Creato da MAHATMADEVA il 26/04/2006
ESTRATTI ED ELABORAZIONI UTILI PER CHI CERCA LA VIA ILLUMINATA.
 

 

MAESTRO E DISCEPOLO

Post n°102 pubblicato il 05 Febbraio 2007 da MAHATMADEVA
Foto di MAHATMADEVA

Il punto di inizio di questa piccola discussione sono i due noti detti: "Vi sono migliaia di guru ma è difficile trovare un solo vero discepolo", e "Quando un discepolo è pronto il maestro appare".

Vi sono molte mistificazioni riguardo a queste due massime ma vi è in esse allo stesso modo una profonda verita. Non è affatto necessario per un maetro essere uno yogi Himalayano con tunica e barba bianca. Una lunga successione di persone puo svolgere questo ruolo, anche se molte volte lo fanno inconsciamente. Anche un libro potrebbe svolgere questo compito.

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Anche se le persone sagge avvertono l'aspirante che un incontro con un Maestro non risolvera i suoi problemi questi ha una speranza nascosta o manifesta che un Guru alleviera le sue crisi, disperdendo i suoi problemi e prendendo le sue responsabilita. Peccato!! Il Maestro gli porta invece nuovi problemi, piu pesanti dei precedenti.

Le persone sagge avvertono inoltre l'aspirante che il Maestro reale non mostra alcun potere occulto ma l'aspirante spera che il Maestro lo faccia solo per il suo bene come garanzia della sua Maestria, come prova che lui e proprio il Vero Maestro. Ancora una volta peccato!! Il Vero Maestro può solamente generare crisi spirituali nel discepolo. Queste crisi sono il mezzo piu importante per lo sviluppo spirituale del discepolo.

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Veramente agli occhi del discepolo 'ingenuo' il primo momento dell'incontro con un Guru sembra come l'amore a prima vista. Egli è convinto di aver finalmente trovato quello che stava cercando da lungo tempo. Il Sentiero appare chiaro, il Maestro è li per guidarlo, il traguardo finale sembra essere molto vicino. Ma la luna di miele finisce presto. Poco dopo entrano in azione potenti energie risvegliate dalla focalizzazione del maestro, le quali si traducono in profondi turbamenti nell'animo dell'aspirante.

L'aspirante finalmente viene condotto sull'orlo del baratro, li deve lasciare alle spalle ciò che era, dispiegare le ali e lanciarsi nell'abisso. Nessuno può aiutarlo mentre  la battaglia infuria tra gli opposti.

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La relazione tra il guru e il discepolo e una mutua connesione Spirituale, polarita che non può sussistere se non nello stato di profonda simbiosi.

Il Guru NON PUO', anche se volesse, prevenire se stesso dall'inviare messaggi silenziosi ed invisibili in tutto il cosmo, invitando i discepoli abbastanza maturi a risvegliarsi e mostrarsi.

Il discepolo maturo NON PUO' evitare la chiamata del Guru, anche se la chiamata non e chiara all'inizio. E quell'inizio è il primo momento nel suo lungo filo delle vite quando egli si domanda per la prima volta CHI SONO IO? Tutti i libri che ha letto, tutte le persone che gli hanno dato qualche risposta, tutti gli istruttori e le guide erano solamente maschere del suo Vero e Unico Maestro, il suo Sé. Essi erano solo messaggeri mandati dal suo Atman per prepararlo all'incontro finale e definitivo - con il suo Sé.

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Le persone, le cose e gli avvenimenti che noi notiamo nel mondo esterno sono riflessioni del nostro mondo interno. Il Guru è la scintilla che viene alla superficie dall'oscurita della coscienza. Quando il discepolo emozionalmente apre se stesso agli altri esseri egli trasforma quella scintilla in una luce accecante.

Il Guru e il suo Discepolo sono come specchi paralleli, riflettendo quello che accade nell'altro. Il Guru è nel Discepolo come il Discepolo è nel suo Guru, il che è graficamente mostrato nel simbolo dello Yin-Yang.

Tanto tempo fa Lao Tzu diceva: "Il piu Grande è nel piu Piccolo".

Molti credono erroneamente che l'elemento attivo in questa relazione sia il Maestro. No, l'attivo è il discepolo. Cosi non vi è motivo per la disperazione a causa del fatto che uno non ha trovato il suo Maestro. Rendi te stesso il Vero Discepolo, e il Maestro DEVE apparire!

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É simile al processo della nascita di un bambino. Nel momento in cui un bambino è nato anche la madre nasce allo stesso modo.

Quando il vero discepolo appare sulla scena allo stesso momento, come nello specchio, il Maestro appare di sicuro. Cosi non devi viaggiare in India, l'India è dentro di te.

 
 
 

GERMANIA

Post n°101 pubblicato il 02 Febbraio 2007 da MAHATMADEVA
Foto di MAHATMADEVA

Ha assunto l'onere gravoso di esprimere le qualità relative alla manifestazione di una personalità nazionale di primo raggio. Il raggio del potere (il più potente e pericoloso dei sette) di cui si è fatta interprete determinando tutti i drammatici accadimenti di cui abbiamo avuto testimonianza durante la seconda guerra mondiale. Di fatto ha portato in superficie il lato più oscuro e distorto della nostra umanità, e con esso gran parte del Karma planetario che da innumerevoli ere attendeva di essere in qualche modo espletato.

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L'intero pianeta ha preso parte a questo immane cataclisma che si è perpetrato in tutti i livelli di consapevolezza, generando una poderosa e netta invocazione collettiva nei confronti del bene. Le città sono state ricostruite, e gli animi consolati. Milioni di vite sono state ferocemente troncate, ma tutto ciò che è stato, in qualche modo, ha sciolto numerose delle cristallizzazioni presenti nell'intimo di ognuno di noi.

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Le nazioni che un tempo si scontrarono in guerre sanguinose ora stringono un patto di solidarietà nei confronti dell'intero popolo della terra. Tutto questo si sta attuando di fronte ai nostri occhi, e grandi saranno le forze che presto condurranno la nostra umanità alla pacificazione totale. Il raggio dell'anima è il quarto e da ciò ha avuto origine ogni conflitto interiore in cui la popolazione ha dovuto fare i conti durante e successivamente il perpetrarsi di tali indicibili atrocità.

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Ancora per lungo tempo la nazione condurrà nel proprio intimo una lotta estrema fatta di rimorsi e insicurezze,  tuttavia la Germania è ora un paese che opera da esempio di civiltà per tutti i popoli che aspirano alla realizzazione della pacificazione totale. Il tempo saprà colmare tutte le incertezze, non appena l'intera comunità umana sarà in grado di collocare un passato così scomodo all'interno di uno schema evolutivo che opera unicamente per l'emancipazione spirituale del nostro pianeta.

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Quando l'aratro smuove la terra inavitabilmente rompe una situazione statica in cui la terra soffoca sotto il peso di se stessa. Lo sconvolgimento é reale e catastrofico ma opera per rendere il terreno idoneo per accogliere la nuova semina. La legge dei cicli porta in manifestazione potenzialità diverse che nel bene e nel male sono teatro di nuovi scenari entro cui la vita ha modo di esprimersi e sperimentare.

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Le anime presto si reincarneranno in uno scenario in cui far germogliare il seme della nuova era.

 
 
 

IL RE DEL MONDO

Post n°100 pubblicato il 29 Gennaio 2007 da MAHATMADEVA
Foto di MAHATMADEVA

In un luogo facilmente reperibile sugli atlanti geografici ovvero nel deserto di Gobi, celata agli occhi del profano, perché manifesta solo sui corrispondenti eteri invisibili, risiede, dal primo momento del Suo avvento, la Gerarchia Centrale degli ordini tutelari divini.

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Sette indefinibili Fiamme Onnipossenti, chiamate i Sette Kumara (Vergini [al peccato]), tengono, tra le Loro Palme, simile a boccio profumato, il loto del nostro Pianeta. Uno di essi, il più grande, il Maestro degli altri sei è il Re del Mondo, in senso occulto.

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Determinate forze extra planetarie dall'esterno, sono da lui accolte, inserite, quindi, diramate, attraverso gli altri sei Suoi Fratelli Divini, sulla e nella Terra. La Sua forma è, simbolicamente, ma, anche, figuratamente, parlando, di un giovinetto di 16 anni: "Il Giovinetto dalle Sedici Primavere", come è chiamato, dall'origine dei tempi.

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La Sua presenza universale fa sì che la gemma sbocci sull'albero e che il monte, grazie alla forza della gravità (aspetto tangibile della Sua volontà ) rimanga abbarbicato sul territorio che domina, invece di diluirsi e polverizzarsi nel cosmo.

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Suo voto è di rimanere con gli altri Sei Fratelli, in simile manifestazione, "sino a quando l'ultimo stanco pellegrino non sarà ritornato alla Casa del Padre". In ciò, riferendosi agli stessi atomi - gli stanchi pellegrini - che compongono la sinfonia della struttura basilare delle cose visibili e invisibili.

 
 
 

LA RETE KARMICA

Post n°99 pubblicato il 25 Gennaio 2007 da MAHATMADEVA
Foto di MAHATMADEVA

Ad ogni incarnazione assistiamo al mutare della personalità, al continuo rimescolarsi delle qualità acquisite nel corso di innumerevoli vite. Ogni vita quindi incarna specifiche caratteristiche, ognuna facente parte di un qualche aspetto che a sua volta cerca di esprimersi venendo in incarnazione in specifiche circostanze.

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L'incarnazione quindi diviene il fulcro entro cui agiscono innumerevoli  agenti concatenati ed interdipendenti, ognuno dei quali contribuisce a creare la rete karmica caratteristica del nostro pianeta. Ogni cosa è un punto focale, un nodo di questa maglia fatta di forze ed energia,  la quale agisce simultaneamente in ogni manifestazione  e in tutti i livelli di coscienza.

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E' per questo che per un occultista riesce difficile definire una vita senza associarla alla moltitudine di esistenze con la quale si collega nel tempo e nello spazio. La manifestazione a cui siamo abituati è solo una infinitesima parte di ciò che realmente rappresenta.

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Ogni vita è un fulcro evolutivo entro cui un frammento divino cerca di manifestarsi, una forma entro cui circoscrivere l'essenza di una consapevolezza. Molte volte si tende a definire forma come una entità fisica o astratta definita e circoscritta da un limite che la differenzia dall'ambiente o dalle condizioni esterne ad essa.

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Il più delle volte questa definizione basta per chi osserva e valuta l'ambiente solo con i sensi fisici. Ma diviene assolutamente insufficiente per chi invece abbia sperimentato piani di coscienza che trascendono l'acquisizione di informazioni tramite l'uso dei cinque sensi convenzionali.

 
 
 

FLUSSO CIRCOLATORIO DIVINO

Post n°98 pubblicato il 19 Gennaio 2007 da MAHATMADEVA
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"In principio era il verbo...."immagine

La religione cattolica dà l'avvio al vangelo di S. Giovanni, con tali parole. Ed il Grande Iniziato d'amore, che è Giovanni, secondo la storia spirituale degli ultimi due millenni occidentali, inizia la sua rivelazione. Verbo è parola divina. Nel nostro caso, parola divina che crea un universo.

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Verbo, qui, ha lo stesso significato di mantram. Con la differenza che, in seguito, l'ignoranza della classe cattolica occidentale e del suo clero limitò il verbo divino ad un'unica espressione, l'originale, manipolando ed antropomorfizzando il principio di movimento circolatorio universale - che incessantemente crea - in un dio, il quale, una tantum, modellò tutti gli universi, con il potere magico e ritmico della sua voce.

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I più saggi indiani, invece, allineati al vero senso del concetto, non cristallizzati in un narcisistico e statico orgoglio di classe, da millenni, avendo capito il vero significato della leggenda, e, più umilmente, uniti all'Eterno Verbo della Increata Causa, ne perpetuano la natura ed il ritmo, con la scienza dei mantrams.

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Ovvero, per essi, ogni vibrazione ha un potere assoluto. Cosa che la scienza ha recentemente scoperto. Ogni uomo è Dio e la differenza tra potere e non potere è la conoscenza. Come disse Cristo: "Voi tutti siete dei", e come disse Buddha: "L'ignoranza è alla radice di ogni male e, quindi, di ogni dolore". Non basta, quindi, sapere che ogni vibrazione crea. Bisogna realizzare che TUTTO VIBRA.

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Nel movimento incessante, la marèa dell'essere fa scaturire, da sè medesima, onde sempre vergini di nuove esperienze e di nuovi contatti. L'uomo vive in un oceano di energie, che non aspettano altro se non di apparire in manifestazione tangibile. Tutti i regni della natura preesistono in un aspetto archetipico e caotico, prima di emergere nell'ordine costituito dall'oggettività.

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Ma, non solo la panoramica dell'orizzonte esistenziale, quale ci appare nella sua immensità terrestre, è legata alla legge del divenire, dall'invisibile al visibile; anche i minuti aspetti della vita, in senso umano e non umano, scaturiscono da precedenti movimenti interiori ed invisibili.

 
 
 

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