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Messaggi di Aprile 2018
Post n°14458 pubblicato il 28 Aprile 2018 da Ladridicinema
Tag: recensioni I Tucci sono una famiglia povera di un piccolo paese del Lazio. Padre, madre, una figlia vanitosa e un figlio genio, costretto a fingersi idiota per stare al passo con la famiglia. Con loro vivono anche il cognato, botanico ma nullafacente, e la nonna, patita di serie TV. Un giorno accade qualcosa di completamente inaspettato: i Tucci vincono cento milioni di euro. Sull'onda dell'emozione decidono di mantenere segreta la vincita, ma, come spesso succede in questi casi, una parola di troppo scappa dalla bocca del capofamiglia e ai Tucci rimane soltanto una soluzione, prima di essere perseguitati da sedicenti amici e conoscenti: scappare. Nel bel mezzo della notte fanno le valigie e partono. Destinazione: Milano. La città che la signora Tucci sognava da ragazza prima di sposarsi. Una volta arrivati e preso possesso della loro nuova vita da miliardari, i Tucci si rendono conto che i tempi sono cambiati; i ricchi di oggi non sono più come quelli di una volta. Oggi sono tutti low profile, mangiano poco o niente, sono ecologisti, fanno beneficenza, si tengono in forma, vanno in giro con biciclette o macchinette elettriche. Essere ricchi, oggi, è diventata una gran scocciatura. E questa scoperta renderà le cose molto diverse da come i Tucci se le aspettavano. CAST
- REALIZZATO IN ASSOCIAZIONE CON: GROUPAMA ASSICURAZIONI, IMPREBANCA, ESSEQUAMVIDERI (AI SENSI DELLE NORME SUL TAX CREDIT). CRITICA"Satira sociale? Ridateci le Vacanze intelligenti di Sordi! Fausto Brizzi la butta in grottesco con Brignano e De Sica che coltivano i propri eccessi trash e la non inedita trovata dello scambio di persona. Ma il peggio viene quando si vuol far la morale: meglio tornare poveri e sinceramente cafoni. Catalogo di banalità e volgarità, con una inevasa voglia di ridere e la Mazzamauro che sembra tornata in Fantozzi." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 15 dicembre 2016) "Ovvia la morale conclusiva insita in un titolo non distante dall'evergreen di Dino Risi. Remake 'all'italiana' del francese 'Les Tuche', il decimo film di Fausto Brizzi soddisfa le aspettative di comicità (...) e di freschezza nel racconto di un'attualità ontologicamente ridicola. L'assist di garanzia arriva dalla navigata verve di un Christian De Sica dal capello permanentato e da comprimari di livello, tra cui una ritrovata Anna Mazzamauro, nonna di questi tempi. (...) Film godibilissimo, con trovate e battute esilaranti nonché camei dal pedigree pop." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 15 dicembre 2016) "Natale è cinepanettone e De Sica sa come servirlo. Con i soliti cliché e gli stessi refrain volgari (...). II pubblico fedele, ma solo quello, si divertirà. (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 15 dicembre 2016) "Piacerà a chi come noi è convinto che Fausto Brizzi valga di più dei film che ordinariamente gli fanno fare. Qui è partito da premesse disastrose (come rifare un film francese e ritrovarsi un De Sica anche più caricato del solito) ma ha saputo trovare l'idea vincente assegnando i compiti di narratore a un ragazzino, l'unica testa pensante nella trucidissima famiglia." (Giorgio Carbone, 'Libero', 15 dicembre 2016) "Una cosa, anzi due, sul 'via libera' per questa farsa regionalistica, altrimenti invedibile: la 'maschera' di De Sica, barba e riccioletti rossi di uno 'sporco e buono' d'oggi in un borgataro d'altri tempi, tempista e plastico incapace; e il modesto, ma evidente sforzo di intreccio almeno nel sensato finale. Per il resto, c'è tutto il resto: una poco verosimile Italia di sottocultura, la voce fuoricampo del ragazzino saggio, la carrellata dei brand da 'product placement' per gli arricchiti, paradossi senza graffio." ('Nazione-Carlino-Giorno', 15 dicembre 2016) "Ci voleva un remake dal francese 'Les Tuche' (2011), passando per i nostri 'Un povero ricco' e il segmento diretto da Sordi di 'Dove vai in vacanza?', per restituirci un Fausto Brizzi quasi ai livelli dei primi 'Notte prima degli esami' (2005) ed 'Ex' (2009). De Sica ruggisce come il vecchio leone delle farse di Natale (anche la bizzarra capigliatura aiuta a vederlo come il re della giungla), così potente da lasciare spazio ai coprotagonisti tra cui spicca un dolcissimo Brignano innamorato e una Mazzamauro inossidabile." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 29 dicembre 2016) "Funziona la coppia cinepanettoniana De Sica-Brignano. (...) Ovvie complicazioni, svariate risate e rare cadute di gusto. Christian De Sica, oscena capigliatura arancio, si conferma un finto guitto di classe, il più misurato Enrico Brignano un complice molto intonato." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 29 dicembre 2016)
Post n°14457 pubblicato il 28 Aprile 2018 da Ladridicinema
Tag: recensioni Tom Sherbourne è un ex soldato britannico che anela alla quiete. Spezzato dagli orrori della Grande Guerra, chiede di essere assegnato come guardiano del faro a Janus Rock, battuto dal vento e a pochi chilometri dalla costa. Nel viaggio incontra Isabel, una giovane donna intrepida che gli chiede di sposarla. Travolto dalla sua bellezza e dalla sua energia, Tom 'accetta' e ricomincia a vivere. Ma l'amore non basta ad affrontare la tempesta che minaccia all'orizzonte: due aborti spontanei e una bambina portata dal mare che la madre naturale torna a reclamare. Sospeso tra due oceani e indeciso sulla cosa giusta da fare, il melodramma di Cianfrance è un faro spento contro cui si arena un bastimento di intenzioni che non trova eco empatico nello spettatore. La bellezza dei quadri, i ritmi visivi solenni, le note 'rigogliose' di Alexandre Desplat, il valore interpretativo degli attori, su tutti lo 'spiaggiato' guardiano di Michael Fassbender, non sono sufficienti a correggere la 'portata luminosa' del film, che resta inespressiva e inespressa. La storia sullo schermo ha il respiro di un romanzo di Nicholas Sparks mentre svolge la vita di una famiglia costruita clandestinamente. Perché Tom e Isabel strappano alla furia del mare e alla madre legittima una bimba di pochi mesi. Il film interroga allora un uomo e due donne alle prese con un dilemma morale. Da una parte il dramma di una donna risoluta a non abbandonare la figlia che ha 'adottato' e allevato, dall'altra il dramma di una madre che ha creduto perduta la sua bambina. Una bambina con cui adesso non riesce più ad accordarsi. Tra loro, un uomo crollato sotto il peso del rimorso e della colpa. Dato il triangolo e i loro angoli, il film scivola liscio privilegiando la forma al (pro)fondo. Cianfrance cavalca il movimento ondoso dei paesaggi, eludendo i marosi interiori e l'approfondimento psicologico dei personaggi, in balia della loro emotività.
Post n°14456 pubblicato il 28 Aprile 2018 da Ladridicinema
Tag: recensioni
“Sono venuto per passare il Natale tutti insieme, non siete contenti!?” è l’unico momento in cui Natale a Londra raccorda titolo e storia, per il resto sempre di più i film natalizi con Lillo e Greg sono commedie buone per qualsiasi momento dell’anno, sia nell’ambientazione che soprattutto nello svolgimento. Se il film di Natale era (e come Boldi dimostra ancora è) un genere, questi non lo sono, a prescindere da quel che dice il titolo. Quelli con la coppia romana, tra alti e bassi, sono film di equivoci e sdoppiamenti, inganni e scambi di posto ma mai finalizzati alla farsa. Come sempre quel che fa ridere i due e che innesca bene le loro gag è un gioco di sotterfugi in cui qualcuno si finge qualcun altro, in cui c’è una doppia identità o un mascheramento, in cui si può parlare un doppio registro e dare due significati alle azioni. Anche nel loro primo esperimento, il segmento di Colpi di fulmine, con un fine romantico e tenero, interpretavano due personaggi doppi. È ancora una volta quindi l’impronta di Lillo & Greg, sebbene non sono accreditati come sceneggiatori, a dare una forma al film.
Con tutto il romanticismo profuso (Eleonora Giovanardi è innamorata di Greg, Paolo Ruffini lo è invece diEleonora Giovanardi, Monica Lima e Enzo Iuppariello si amano ma per farlo ingelosire lei si fingerà invaghita diPaolo Ruffini) c’era da aspettarsi un trionfo di neve e alberi di Natale e invece no. Natale a Londra, letteralmente rifiuta il Natale tanto da doverlo inserire in una battuta, proprio come Natale col boss era costretto ad inserire un piccolo alberello ornamentale per non deviare troppo dal titolo. È tutto abbastanza ridicolo e finalizzato a tenere in vita qualcosa che va morendo ma in fondo sarebbe giustificabile e quasi interessante se la macchina funzionasse. Però non è così. Lillo e Greg sono fratellastri figli di un boss che si dispera perché gli mancano i soldi e non può viaggiare a Londra per vendere un suo ristorante, andranno loro due a fare il lavoro e si troveranno in mezzo ad una storia di debiti per uscire dalla quale decidono di rapire i cani della regina. In Natale a Londra tutto ciò che si affida ad un’attenta pianificazione o ai valori produttivi è un disastro, lo mostrano bene le scene con montaggio alternato oppure l’orribile rissa (così maldestra da spegnere anche lo slapstick diLillo) o la direzione degli attori che non sono comici (cioè Eleonora Giovanardi). Al contrario tutto ciò che è affidato ai singoli è quel che funziona, ovvero i già citati Lillo & Greg ma anche le esplosioni verbali di Frassica, l’unico a centrare (addirittura!) i tempi comici per intervenire.
Post n°14455 pubblicato il 28 Aprile 2018 da Ladridicinema
Tag: recensioni Fulvio è l'unico dei tre fratelli Canfora ad aver lasciato il paese d'origine per andare a lavorare in città. Vicecapo del personale in una grande azienda licenzia senza rimorsi fino a che non è lui stesso ad essere licenziato e, dopo essere finito in carcere per aver picchiato il proprio superiore, viene affidato al fratello, da anni parroco del paese in cui sono cresciuti. Costretto in un luogo lontano da ogni modernità Fulvio decide di aiutare la chiesa locale in crisi di fondi inventandosi un miracolo: fa credere a tutti che la statua del santo piange. Accorrono così turisti e pellegrini riempiendo le tasche degli esercizi locali fino a che il Vaticano non decide di mandare qualcuno a certificare l'evento, momento in cui Fulvio dovrà confessare la truffa e tutto il paese si armerà per convincere gli inviati della Santa Sede della veridicità del miracolo inventato.
Post n°14454 pubblicato il 28 Aprile 2018 da Ladridicinema
È stata svelata la line up completa dell’edizione 2018 del Concerto del Primo Maggio a Roma. Gli artisti che animeranno Piazza San Giovanni in Laterano sono: Gianna Nannini, Fatboy Slim, Max Gazzè & Form, Carmen Consoli, Ermal Meta, Sfera Ebbasta, Lo Stato Sociale, Cosmo, Le Vibrazioni, Calibro 35, I Ministri, The Zen Circus, Canova, Willie Peyote, Ultimo, Nitro, Achille Lauro E Boss Doms, Gazzelle, Francesca Michielin, Frah Quintale, Gemitaiz, Maria Antonietta, Galeffi, Mirkoeilcane, John De Leo, Wrongonyoue e Dardust Ft. Joan Thiele. La serata sarà condotta da Ambra Angiolini e Lodo Guenzi de Lo Stato Sociale, il concerto sarà trasmesso in diretta fino a mezzanotte su Rai 3. Si esibiranno al Concertone 2018 in qualità di vincitori di 1M NEXT 2018: Erio, La Municipàl e Zuin. Il vincitore assoluto verrà poi proclamato durante l’evento ed avrà la possibilità di ricevere i premi di SIAE, Nuovo Imaie, Altoparlante e MEI. Sul palco di Piazza San Giovanni suoneranno anche Esposito (vincitore di Area Sanremo - concorso partner di 1M NEXT fin dal 2016), Braschi (selezionato dal contest iLiveMusic), Giorgio Baldari (dal contest musicale per la Sicurezza Stradale #buonmotivo) e gli Indigo Face, band alternative-pop londinese che ha trionfato alla finale di 1MEurope 2018 che si è svolta al Cargo2 di Londra.
Post n°14453 pubblicato il 27 Aprile 2018 da Ladridicinema
Tag: news in pillole Molly's game è la storia di Molly Bloom principessa del poker per la prima regia di Sorkin, sceneggiatore di The Newsroom e Steve Jobs. Una storia vera, basata sulla biografia della Bloom e su come abbia costruito un impero dal nulla. Un ottimo esordio con dialoghi pungenti ed eccezionali performance soprattutto di Jessica Chastain. Una sceneggiatura praticamente perfetta, dove l'elemento fondamentale non è l'ascesa o la caduta della principessa del poker, ma il rapporto con il padre autoritario, Kevin Costner. La Bloom vuole così inconsciamente controllare uomini di potere, un desiderio che la porterà non solo ad avere fama di potere, ma che la porterà anche nel vortice della depressione e della droga, prima usata per restare sveglia o per dormire, poi diventata una necessità. La cosa più interessante è che Sorkin ci racconta una donna, che nel momento più buio quando avrebbe potuto salvarsi tranquillamente facendo la spia, decide di pensare agli altri, alle loro famiglie, carriere, continuando a mettere in gioco se stessa perché l'unica cosa che gli rimaneva era il suo nome, e quello non doveva essere intaccato. Una non-eroina che salva i propri compagni. La parte migliore del film sono i duetti a colpi di battute taglienti tra la protagonista Jessica Chastain e il suo avvocato Idris Elba, uno scontro tra due modi di vedere la vita. Dialoghi che sono la vera bellezza di questo film
Post n°14452 pubblicato il 26 Aprile 2018 da Ladridicinema
Tag: news in pillole Loro 1, prima parte dell'ultima opera di Paolo Sorrentino, è un film che ti lascia sbalordito per la solita bellezza delle immagini proposte, la cura dei dettagli quasi maniacale a cui ci ha spesso abituato il regista napoletano; ma allo stesso tempo ti lascia un amaro in bocca per la storia che ci sta raccontando, sull'estremizzazione di alcune scene, dall'estetismo troppo borioso. Un inizio che sarebbe stato perfetto per una serie tv. Loro, è un film dedicato a coloro che girano intorno a Silvio Berlusconi, a servi, prostitute, lecchini che gli girano intorno o sperano di farsi notare da lui, il presidente, che chiede ai suoi obbedienza cieca e senza discussione. Loro, dove tutto è vero e tutto è falso, o meglio "Tutto documentato, tutto arbitrario”, che è una frase di Giorgio Manganelli scritta nell’introduzione del suo “Pinocchio: un libro parallelo.” Il racconto di Sorrentino va proprio verso questo punto, ovvero raccontare in modo dissacrante la storia di questi personaggi attratti e sottomessi al caimano, che ti sa convincere con le sue bugie, con le sue verità, le sue appunto, perché come spiega il Silvio Berlusconi/Toni Servillo al nipote, la verità "è solo la convinzione e il tono con cui si fa un’affermazione". Il Berlusconi mostrato in questa prima parte però è un personaggio che va al di la della sua "ideologia", al di la del "berlusconismo". Un uomo che, nonostante il vizio e il peccato, tenta dolcemente di riconquistare la “sua Veronica”; mentre gli altri no, gli altri sono il prodotto del "berlusconismo" più volgare, violento e becero. Il personaggio interpretato da Bentivoglio, è un mix tra diversi personaggi dell'epoca berlusconiana più servizievoli, è l'estrema sintesi di tutto ciò. L'elemento raccontato in maniera principale in questa prima parte è il tentativo e la scalata di Sergio Morra, ovvero Riccardo Scamarcio, che richiama chiaramente Tarantini, disposto a tutto assieme alla moglie per arrivare al presidente. Sorrentino usa l’escamotage della figura di Berlusconi e di alcuni eventi sviluppatisi dal 2006 e il 2010 per raccontare il degrado di una società ammaliata dalla sete di fama e potere, senza etica, valori e morale. Ci offre lo spaccato di un'Italia grottesca, cupa, immorale dove avvengono cose che noi non crediamo possano essere vere, reali. Due mondi al momento separati in questa prima parte, che probabilmente andranno a scontrarsi nella seconda parte. Aspettando il secondo film capiremo dove vuole andare a parare Sorrentino
Post n°14451 pubblicato il 26 Aprile 2018 da Ladridicinema
«Noi siamo un paese senza memoria. Il che equivale a dire senza storia. L’Italia rimuove il suo passato prossimo, lo perde nell’oblio dell’etere televisivo, ne tiene solo i ricordi, i frammenti che potrebbero farle comodo per le sue contorsioni, per le sue conversioni. Ma l’Italia è un paese circolare, gattopardesco, in cui tutto cambia per restare com’è. In cui tutto scorre per non passare davvero. Se l’Italia avesse cura della sua storia, della sua memoria, si accorgerebbe che i regimi non nascono dal nulla, sono il portato di veleni antichi, di metastasi invincibili, imparerebbe che questo Paese speciale nel vivere alla grande, ma con le pezze al culo, che i suoi vizi sono ciclici, si ripetono incarnati da uomini diversi con lo stesso cinismo, la medesima indifferenza per l’etica, con l’identica allergia alla coerenza, a una tensione morale». Scritti corsari anno 1975
Post n°14450 pubblicato il 26 Aprile 2018 da Ladridicinema
Tag: comunicazione, news Stretta contro le #fakenews da parte dell'#UE... giustissimo se non fossero loro i primi a diffondere le fake per interessi chiarissimi e poco puliti per essere gentili. Un nuovo passo verso il ministero della verità di orwelliana memoria, in cui ci diranno cosa è giusto e cosa è sbagliato. Le fake news si sconfiggono cominciando voi per primi a dire la verità e a non cercare finti nemici, e si sconfigge con la cultura, con lo studio, perché più uno studia e sa e più è pericoloso e questo a chi ci comanda non sta bene, perché è meglio un popolo ignorante, un popolo indirizzato. Per questo la scuola viene sempre più devastata, la cultura impoverita, la tv piena di immondizia. Coloro che dovrebbero aiutare a mostrare la verità, ovvero i media sono i primi a portare avanti l'opera propagandistica di ignoranza globale
Post n°14449 pubblicato il 25 Aprile 2018 da Ladridicinema
Tag: film in uscita Tu mi nascondi qualcosa è un film di genere commedia del 2018, diretto da Giuseppe Loconsole, con Giuseppe Battiston e Stella Egitto. Uscita al cinema il 25 aprile 2018. Durata 87 minuti. Distribuito da Eagle Pictures.
TRAMA TU MI NASCONDI QUALCOSA: Tu mi nascondi qualcosa è la commedia corale diretta da Giuseppe Loconsole.
IL CAST DI TU MI NASCONDI QUALCOSA:
Post n°14448 pubblicato il 25 Aprile 2018 da Ladridicinema
Tag: film in uscita Youtopia è un film di genere drammatico del 2018, diretto da Berardo Carboni, con Matilda De Angelis e Alessandro Haber. Uscita al cinema il 25 aprile 2018. Durata 92 minuti. Distribuito da Koch Media.
TRAMA YOUTOPIA:
Cosa succede quando una giovane ragazza mette all'asta sul web la propria verginità per saldare i debiti della madre? FRASI CELEBRI:
Dal Trailer Ufficiale del Film: Avvocato (Claudio Botosso): Notifica dal tribunale: hanno stabilito la data per la vendita del suo appartamento
IL CAST DI YOUTOPIA:
Post n°14447 pubblicato il 25 Aprile 2018 da Ladridicinema
Tag: film in uscita Terra bruciata! è un film di genere documentario del 2017, diretto da Luca Gianfrancesco. Uscita al cinema il 25 aprile 2018. Durata 90 minuti. Distribuito da Istituto Luce Cinecittà.
TRAMA TERRA BRUCIATA!: La mattina del 1° novembre 1943, a Conca della Campania, un minuscolo borgo della provincia di Caserta, 19 civili vengono trucidati da una pattuglia di militari tedeschi. Graziella Di Gasparro, figlia di uno dei caduti, lotta da anni per tener viva la memoria di quell'eccidio dimenticato. L'assassinio del padre di Graziella fu il terribile epilogo della brutale occupazione del territorio che l'esercito tedesco mise in essere in tutta la Campania centrosettentrionale, a partire dall'8 settembre, data dell'armistizio. Il casertano - primo territorio italiano ad essere dichiarato "Zona di Operazioni" - dovette sperimentare la devastante onda d’urto delle leggi di guerra germaniche che si accanirono contro la popolazione civile. L'esautorazione delle istituzioni, le razzie dei beni di consumo, il rastrellamento e la deportazione degli uomini abili verso i campi di lavoro in Germania - furono circa 21.000 - la devastazione degli impianti produttivi e delle abitazioni civili sono le condizioni nelle quali maturarono le ragioni che diedero vita alle prime azioni di resistenza organizzate dai civili in Italia. Dopo le Quattro Giornate di Napoli, a Riardo, un piccolo centro a pochi chilometri da Capua, una banda Partigiana riesce a scacciare con le armi i tedeschi dalla cittadina. Mentre le istituzioni e gli abitanti di Tora e Piccilli, con il silenzio, salvano una cinquantina di ebrei dalla deportazione. E' proprio in risposta a questa insubordinazione, ormai diffusa sul tutto il territorio, che i comandi tedeschi danno libero sfogo a un inedito campionario di violenze contro la popolazione civile, il primo laboratorio di future violenze che devasteranno il paese. Da qui nasceranno anche alcune delle prime forme di resistenza, ribellione e solidarietà, segni del nostro 'Secondo Risorgimento', da cui nascerà l'Italia democratica. La lotta di Graziella di Gasparro, dopo oltre 70 anni dalla strage di Conca, può trovare oggi la sua vendicazione. REGIA: Luca Gianfrancesco
Post n°14446 pubblicato il 25 Aprile 2018 da Ladridicinema
Tag: film in uscita Nato a Casal di Principe è un film di genere biografico, drammatico del 2017, diretto da Bruno Oliviero, con Alessio Lapice e Massimiliano Gallo. Uscita al cinema il 25 aprile 2018. Durata 96 minuti. Distribuito da Europictures.
TRAMA NATO A CASAL DI PRINCIPE: Nato a Casal di Principe, il film diretto da Bruno Oliviero, racconta la storia vera di Amedeo Letizia (che del film è anche produttore esecutivo insieme a Mariella Li Sacchi) che negli anni Ottanta, promettente attore, ritorna a Casal di Principe, sua città natale, perché il fratello minore è misteriosamente scomparso.
IL CAST DI NATO A CASAL DI PRINCIPE:
Post n°14445 pubblicato il 25 Aprile 2018 da Ladridicinema
Tag: trailer
Post n°14444 pubblicato il 25 Aprile 2018 da Ladridicinema
Tag: film in uscita Avengers: Infinity War è un film di genere avventura, azione, fantasy del 2018, diretto da Anthony Russo, Joe Russo, con Chris Pratt e Scarlett Johansson. Uscita al cinema il 25 aprile 2018. Durata 149 minuti. Distribuito da Walt Disney Pictures.
TRAMA AVENGERS: INFINITY WAR: Il nuovo film Marvel Avengers: Infinity War porta sul grande schermo la più grande e fatale resa dei conti di tutti i tempi. Dopo gli eventi di Captain America: Civil War il gruppo di Vendicatori si divide, con Captain America/Steve Rogers (Chris Evans) che lascia cadere a terra il suo scudo. Tony Stark/Iron Man(Robert Downey Jr.), rimasto senza plotone alle spalle, impiega tutti i mezzi a disposizione per difendere il pianeta dall'ennesimo attacco alieno, dalle armature high tech di sua invenzione, ai finanziamenti da "miliardario playboy filantropo". Il nuovo nemico, Thanos (Josh Brolin), un potente tiranno intergalattico, è deciso a conquistare l'universo sfruttando il potere delle Gemme dell'Infinito, alcune delle quali finite nelle mani dell'avido Collezionista (Benicio del Toro) famoso cacciatore di artefatti spaziali. La minaccia imminente richiede l'intervento di tutti gli Avengers della formazione originale: Captain America, lo scienziato Bruce Banner (Mark Ruffalo) e il suo irascibile alter ego Hulk, Il dio del tuono Thor(Chris Hemsworth), la spia Vedova Nera (Scarlett Johansson), l'infallibile arciere Occhio di Falco (Jeremy Renner); al fianco dell'arrampicamuri Spider-Man (Tom Holland), dell'androide Visione (Paul Bettany) e di tutti i loro alleati. Ma le forze dispiegate non saranno ancora sufficienti a neutralizzare l'invincibile alieno. Per fortuna un aiuto arriverà dai confini della Galassia, dove Star Lord(Chris Pratt) e la sua sgangherata banda di Guardiani attendono impazienti. PANORAMICA SU AVENGERS: INFINITY WAR: Tutto converge verso Avengers: Infinity War. Che ci crediate o no, questo è il 19° film connesso all'MCU, il Marvel Cinematic Universe che ha debuttato nel 2008 con Iron Man. È difficile tenere le fila di tutto, avere una traccia mnemonica di come le storie e i singoli supereroi si inseriscano nel quadro generale. Quelli della Marvel però sono in gamba e, sotto la guida di Kevin Feige, hanno concepito un intrattenimento che non penalizza chi non ha visto tutto. Ogni film è un'esperienza a sé con una trama che si allaccia ai precedenti e ai futuri capitoli (grazie soprattutto alle scene dopo i titoli di coda), ma soddisfacentemente conclusivi a livello narrativo. FRASI CELEBRI:
Dal Trailer Ufficiale Italiano del Film: Voci off: Ci fu un'idea
FOCUS SU AVENGERS: INFINITY WAR:
Thanos: il malvagio di Avengers Infinity War
IL CAST DI AVENGERS: INFINITY WAR:
Post n°14443 pubblicato il 24 Aprile 2018 da Ladridicinema
Per festeggiare i 70 anni dalla sua realizzazione nel 1948: il capolavoro di Vittorio De Sica tra i Classics sulla Croisette Il restauro per festeggiare i 70 anni dalla sua realizzazione nel 1948: la versione restaurata di Ladri di biciclette di Vittorio De Sica sarà Titolo simbolo del Neorealismo, Oscar come miglior film straniero nel 1950, Ladri di biciclette si ispira all’omonimo romanzo di Luigi Bartolini, e si Affidato a un cast di attori non professionisti, Ladri di biciclette, secondo André Bazin, “il centro ideale attorno al quale orbitano le opere A Roma ne rubano ogni giorno un bel numero e nessuno se ne occupa, giacché nel bilancio del dare e avere di una città chi volete che si occupi di una bicicletta? Eppure per molti, che non possiedono altro, che ci vanno al lavoro, la tengono come l’unico sostegno nel vortice della vita cittadina, la perdita della bicicletta è un avvenimento importante, tragico, catastrofico. Perché pescare avventure straordinarie quando ciò che passa sotto i nostri occhi e che succede ai più sprovveduti di noi è così pieno di una reale angoscia? La letteratura ha scoperto da tempo questa dimensione moderna che puntualizza le minime cose, gli stati d’animo considerati troppo comuni. Il cinema ha nella macchina da presa il mezzo più adatto per captarla. La sua sensibilità è di questa natura, e io stesso intendo così il tanto dibattuto realismo”.
Post n°14442 pubblicato il 24 Aprile 2018 da Ladridicinema
Post n°14441 pubblicato il 24 Aprile 2018 da Ladridicinema
Tag: trailer
Post n°14440 pubblicato il 24 Aprile 2018 da Ladridicinema
Tag: film in uscita Loro 1 è un film di genere biografico, drammatico del 2018, diretto da Paolo Sorrentino, con Toni Servillo e Elena Sofia Ricci. Uscita al cinema il 24 aprile 2018. Durata 104 minuti. Distribuito da Universal Pictures.
TRAMA LORO 1: Loro 1 è la prima parte del nuovo film di Paolo Sorrentino con protagonista Toni Servillo nei panni di Silvio Berlusconi. PANORAMICA SU LORO 1: LORO è stato a sorpresa diviso in due parti, forse sulla scia di una struttura seriale che il regista Paolo Sorrentino ha già sperimentato in tv con The Young Pope. CURIOSITÀ SU LORO 1: Nonostante agisca ancora nella politica italiana, a differenza di Giulio Andreotti quando Sorrentino gli dedicò Il Divo, a Berlusconi sono già stati dedicati diversi film, più o meno concentrati sulla sua specifica figura. IL CAST DI LORO 1:
Post n°14439 pubblicato il 24 Aprile 2018 da Ladridicinema
Tag: film in uscita Ex Libris: New York Public Library Ex Libris: New York Public Library
Interruption Interruption
Loro 1 Loro 1
Wajib Wajib
Avengers: Infinity War Avengers: Infinity War
I Fantasmi d'Ismael Les Fantômes d'Ismaël
Nato a Casal di Principe Nato a Casal di Principe
Terra bruciata! Terra bruciata!
Tu mi nascondi qualcosa Tu mi nascondi qualcosa
Youtopia Youtopia
La mélodie La mélodie
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Inviato da: Mr.Loto
il 28/03/2022 alle 11:57
Inviato da: Mr.Loto
il 15/10/2020 alle 16:34
Inviato da: RavvedutiIn2
il 13/11/2019 alle 16:33
Inviato da: surfinia60
il 11/07/2019 alle 16:27
Inviato da: Enrico Giammarco
il 02/04/2019 alle 14:45