Creato da SANDRONE.Vg il 01/03/2008
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ELISABETTA CANALIS

 

 

FN ROMA: SULLO SCANDALO DELLA STAZIONE DI SOLONE

Post n°1442 pubblicato il 08 Marzo 2009 da SANDRONE.Vg
 

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FN: SALONE CHIUSA? UN ALTRO REGALO DELLA FOLLE POLITICA SULL’IMMIGRAZIONE A ROMA “Se c’è una zona di Roma che ha un bisogno assoluto di infrastrutture per il trasporto pubblico è la zona est lungo la Tiburtina, la consolare più trafficata della capitale. La stazione di scambio di Salone sarebbe un tocca sana per quell’area, doveva aprire qualche settimana fa, il 23 febbraio, ma è ancora tutto chiuso. Il motivo? Nessuno lo dice, ma tutti lo sanno: la vicinanza col campo nomadi di Via di Salone che ne mina la sicurezza e la funzionalità.” “Dunque mentre si parla di allargare il campo, invece di smantellarlo. Mentre si parla di un nuovo campo a Casal Bianco, che pregiudicherebbe ancor di più la situazione. Una stazione nuova di zecca, realizzata in tempi brevi e necessaria come l’aria per la gente di quella zona, resta chiusa perché non si riesce a garantirne la sicurezza.”
“Chi devono ringraziare i cittadini di Settecamini, di Casal Bianco, di Salone, di Setteville, per tutto questo?”
“Aprire subito la stazione di Salone, presidiarla 24 ore su 24 fino a quando la sicurezza non sarà garantita. Il trasporto su ferro è vitale per i residenti della «Tiburtina Valley».”
Roma, 06/03/2009

 
 
 

LA ROMANIA LA PIU DURA CONTRO I ROM

Post n°1441 pubblicato il 08 Marzo 2009 da SANDRONE.Vg
 

romCaro Bsev,
ho passato per anni le vacanze al mare in Romagna (Cervia) in un albergo dove tutto il personale (tranne la cuoca) era romeno. Gente stupenda e molto premurosa. Mi è successo spesso di parlare col capocameriere, barman e uomo di fiducia dell’hotel. Eravamo diventati amici. Mi ha spesso parlato di casa sua e del problema dei rom che anche presso la sua cittadina erano una incongruenza mal digerita dalla popolazione (furti e altro). Sembrava parlasse dell’Italia. Mi ha detto un giorno: “Voi italiani siete stupidi. Per i crimini per cui voi arrestate i romeni, questi in Romania sconterebbero tutta la pena (molto più grossa che da voi) e da subito. Senza nessun arresto domiciliare o sanatoria. I rom poi, che da noi sono al 90% NON romeni, vengono allontanati in fretta. Mio fratello che è un ufficiale della Polizia locale, si mette d’accordo con i contadini, e mentre lui risponde ad una falsa chiamata, i contadini col trattore livellano il campo rom. E per mesi non se ne vedono più”. La popolazione, non particolarmente più ricca (spesso molto più povera) dei rom, appoggia al 100% questa soluzione artigianale del problema dei migranti (che non migrano). Mi sembra che concordi con chi afferma che in Romania i rom vengono trattati peggio che in tutto il resto d’Europa. Finché transitano, come se fosse un ostello della gioventù, nessuno dice niente. Dopo i 3 giorni sembra che, per i romeni, i rom siano come il pesce! Però l’Italia è l’unica nazione sempre accusata, mentre in altri paesi la gente fa molto peggio e nessuno che nessuno dice nulla. Come sempre i buonisti siamo sempre noi, soprattutto chi non corre rischio alcuno! Zapatero, a chi cercava di varcare i confini in Africa, ha fatto sparare contro dai soldati! Con l’appoggio del 100% della popolazione. Idem la Grecia sulle barche degli albanesi che cercavano di sbarcare in Grecia. Nessuna protesta. Loro, o sono la sinistra o non hanno una sinistra ideologica come la nostra, e fanno quello che devono fare.

 
 
 

CASAPOUND: SODDISFATTI DEL RAPPORTO DELLE ISTITUZIONE, ORA AVANTI COL MUTUO SOCIALE

Post n°1440 pubblicato il 08 Marzo 2009 da SANDRONE.Vg
 

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ROMA, 5 MAR - VICENDA CASE ENASARCO. “Siamo soddisfatti del comportamento dell’amministrazione locale ma vigileremo sul rispetto delle condizioni concordate tra l’ente e gli inquilini.” Così Luca Marsella di CasaPound Italia si è espresso sulla questione delle case Enasarco del XIII Municipio. CasaPound, che aveva seguito la situazione fin dall’inizio, scendendo anche in piazza a difesa delle famiglie a rischio sfratto “riconosce che molti provvedimenti presenti nell’accordo vadano nella giusta direzione, quella della tutela degli inquilini. L’emergenza abitativa sul nostro territorio - ha continuato Marsella - rimane comunque un problema molto grave che le istituzioni non possono ignorare. Considerato questo, chiediamo che l’amministrazione locale si faccia promotrice della proposta di delibera consiliare per il mutuo sociale, spingendo il comune di Roma a discutere ed approvare tale proposta. Il mutuo sociale prevede la costruzione di case e quartieri a misura d’uomo con soldi pubblici che siano vendute a prezzo di costo a famiglie non proprietarie attraverso una rata di mutuo senza interesse, che non superi un quinto delle entrate della famiglia e che viene bloccata in caso di disoccupazione. Riteniamo questa proposta l’unica in grado di risolvere l’emergenza abitativa. Vogliamo sensibilizzare la classe politica del nostro territorio - ha concluso Marsella - affinchè il mutuo sociale possa divenire realtà”. 5-MAR-09 17.15 NNN FINE DISPACCIO (www.casapound.org - per informazioni tel. 347/9580248)

 
 
 

SCANDALO BALOTELLI, SIMULA, PROVOCA, OFFENDE: CI VORREBBE IL DASPO

Post n°1439 pubblicato il 05 Marzo 2009 da SANDRONE.Vg
 

 DI ROBERTO RENGA...

Ha giusto l’età per guidare la macchina e per assistere a un film vietato l’anti eroe di Inter-Roma, il calciatore cui milioni di romanisti in queste ore vorrebbero soffiare qualche parola nelle orecchie: Mario Balotelli, diciannove anni il dodici agosto, un grande futuro davanti, se mette la testa a posto.

Dicono che sotto sotto non sia un cattivo figliolo e che se guardi da un’altra parte ed eviti di rivolgergli la parola, se proprio non te lo fili, lui addirittura se ne sta zitto a pensare ai fatti suoi. Che in campo, e questo è il problema, si scontrano con i fatti degli altri e allora sono dolori. Soprattutto per lui: gli avversari (il mondo meno uno?) su due piedi possono perdere le staffe e non si sa mai; tutti gli altri, tramite la tivvù, vedono, esaminano, bocciano e sentenziano: un guappo prepotente, immaturo e vestito da giocatore.

In realtà sappiamo ben poco di questo ragazzo di origine ghanese e adottato da una famiglia italiana quando aveva tre anni. Potrebbe essere figlio di quest’epoca senza ideali. Forse gli va di fare il bulletto in campo, come a tanti altri ragazzi della sua età piace alzare la voce o le mani in classe. Ha il fisico e magari pensa che altezza e muscoli gli permettano tutto, fatevi sotto che ci pensa lui. Del ragazzo Balotelli si occuperà la sua famiglia. Al giocatore, che è bellissimo se non unico, dobbiamo pensare tutti: la Nazionale, l’Inter, la Federcalcio, noi, voi, chiunque possa dargli una lezione e una mano. Salvarlo come calciatore significa offrirgli un traguardo, un sogno, un ideale.

Non ricordiamo un giocatore così. Pelè probabilmente, che da bambino vinse un mondiale. Maradona lo mostrarono al mondo più o meno alla sua età. Messi e Cristiano Ronaldo non avevano le stesse misure e la stessa qualità. Avrete visto il primo gol segnato alla Roma: banale per lui, una prodezza per chiunque altro. Già meriterebbe, se contassero solo i numeri calcistici, la nazionale campione del mondo e, personalmente, saremmo felici di vederlo con il nove in Sudafrica. Ma non questo Balotelli, bensì un altro: normale, educato, rispettoso, intelligente. Con personalità e carattere, doti che non vanno confuse con maleducazione e presunzione.

Domenica sera il ragazzo ha scippato un rigore, invitato migliaia di romanisti a stare zitti appoggiando l’indice alle labbra, fatto per due volte la linguaccia a Panucci, ringhiato a Riise. Non si può usare la prova televisiva per la simulazione: l’arbitro ha visto e valutato male. Ma il resto del suo show deve finire nelle mani del giudice: violenza e istigazione alla violenza. Si parla tanto di prevenzione, le tifoserie restano a casa, gli stadi sono pieni di steward e poi si lascia che la provocazione si verifichi impunemente in campo? La linguaccia va messa sullo stesso piano dello sputo. Venne condannato Totti agli Europei portoghesi e senza valutare le attenuanti. Va condannato Balotelli, con l’aggravante della provocazione nei confronti della tifoseria romanista.
Un Daspo anche per lui. La porta della Nazionale chiusa sino a quando non avrà capito e chiesto scusa. Una lunga squalifica adesso. Mourinho e Moratti non gli diano spago: la prossima volta la linguaccia sarà per loro.

 
 
 

TOTTI: BALOTELLI E' INSOPPORTABILE, OFFENDE COMPAGNI, AVVERSARI E TIFOSI

Post n°1438 pubblicato il 05 Marzo 2009 da SANDRONE.Vg
 

«Se io a 19 anni avessi avuto lo stesso atteggiamento di Balotelli, i miei compagni di squadra di allora, Cervone e Giannini, mi avrebbero preso a calci nel sedere; Mazzone mi avrebbe dato due schiaffi e a casa avrei preso il resto dai miei genitori». Questo il pensiero che Francesco Totti esprime, sulla partita di domenica sera e sul comportamento di Balotelli, in un articolo che firma sulla prima pagina del Corriere dello Sport.

Il romanista però non se la prende più di tanto con gli errori arbitrali che «ci possono stare e ci saranno sempre», quanto con Balotelli. «Non si può tollerare che un giocatore come lui, che ha grandissime qualità tecniche, fisiche e atletiche, debba tenere un comportamento così brutto nei confronti di compagni di squadra, avversari, tifosi. Nella finale di Supercoppa - svela Totti - mentre si accingeva a battere il calcio d'angolo l'ho sentito pronunciare la frase romanista di m.... Può capitare un momento di rabbia, ma offese come questa non si dovrebbero ripetere. Invece si sono puntualmente ripetute domenica, con l'aggiunta della linguaccia ai miei compagni».

L'auspicio del capitano è che Balotelli possa imparare da chi ha più esperienza di lui: «Magari stando a contatto con grandi uomini come Materazzi e Gattuso, se un giorno li incontrerà in Nazionale, potrà imparare tante cose, soprattutto come ci si comporta. Personalmente posso risultare antipatico con certi atteggiamenti - ammette il capitano - ma mi sono sempre attenuto a questi comportamenti. Probabilmente oggi è un altro calcio, e c'è un'altra maniera di educare i giovani».

Totti torna anche sulle dichiarazioni post partita del suo compagno Daniele De Rossi. «Capisco il rammarico di Daniele. Sento che tra poco anche a lui verrà affibbiata la nomina di romano piagnone. Basta, veramente basta con questi luoghi comuni. Noi che abbiamo fatto questa scelta di vita, di nascere e morire calcisticamente con la stessa maglia, sentiamo il dovere di tutelare i nostri tifosi».

Totti no, Juan e Cicinho sì. Ancora senza Totti, ma con Juan e Cicinho. La Roma continua la preparazione in vista dell'anticipo di sabato pomeriggio con l'Udinese. Per Spalletti la buona notizia arriva dai due difensori brasiliani, tornati ad allenarsi in gruppo. Vucinic si è sottoposto in mattinata a risonanza magnetica per capire l'entità della lombalgia: gli esami non hanno evidenziato patologie rilevanti. A preoccupare la Roma è sempre il ginocchio destro di Totti, sempre più in dubbio per la sfida con l'Udinese. Sperando in un recupero per l'Arsenal, la gara a cui il capitano tiene particolarmente. Vito Scala, il preparatore atletico e amico di Totti, non si sbilancia: «È difficile parlare di tempi», ha detto ai microfoni di Centro Suono Sport. «Ad oggi lui avverte ancora questo dolore. Gli esami a cui lo hanno sottoposto hanno dato esito negativo. Lui presenta un'infiammazione dietro al ginocchio e per questa sente dolore».

 
 
 

STUPRO CAFFARELLA: IL DNA NON E' DEI DUE RUMENI

Post n°1437 pubblicato il 05 Marzo 2009 da SANDRONE.Vg
 

Il dna estratto dai tamponi, dai mozziconi di sigarette e da altri oggetti relativi allo stupro della quindicenne al Parco della Caffarella non è né di Alexadru Isztoika Loyos, né di Karol Racz, i due romeni fermati.

Le analisi. E' ciò che risulta dalle analisi compiute dalla genetista Carla Vecchiotti, dell'istituto di medicina legale della Sapienza, analisi che confermano ciò che aveva rilevato la polizia scientifica.

Non si è trattato di un nuovo esame del test genetico, ma di una comparazione del dna prelevato dalla scientifica e quello dei due indagati. In procura è stato precisato che l'attività di laboratorio non è ancora conclusa. La polizia scientifica deve, in particolare, ultimare gli esami sugli indumenti della ragazzina e su altri reperti, compreso il trench beige con una macchia di sangue che la proprietaria di un bar diede alla ragazzina dopo lo stupro. 

I due profili di Dna non sono riconducibili nemmeno al fidanzatino della quindicenne. Gli inquirenti avevano deciso di prelevare il codice genetico del giovane al fine di chiarire con maggior precisione l'appartenenza dei dna estrapolati dai reperti.

La richiesta di scarcerazione. In attesa dell'udienza del tribunale del
riesame in programma lunedì prossimo, il pm Vincenzo Barba deve ora formulare il proprio parere sulle richieste di scarcerazione.

La posizione dei due romeni. Isztoika aveva in un primo momento confessato spiegando che con lui quella sera c'era Karol Racz. Alexandru poi ha ritrattato, ma era stato riconosciuto dalla ragazzina «senza ombra di dubbio», come sottolineato ieri dal procuratore Giovanni Ferrara. Inoltre nella confessione videoregistrata di Alexandru erano emersi particolari che, a detta degli investigatori, solo chi ha preso parte allo stupro poteva conoscere. 

Racz è stato accusato da Isztoika,
perché, secondo lui, Alexandru aveva paura di altri due romeni. Racz, inoltre, oggi ha ricevuto un'ordinanza di custodia cautelare anche per lo stupro del Quartaccio.

Il giallo dell'impermeabile. La barista che ha soccorso la quindicenne le diede l'indumento per tenerla al caldo. Solo ieri la proprietaria del bar si è accorta che sull'impermeabile erano rimaste alcune macchie di sangue. Ha subito avvisato la polizia che ha sequestrato il capo di abbigliamento per portarlo nei laboratori della scientifica dove, come per tutti gli altri reperti, verrà sottoposto a ad analisi approfondite. 



 
 
 

FN MASSA: INACCETTABILI LE SCRITTE SULLE FOIBE

Post n°1436 pubblicato il 05 Marzo 2009 da SANDRONE.Vg
 

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Circa una settimana fa, ad opera della solita ultrasinistra che si ammanta di democrazia e volontà di pace e che addirittura si e’ presentata alle ultime elezioni cittadine con un proprio simbolo, quell’estrema sinistra che avvalla tesi delle brigate rosse e che attacca ancora con quell’ odio frutto degli anni di piombo che non accenna a diminuire, tanti giovani appartenenti alla destra italiana; quei soliti personaggi che devastano sedi di partito( fatto tristemente noto anche nella nostra citta’), quel estrema sinistra che vorrebbe insegnare noi i modi con cui far politica, ha fatto comparire per l’ennesima volta in una nota via del centro cittadino, ( inizio di Via Marina Vecchia proprio davanti all’oviesse dove alcuni mesi fa il nostro movimento aveva organizzato un esemplare e composto sciopero studentesco) scritte ingiuriose verso tutti noi Italiani e comuni cittadini.

“W le foibe”, tuona quel muro carico di rabbia ed odio politico verso tutte quelle persone che oggi come ieri si sento e vollero restare Italiane.

Proprio poche settimane a ridosso di un Consiglio Comunale  straordinario in ricordato di quei tragici momenti e mesi un cui l’Italia  e gli abitanti Istriani si sono venuti a trovare.

Questo e’ l’ennesimo esempio, troppi effettivamente, per il quale quella parte politica estremista,comunista non vuole superare le logiche politiche degli anni di piombo, ma ben si le vorrebbe riproporre ed attuare: noi come movimento politico maturo e cosciente del grave periodo storico  e sociale in cui l’Italia ed i suoi cittadini si apprestano ad affrontare diciamo: voi pensate ai”migranti”, all’antifascismo, allo scontro politico, noi agli Italiani!

 Evidentemente certa sinistra allo sbando non ha altri argomenti all’infuori del vecchio logoro antifascismo. Nonostante quanto avvenuto pochi giorni fa a Roma ,Milano, Bologna, nonostante la crisi economica galoppante,l’emergenza abitativa che attanaglia le giovani coppie italiane, nonostante i problemi legati agli insediamenti rom abusivi che hanno aggiunto degrado ad una periferia già in difficoltà, nonostante gli anni di governo di centro sinistra, sostenuto anche da Rifondazione Comunista, non abbiano migliorato minimamente la nostra citta’ ed il nostro paese certa gente pensa bene di tirar fuori l’unica cosa che gli è rimasta: l’antifascismo di maniera.

 

Daniele Rifredi Responsabile Provinciale Forza Nuova

Francesco Mangiaracina Responsabile Provinciale Lotta Studentesca

 
 
 

SACRIFICI EUROPEI

Post n°1435 pubblicato il 05 Marzo 2009 da SANDRONE.Vg
 

Storace: Questa Europa impone solo sacrifici. L’acquiescenza del governo verso i diktat di Bruxelles sull’età pensionabile per le donne è solo un antipasto: quando entrerà in vigore il trattato di Lisbona, diventeremo schiavi dei tecnocrati europei, con la negazione della sovranità a decidere per gli Stati membri.

I candidati de La Destra alle prossime elezioni proporranno di andare a votare per dire no ad un modello sfacciatamente liberista e per protestare contro il divieto di svolgere quel referendum sul trattato di Lisbona che è stato negato agli italiani.

Più tardi si va in pensione, più tardi i giovani trovano lavoro.
L’insensibilità sociale della burocrazia europea è sempre più evidente.
La parità nel mondo del lavoro non è andare in pensione come gli uomini, ma guadagnare come loro e avere le stesse aspettative di carriera. Ma tutto questo è negato persino dalla politica italiana.

 
 
 

DOMANI SERA ROMA CAPITALE DELLA LIBERTA' CULTURALE

Post n°1434 pubblicato il 05 Marzo 2009 da SANDRONE.Vg
 

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CASTELLINO (PDL – Circoli Area Identitaria): DOMANI SERA ROMA CAPITALE DELLA LIBERTA’ CULTURALE = Roma, 3 marzo- “Grazie alla trasmissione radiofonica On Air Fm 100.5 ed il Patrocinio del Comune di Roma domani sera il film “Liberarsi, figli di una rivoluzione minore” verrà proiettato presso la Casa del Cinema. Finalmente, dopo mesi di censure ideologiche l’opera prima del regista Salvatore Romano sui moti di Reggio verrà lanciata proprio da Roma, non solo Capitale d’Italia ed esempio di buona amministrazione, ma anche Capitale della libertà culturale. Finalmente, con la nuova giunta, Roma diventa faro del libero pensiero e spezza le catene ideologiche nel mondo del cinema. Roma, con il suo bagaglio di storia e tradizione, può e deve diventare il locomotore del cambiamento, non solo a livello amministrativo, ma anche a livello culturale”. Queste le parole di Giuliano Castellino, presidente dei Circoli Area Identitaria (PDL) e speaker della trasmissione On AIR FM 100.5, che ha aggiunto: “Da tempo abbiamo iniziato la battaglia per la diffusione di questo film dai microfoni della nostra radio e domani sera siamo riusciti ad organizzare questo evento. Finalmente la storia dei moti di Reggio Calabria potrà essere patrimonio culturale di tutta Roma e di tutta Italia. Domani sera, dalle 21, saranno presenti, oltre al regista del film, l’on Vicenzo Piso, l’Assessore Umberto Croppi ed il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Scopelliti. Un evento importantissimo, che deve essere solo il promo passo verso una vera liberazione dei campo del cinema e della cultura per troppo tempo soffocati dall’egemonia progressista”.

 
 
 

A OTTO ANNI PUNTA IL TEMPERINO ALLA GOLA DELLA COMPAGNA

Post n°1433 pubblicato il 05 Marzo 2009 da SANDRONE.Vg
 

A otto anni ha puntato un temperino alla gola contro una compagna di scuola e dopo l'episodio quasi tutti i genitori che hanno i figli in quella classe (su 17 famiglie se n'è dissociata solo una), hanno minacciato di togliere i propri figli dall'istituto se il piccolo bullo non sarà allontanato. Nel frattempo però hanno deciso di tenere a casa i propri bambini per protesta. Così oggi Paolo (nome di fantasia) si è trovato solo tra i banchi. Teatro della vicenda, anticipata stamani dal Corriere Mercantile, è una terza elementare della scuola elementare Salgari di Genova, nel quartiere di Sampierdarena.

Già in passato il ragazzino, con gravi problemi caratteriali, aveva aggredito i compagni lanciando contro di loro oggetti vari. E già una volta i genitori avevano messo in atto una protesta tenendo a casa i figli, ma solo per un giorno. «È una situazione molto difficile - spiega sgomenta il dirigente scolastico Marisa Belloglio -. Spero che i genitori cambino atteggiamento perchè così questo bambino viene ancor più emarginato. Ho fatto tutto il possibile affinchè avesse una copertura totale del sostegno. Ora attendiamo anche i provvedimenti dell'Ufficio regionale scolastico».

 
 
 
 
 

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