Pa' come padreDio non ha figliastri, ha soltanto figli... |
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BENEDETTO XVI
Non aver paura di Lui!
Abbi il coraggio di rischiare con la fede!
Abbi il coraggio di rischiare con bontà!
Abbi il coraggio di rischiare con il cuore puro!
Compromettiti con Dio,
allora vedrai che proprio con ciò
la tua vita diventa ampia ed illuminata, non noiosa,
ma piena di infinite sorprese,
perché la bontà infinita di Dio non si esaurisce mai!
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COME PATCH ADAMS...!
CHI SPERA CAMMINA
Chi spera cammina,
non fugge!
Si incarna nella storia!
Costruisce il futuro,
non lo attende soltanto!
Ha la grinta del lottatore,
non la rassegnazione
di chi disarma!
Ha la passione
del veggente,
non l'aria avvilita di chi
si lascia andare.
Cambia la storia,
non la subisce!
DON TONINO BELLO
FEDE & CONCRETEZZA
Per chi fosse interessato agli articoli di don Marco, ma non solo... ora siamo QUI! Venite a trovarci in tanti! |
Post n°36 pubblicato il 11 Novembre 2007 da madda_13
NON è CHE POSSO STAR DIETRO A TUTTO... CHI FOSSE ANCORA INTERSSATO AI MIEI POST CLICCHI QUI http://www.spritz.it/blog/blog.asp?bloggone=Madda%2086 |
Elena è una delle ragazze che domenica scorsa hanno ricevuto il Sacramento della Confermazione in una parrocchia di Padova. Enumerare le sue passioni è come voler contenere l’acqua del mare in una buca: troppe per nasconderle in un pugno di parole. Solo lei, con il suo arco teso e la sua freccia puntata, sarebbe in grado di non fallire il bersaglio nemmeno stavolta. Tantissima giovinezza all’anagrafe, una voglia di vivere smisurata nell’anima, fiducia centellinata con il contagocce nella sua giovane storia. Pronta per ricevere lo Spirito Santo: questo fiume di fantasia coraggiosa e di coraggio fantastico che ti lancia alla conquista della vita! Le ho rubato uno sguardo appena tornata al suo posto dopo l’unzione con l’olio: ha guardato il Crocifisso e si trovò con gli occhi lucidi. Due secondi, non di più! Quanto bastò per farmi ricordare quando nei campi di concentramento nazisti regnava il divieto per i prigionieri di guardare le guardie negli occhi: a chi trasgrediva, la pena di morte era immediata. Proibito perché guardare una persona negli occhi è parlarle, comunicarle mille messaggi: “Mi vedi? Sono qui! Sono come te”. Al contrario, se le guardie non vedevano gli occhi dei prigionieri, questi addirittura non esistevano.Già morti prima dell’uccisione. Elena invece, dietro la sua apparente distrazione, fissava intenerita quel Cristo. Un Cristo che sin da bambina le ha mostrato il lato difficile della fede e della vita, la bellezza faticosa di ri-partire dopo improvvisi arresti, la gioia di mille talenti inscritti nel cuore! Seduto vicino a lei mi son venuti i brividi perché avverto che certi attimi ti fanno presagire la nostalgia di fissare prima possibile il Volto di Cristo. Ero lì per farle da padrino, son tornato a casa come un bambino pieno di compiti da fare. Con un chiodo isso nella testa: voglio usare i giorni che mi rimangono per preparami a contemplare con quella tenerezza il volto del mio Maestro. Ho ripreso l’aereo per Roma con il cuore in festa! Ho raccolto uno sguardo che m’ha rassicurato: per Cristo vale la pena di rischiare la novità! Che sapiente tenerezza in quell’incrocio di sguardi! Altro che l’aridità di certe epigrafi già stampate per annunciare la morte certa di Dio! Don Marco Pozza, Il Padova, 02/11/07, pagina 6
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Post n°34 pubblicato il 28 Ottobre 2007 da madda_13
Seveso, 27 ottobre 2007 ore 17 |
Mio Dio, unica speranza, guardami e salvami.
Signore dei cieli e della terra, abbi pietà di me.
Fratello e compagno di strada, non abbandonarmi.
Perché solo in Te è la salvezza, in Te è la libertà, la giustizia e la pace.
O Signore, venga il Tuo regno: poiché è l’unico in cui è possibile contemplare la giustizia.
O Signore, sia fatta la Tua volontà: perché il tuo giogo è dolce, e il tuo peso leggero.
Gesù Cristo, figlio del Dio vivente, rendimi degna del Tuo amore. |
Post n°32 pubblicato il 08 Ottobre 2007 da madda_13
di don Marco Pozza Diventare la più bella d’Italia! Sembra strano. Ma attorno a questo sogno ogni anno s’aggomitolano migliaia di ragazze. Per scommessa o per convinzione, per stizza o per bontà…tantissime inseguono questo tesoro chiamato bellezza. Anche da Vicenza! Pure quest’anno Miss Italia ha fatto goal (conduttori a parte!): la bellezza ha ammaliato gli italiani dalle Alpi all’Adriatico, da Ponente a Levante, da Settentrione a Mezzogiorno. Ha vinto una veronese: Silvia Battisti,18 anni di fascino, di passione, di sana giovinezza. Speriamo! Le guardavo e mi son chiesto: “Cos’è bello?” Un ciliegio vestito di bianco, un capriolo che sbuca dal sentiero, il volo di un’aquila nel cielo, il nitrito di un cavallo d’estate, un tramonto sulla schiena dell’Ortigara, una messa di risurrezione. Bello? Il viso di una donna – di un uomo, un orologio Breil, le reliquie dei Maya sulla costa messicana. Bello? Un sogno, una storia, un ideale capace di coinvolgerti. Poi un gesto, una lettera, un sms. Un incontro, la stretta di mano, un abbraccio… Di più! Bello è vederti allo specchio con le orecchie a punta ma sentirti capace di ascoltare, vederti con le mani gonfie ma saperti capace di modellare il ferro, scoprirti brutto ma contento di saper dipingere, conoscerti orso ma sentirti un agnellino. Bellezza è magnificenza. Incanto. Fascino. Avvenenza. Grazia. Bello è ciò che toglie il fiato, è provare l’ebbrezza d’essere davanti un capolavoro e sentire le vertigini, il respiro che manca, la povertà delle parole. E allora la bellezza diventa splendore. Splendido è essere prete, innamorarsi di Cristo, prendere in braccio una persona e farle provare la sensazione di essere dentro il Vangelo, di sentire i passi sul sentiero di Emmaus, il grido di Cristo a Betania, il sospiro di Maria a Pasqua. Splendido è essere mamma, papà, fratello! Splendido è essere in pace con se stessi! Splendido è sentirsi dire “Sei bellissimo” senza che ti vedano. Solo dalle parole! Quanto pagherei che queste ragazze mi dimostrassero che essere donna è affascinante: una sfida che non annoia mai – come direbbe Oriana Fallaci -. A scuola t’insegnano che la bellezza non fa le rivoluzioni. Ma verrà un giorno in cui le rivoluzioni avranno bisogno della bellezza. Capisci perché aveva ragione Victor Hugo quando disse che “se Dio non avesse fatto la donna, non avrebbe fatto il fiore”? |
Post n°29 pubblicato il 29 Agosto 2007 da madda_13
IL CORRIERE DEL VENETO da Il Corriere del Veneto, domenica 26 agosto 2007, pag. 2 Come leggere un romanzo tradotto! Solo la lingua originale t’assicura fedeltà al pensiero dell’autore. Ogni traduttore è un po’ traditore. E del poema della vita Dio ne rivendica l’interpretazione ufficiale: la libertà va tradotta con il vocabolario della Misericordia in mano. Solo Dio ne è capace. Per questo ogni traduzione è sempre nebbia rispetto alla luce! A Bujumbura attendo l’aereo per rientrare in Italia con i miei ragazzi/e. Apprendo dall’Ansa la tua storia, don Sante. Confuso ma non scandalizzato penso! - Siamo uomini! E a volte, la sera, ci sentiamo soli, tristi, sfiduciati. Dove bussare? A me fa bene sentire qualcuno/a che mi dice: “Ti voglio bene!”, mi regala un abbraccio, una carezza, mi apre una porta. Che abbevera la mia umanità! Da prete ho giurato povertà (non miseria), obbedienza (non servilismo), castità (non castrazione)! Io non rifiuto la mia sessualità, rinuncio a praticarla per amore di un Dio immenso! Ma serbo geloso il mondo di sentimenti e di emozioni, di stupore e di meraviglia, di brividi e passioni che Dio m’ha dato! Ai ragazzi racconto la meraviglia sublime e la fatica sudata della verginità: non gliela nascondo perché voglio che mi aiutino, che non mi sentano un eroe senza affetti, arido d’umanità. Questa sera andrò a letto e come ogni sera guarderò – al pari di Marcellino pane e vino - il mio Cristo aggiungendo un altro giorno di fedeltà. Domani sarò prete? Non so! Dovrò conquistarlo a denti stretti. Ma Dio m’aiuta in modo geniale. Sono fortunato e, guardando le mie ragazze sedute vicine in aereo, penso a quante volte i loro occhi mi guardano, ma mi lasciano libero. Quante volte le loro mani mi abbracciano, ma non mi trattengono. Quante volte il loro amore mi avvolge, ma non mi chiude. Questa per me è la tenerezza di un Dio che mi stringe la mano. Chiedendomi fiducia. - Siamo dentro una Chiesa! Celibe. L’Assoluto non accetta d’essere relativo a nessuno! Sbaglia? Liberi di pensare. Ma quando diveniamo preti scegliamo noi di entrarci come ministri. Io non posso ingannare il mio vescovo, tradire la mia gente, vivere una doppia vita! Il mondo è già pieno di “funamboli”: ci vuole onestà per essere credibili! E la Chiesa non può insabbiare queste storie: devono venire a galla, vanno spiegate alla gente, va mostrata la fatica di essere preti fedeli oggi! La gente vuole bene al prete: lo cerca, lo incoraggia, lo ama! K. Hosseini, nel suo romanzo Il cacciatore di aquiloni, afferma: “Meglio essere feriti dalla verità che consolati da una menzogna”. L’aereo atterra ad Addis Abeba: quattro ore di attesa prima di imbarcarci per Roma. Sono stanco morto ma ho bisogno di celebrare l’Eucaristia. Pur non condividendo uno stile di sacerdozio, la celebro per me e per te: perché non venga meno la nostra fede! “Tu es sacerdos in aeternum”! Che mistero si nasconde sotto la nostra debole storia di uomini! Da un confratello più piccolo: ti voglio bene, sacerdote di Cristo! Don Marco Pozza |
Post n°28 pubblicato il 26 Agosto 2007 da madda_13
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Nickname: madda_13
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Sesso: F Età: 38 Prov: MI |
Inviato da: Xaw Ma
il 09/10/2023 alle 20:00
Inviato da: Anonimo
il 17/08/2008 alle 10:48
Inviato da: madda_13
il 20/02/2008 alle 12:13
Inviato da: Earthlessheartless
il 18/02/2008 alle 17:53
Inviato da: raggiodiluce1974
il 01/01/2008 alle 00:24