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Di Pietro: Berlusconi=Hitler.Quo usque tandem abutere,Tonino...? 

Post n°47 pubblicato il 26 Novembre 2008 da lllll_June_lllll
 





Il leader dell'idv sta sponsorizzando la sua ultima fatica letteraria, una sorta di autobiografia, in cui pare manchino nondimeno molte "porzioni" della sua vita, che sarebbero invece state indispensabili per conoscere compiutamente il personaggio Di Pietro, poliziotto, magistrato e politico.
Nei giorni scorsi egli, anticipando al Corriere alcuni punti della sua biografia, ha paragonato Berlusconi ad Hitler (solo pochi giono prima lo aveva paragonato al sanguinario dittatore argentino Videla).
Cosa che, se l'avesse mai fatta Berlusconi o un suo ministro nei confronti di qualcun altro, Unità, Repubblica, Manifesto e Liberazione ci avrebbero scritto per tre giorni di seguito e Travaglio e Santoro ci avrebbero approntato almeno tre o quattro puntate di AnnoZero. Per non parlare di cosa avrebbero scritto i blogger.
Di Pietro non è nuovo a queste boutade di pessimo gusto. Del resto lo conosciamo già dai tempi in cui, quando ancora vestiva la toga, minacciava Berlusconi dicendo: "io quello lì lo sfascio".
E tuttavia ultimamente le dichiarazioni di Di Pietro mi fanno paura perchè sembrano attestare più una labilità psichica ed un delirio personale, che una vera e propria opposizione costruttiva degna di un leader di partito.
Ammetto senza remore che di tutti gli uomini che calcano la scena politica italiana Tonino Di Pietro è quello che più mi incute angoscia.
Non certo per le sue idee o i suoi programmi, sia chiaro! Ma per i suoi modi e per i suoi toni, da Torquemada dell'ultima ora più che da garante delle istituzioni.
Ha raccolto un elettorato di delusi dalla destra e dalla sinistra, abbagliati dalla sua visuale di un parlamento pulito, anche se nel suo orticello non sono mancati in passato e non mancano oggi personaggi di dubbia pulizia.
Ed ora cerca di mietere voti tra coloro che sono rimasti esclusi dal Parlamento: ossia nella sinistra radicale.
La sinistra massimalista difetta oggi di profeti, dilaniata da lotte intestine tra vendoliani e ferreriani.
Diliberto, Cento, Pecoraro Scanio ed altri politici di riferimento della sinistra massimalista, quelli che, per dirla chiaramente, aizzavano le piazze e ne tolleravano sorridendo anche le violenze (bandiere bruciate, ecc) sembrano ormai pezzi da museo delle cere, dopo la sconfitta elettorale di aprile, che li ha relegati al nulla politico.
Di Pietro ha percepito la mancanza di un messia nella sisnistra estrema e si sta adoperando "summa ope", con tutte le sue forze, per gridare a quella sinsitra: "vota Antonio" e per adottare orfanelli in quei pascoli erbosi.
Quei pascoli che amano il linguaggio urlato, la piazza in subbuglio, l'insulto a Berlusconi e alla destra, senza lesinare stilettate anche alla sinistra moderata.
E' questo il Di Pietro di oggi, un personaggio demagogico che fa una opposizione di insulti e di ingiurie, affetto da antiberlusconismo patologico.
Quel che mi preoccupa di più è il suo fomentare le piazze, aizzare gli animi, dimentico di pezzo di storia importante, tristemente importante, di questo paese, in cui aizzare gli animi dava una sorta di legittimazione ad imbracciare una p38 e colpire gli obiettivi che il fanatico di turno a parole individuava.
Se c'è in questo paese un pericolo di ritorno agli anni di piombo, io questo pericolo lo vedo nella persona di Di Pietro.
Spero tanto di potermi sbagliare, ma il suo odio, instillato a piccole dose, ogni giorno, da un pulpito qualunque in cui egli si trovi, mi fa rabbrividire e inorridire.
Chi riconosce l'estremismo di personaggi come Borghezio, a destra, non può non riconoscere l'estremismo di un individuo come Di Pietro, pena una incoerenza estrema e una mala fede assoluta.
Di Pietro è uomo di profonda ignorantia, e non parlo di ignoranza della gramamtica (che spesso gli si tributa) ma di una ignoranza ben peggiore, ossia quella delle regole democratiche che governano un paese democratico, per merito delle quali oggi  Berlusconi si trova ad essere presidente del Consiglio e non un Furer di un regime totalitario.
Di Pietro, nel suo odio monotematico e monomaniacale verso Berlusconi e la destra, dimostra di essere solo uomo di violenza, che imbarbarisce il confronto politico.
E penso e spero che il maggior numero di persone possible si avvedano di ciò e lo isolino, compresi i suoi alleati del Pd, che a lungo si sono prostrati sul suo zerbino e che adesso ne pagano lo scotto al loro interno.
Questo paese ha bisogno di tranquillità, di certezze, di rassicurazioni, e di politici che si rimbocchino le maniche e che, anche se all'opposizione, presentino pei piani politici, sociali ed economici validi per il paese, non di uomini capaci solo di insulto e arroganza, che fanno dell'elogio dell'odio uno stile di vita ed un modo di fare politica.
Spero se ne accorgano anche i suoi elettori.
Spero che se ne accorga la politica tutta, prendendo le distanze dalle sue elucubrazioni mentali, che bene al paese non ne apportano certamente.
Un'ultima cosa mi domando: se per Di Pietro Berlusconi è come Hitler, io e tutti coloro che abbiamo votato Pdl cosa siamo?
Siamo, forse, nella sua patoligica visione del mondo, dei collaborazionisti del Nazismo?
Quo usque tandem abutere, Tonino, patientia nostra?

June

 
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Commenti al Post:
valerio.sampieri
valerio.sampieri il 26/11/08 alle 09:39 via WEB
Cara June, secondo me hai centrato due aspetti fondamentali: "una incoerenza estrema e una mala fede assoluta" di chi segue il cialtrone di cui parli ed il suo "essere solo uomo di violenza". Non condivido però la tua angoscia, in quanto il ciarpame è sempre esistito, purtroppo, e sempre continuerà ad esistere. Con la monnezza siamo destinati a convivere, in qualche modo, e penso che sperare in un qualche ravvedimento costituisca una mera utopia. Dal momento che l'argomento del tuo discorso altro non è che un pallone gonfiato, sii certa che un bel giorno avrà bisogno di qualche pompa per essere rigonfiato e ... si vedrà che la pompa da qualche parte dovrà pure essergli infilata (scusa l'immagine un po' oscena, ma spero renda l'idea di quale sarà la sorte del cialtrone). Quanto ai suoi fans attuali, non preoccuparti, perchè troveranno sempre qualche tizio sbraitante sotto la cui ala accomodarsi. Buona giornata e scrivi più spesso, per favore.
(Rispondi)
 
ventididestra
ventididestra il 27/11/08 alle 21:29 via WEB
mi associo all'ultima frase di Valerio. Anche alle prime. ciao!
(Rispondi)
a_tiv
a_tiv il 27/11/08 alle 11:18 via WEB
Cara june...sull'altro mio blog, dove vengo spesso raggiunto da coraggiosi anonimi, l'altro giorno un sostenitore di Di Pietro mi ha scritto: "Orlando stava sulle palle al tuo padrone perchè non gli avrebbe permesso di spadroneggiare, come sta facendo da anni, anche nella rai.Peggio dei criminali fascisti. Forza Di Pietro,alla fine ce la faremo a mandare via questi corrotti!" Per completezza ti allego anche la mia risposta: " Lei vaneggia...ed usa a sproposito alcuni termini. Orlando si sa da dove proviene. A Palermo, ad esempio, ha ostacolato Falcone che si batteva contro la mafia per poi, dopo il suo assassinio, dirsi suo sostenitore. Orlando ha offeso e delegittimato, senza contraddittorio, un onesto maresciallo dei cc Antonino Lombardo, in tv da Santoro, alla vigilia del viaggio del sottoufficiale dell'Arma negli USA per raccogliere preziose informazioni sulla stessa mafia. Come sa il maresciallo, minacciato assieme alla sua famiglia, si è suicidato perchè si è sentito indicato alla mafia, assieme alla sua famiglia, come un bersaglio da colpire. Lo stesso Orlando ha percorso diverse strade politiche da Andretti a Di Pietro. E' stato messo alla porta dalla Margherita per così approdare al collettore dei "toni esasperati" Di Pietro. Da candidato alla presidenza della Vigilanza rai per conto della sinistra, ha rilasciato dichiarazioni gravi verso il governo ed il Presidente del Consiglio. Non era affatto una persona da indicare per una commissione di garanzia! E' assurdo ciò che dice. Ci sono autorities e osservatorii che stabiliscono l'equilibrio o meno della informazione televisiva. La rai risulta sbilanciata a sinistra in modo davvero intollerante. Tutte le trasmissioni di intrattenimento, tutti i talk show sono condotti da uomini che non fanno mistero della loro appartenenza politica, alcuni sedicenti faziosi ed inflessibili fustigatori del presidente del Coniglio. Lei dove vive? Se vive in Italia è in evidente malafede. Anche la carta stampata non fa eccezione e le televisioni locali si allineano a questa tendenza. E' vergognoso e fuori dell'etica di un pubblico servizio. Non parli di cose che non sa e se invece sa...si vergogni! Il servizio pubblico lo pagano tutti gli italiani di destra e di sinistra: ancora vergogna! Ad un criminale fascista, penso che possa essere paragonato lei con la sua ostinata intolleranza, oltre che con la sua viltà nel non avere il coraggio di sostenere le sue tesi mostrandosi". Questo è il battibecco che è quasi di ordinaria amministrazione con certa sinistra, non farebbe nortizia se non provenisse da chi sostiene che Berlusconi sia "peggio dei criminali fascisti". Questo è un effetto Di Pietro. per poi concludere: "Forza Di Pietro,alla fine ce la faremo a mandare via questi corrotti!" Ora, a parte stabilire chi sia corrotto tra Berlusconi e Di Pietro, ad aprile scorso ci sono state le elezioni e gli elettori si sono espressi. Come intendono allora i sostenitori di Di Pietro mandare via la maggioranza votata dagli italiani? Penso che non ci sia bisogno di dire prendi la P38 e spara per istigare a delinquere, soono sufficienti i toni di Di Pietro e dei suoi sostenitori. E' sufficiente la violenza di trasmissioni televisive confezionate per aggredire, senza contrddittorio, e quando c'è l'interlocutore viene zittito dal conduttore con le diverse furbizie che ben conosciamo e con la claque in sala,per non parlare del monologo di un guitto che ora spaccia per satira le sue persecuzioni politiche. Altro che Torquemada mia cara June, altro che l'odiosa inquisizione medioevale, questi sembrano direttamente dei boia. Buona giornata. Vito
(Rispondi)
mirodgl134
mirodgl134 il 19/10/09 alle 20:58 via WEB
davvero non si possono ascoltare le farneticazioni di tale soggetto.Ma questi sono i frutti della scuola italiana???????Altro che riforma.Ciao Max
(Rispondi)
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