Messaggi di Ottobre 2014
Post n°218 pubblicato il 27 Ottobre 2014 da MarianneWerefkin
Ci vuole davvero uno stomaco di ferro per cacciare giù con forza la ribellione di alcune immagini, che ignorando il matematico oblio della memoria guizzano sino all'iride infiammandola. E tutto si scioglie in pochi secondi. Quella buon anima di Kurt canta " love buzz", mentre ascolto la sua voce inizialmente suadente e stuzzicante vedo staccarsi una foglia da un ramo, lei dondola a terra lentamente e mentre tocca il suolo parte l'urlo del cantante e una schitarrata che spalma di sabbia dorata la freschezza dell’attimo, il brivido del momento. Riparto. Perché la mia inquietudine si placa solo con la conoscenza e l’analisi. Poi , con le vibrazioni sprigionate dall’attrito di ruote sull’asfalto pronte a spiccare il volo, si spoglia di tormento.
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Post n°217 pubblicato il 18 Ottobre 2014 da MarianneWerefkin
Il giorno prima avevo riattaccato all'asta il microfono, emozionata e disfatta, forse esaltata, ma anche svuotata. A 36 anni non avrei mai pensato di sentire così tanta serenità nel manifestarmi al mondo, in realtà forse sono sempre stata un'egocentrica "cristiana" che si cammuffava timidamente ad un angolo in ogni spazio quadrato. Ho sempre osservato, ammirato, ed in alcuni frangenti ora sono io ad essere guardata, magari scrutata. Forse oggi non avremo la sua voce, forse neppure la nostra, ma di sicuro abbiamo qualcosa in più. Abbiamo la sensazione che non esistono confini e che anche con le mani legate il pensiero è libero e il nostro spirito gli è grato.- |
Post n°216 pubblicato il 08 Ottobre 2014 da MarianneWerefkin
L'abbandono del quotidiano per brevi viaggi mi aiuta a tenere alti i riflessi verso ciò che la vita mi offre, mi offro, durante giornate scandite da una routine ritmica e vibrante. A tratti non ci sto più dentro. Delego ad un'agenda la materia dei momenti, forgiando il mio spirito del significato degli stessi. È necessario dire che mi sento fortunata, lavorare con persone che provengono da altre fette di terra, anche lontane, mi fa percepire ogni distanza percorribile, ogni emozione tramutabile, ogni muro abbattibile. Osservo la quercia ingiallita di fronte a me. Mi calo con l'immaginazione fra i suoi rami, incontro perle trasparenti di resina, sciolgo pensieri e li espando a ventaglio lungo le sue foglie. Mi svuoto temporaneamente dell'imminente. Mi dondolo un po', poi mi accoccolo appoggiata ad un braccio indifferente alla mia presenza, che non chiede nulla, ma regala immagini leggere e volanti sino alla sommità della sua chioma. |
Post n°215 pubblicato il 02 Ottobre 2014 da MarianneWerefkin
Questa mattina l'ennesima dimostrazione che esistono lacrime che è giusto asciugare, altre che meritano di cadere a terra nel silenzio e nella più totale indifferenza. E son solo questioni di lavoro. Mi coccolo nella mia meritata poltrona, cancello ogni minima remora, taglio le gambe ad ogni piccolo slancio ancestrale di solidarietà e osservo la tempesta da lontano con sguardo impassibile e labbra serrate. |
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