GRACE/WASTELAND

Verso ControLuna

Fiotti in faccia da ogni dove......di impotenza, di incoscienza. Capita a volte (sempre meno, sempre peggio) che un piccolo involucro penetrato segretamente nel mio corpo sin dalla tenera età e nascostosi molto bene in qualche parte recondita e sconosciuta del mio organismo sprigioni senza preavvisi né di luogo né di tempo tanta nebulosa lucidità e questa si sparga talmente sopra ogni tessuto che mi compone da crearmi un intorpidimento tale da rendermi incapace di reggermi alla barra d'appoggio nel mio posto in piedi sull'autobus della Vita....e si sa in quell'autobus son scossoni.

A quel punto la repulsione di senso delle cose non trova tasti reset per poter ripartire.

Negli attimi a seguire mi ripugna intrattenere rapporti con qualsiasi essere multicellulare...odio le voci, odio le parole...mi devo servire solo un piatto variegato di input che non si mettano a pensare.

Sono falle del sistema. Desincronizzazioni delle tensioni tra anima melliflua e corpo infranto.... l'occhio se ne avvede e tremula.

...ma c'è una parte segreta di me che ha intuito l'esistenza di una regione, di un emisfero che sembra adatto per la mia forma di vita. Un emisfero in penombra, abitato da luci in corpuscoli fluttuanti in aria senza suoni, senza tempi. Un architettura di strutture fragili che hanno compreso il segreto per rimanere solide e impenetrabili. Si dice che l'influsso di questa terra porti a essere invisibili e potenti che, come l'influsso di una Luna, si riesca a sovvertire le maree, si invertano impercettibilmente i poli dell'esistenza, creando equilibrio e caos, sicurezza nell'insicurezza, una forza nera più calda e avvolgente della luce...un architettura delicata e tagliente.

E ora il mio obiettivo è arrivare lì, in quella parte di oscurità luminosa che la parte segreta di me dice si chiami ControLuna...

...o, col suo nome in codice, C-Moon

(S)confortante

Necessità che si chiamano sogni...ho sempre avuto timore a mostrare il mio diritto ad averli...perchè ogni istante di quelle ascese per riempirmi di pazza elettricità hanno scelto la via scorrevole e meno in vista, accontentandosi del trofeo minore....Perchè? Perchè i premi ambìti hanno bisogno di un filo teso ed incandescente dentro di noi che tagli le fronde e gli impigli, ma ogni volta che tendevo il mio sentivo una vertigine che mi tagliava il petto e lo stomaco e le gambe e la testa...i nervi invece di collegare scollegano...e io in quei momenti di grandi aspettative non riesco a generare una tensione duratura che tenga la lampadina accesa...e allora preferisco tagliare...gelidamente abbandonare....per ritirarmi nel buio della mia misera, (s)confortante capanna.

......ma forse è più chiaro così.....

L'incombere umorale degli affetti del sangue
l'incombere umorale delle idee delle istanze
l'insolente promessa sciocca vacua solenne di bastare a sé
non tornerò mai dov'ero già
non tornerò mai a prima mai
l'incombere umorale delle idee delle istanze
l'incombere umorale degli affetti del sangue
potessi dirti quello che nemmeno posso scriverti esiterei
nel farlo
oggi è domenica domani si muore
oggi mi vesto di seta e candore
oggi è domenica domani si muore
oggi mi vesto di rosso e d'amore
..ad onta di ogni strenua decisione o voto contrario mi trovo
imbarazzato sorpreso ferito per una irata
sensazione di peggioramento
di cui non so parlare né so fare domande...

Storie di un altro Jack

Quando credevo alle "storie da Alcatraz" dell'altro Jack

chi se lo ricorda?

Finta al Niente

Non c'è ragione apparente.

...se non che, al lume del tuo Hypericum 30 ch mescolato alla cartilagine di uno squalo sintetico, provi con qualche pezza di lucidità a sperimentare i nuovi trucchi da laboratorio appena congegnati, avendo la decenza di prendere al volo (ma senza farsi troppo notare) quel paio di elementi chimici che il tappeto rullante delle piccole occasioni ti ha fatto scorrere sotto il naso.

Non c'è ragione apparente, eppure le schegge d'imprevisto si stanno piantando sulla schiena di qualcun altro...(ma tu sempre attento, perchè la scheggia ha quel cazzo di volubilità che mica è detto che non pieghi pure le leggi della fisica per venirti addosso...).

Non c'è ragione apparente, ma i serpenti che da sempre ti guardano strano...beh non ti riconoscono....(e ti viene il dubbio che anche per un serpente la vecchiaia mandi a puttane più di un cervello).

MMMMMMMhhhhh............?...............??....................!!!!............

Quando tu applichi la stessa dose di intensità alla Vita e alle Parole e queste, per qualche oscura ragione, non riescono almeno momentaneamente a rivoltartisi contro, ma scivolano proprio sulle stesse bucce di banana che avevano preparato per te...beh, non starti a chiedere che sta succedendo e cavalca con tutto l'equilibrismo che sai l'Onda Anomala...ma soprattutto fai finta di niente.

...o magari fai una finta al Niente...forse è quello che ti rende un poco meno controllabile...

No hay banda

Potrebbero bussare spaventosi incubi alla porta,

entrare dagli interstizi mai chiusi,

le vecchie paure, orribilmente distorte da vecchie percezioni che rintoccano vecchie nenìe

su nervi consunti che non riescono più ad affrontarle.

Potresti indietreggiare irrimediabilmente perduto,

soffocato da indissolvibili orrori interiori...

...e potresti scegliere di non sopportare più nulla, di chiudere...di finire.

Uno sparo in bocca al raziocinìo e subito i fumi della follia penetrerebbero i tuoi drappi,

dissolverebbero le tue paure, i tuoi sogni....la tua vita.

“No hay banda”...non c'è la banda: tutto il nostro cammino è preordinato, preregistrato,

potremmo anche smettere di cantare ma il nastro seguirà la melodia sino al suo Destino.

“No hay banda!”....non c'è la banda...è già tutto preordinato

con un invariabile

ineluttabile

finale

...Silencio...

(a meno che non riesca a trovare la chiave blu)

Espropriazione Indebita

 “...Era una dinamo che disperdeva eoni di energia in lingue di insoddisfazione...nel suo quadro aveva creduto, di poter dipingere tratti personali con i colori sbagliati, usando pennelli non suoi...i personaggi che era convinta l'avrebbero accompagnata nella sua strada, l'avevano in realtà spinta in labirinti di corridoi senza mete e il saltellare o correre o il soffermarsi ogni tanto a guardare angoli graziosi non poteva alleggerire il fatto che in realtà era rinchiusa nelle stanze sbagliate...e a quel punto ogni colore ha il sapore di ruggine sotto la lingua e si vomitano amarezze d'improvviso, sulle mattonelle illuminate che non sono luce, ma solo l'imitazione di essa su durezze lisce...che possono essere i muri delle nostre prigioni...”

...Questo venne in mente a OldBoy, pensando che per molte persone la Vita è una espropriazione indebita di slanci vitali, trascinati nel fango con un inganno a volte silenzioso, a volte involontario...ma spesso frutto di una macchinazione micidiale. Questo venne in mente a OldBoy....quella sera che ebbe un incontenibile attimo in cui voleva scappare................

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------------------------------La Fuga?---------------------->>>>>>

Calma Pazza!

 “Sta cujaaa Sta cujaaaa!”

“Vieni su Jack!”

“.....”

“Non ti stupire, sapevo che stavolta saresti venuto....”

“Ma che cavolo di campanello hai mes....”

“Ho voglia di anomalie Jack, il campanello lo cambierò ancora, ma non è di questo che dobbiamo parlare ...anche se non c'è molto da dire”

“Non c'è molto da dire ma tanto da capire...”

“Jack, tu lo hai dedotto, io l'ho sentito...questa volta le nostre strade si stanno sovrapponendo...”

“Già OldBoy...una delle rarissime volte in cui lo fanno.”

“E ti sei chiesto perchè Jack, tu che dei due sei la Razionalità?”

“Ti sei risposto da solo Sonico...ti sta tornando il fascino delle anomalie”

“Non è tutto qui Jack, quella è una conseguenza, il vero punto è un altro.”

“Io ci ho provato a influenzarti, a farti allontanare da Lei...ammetti la situazione è un po' assurda...”

“Solo per uno come te che non sa vedere oltre...”

“...e irrealizzabile!”

“Ma quanto mi deludi Jack...possibile che tu non riesca mai a vedere oltre i fatti! Oltre il Reale!”

“Serve a qualcosa??”

“ Si Jack serve a qualcosa! Serve a far fluire l'Essenza!!! Che non è fatta di cose che vedi, ma fa pulsare ogni cellula di pienezza...e la Pienezza è il Fine!”

“Ma sai che può tramutarsi inaspettatamente nella Fine”

“Ed è qui che entri in scena tu..”

“.......”

“Tu mi terrai legato a terra come la boa a cui è legato il pallone...”

“Quindi vuol dire che...”

“Sì un po' di merito va anche a te Jack...hai impedito che mi riempissi subito di sogni ed esaltazioni...tu sarai la mia zavorra...e so che ora sei robusto come non mai...prima venivi sradicato al primo alito di tempesta...ora ti vedo forte, conto su di te per tenermi ancorato a terra, per non sbandare e schiantarmi sulle rocce....ma ora io voglio volare!”

“Mi carichi di una grossa responsabilità”

“Certo...tu devi sapere quando mollare e quando tenere....ma mi devi lasciar andare”

“Stranamente questa volta i miei ragionamenti mi dicono di lasciarti fare...sento che questa cosa in un qualche modo può farti bene...”

“Tu che “senti” Jack?...ma fammi il...”

“Sì, sento che...ma dobbiamo essere saldi OldBoy...nonostante quelle assurde idee che ti leggo in testa.”

“..e sono quelle assurde idee che mi creano tempeste di pazza gioia...di piacere calmo e pazzo che mi fanno godere del Qui e Ora, di ogni Qui e Ora che si sviscera infine nella Mia Vita caro Jack, nella Mia Vita che ha avuto tanti ostacoli e costrizioni per colpa di quello che hai fatto al mio corpo...e di te!”

“Ehi calma bello, per una volta che sono dalla tua parte vuoi litigare!? Le tue intolleranze, i dolori , le infiammazioni, le frustrazioni, le insicurezze...non è tutta colpa mia e tu lo sai!

Certi problemi fisici che hai sono reali, non sono immaginazione! Lo so puoi non trovarlo giusto, puoi dire al mondo che tu avevi più bisogno di altri di esplodere nella tua ispirata e strabordante sregolatezza e non lo hai potuto fare...sei diventato pure allergico alle birre che amavi tanto...ma lo sai bene anche tu che la Vita si diverte con i più inermi...”

“Metto su un disco di buon vecchio vinile, così nel frattempo che finiamo la nostra conversazione intratteniamo un attimo anche i nostri bloggers che venissero per caso o per desiderio a trovarci”

“Che metti su?”

“Un vecchio brano...non le solite cose profonde......Sweet Lou-Louise...ti dice qualcosa?”

“....mmmm...”

“Lui-Lui-LUIiiise!!!”

“Ti sta tornando quella gioia folle che ti riaccende i neuroni caro Sonic...come fa già?”

“Lascia stare la ascolterai dopo, dobbiamo finire il nostro dialogo in privato...i bloggers capiranno...un buon Morellino?”

“Giusto una goccia...”

“E smettila di martoriarti le palle, rilassati caxxo!”

“Ok dai versa...e fai cambiare quell'orribile campanello.”

“Fanculo Jack...e goditela...almeno stavolta”

Sotto (questi anni) Zero

    "Che cosa racconteremo!

      Ai figli che non avremo!

      Di questi cazzo di anni Zero!!!!"

(Vasco Brondi ovvero "Le Luci della Centrale Elettrica") 

    (sottotitolo) Numeri Zero

Misero le cose bene in chiaro sin dall'inizio: dovevamo avere paura dei numeri...delle favole....delle favole coi numeri. Ancora prima di partire ci dissero che avevamo un repellente baco millenario sulla schiena...tutti col computer in panne, il mondo paralizzato...un grande scherzo del cazzo. Ma il vero grande scherzo aveva ancora da venire. Il baco non ci aveva fatto tanta paura, meglio una tragica disfida: Islam contro Occidente...biglietti in prima fila...a caro prezzo. Tremila persone fatte fuori...scacco alle due torri. Re Giorgio Vu Doppia (perchè mandarlo affanculo con una V sola era effettivamente insufficiente) o chi per lui pensò fosse una benedizione...”tanti morti civili!...sono quelli che colpiscono di più....ora si può andare alle crociate con la benedizione di Dio!”...e con due gocce di petrolio a olezzarci le narici.

(...Chissà perchè, l'aereo diretto alla Casa Bianca fu l'unico a mancare completamente il bersaglio.....)

Ci siamo ritrovati con l'euro in tasca e la cosa poteva essere divertente e (teoricamente) rassicurante. Ci sono tremati i polsi non appena abbiamo visto la prima busta paga....divisa per 2.000. Ma soprattutto quando abbiamo visto i primi prezzi belli stampati...moltiplicati per 2.

E intanto le guerre ci inGolfavano e io inaridivo i miei sentimenti con una stralunata anoressica dai capelli arancioni. Ci mettemmo insieme nel 2003...in un estate...soffocante. Due anni e mezzo dentro una inquietante casa delle bambole...in cui una volta mi chiuse pure dentro...due anni e mezzo per capire tutto ciò che l'amore non deve essere....gran bella lezione.

E il mio mondo non riusciva ad acquistare per me nessuna densità, nessun sapore che da giovane speravo e supplicavo sarebbe venuto col tempo...voglia e determinazione per creare qualcosa di ben stagionato, di duraturo...si vede che la materia prima non era riuscita bene in partenza.

La Cina si avvicina...la vita si allontana, provo a correre per stare bene, a respirare per correre, a respirare per non tremare, a tremare per riuscirmi a trasformare, a trasformare per capire che in fondo va sempre uguale. Mi anestetizzo beato...come un drogato. E in fondo se non sei “in linea” né in pari e neppure in asse ti conviene non farti notare e neppure aprire quelle porte che gli altri non aprono a te ma spalancano a cialtroni, giullari, sbruffoni, cafoni...tutta gente con il merito di sapersi far notare in questo catastrofico circo delle vacuità importanti.

(A me questa estate mi hanno messo pure la mondezza sotto chiave...per buttarla devo aprire una serratura...attendo che mi ci mettano l'antifurto...alla mia mondezza ci tengo...)

Ah! Buon Anno!...Magari....

(Im)Percezioni (Im)mutabili

 “E' il passare del tempo caotico che mi colpisce sempre inaspettatamente. A volte so tenergli testa altre paro i colpi come posso, lasciando tanti pensieri e propositi ammucchiati in giro, incapace di dar loro un ordine. Alla rinfusa...che una volta...magari...chissà....

Oltretutto al caos del tempo mobile si aggiunge il caos del tempo variabile, con i pensieri congelati a -10 solo qualche giorno prima, che si riscoprono leggeri a +22, leggeri proprio il giorno di Natale, dove di solito si sentivano quantomeno infastiditi. Le percezioni siamo noi, certo, ma siamo noi che decidiamo come percepire cosa? Siamo in grado di rimanere in immutabile movimento con(tro) le le bizze del mondo e le influenze della luna?Siamo capaci di leggere invariabilmente le situazioni che si trasformano come maree cangianti proprio nel momento in cui siamo sul punto di afferrarle? Siamo capaci di non farci influenzare dalle sopracciglia alzate, dalle voci tagliate, dai venti di umore, dalle folate di giorni ostinati e contrari? Oggi un alito ci fa esser lieti per quella decisione che domani un raggio traverso di luna ci farà maledire."

Holes

Buchi...

...Vuoti...

....che non ho ancora capito come colmare...

E' la magniloquente bellezza di librarsi nella solitudine

piangendo di gioia per la fierezza con cui si accetta la condanna

di poter abbracciare solo sè stessi.