Messaggi di Aprile 2012
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Le emissioni delle auto a metano ovvero i sottoprodotti, immessi in atmosfera con i fumi di scarico, dalla reazione di combustione che avviene all'interno del motore sono rispetto ai carburanti comunemente usati minime. Prendiamo in esame singolarmente ciascuna categoria di inquinanti. Innanzi tutto teniamo presente che il metano è un gas serra e quindi la sua immissione in atmosfera sarebbe estremamente dannosa. Immissione che potrebbe provenire da particelle incombuste e da sfuggita per evaporazione durante le operazioni di carico del combustibile. In ambedue i casi le immissioni sono praticamente zero. Gli incombusti sono del 70% in meno rispetto ad una alimentazione a gasolio ed in merito all'evaporazione va ricordato che il circuito del metano sui veicoli è a tenuta stagna essendo il gas ad alta pressione. In merito alle emissioni di CO2 la combustione del metano presenta le seguenti caratteristiche: 22% in meno rispetto ad una pari alimentazione a benzina, 30% in meno rispetto alla diesel e 12% in meno rispetto a quella, pur buona, a GPL. In merito all'emissione di idrocarburi incombusti giudicati pericolosi cancerogeni, come la categoria degli IPA e del benzene, il metano ne è praticamente esente. In egual maniera per i composti di zolfo. Per quel che riguarda gli ossidi azotati seppur presenti nei prodotti di combustione, in quanto insiti nella reazione di combustione e indipendenti dal carburante, sono relativamente più bassi rispetto agli altri carburanti ed in particolare se riferiti alla benzina sono del 60% in meno. Sulla base delle indicazioni sommariamente accennate l'Enea ha stilato una graduatoria della tossicità dei carburanti in cui in cima è il gasolio ed al fondo è il metano subito dietro al GPL. Se a tutto queste considerazioni si unisce un bassissimo costo di esercizio circa un 1/3 di quello a benzina si comprende come sia inspiegabile la scarsa distribuzione dei veicoli con tale alimentazione allo stato attuale poco più che 300.000. |
Post n°194 pubblicato il 22 Aprile 2012 da Blackbloods_Spawn
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Post n°193 pubblicato il 20 Aprile 2012 da Blackbloods_Spawn
Noam Chomsky ha elaborato la lista delle 10 strategie della manipolazione attraverso i mass media. Tratto da www.vocidallastrada.com
1-La strategia della distrazione L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti. La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. Mantenere l’Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza. Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).
2- Creare problemi e poi offrire le soluzioni. Questo metodo è anche chiamato “problema- reazione- soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che si dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo che il pubblico sia chi richiede le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito della libertà. O anche: creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.
3- La strategia della gradualità. Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi. E’ in questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni ‘80 e ‘90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state applicate in una sola volta.
4- La strategia del differire. Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria”, ottenendo l’accettazione pubblica, nel momento, per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro che un sacrificio immediato. Prima, perché lo sforzo non è quello impiegato immediatamente. Secondo, perché il pubblico, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato. Questo dà più tempo al pubblico per abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo rassegnato quando arriva il momento.
5- Rivolgersi al pubblico come ai bambini. La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico, usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, molte volte vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale. Quando più si cerca di ingannare lo spettatore più si tende ad usare un tono infantile. Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, lei tenderà, con certa probabilità, ad una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno” (vedere “Armi silenziosi per guerre tranquille”).
6- Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione. Sfruttate l'emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un'analisi razionale e, infine, il senso critico dell'individuo. Inoltre, l'uso del registro emotivo permette aprire la porta d’accesso all’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o indurre comportamenti.
7- Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità. Far si che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù. “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza dell’ignoranza che pianifica tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare dalle classi inferiori".
8- Stimolare il pubblico ad essere compiacente con la mediocrità. Spingere il pubblico a ritenere che è di moda essere stupidi, volgari e ignoranti ...
9- Rafforzare l’auto-colpevolezza.Far credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia, per causa della sua insufficiente intelligenza, delle sue capacità o dei suoi sforzi. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e s'incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, uno dei cui effetti è l’inibizione della sua azione. E senza azione non c’è rivoluzione!
10- Conoscere gli individui meglio di quanto loro stessi si conoscono. Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno generato un divario crescente tra le conoscenze del pubblico e quelle possedute e utilizzate dalle élites dominanti. Grazie alla biologia, la neurobiologia, e la psicologia applicata, il “sistema” ha goduto di una conoscenza avanzata dell’essere umano, sia nella sua forma fisica che psichica. Il sistema è riuscito a conoscere meglio l’individuo comune di quanto egli stesso si conosca. Questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un controllo maggiore ed un gran potere sugli individui, maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su sé stesso.
La creatività viene considerata come una delle caratteristiche fondamentali del modo di usare il linguaggio: rispetto al numero limitato di parole e di regole esistenti, noi tendiamo a creare qualcosa di nuovo, non riducibile in maniera meccanica alle regole grammaticali, anche se da esse, in qualche modo, "generato". La grammatica quindi, "genera" enunciati, nel senso che sta alla loro base, ma non li produce in maniera meccanica una volta per tutte. Poiché la conoscenza di una lingua è per Chomsky capacità di produrre e comprendere un numero virtualmente infinito di frasi, cioè anche frasi nuove, mai prodotte o udite prima, di questo deve dar conto una grammatica.
(Da Wiki) |
Post n°192 pubblicato il 19 Aprile 2012 da Blackbloods_Spawn
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(chi coglie la citazione nel titolo, bacio in bocca con lingua ;) |
Eravamoin gita scolastica al museo dell’arte, ma io, Karen e Nicole ci stavamoaltamente rompendo il cazzo. Giocherellavamocon borchie e lettori mp3, guardando i dipinti che ci interessavano efregandocene delle istruzioni e descrizioni di quella pallosa stitica guida. Ilpavimento si sollevava, spaccandosi, lasciando uscire denti e linguetentacolari, che afferravano e inghiottivano, masticandoli, tutti i nostricompagni e quasi ogni altro visitatore, ovviamente prof inclusa. Mentregiocavamo a morire, uccise dal gas tossico diffuso nell’impianto d’areazione daqualche superterrorista mutante, vedemmo l’uomo. Anzi, io lo vidi. <<Shhhtt! >> feci alle altre, con un dito sulle labbra violette. Leragazze tornarono in vita in modo estremamente rapido. Eradi mezz’età, vestito in modo distinto ma poco appariscente, di grigio e altretonalità – del cazzo – simili. <<Maaaa cazzo fa? >> mi bisbigliò Karen, mordicchiandomi un orecchio. <<Stai ferma! >> l’ammonii sbuffando. L’uomo,poco fantasiosamente, guardava un quadro. Unquadro davvero “medio”, normale, troppo insignificante. Una distesa di campi digrano ondulati, al vento, e un sole forse primaverile in alto a destra, unspaventapasseri quasi al centro, un poco più in basso, di lato, e una piccolazona scura a sinistra, dove finiva il confine campi-orizzonte.. forse unamacchia di alberi. <<Cazzo guarda?! >> il tono annoiatissimo di Nicole era lo specchio del suointeresse per la questione. <<Sapete, mio fratello.. >> iniziai io. Karen mi sbuffò su una guancia emiagolò, leziosamente stupida: <<Ssssssssssssì Andrea? Lo ssssscrittttttore? >> <<Lui. Lui dice sempre di non togliere la carta dei regali, di non buttarla via.Dice che da’ allegria all’ambiente, mette felicità. >> Nicolemi guardò fissa. <<Ma tuo fratello sta proprio male. >> Lafissai a lungo, in quei suoi occhi verdi e neri, o quel che erano. Il riflessodi me. <<Sì. >> annuii, e distolsi lo sguardo. Lamacchia scura, nel quadro, si era avvicinata. L’uomoera sempre immobile, nella stessa posizione, impegnato a guardare.
Losfregio dell’odio insensato
Cosaabbiamo per noi, quiin questa vita? Cheabbiamo fatto, cosaci ha sfregiato? Colpao destino? Libertào peccato?
Cosaabbiamo fatto per meritarciquesto fossadi fiamme ed odio, chici ha creati, odia chici ha generati, odia chicontrolla questo sporcosistema umano, odia. Etutti, alla fine odianonoi, cicredono in colpa fallitiin qualcosa mancantiin altro ealla fine ci odiano perun perché, perun destino peruna domanda chenon ho capito..
Ionon lo so, ioqui vivo, col fato nelmalinconico lato, delcreato.
Questodiceva la canzone nelle mie cuffie, che ascoltavo solo per metà, osservandoquell’uomo fissare il quadro. <<Ragazze.. >> mormorai, gli occhi altrove << il quadro stacambiando. >> <<Mmh? >> Nicole. Karenscrutò il punto dov’era puntato il mio sguardo, e trasalì. Nonerano alberi, non lo erano mai stati. Erauna cosa oscura, tenebrosa, minacciosa.. una forma ammantata, velata da velineri e verdi, cupi, bluastri e rosso scuro.. molto scuro, rosso sangue venoso.
Where’s the right side, where’s where no hungry was?
(Skinned zombies, and raped ghosts – Out of theoutland’s laws)
Diventavagrande, sempre più grande, oscura, crudele, terribile e viva, la cosa nelquadro, e noi non osavamo avvicinarci, ormai.
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Post n°189 pubblicato il 17 Aprile 2012 da Blackbloods_Spawn
Cosaabbiamo per noi, quiin questa vita? Cheabbiamo fatto, cosaci ha sfregiato? Colpao destino? Libertào peccato?
Cosaabbiamo fatto per meritarciquesto fossadi fiamme ed odio, chici ha creati, odia chici ha generati, odia chicontrolla questo sporcosistema umano, odia. Etutti, alla fine odianonoi, cicredono in colpa fallitiin qualcosa mancantiin altro ealla fine ci odiano perun perché, perun destino peruna domanda chenon ho capito..
Ionon lo so, ioqui vivo, col fato nelmalinconico lato, delcreato. |
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Post n°185 pubblicato il 14 Aprile 2012 da Blackbloods_Spawn
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Post n°184 pubblicato il 10 Aprile 2012 da Blackbloods_Spawn
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HATE ME - IT'S BETTER
Farò probabilmente le cose sbagliate.
Vi tratterò o troppo male o non vi tratterò per niente, o magari (RARAMENTE) cercherò di avvicinarmi in modo fastidioso.
Probabilmente sprecherò il mio tempo e la mia vita e i miei "talenti" per niente. O per qualcosa di inutile.
E ALLORA???
Quindi è meglio che mi teniate lontana, che mi cancelliate se non potete sopportarmi o se vi infastidisco. Meglio che mi teniate lontana, se mi vedete aliena, estranea e diversa.
Perchè altrimenti, potreste farvi male in mille modi.
CAPITO?
LOOK
Aspicit nos
Tenebrarius »
Inviato da: Blackbloods_Spawn
il 10/03/2015 alle 03:35
Inviato da: nino.monamour
il 06/03/2015 alle 22:51
Inviato da: Blackbloods_Spawn
il 16/07/2014 alle 07:22
Inviato da: Blackbloods_Spawn
il 16/07/2014 alle 07:22
Inviato da: viacon.me
il 15/06/2014 alle 12:57