi, la nostra vita fa parte della vita del Signore, che i Cieli nei quali noi andremo a dimorare sono i Cieli del Signore! L’umiltà è Verità, e chi dimora nell’umiltà non è lontano dalla Verità!   

 

Azione di grazie: Invitati a fare nostri i propositi dei messaggeri del Vangelo, ci impegniamo a vincere con umiltà la piccola battaglia contro il male che tenta di invadere la nostra cittadella, il nostro cuore, la stanza dello Sposo. Vinciamo le tentazione di una Salvezza a basso costo, ma ricordiamoci che morendo a noi stessi i nostri nomi sono scritti nel firmamento dallo stesso dito di Dio!

Amen. Ti benedico + 

p.Devis Rocco (devisocd@hotmail.com)

 
 
 

LETIZIA

Post n°21 pubblicato il 06 Luglio 2007 da madda_13
 

Porto avanti la segnalazione di raggiodiluce1974 e segnalo alla vostra attenzione la storia di questa bimba:

 
 
 

Post N° 20

Post n°20 pubblicato il 04 Luglio 2007 da madda_13
 

Quando un uomo ha grossi problemi dovrebbe rivolgersi ad un bambino; sono loro, in un modo o nell’altro, a possedere il sogno e la libertà.

Fedor Dostoevskij

 
 
 

Niente scuse

Post n°19 pubblicato il 30 Giugno 2007 da madda_13
 

Si ringrazia per la gentile preferenza accordataci. Firmato:Satana

Fossi parroco, appenderei un cartello sulla porta: “Per consentire a tutti di venire in chiesa domenica prossima, abbiamo organizzato una speciale domenica senza scuse". Saranno sistemati dei letti in sacrestia per tutti quelli che dicono: "La domenica è l’unico giorno della settimana in cui posso dormire". Sarà allestita una speciale sezione di morbide poltrone per coloro che trovano troppo scomodi i banchi. Un collirio sarà offerto a quelli che hanno gli occhi troppo affaticati dalla nottata alla tv. Un elmetto d’acciaio temprato sarà regalato a tutti coloro che dicono: "Se vado in chiesa potrebbe cadermi il tetto in testa". Morbide coperte saranno fornite a quelli che dicono che la chiesa è troppo fredda e ventilatori a quelli che dicono che è troppo calda. Saranno disponibili cartelle segnapunti per coloro che vogliono fare la classifica delle persone che "vanno sempre in chiesa ma sono peggio degli altri". Parenti e amici saranno chiamati in soccorso delle signore che non possono, contemporaneamente, andare in chiesa e preparare il pranzo. Verranno distribuiti dei distintivi con la scritta "Ho già dato" a tutti coloro che sono preoccupati per la questua. In una navata saranno piantati alberi e fiori per quelli che cercano Dio solo nella natura. Dottori e infermiere si dedicheranno alle persone che si ammalano sempre e solo di domenica”.
Cosa volete, nel maggio del 2007 a Padova sono questi i problemi!

Nell’anno 49 d.C., a Gerusalemme, i problemi erano altri.
E non puoi dire che questa storia non la capisci. Anche se datata, conserva una sorprendente attualità. C’era qualcuno che veniva dalla Giudea e lasciava capire di aver ricevuto un incarico preciso, che nessuno, però, gli aveva affidato. Un incarico per fare accettare le proprie idee piuttosto meschine. Un incarico che pretendeva di imporre come necessarie pratiche di cui il Vangelo non s’era mai occupato. Dev’essere stata una fatica titanica quella dei due ambasciatori, Paolo di Tarso e Barnaba, contrastare quelle manovre subdole. Pensa che il cristianesimo stava muovendo i primi passi e già la piccolissima comunità cristiana si dimostra capace di eleganza e precisione nel trattare le questioni. E’ un momento drammatico. Se tra di loro non fiorirà l’armonia, se decideranno d’arrendersi… la Chiesa non inizierà a viaggiare. Chissà… forse sarà risuonata nelle loro menti quella domanda inquietante rivolta loro da Gesù: “Volete andarvene anche voi?”. E Pietro , il discepolo farabutto dall’intuito incredibile, agganciò gli occhi di Gesù e gli sussurrò: “Signore, da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna”. Signore, le parole tue danno una vita che riempie per sempre, non abbiamo nessun altro da seguire all’infuori di te. Gli altri discepoli sentono il sudore scivolare sulla fronte, Pietro li ha interpretati bene. E oggi non si appellano agli uffici competenti, ma nella città di Antiochia e di Gerusalemme ci si confronta, si ascolta, si decide insieme: “fu stabilito che Paolo e Barnaba e alcuni altri di loro andassero a Gerusalemme”. T’immagini Giacomo, vescovo della Chiesa Madre di Gerusalemme, che indice il primo concilio per aiutare il Cristianesimo a partire? T’immagini la dolcezza, l’autorevolezza, la preoccupazione di questi primi innamorati tutti intenti a far si che sulla strada nessuno si perda… T’immagini i primi battibecchi, le prime invidie, le prime gelosie tra gli apostoli sulle terre da evangelizzare, sulla diversità di carismi, sulla modalità con cui far innamorare la gente parlando di Gesù di Nazareth? Eppure han centrato il bersaglio!

Qui, se ci guardiamo in faccia, stiamo facendo il gioco di Satana, invece.
Esagerato! Ho intrapreso un viaggio: seguimi! Drinnn! Suona la sveglia: l’invidioso allunga subito il braccio per spegnerla e subito va in malumore dicendo: “Io mi devo svegliare alle sette, invece gli altri possono dormire fino alle otto”. Poi davanti allo specchio: “Guarda che capelli stupidi. Invece Greta, Francesco, Silvia… Guarda che occhi, guarda che denti! Invece Michela, invece Federica, invece Lucia. Già, Lucia. Quella oltre ad essere bella ha anche un bel nome. Io invece mi chiamo Antonello: un nome più scemo i miei genitori non potevano darmelo”. Poi va in cucina per la colazione. Il papà è già in strada per lavoro, la mamma gira strillando: “Muoviti, sbrigati che è tardi”. “Che disgrazia – mugugna tra se’ – avere dei genitori così e immagina le case degli altri dove la colazione è come nella pubblicità del Mulino Bianco: papà e mamma allegri, gioiosi, sorridenti per le macine, per lo yogurt con frutta fresca, per il cappuccino che lascia una schiuma bianchissima sulla punta del naso. Niente fretta, niente rimproveri, niente corse”.
Poi esce di casa. Qui cominciano i tormenti più strazianti. Tutti hanno un corpo più bello e più snello del suo. Tutti hanno scarpe, jeans, orologio più belli e alla moda dei suoi. Tutti hanno voti più alti, interrogazioni più facili professori dalla loro parte. E poi: “Guarda quello che bella ragazza si è trovato. A me non fila nessuna. Guarda quella che fusto. Invece io: con questi cuscinetti sul fianco, con questi capelli, con questo naso…”. La giornata è appena all’inizio, ma questo è già scontroso, depresso, strano. A questo punto ha due possibilità: o si chiude in se stesso e fa la vittima, oppure diventa un seminatore di veleni. “Lo sai che quello li ha fatto questo?. L’hai saputo? Non l’hai saputo. Ma se lo sanno tutti. Quello li ha fatto quest’altro. Si, se te lo dico io vuol dire che è vero”. Sbaglio? L’invidioso è come se avesse una vipera dentro che gli impedisce di essere contento della sua vita e di quella degli altri. Da lui non sentirai mai un complimento vero, una gioia sincera, un grazie limpido per il bene, il buono, il bello che c’è negli altri.

“La lampada del tuo corpo è l’occhio” (Lc 11,34) ebbe a dire un giorno Gesù, come al solito fortissimo e attualissimo. A sentirlo parlare, ti giri perché sembra sia parlando di noi. Sembra stia osservando con noi quelli dalla pelle chiara che vogliono la pelle scura, quelli con i capelli neri che li vogliono biondi, quelli bassi che vogliono diventare alti, quelli con i seni piccoli che li vogliono grandi… E tutti a gridare: “Evviva gli altri. Abbasso noi stessi”. Come gli altri. A tutti i costi! Con tutti i mezzi! Anche con le pasticche, anche con le siringhe, anche con i bisturi. Anche a costo di rimetterci la salute! Tristi e arrabbiati col mondo. Scontenti di sé perché non si è come gli altri, scontenti degli altri perché non sono come noi. E tutti a desiderare la casa, la macchina, la donna, l’uomo, l’abbronzatura, il corpo, la carriera … degli altri.
Lo sai, vero, che questo è il sogno di Satana? Non esagero! L’obiettivo dichiarato è di portarci a vivere senza la gioia, senza amore. Trascinandoci.

Signore. Ben strano il tuo Vangelo. Un libro completamente diverso dagli altri. Riserva sorprese brutali. E più lo leggiamo, meno ci sentiamo tranquilli. Uno studente che abbia approfondito un determinato trattato è sicuro per l’esame. Invece chi conosce il Vangelo finisce col perdere la sicurezza. Solo chi lo ignora può ostentare una certa sicurezza. Lo studio dei libri umani procura la promozione. Lo studio del Vangelo regala la bocciatura.
Come oggi, Signore. Mi sentivo in pace e scopro d’essere in pace. Ma nella pace di Satana. Cioè… ho sbagliato tutto.
Signore perdonami. Perdona questa mia testa che non capisce un tubo!

di don Marco Pozza

 
 
 

UN VIDEO PER SORRIDERE

Post n°18 pubblicato il 27 Giugno 2007 da madda_13
 

                                        

 
 
 
 

ORO

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

 

SITI CATTOLICI





 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: madda_13
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 37
Prov: MI
 

ULTIME VISITE AL BLOG

amicizia2006ciaocrem2002gianbattista.lancinifamaciapittellaangelonero563gg.cmeumariamenCav_Sbregamandatimariafelicemoreaveronesi_francomariomancino.mpako2202archi64.marianna.bazzolauramoroinf
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIMI COMMENTI

Guarda anche: “La caduta di padre Dr. Wolfgang Rothe...
Inviato da: Xaw Ma
il 09/10/2023 alle 20:00
 
da Cosimo Galasso. LA SECONDA VENUTA D'ELIA E...
Inviato da: Anonimo
il 17/08/2008 alle 10:48
 
"La chiesa siamo noi, noi uomini miserabili, primitivi...
Inviato da: madda_13
il 20/02/2008 alle 12:13
 
Io non voglio sfuggire a Dio e non lo faccio: sono qui per...
Inviato da: Earthlessheartless
il 18/02/2008 alle 17:53
 
CIN CIN BUON 2008! un bacione Lina!
Inviato da: raggiodiluce1974
il 01/01/2008 alle 00:24
 
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

DON BOSCO

Le persone ci piacciono per i pregi, ma le amiamo con i loro difetti.

I giovani non solo siano amati, ma essi stessi conoscano di essere amati.

Da mihi animas, caetera tolle.

Basta che siate giovani, perché io vi ami assai.

 

 
 
 

 

GIANNA BERETTA MOLLA

«Le vie del Signore sono tutte belle, sempre che il fine sia sempre lo stesso:

salvare la nostra anima e riuscire ad avvicinare molte altre anime al paradiso per glorificare Dio…»

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963