Creato da Aria.di.luce il 06/03/2007

Ombre e luci

Per amare non occorre capire...

 

 

« .......... Orme »

....inverno 95/96

Post n°27 pubblicato il 15 Marzo 2007 da Aria.di.luce

Aprii gli occhi e con un movimento brusco mi voltai per
guardare che ore fossero sulla sveglia al lato del mio
letto. Non avevo dormito molto mi accorsi, ma quelle
poche ore mi erano sembrate lunghissime e
confortevoli: non sentivo più le fitte brucianti alla schiena
e mi stiracchiai per cancellare dai muscoli
l’intorpidimento del riposo.

Rimasi a guardare il soffitto, persa nel debole chiarore
che filtrava dai battenti socchiusi del balcone; una
striscia bianca attraversava diagonalmente la stanza e
minuscoli granelli di polvere rimbalzavano nel fascio di
luce. Guardavo ipnotizzata quel balletto di puntini
bianchi e avvertivo in quel segno, la presenza amica e
buona del sole che fuori già illuminava il paesaggio.

Precipitosamente mi buttai dal letto e corsi a
spalancare le finestre; la pioggia della notte prima aveva
lasciato il terreno nero e liscio, marcando
profondamente i solchi che dividevano le coltivazioni
confinanti. La mimosa che, gigantesca occupava
un’ampia visuale davanti al balcone, nascondeva dietro
le sue chiome le altre case. Lasciava cadere dal
fogliame fitto milioni di stille d’acqua che, nell’incontro
con i raggi del sole, si trasformavano in silenziosi
diamanti purissimi che gocciolavano per terra.

immagine  Con riluttanza mi allontanai e scesi al piano inferiore
per fare colazione. Pensando che avrei sicuramente
saltato il pasto, mi riempii lo stomaco della crostata che
avevo preparato il giorno prima. Mi sarebbe piaciuto
quel giorno rimanere a casa, sprofondata nel letto caldo
con i miei libri da leggere, ma dovevo prepararmi per
andare come tutti i giorni al lavoro.

Sotto la doccia, che resi interminabile, iniziai a scorrere
quegli ultimi dieci mesi…

 Il licenziamento dopo due anni da un lavoro che mi
affascinava e il cui datore era anche il mio uomo, mi
aveva lasciato  residui di impotenza e sconfitta.
Quando la nostra storia giunse alla fine, chiesi un
appuntamento per incontrarlo nella sua azienda e gli
comunicai, senza preavviso, che avrei lasciato anche il
lavoro come addetta alle pubbliche relazioni del suo
ufficio politico. Secondo la mia logica, contraddetta da
più persone, la sua presenza nella mia vita non era più
conciliabile con l’attività lavorativa: avrei preferito
chiedere l’elemosina,ma dovevamo star lontani. Avrei
potuto chiedere aiuto a diverse sue conoscenze (anche
parlamentari) di darmi una mano:avevano di me molta
stima, ma l’orgoglio la ebbe vinta e sparii anche dal
cerchio delle sue amicizie.

Per caso mi giunse dopo due mesi notizia di un lavoro
stagionale come segretaria in un’industria della
zona; potevo respirare almeno per i prossimi tre mesi e
non mi lasciai sfuggire quell’opportunità. Durante la
precedente pausa forzata, avevo anche vinto una
crociera in un programma televisivo e visto che
l’impegno in fabbrica sarebbe terminato a
settembre, optai per quella data il viaggio.

Egitto, Turchia, Israele, Grecia, Spagna…Il tour nel
Mediterraneo che decisi di fare da sola, pur avendo
vinto 2 biglietti, rappresentò per me il giusto riposo del
guerriero. Inizialmente scettica e timorosa di affrontare
quell’avventura in solitudine, la decisione si rivelò da
subito idonea al mio reale bisogno. La cabina sul ponte
Principale munita di oblò e 2 letti a castello, diventò
presto l’oasi di pace…Nessuno con cui dividere il
bagno, né condividere programmi (di cui ci fornirono
una lista stracolma), magari sentendomi in colpa se non
avessi voluto partecipare; a disposizione 2 armadi per
riporre il bagaglio e la mia pila di libri di cui era piena a
metà la valigia: cosa desiderare di più! Soltanto il tavolo
da pranzo che mi fu assegnato prevedeva ospiti...Due
coppie di sposi (una campana, l’altra siciliana) e la
moglie del cuoco (napoletana), rappresentarono la
compagnia piacevolissima non soltanto delle grandi
abbuffate, ma anche quella delle escursioni a cui
partecipai.

Mi sedetti nel piatto doccia, lasciando che il getto
d’acqua mi sferzasse i piedi…La pausa crociera mi
aveva certamente ritemprato da un periodo di forti
tensioni emotive, ma io sapevo che in fondo conducevo
una lotta con la mia stessa esistenza non trovando mai
appagamenti…né sentimentali, né lavorativi, né
spirituali. La torchiavo come un’arancia la mia vita, così
come si fa con le spremute…ero troppo curiosa di
scoprirne il succo che io chiamavo senso…

Risultò faticoso pormi troppe domande in quel
momento: mi stava prendendo il freddo e poi non volevo
soffermarmi su interrogativi che mi stavano
alienando. Mi avvolsi nell’accappatoio e mi preparai per
riandare al lavoro…

Lo avevo scovato su un giornale di annunci: ”Cercasi
procacciatrice telefonica per vendita prodotti
erboristici”. Quando contattai i gestori, dopo il ritorno dal
viaggio e questi mi proposero un corso di una
settimana per imparare i primi rudimenti di
vendita, nonché principi e nozioni di erboristeria,
risposi, mentendo, di aver avuto altre esperienze nel
campo e che potevo iniziare da subito. Fui creduta e
due giorni dopo incominciai.

Ripensai alla pioggia, al buio e alla paura della notte
precedente tornando a casa e la serenità che mi aveva
trasmesso la tiepida giornata mi abbandonò. Un senso
di profondo sconforto mi prese guardandomi allo
specchio. ”C. non sei più tu quella che si sta guardando
e i tuoi occhi piangono!”. Dissi questa frase ad alta
voce e mi vergognai di sentirla; abbassai lo sguardo e
mi allontanai dalla stanza... Uscii di casa richiudendo la
porta alle mie spalle; un sordo, soffocante malumore si
era impadronito di me, nonostante il sole sfolgorasse
nel cielo…

*continua

 

 

 

 

 

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

AREA PERSONALE

 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

pasquale.zollogelixalfredociavarella65gioia_coffeee03enkymarsicovetere.lisasimonetta.bucarigilberto.fanfanigemelle83Kyarangelofoschiz86GaussBoagaberebeemary.wolfreelaurabarigazzi
 

FACEBOOK

 
 

ULTIMI COMMENTI

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
 

VERSO LA META...

 

¤ I  ¤  II  ¤  III  ¤  IV  ¤ V  ¤ 

   VI  ¤  VII   ¤  VIII  ¤  IX  

                 

clicca

 

QUELLI CHE PREFERISCO

CEI

Chiara

Catechismo

Marànathà

Monastero virtuale

Medjugorje

Benedetta

Radio Maria

                   Enrico                  

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963