Il governo Prodi

Se la Spagna avesse la stessa palla al piede del debito pubblico italiano correrebbe sicuramente di meno. Ciao

Caro Franco il debito pubblico non nasce spontaneamente ma e' il frutto di molti anni di governi scellerati che hanno pensato solo a sistemare se stessi e, a volte, le loro famiglie. L'Italia non corre ANCHE perche' a governarla ci sono dei cialtroni incapaci. Oggi, come ieri. Gente che mette un farabutto come Mastella al ministero di Grazia e Giustizia ed un ex magistrato come Di Pietro alle infrastrutture. Ma che senso ha? E poi indulti, grazie ... ma di giustizia non se ne vuole proprio parlare? E quando la smetteranno di aiutare la Fiat e l'Alitalia con i soldi delle tasse?

Una lettura amara e netta dovuta certamente anche all'obbligo che hai avuto di andartene dal nostro Paese che, nonlstante tutto, non si può non amare. Io mi sforzo spesso di fare, del tutto modestamente, "l'analista" di tematiche internazionali ma che si vuole analizzare se un soggetto come Mastella, che in un paese dove vige la meritocrazia, non sarebbe mai uscito dal suo paesino, è ministro della giustizia. A volte l'aplimob bisogna perderlo, altrimenti di questi qui e di chi la pensa come loro (molti giovani non sono diversi) avranno sempre campo libero.

Sono d'accordo in tutto cio' che scrivi. Visto che leggi riviste internazionali ti renderai conto che le recenti uscite del NY Times e del Times di Londra non sono affatto casi sporadici ma solo due tristi esempi di una consapevolezza sempre piu' solida: l'Italia e' un bel paese, dove ci si va in vacanza, si gode ottimo cibo, e arte insuperabile. Ma il traffico, i servizi, le citta', e perfino i prezzi (ombrelloni & sdraio la scorsa estate erano sulle prime pagine) sono sempre piu' in alto nella lista delle lamentele dei turisti. Lavorare in Italia e' un terno all lotto (vedi le testimonianze in "Schiavi Moderni" raccolto da Grillo) e, se ti dice bene, ti ritrovi con uno stipendio da fame. Si, io sono dovuto emigrare. Non me ne pento, ma mi manca il paese, la famiglia, gli amici. Emigrare non e' la "scelta facile" di chi non vuole affrontare la difficolta' del lavoro in Italia come molti pensano. Pero' ho lavorato duro, fatto sacrifici ed ora ho una piccola casa mia, mi posso permettere il mutuo ed una vita serena con qualche soddisfazione. Non c'e' stato un solo collega che e' rimasto in Italia (e ne ho avuti molti validi) la cui situazione possa essere anche solo paragonata alla mia: monolocali, difficolta' a fine mese, incertezza su come tirar su un figlio con mille dubbi sul lavoro, tasse, servizi, ... Forse e' facile per me vedere queste cose dopo aver visto paesi in cui queste cose funzionano come dovrebbero (viaggio molto per lavoro). E' triste vedere il mio paese, il paese che amo, ridotto cosi' com'e' oggi. Ed e' ancora piu' triste vedere gente "normale" che non se ne rende conto e che invece, magari, se la prende con quelle testate giornalistiche internazionali che ... beh, fanno il loro dovere ed informano. E' la prova che il controllo dell'informazione cartacea e televisiva funziona e da i suoi frutti. Purtroppo.

ciao buon 2008

Ciao, buon anno anche a te e grazie di essere passata sul blog.

ma va'... pure Zapatero potrebbe stare zitto! io manderei un bel video su youtube in cui dico: Spagna, New York Times e Inghilterra: vaff...!!! ciao e buon anno nuovo*locusta

Ciao Locusta. Gia' che ci sei includi la stampa tedesca, francese, austriaca e perfino quella turca: tutti sembrano essere d'accordo sul fatto che il bel paese resta bello, ma solo se visto da fuori. Viverci e' diventato ... meno bello. Non so se sia facile rendersene conto dall'interno. E sono sicuro che il alcune zone il disagio sia meno pronunciato che in altre. Ma dall'estero non ci sono dubbi. Purtroppo ... Buon anno anche a te :)

chi? la stampa tedesca? quella che ai mondiali urlava slogan patetici tipo pizzaboycott? e la francia? un paese dove il fine settimana è "normale" che brucino un centinaio di auto e dove l'odio nelle citè è palpabile e pronto ad esplodere ogni minuto? quella austriaca non devono neppure permettersi e quanto alla turchia: un paese in cui lasciano delle persone sole a combattere la paura e il fondamentalismo e poi le lasciano torurare e ammazzare solo perchè lavoravano in una libreria cristiana... che coraggio! vaff... a tutti!