Creato da SANDRONE.Vg il 01/03/2008
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ELISABETTA CANALIS

 

 

VANNA MARCHI E LA FIGLIA VANNO IN CARCERE

Post n°1432 pubblicato il 05 Marzo 2009 da SANDRONE.Vg
 

IMOLA (BOLOGNA) - Ora le aspetta il carcere. Vanna Marchi e la figlia Stefania Nobile sono state prelevate dai carabinieri poco prima delle 17 dalla villa di Castel del Rio, sulla collina imolese, dove le due donne avevano trascorso gli ultimi giorni dopo la condanna definitiva della Cassazione per associazione delinquere finalizzata alla truffa a 9 anni e 6 mesi per la teleimbonitrice e a 9 anni e 4 mesi per la Nobile.

L'OPERAZIONE - Attorno alle 16 una Fiat Punto con personale in borghese è arrivata assieme ad una «gazzella» dei carabinieri di Imola davanti alla casa dove da mercoledì sera stazionava un'altra auto dei militari. Ad aprire il cancello è stato Francesco Campana, compagno della Marchi, e le tre vetture sono entrate nel giardino. Sulla Punto sono state caricate tre voluminose borse e poco più tardi i cronisti, in attesa sulla strada da mercoledì pomeriggio, hanno riconosciuto Vanna Marchi e la figlia a bordo di due diverse auto che hanno imboccato la strada verso Imola, seguite da due «Smart» guidate dai compagni delle due donne

 
 
 

ROMA, ARRESTATO IL COLLEZIONISTA DI TOMBINI

Post n°1431 pubblicato il 05 Marzo 2009 da SANDRONE.Vg
 

Aveva uno strano hobby il 28enne romano arrestato nella notte dai carabinieri del nucleo radiomobile: collezionava grate e tombini di ghisa. Nel garage del pregiudicato i militari hanno trovato 141 pezzi, ovviamente tutti di proprietà del Comune. L'attività dunque andava avanti da tempo, ma mercoledì il "collezionista" è stato notato da un passante mentre era all'opera in via Guido Miglioli, in zona Villa Bonelli. L'uomo ha chiamato il 112. Dopo l'arresto gli addetti del Comune hanno rimesso a posto grate e tombini, per evitare situazioni di potenziale pericolo per i pedoni.

TARGHE RUBATE - Il ladro aveva con sè anche due targhe rubate che metteva sulla sua auto per non essere identificato. Una Citroen di sua proprietà, utilizzata per compiere i furti, è stata sequestrata dai carabinieri. Accusato di furto aggravato e ricettazione, sarà giudicato per direttissima.

 
 
 

ESQUILINO, SEQUESTRATI 5 APPARTAMENTI AFFILIATI ILLEGALMENTE AGLI IMMIGRATI

Post n°1430 pubblicato il 05 Marzo 2009 da SANDRONE.Vg
 

Sequestrati cinque appartamenti nella zona dell'Esquilino dove vivevano 76 bengalesi pagando affitti esorbitanti. Trenta agenti del I Gruppo Centro Storico della Polizia Municipale, insieme a sei pattuglie della Polizia del pool interforze, hanno posto stamani i sigilli a cinque appartamenti, tutti nella zona dell'Esquilino, su disposizione del magistrato. L'accusa è quella di affitto illegale. Gli appartamenti sequestrati sono di piccole dimensioni, si trovano due in via Principe Amedeo e tre di via Domenichino. Sono composti tutti di due o tre camere dove dormivano, in letti a castello 76 cittadini bengalesi e pakistani, tutti tra i venti e i trentacinque anni. Per oltre 50 di loro è scattato il fermo per identificazione perchè privi di documenti.

Affitti esorbitanti e condizioni igieniche pessime. Gli affitti dichiarati dagli immigrati variano dai 70 ai 200 euro a posto letto. Per i cinque proprietari, tutti italiani, sono previsti anche controlli fiscali che la Guardia di Finanza riterrà opportuni dopo aver conosciuto gli atti della Polizia Municipale. Alcuni appartamenti tra quelli controllati versano in condizioni igieniche pessime, sporchi, con gli impianti elettrici fatiscenti e pericolosi.

 
 
 

A VOLTE GLI INCUBI RITORNANO

Post n°1429 pubblicato il 02 Marzo 2009 da SANDRONE.Vg
 

paolo-ferrero.jpgTratto da Rinascita Di Fabrizio Di Ernesto Il 24 gennaio dello scorso anno il governo Prodi cade andando sotto al Senato nell’ennesimo voto di fiducia richiesto dal presidente del Consiglio. Si chiude così la fallimentare esperienza politica dell’Unione, alleanza politica che, incentrata principalmente su Ds e Margherita aveva disperatamente cercato di mettere insieme tutto ed il contrario di tutto in nome dell’antiberlusconismo.
Consapevole dei rischi che avrebbe corso riponendo quel fallimentare cartello elettorale nelle successive elezioni politiche Walter Veltroni, che nel frattempo aveva raccolto il testimone da Prodi, decide di non riproporla; tanto che l’Unione sembra ormai destinata alla storia. Negli ultimi giorni però si fanno sempre più insistenti le voci che a sinistra ventilano un ritorno al passato, magari allargando la coalizione fino ai cattocentristi di Pier Ferdinando Casini, anche se su questo punto il neo segretario Dario Franceschini appare poco possibilista, nonostante i continui ammiccamenti dei vari Letta e Rutelli che invece sognano ad occhi aperti uno sfondamento al centro. Probabile quindi che per queste amministrative il Pd torni ad allearsi solamente con i reduci della cosa rossa, anche se in alcuni singoli casi, come per esempio già successo a Trento, non è da escludere a priori una qualche sporadica alleanza con la Vela anche perché essendoci in ballo ben sessantatre province, tra cui Milano, e oltre cinquemila comuni, Bologna e Firenze su tutti, i bianco-rossi non possono permettersi ulteriori battute d’arresto.
Dando per scontato che i vendoliani, i Verdi e Sinistra democratica non potranno far altro che bussare alla porta del loft di Santa Anastasia ed accontentarsi delle briciole, più complicato invece il rapporto con Rifondazione e Pdci, specie nelle regioni rosse dove questi due partiti hanno i numeri per vivacchiare senza problemi ed anzi magari mettendo in seria
difficoltà gli uomini di Franceschini, anche se è in dubbio che tutto il centrosinistra guardi con attenzione ad una riproposizione dell’Unione, soprattutto nella speranza di contenere la, prevedibile, nuova avanzata azzurra.
Tutto però appare nelle mani del comunista duro e puro Paolo Ferrero che sembra voler restituire al Pd il grande schiaffo delle ultime politiche e per il momento esclude apparentamenti di sorta giocandosi la sopravvivenza politica, sua e del suo partito, in una sorta di prova senza appello. Il numero uno di viale del Policlinico ha infatti ricordato: “Abbiamo proposto di lavorare per costruire attorno a Rifondazione un progetto di aggregazione di una sinistra alternativa. L’obiettivo è il cinque per cento”, escludendo di poter fare campagna elettorale per un movimento in cui trovino posto anche i socialisti, ed i verdi definendo questa ipotesi “un guazzabuglio, una scorciatoia per essere eletti”, concludendo subito dopo che “le coalizione da allargare fino a Cuffaro distruggono qualsiasi possibilità di crescita fino a sinistra”.
In tutto ciò poi bisogna tenere presente l’Idv di Antonio Di Pietro. I sondaggi danno il movimento dell’ex togato in costante crescita ma non ancora abbastanza forte per poter correre, ambiziosamente, da solo. Praticamente certo che nelle amministrative il portavalori vada ancora insieme ai bianco-rossi, magari facendogli sentire il fiato sul collo, anche se alla fine entrambi i partiti avrebbero il loro personalissimo tornaconto.
Nonostante le esternazioni di rito però alla fine la sensazione è che l’Unione tornerà, fondamentalmente per due motivi: in primis la sinistra tenterà il tutto per tutto per difendere le proprie roccaforti e non può certo permettersi nuovi passi falsi; secondariamente perché a sinistra, storicamente, sono poco propensi ad imparare dai loro stessi errori.

 
 
 

ROMA INTER 3-3: BALOTELLI DA SCHIAFFI!

Post n°1428 pubblicato il 02 Marzo 2009 da SANDRONE.Vg
 

La Roma sfiora l'impresa a San Siro dopo averla accarezzata a lungo. Ferma l'Inter (3-3) in una grande partita, ma vede sfumare il quarto posto che avrebbe raggiunto con una vittoria. Ha pareggiato come le rivali Fiorentina e Genoa e rimane al sesto posto. Peccato perché ha avuto la partita in pugno e sul 3-1 una rimonta dell'Inter sembrava impossibile visto come stava giocando la squadra di Spalletti. Un rigore difficile da decifrare sul campo ma che non c'era, e una prodezza di Crespo hanno portato al 3-3. E nel finale la Roma ha chiuso l'Inter nella propria area mancando con De Rossi il colpo del ko.  In definitiva la Roma ha giocato meglio dell'Inter, ha avuto più occasioni da gol e torna a casa solo con un punto

Al termine di un'altalena di voci, conferme e smentite che si sono rincorse per tutta la giornata, il responso finale: Totti non ce l'ha fatta a recuperare. Nell'Inter forfait all'ultimo momento di Ibrahimovic per un risentimento muscolare. Lo svedese in panchina, al suo posto Balotelli in coppia con Adriano.

Primo tempo. La Roma conquista subito una punizione per fallo su Vucinic: Baptista tira bene, Julio Cesar alza in angolo. Gioca bene la squadra di Spalletti, aggressiva e senza timori. Al 7' palla gol per la Roma: azione cominciata da Vucinic, tiro finale fuori di Brighi da ottima posizione. In questi primi 10 minuti meglio la Roma dell'Inter. Giallorossi sicuri in difesa e rapidi nelle ripartenze. Al 13' Inter pericolosa: scambio Maxwell-Santon, Maxwell sballa il tiro. Al 20' ancora Inter al tiro, di testa con Cambiasso: Doni respinge. Al 22' grande gol della Roma: bravissimo Motta sulla destra a liberarsi e a crossare, altrettanto bravo De Rossi che salta più in alto di tutti e batte Julio Cesar all'incrocio dei pali. L'Inter reagisce con un tiro centrale di Adriano, ma è sempre la Roma ad essere più pericolosa quando si riversa nella metà campo nerazzurra. Ed al 29' arriva il raddoppio: lo ottiene Riise che prima controlla di testa un pallone sulla sinistra, lo addomestica, arriva a tu per tu con Julio Cesar e l'infila. Tre minuti e terzo gol vicino con Vucinic anticipato da Burdisso che evita il 3-0. L'Inter chiude il primo tempo in attacco: su un cross, Panucci anticipa Adriano colpendo con un braccio. L'arbitro Rizzoli non interviene.

Secondo tempo. Inter con due novità ad inizio ripresa: Figo al posto di Maxwell e Vieira al posto di Burdisso. La Roma comincia con lo stesso piglio del primo tempo, ma al 5' passa l'Inter con un destro potente di Balotelli, servito da Adriano, che si insacca alla destra di Doni. E in questa occasione la difesa giallorossa sbaglia dimenticandosi di Balotelli che era solo in area. L'Inter accelera, ma alla prima ripartenza sono i giallorossi ad andare a rete: il 3-1 lo realizza Brighi su tocco di Baptista. Al 16' contatto in area De Rossi-Balotelli, Rizzoli fischia il rigore: segna Balotelli che poi fa segno di tacere e la linguaccia ai tifosi della Roma. Alla mezz'ora Spalletti sostituisce Vucinic con Menez. Mourinho risponde con Crespo al posto di Stankovic. Mossa magica: cross di Figo dalla sinistra e Crespo di testa pareggia. Adesso l'Inter guadagna campo, ma la parata più difficile deve farla Julio Cesar per mettere in angolo una stangata di Riise da fuori area. E la Roma chiude in attacco: al 45' le speranze di vittoria giallorossa si spengono su un tiro di De Rossi che il capitano, con maggiore freschezza, non avrebbe sbagliato e invece sballa.
Inter-Roma 3-3
Inter
(4-3-3): Julio Cesar; Maicon, Burdisso (1' st Vieira), Cordoba, Santon; J. Zanetti, Cambiasso, Maxwell (1' st Figo); Stankovic (33' st Crespo); Balotelli, Adriano. A disp. Toldo, Materazzi, Mancini, Ibrahimovic. All. Mourinho
Roma (4-2-3-1): Doni; Motta, Mexes, Panucci, Riise; De Rossi, Pizarro; Taddei, Brighi, Vucinic (31' st Menez); Baptista. A disp. Artur, Cicinho, Malomo, Diamoutene, Filipe, Montella. All. Spalletti
Arbitro: Rizzoli
Marcatori: 23' pt De Rossi, 29' pt Riise, 5' st Balotelli, 12' st Brighi, 18' st rig. Balotelli, 34' st Crespo

 
 
 

STUPRO CAFFARELLA: VITTIMA VIOLENZA QUARTACCIO RICONOSCE UNO DEI ROMENI

Post n°1427 pubblicato il 02 Marzo 2009 da SANDRONE.Vg
 

La donna violentata al Quartaccio ha riconosciuto Karl Racz come uno dei due stupratori. Racz, insieme ad Alexandru Loyos Isztoika, è in carcere anche per lo stupro della quindicenne al parco della Caffarella.

E sui due romeni, ci sarebbero dei dubbi da parte degli inquirenti. Alcuni profili del Dna dei due infatti non coinciderebbero con quello rilevato sul corpo della ragazzina violentata alla Caffarella e gli investigatori hanno chiesto una ripetizione degli esami. Ma l'impianto accusatorio rimarrebbe valido, considerato il riconoscimento da parte dei due fidanzatini e
la confessione di uno dei due romeni, Alexandru, che poi però ha ritrattato. Atteso tra oggi e domani sul tavolo degli investigatori della Questura di Roma la relazione della polizia scientifica. Racz tra l'altro aveva affermato di avere un alibi per la sera dello stupro, il 14 febbraio. 

Ulteriori accertamenti per fare chiarezza sulle tracce biologiche repertate nel parco della Caffarella e sugli abiti della ragazzina stuprata il giorno di San Valentino sono stati quindi disposti oggi dal pm Vincenzo Barba, alla luce dei «risultati del tutto parziali» - è stato detto in procura - emersi dopo le prime analisi di laboratorio. Il pm Barba e i responsabili della squadra mobile nel pomeriggio si sono riuniti e hanno optato per un approfondimento tecnico. I risultati di questa seconda tranche di analisi saranno a disposizione di inquirenti e investigatori già in settimana. Sempre in settimana è in programma l'udienza del tribunale del riesame al quale si sono rivolti i difensori dei due romeni per sollecitare la revoca della misura cautelare in carcere.

Il riconoscimento di Racz da parte della donna violentata al Quartaccio è avvenuto in gran segreto nei giorni scorsi è si è tenuto sotto forma di incidente probatorio, l'istituto del codice che consente ad un atto istruttorio di assumere il valore di prova in un eventuale processo. A disporre l'incidente probatorio, tenutosi in presenza del pm Nicola Maiorano, titolare degli accertamenti sull'episodio di via Andersen, era stato il gip. Per Racz la procura potrebbe ora chiedere l'emissione di un'ordinanza di custodia in carcere anche per lo stupro di Primavalle.

 
 
 

ROMAGNOLI: SINISTRA DISPERATA SFOGA RABBIA IN PIAZZA

Post n°1426 pubblicato il 02 Marzo 2009 da SANDRONE.Vg
 

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“Nel 2009 violenza e teppismo politico dovrebbero essere solo un ricordo di anni bui della storia italiana. Per certo comunismo non è così. Gli autonomi sfogano a Bergamo la rabbia per la loro inconsistente rappresentanza politica, scalciando alla cieca e impedendo all’avversario di svolgere le sue attività.
Questo non è accettabile né degno di un Paeese democratico. Questi sono lugubri fantasmi del passato. Esprimiamo perciò solidarietà a Forza Nuova e alle forze dell’ordine, in modo particolare agli agenti di polizia e ai carabinieri rimasti contusi, che hanno dovuto ancora una volta assistere alle violenze di quanti mascherano da antagonismo la loro violenza”. Lo dichiara in una nota Luca Romagnoli, eurodeputato e segretario del Movimento Sociale Fiamma Tricolore, dopo gli scontri di Bergamo e Milano.

 
 
 

MILANO 07 MARZO 09: UN GRANDE CONCERTO IN RICORDO DI MASSIMO MORSELLO

Post n°1425 pubblicato il 02 Marzo 2009 da SANDRONE.Vg
 

manifesto_concerto_morsello_2009-2.jpgSabato 7 marzo dalle 21.30, un grande concerto in ricordo di Massimo Morsello al Presidio Milano. I DDT e Skoll interpreteranno le canzoni di “Massimino“, fondatore insieme a Roberto Fiore del nostro Movimento. Per i forzanovisti presenziare è un dovere, per tutti è un piacere. In alto i cuori, Massimo!
* * *
Massimo Morsello inizia nel lontano 1978 ed esordisce a giugno al secondo Campo Hobbit e, alcuni mesi dopo, pubblica il suo primo nastro “Per me e la mia gente“. Tre anni dopo, nel 1981, a causa della repressione scoppiata nei confronti della destra dopo la strage di Bologna è costretto a lasciare l’Italia alla volta della Germania prima e poi dell’Inghilterra.
Qui torna a lavoro e pubblica il suo secondo nastro “I nostri canti assassini - canzoni dall’esilio“. Nel 1990, sempre dall’esilio londinese produce ,ed invia in Italia, il suo terzo nastro “Intolleranza” . Nel 1996 pubblica il suo primo cd “Punto di non ritorno“ per la casa discografica romana RTP e ,dopo qualche mese, esce il video live “Scusate ma non posso venire“, prodotto da Trifase ed RTP, del concerto che avrebbe dovuto essere trasmesso in diretta via satellite da Londra, che poi fu trasmesso invece in differita, grazie al solito intervento delle forze dell’ordine che, come al solito, temevano non si sa che cosa.
Nel 1997 la casa discografica romagnola Cosmorecord pubblica un cd che raccoglie i primi due lavori di Morsello intitolato con il suo diminutivo: appunto “Massimino“. Nel 1998, ancora per la RTP, pubblica il secondo cd “La direzione del vento“ e a fine anno incide una canzone dedicata al Prof. Di Bella “Buon anno Professore” che viene anche trasmessa da una emittente romana.
L’anno successivo, dopo 19 anni di esilio, il 25 aprile rientra in Italia dove, nel mese di giugno, suona in un concerto a Roma; inoltre partecipa alla raccolta “Vox Europa I“ con il brano inedito “Buon anno Professore“.

Il 10 Marzo del 2001, purtroppo, Massimo Morsello muore a Londra. La sua morte ha un debole eco nell’opinione pubblica italiana ed alcuni salutano Massimo come il “De Gregori NERO“.
Da sottolineare il felice record di Massimo che ha trasformato “Punto di non ritorno” nell’album di musica alternativa più venduto in Italia.

 
 
 

CRISI ECONOMICA, ROMAGNOLI: DA FRANCESCHINI NIENTE DI NUOVO

Post n°1424 pubblicato il 02 Marzo 2009 da SANDRONE.Vg
 

luca-romagnoli-24-febbraio-2007-manifestazione-torino.jpgCrisi economica, Romagnoli: da Franceschini niente di nuovo. La proposta di un reddito ai disoccupati è da sempre nel programma della Fiamma Tricolore
“Un assegno a chi perde il lavoro? La proposta che oggi Dario Franceschini ha tirato fuori dal cilindro ed è passata come una novità, è in realtà da sempre un punto fermo del programma di Fiamma Tricolore. Basti vedere i nostri documenti, le tesi congressuali o il programma elettorale o farsi una semplice ‘passeggiata’ sul sito del partito per vedere come da anni conduciamo la battaglia per il minimo vitale per i disoccupati, da considerare come forza lavoro a disposizione del sistema socio-economico e come risorsa professionale in attesa di nuova occupazione”. Lo dichiara Luca Romagnoli, segretario nazionale del Movimento Sociale Fiamma Tricolore.
“Ci fa piacere vedere – come diceva Gorgio Almiramnte – che le nostre tesi alla fine fioriscono sulla bocca del ‘nemico’. Ma sul piano politico – taglia corto l’eurodeputato di Fiamma - se il Pd e le altre forze politiche hanno davvero coraggio e sensibilità sociale, chiedano insieme a noi al governo il Reddito minimo di cittadinanza. Insieme all’aumento delle pensioni, questo strumento potrebbe assicurare a tante famiglie oggi in seria difficioltà un aiuto concreto per fronteggiare il costo della vita”.
Roma, 28 febbraio 2009
ON. LUCA ROMAGNOLI

fiammastampa@libero.it
Parlamento Europeo, via IV Novembre, 149 - 00187 - Roma

 
 
 

RYANAIR, PEDAGGIO PER ANDARE AL BAGNO

Post n°1423 pubblicato il 02 Marzo 2009 da SANDRONE.Vg
 

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Tratto da il Messaggero LONDRA (27 febbraio) - Portare qualche spicciolo in tasca. Sarà un must in futuro per chi decide di viaggiare con Ryanair e vuole evitare brutte sorprese. Perché, come ha annunciato l’amministratore delegato della compagnia Michel ÒLeary la low cost irlandese sta valutando «la possibilità di applicare una sorta di parchimetro alla porta del bagno dove i viaggiatori possano inserire oggi una sterlina (1,12 euro), per poi passare a un penny in futuro».
Insomma, si pagherà per andare al bagno. Una decisione contro la crisi che va ad aggiungersi alle altre due già prese, ossia i bagagli in eccesso a pagamento e l’eliminazione dei check-in in aeroporto.

Secondo ÒLeary il bagno a tariffa non dovrebbe portare particolari problemi ai viaggiatori: «Non penso - ha detto alla Bbc - ci sia nessuno nella storia di Ryanair che sia salito a bordo con meno di una sterlina in tasca».

 
 
 
 
 

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