ErebosPubblicazione di brevi racconti e poesie |
PROEMIO ALLA LUXTENEBRAE
"Per me si va ne la città dolente,
per me si va nell'etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente.
Giustizia mosse il mio alto fattore;
fecemi la divina podestate,
la somma sapienza e'l primo amore.
Dinanzi a me non fuor le cose create
se non etterne, e io etterno duro.
Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate"
NECRONOMICON
fa itha yaji ash-shutahath al-mautu qad yantahi.
Non e’ morto cio’ che in eterno puo’ attendere
e col volgere di strani eoni, anche la morte puo’ morire
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L'ELOGIO DELLA FOLLIA
" Meglio che sia poeta a caschi morto... Essere pazzo è l'ultimo dei miei crucci " (J. Kerouac)
" Qualunque cosa dicano di me i mortali (so bene che la pazzia gode di pessima reputazione anche tra i folli più folli) ebbene sono io la sola, proprio io in carne ed ossa, grazie ai miei poteri sovrannaturali, a infondere serenità nel cuore degli uomini e degli dèi. La differenza tra un pazzo e un saggio sta nel fatto che il primo obbedisce alle passioni, il secondo alla ragione." (Erasmo da Rotterdam)
Post n°109 pubblicato il 11 Maggio 2008 da Erebos
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Post n°108 pubblicato il 07 Maggio 2008 da Erebos
Anniversario di Dolore... per chi mi conosce |
Post n°106 pubblicato il 29 Aprile 2008 da Erebos
Il riposo, o meglio l'otium, solo può rinvigorire fragili membra e volti esangui con il corroborante soffio del suo alito soporifero, ma può anche risvegliare assopiti sogni tra battiti d'ali di farfalla. Quello che capiterà non si può prevedere, ma sempre porterò con me Fantasia che possa intingere il genio suo nel sangue di un povero sognatore e che ne guidi la mano affinché possa mostrare a chi vorrà, l'estensione incolmabile del regno che governa tra malie ed esseri fantastici. Spero che sempre possa accompagnarsi a me e che quando cadrò stanco con la testa sulle sue gambe prive di peso, la sue carezze ristorino un animo appesantito ed impolverato dalla Disillusione: inganna il mio occhio e la mente anche, Sorella e fa che il tuo morbo per sempre curi questa ombra che ti invoca. Risvegliami ormai vecchio e solo allora svelami il tuo dolce imbroglio, così che la luce nei miei occhi si spenga mentre un sorriso sereno baci la mia bocca. Au revoir. Questo messaggio si autodistruggerà tra cinque giorni. |
Post n°100 pubblicato il 12 Marzo 2008 da Erebos
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Post n°95 pubblicato il 16 Febbraio 2008 da Erebos
Ho lastricato la via a te con i sospiri del mio cuore, ho insegnato a Mercurio quelle tracce invisibili intessute con le lacrime e le risa di Eros voluttuoso. Giunto al tuo capezzale ti canterà la dolce melodia dell'anima mia. Cullata riposerai come tra petali di fiori un'ape profumosa. Una rosa addormentata in un sospiro di Fata ho scoperto. Rossa del sangue degli innamorati e fragranza di ninfa emanava. Feci per coglierla, io stolto, ma pareva non volesse. Tenace, la strana resistenza. Guardai attento in basso e svelai il segreto: le radici sue a quelle di un giglio bianco erano abbracciate. Al tirare di una corrispondeva un silente grido di agonia. Quei fiori erano uniti come due battiti di cuore in un sospiro d'anima. Come posso dimenticarmi del soffio che giace addormentato nel cuore e che ad ogni suo bacio mi fa sussultare l'anima e danzare incatenato dolcemente ad una Fata per boschi silenziosi di fruscii fugaci? Piedi che si rincorrono e mani che intrecciano fiori tra chiome che si dimenticano sul collo Suo d'avorio. Una carezza fugge sulla Sua guancia che imporpora timida, insegue un'emozione sinuosa tra le pieghe del Suo petto. Il Sogno racchiuso nel bacio scambiato tra due nuvole in un cielo coccolato dall'abbraccio luminoso della Luna. Gli occhi umidi della rugiada che un fiore partorisce e dona a due esseri che allacciati si celano tra i fili d'erba smeraldo, ma che fin dall'alto le stelle possono ammirare gelose. Quella luce che vedo riflettersi nel tuo sorriso che solo oscura il sole in una eclissi d'amore dalla quale non vorrei più separarmi. Tu sei la Musa che Apollo mi ha dato il privilegio di cantare, una tua lacrima ed il modo termina in un istante. Dimmi di varcare i cancelli pietrosi dell'Ade gelato, di sfidare le teste d'Idra che sempre ricrescono, di ingannare Medusa, superare l'astuta Sfinge, carezzare Cerbero mordace e di strappare dalla tenebrose mani di Pluto il segreto che stringe in sé, ma non chiedermi di smettere di amarti. Sarebbe come chiedere di prosciugare il regno di Nettuno o imprigionare l'alito di Eolo o di impedire all'Aurora di svegliare la terra con il calore del suo sorriso. |
Post n°94 pubblicato il 16 Febbraio 2008 da Erebos
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Post n°93 pubblicato il 07 Febbraio 2008 da Erebos
Oggi sarà questo il mondo che ci accoglierà tra le braccia sue e non lamenti dannati, ma l'infinita dolcezza di un canto lontano in un luogo in bianco e nero dove i colori resteranno imprigionati nell'abbraccio delle nostre anime. Per le strade vagheremo raminghi e coloro che ci vedranno, li sentiremo dire sommessi: "Avete visto quei due?! Non li avete riconosciuti? Venere ed Eros sono venuti e tra le nostre genti dimorano sereni" La fragranza di un sapore dimentico del Tempo, come un abbraccio ovattato, circonderà quel posto in una nebbia spessa ed insondabile. La mano di uno Spirito magnanimo raccoglierà in sé quel mondo che celato continuerà a pulsare armonioso nel luminoso riverbero delle Pleiadi. Nel freddo vuoto siderale tale luce volerà e tutti i mondi che la vedranno avvicinarsi per poi, ratta, fuggire sentiranno un tenue tepore donare un istante di serenità incastonato nel ricordo.
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Post n°87 pubblicato il 24 Dicembre 2007 da Erebos
La mia maschera migliore, quella delle Feste, indosserò stasera e che il grande carrozzone possa cominciare il suo viaggio... Giù Malinconia, giù Tristezza, abbracciatevi strette e nascondetevi nel mio cuore che pulsa doloroso. Rinchiudetevi al suo interno e continuamente carezzatelo con i vostri baci e sussurri in modo che non possa fermarsi. Tu, maschera mia a cui tanto chiedo ogni qual volta ti chiamo al mio capezzale, svolgi il tuo compito come esperta sei oramai. Trattieni le lacrime che vorranno rincorrersi sulle mie gote ed impedisci alla bocca mia di contorcersi in smorfie che possano tradirmi. Rendi il mio volto luminoso come la faccia della luna baciata dal sole, ma fai in modo che nessuno possa vedere la mia parte nascosta. Inganna l'occhio del mio vicino e fa che la mia lingua menta se verrà interrogata sul mio stato d'animo. Il mio Amore è lontano ed in attesa della sua salvezza, fa che la mia anima dorma sotto la protezione del tuo manto d'Illusione.
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Post n°83 pubblicato il 27 Novembre 2007 da Erebos
For once in my life I've got someone who needs me, someone I've needed so long For once unafraid I can go where life leads me, and somehow I know I'll be strong For once I can touch what my heart used to dream of Long before I knew someone warm like you Could make my dreams come true For once in my life I won't let sorrow hurt me, not like it's hurt me before For once I've got someone I know won't desert me, and I'm not alone anymore For once I can say: "This is mine you can't take it" As long as I've got love I know I can make it For once in my life I've got someone who needs me. |
Post n°82 pubblicato il 19 Novembre 2007 da Erebos
Il regno di Nyx comincia a coprire la terra con il suo manto intessuto di stelle: a chi dona riposo e serenità ed a chi, come me, inquietudine e malcelata eccitazione. I rumori si fanno più forti al silenzioso passare Suo: i sensi riacquistano acutezza e percezioni assopite di giorno. Gli odori, come sentieri impalpabili, seducono l'anima accarezzata dal freddo pungente di una sconosciuta emozione. Il fruscio che tra i rami dimora, sogni agitati ne turbano il riposo, ed un bagliore rossastro cavalca le nubi che ancora appaiono flebili... Spiriti verdastri di fluorescenti corpi emergono dal ventre della Notte e si radunano al canto dei satiri dai piedi caprini, ombre dalle ali membranose danzano silenti volteggiando in tondo... Come braccato da macabri segugi, la fuga muta il suo corso in necessità di sopravvivere: il Disagio ha giocato le sue carte e alea iacta est? Un umore di cristallo risplende sui rami degli alberi spogli e l'erba alta pare di lame d'acciaio. Il terreno è morbido e più nero delle bocche dell'Ade, ma caldo. La nebbia, come respiro incantato, si erge e veste di funerei sogni l'atmosfera elettrica. L'orizzonte è reso invisibile dalla vegetazione che pare aver istallato il suo regno incontrastato e lo smarrimento comincia ad aprirsi un varco tra le spire dell'animo mio. Eccitamento causa brividi, la Paura lascia il posto alla sua Compagna che sempre dietro le viene: Curiosità. La corsa si fa lenta così come il respiro che si cheta. Immobile tra voluttuosi voli di creature non distinguibili, un bagliore lontano comincia a distinguersi all'aumentare dell'oscurità. Qualcosa mi spinge verso quel luogo. continua... |
Post n°78 pubblicato il 05 Novembre 2007 da Erebos
Oggi, come su lama mi par di camminare... Scivolosa e fredda. Oggi, persino il sublime canto delle sirene duole le orecchie mie... Oggi, il nettare d'ambrosia mi brucia le viscere... Oggi, non ho voglia di piangere dolci lacrime... Oggi, voglio strisciare ed urlare il biasimo all'anima mia... Oggi, non riderò, ma sereno osserverò sulla nuda terra seduto, la purpurea distruzione in miasmi danzanti... Oggi, non salirò tra le nubi per volare con gli déi... Oggi, l'abisso mi cullerà celato tra nere braccia... Oggi, un solo demone anima il cuore e dimora nella mente: Rabbia... Come cacciarlo? Devo cacciarlo? |
Post n°73 pubblicato il 23 Ottobre 2007 da Erebos
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Post n°71 pubblicato il 10 Ottobre 2007 da Erebos
Il tuo Sorriso solo desta l'Aurora nel mio cuore, accompagna il viaggio del servo d'Apollo tra paesaggi di alterne fortune... E culla, all'imbrunire, i miei sogni custoditi gelosamente nello scrigno nebbioso di Morfeo. Raggi di Luna accarezzano il Pensiero che vola al capezzale della Venere sua. Ha di sangue il giuramento stretto nel diario del Tempo: che mai abbandonerà tale luogo di miracolosi prodigi... Perché, ivi solo, può pascersi degli immortali vapori di Vita esalati dall'Anima tua. |
Post n°65 pubblicato il 29 Settembre 2007 da Erebos
Strani segni, scritti su foglie di salice, ho visto oggi mentre andavo per il mondo ramingo... Incuriosito, le raccolsi una ad una. Il vento cantava una melodia che accompagnava quella pioggia miracolosa ed immagini, come un carnevale di emozioni, si rincorrevano tra i paesaggi della mente mia: ciò che, dal terreno reso fecondo da Fantasia, scaturì non è altro che un inno per te...
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Post n°64 pubblicato il 24 Settembre 2007 da Erebos
L'Eclissi nel cuore... Ricordo non basta più La Gioia ed il Dolore ci Fusi al soffio di eternità |
Post n°63 pubblicato il 21 Settembre 2007 da Erebos
Tutto scorreva come placida foglia in uno stagno dimenticato nel tempo: il vigore sempre maggiore mi inebriava di folle gioia ed il periodo della malattia sembrava remoto come età mai esistite. Fino a quel giorno almeno... Quanto centri Casualità o quanto sia invece Destino a burlarsi di noi, lo lascio decidere a chi non è corrotto dalla disillusione come io ora. La speculazione mentale mi ha sempre affannato l'animo e condotto su strade della cui esistenza purtroppo non potrò mai più dimenticare. Intrapreso il primo passo sul vischioso ciottolato di quella via e subito smarrimento, vertigine e nausea vi accompagneranno baldanzosi di canti di amenità orribili. Accadde così senza preavviso. Ai fili di quale demonico saltimbanco condussero i passi miei, quel giorno diabolicamente luminoso, non voglio pensare, ma quello che sentii sussurrare da dietro la porta dello studio di mio padre fu la causa di ogni male. Era un pò che dei miei genitori più traccia alcuna riuscivo a scorgere: un sentore flebile mi accarezzava il cuore in tumulto per reconditi motivi. Come segugio ingannato dal vento che cerca di nascondere le tracce al suo olfatto sopraffino, altrettanto labile l'anima mia percepiva un ché di inquietante. La prima che udii fu la voce bassa ed autoritaria di mio padre che il bisbigliare non ne aveva alterato i caratteri duri e severi: "E' molto strano che i primi segni si manifestino già a questa età. La precocità del fenomeno un pò mi sconcerta. E' la prima volta che nella nostra famiglia succede; mio padre, mio nonno ed io stesso abbiamo cominciato a soffrire più tardi di questo morbo..." e mia madre con il suo inguaribile ottimismo lo interruppe: "Non essere pessimista, sono sicura che non si tratta di quello che pensi. E poi a che sono servite le continue ed incalzanti cure a cui lo abbiamo sottoposto? E il segno? Il segno non è comparso ancora. Al solo pensiero di quel tatuaggio orribile mi vengono i brividi". La mia curiosità aumentò esponenzialmente toccando l'apice quando mio padre continuò dicendo: "Si ma capisci che fino ad ora, tra i maschi della mia famiglia, NESSUNO MAI era stato così precoce?! Dio non voglia che quel marchio gli compaia sulla schiena! NESSUNO MAI... NESSUNO MAI... NESSUNO MAI..." continua... |
Post n°62 pubblicato il 18 Agosto 2007 da Erebos
La Realtà è sedotta e abbandonata dall'Immaginazione: il terrore che può scaturire dal comprendere che ciò è possibile non ha limiti. Vola in tutti i cieli attraverso i quali ho cercato di farmi scudo riparandomi dalla sua opprimente presenza, nuotava al mio fianco quando esausto cercavo riposo tra le pieghe del ventre inondato di Gaia, tra le sue scarne braccia che hanno accarezzato e nutrito i più sordidi esseri ho dormito inconsapevole e sereno... Il puzzo marcescente da quella notte mi tortura è l'eredità più scomoda che mi ha donato l'angosciosa agonia di quel attimo perenne. Erano ormai settimane un sonno, che oserei definire persino allegro, corroborante come una medicina mai creata per un morbo mai esistito, sondando la mia anima alla ricerca eziologica della ferita origine di tutti i mali (simile a quel vaso tanto famoso), dormiva in me come a proteggermi. Le gote mie avevano ripreso il loro originario colore ambrato e negli occhi non albergava quella luce strana che li aveva animati fino a qualche giorno fa. Testimonianza ulteriore della presunta e miracolosa guarigione era il prodigioso appetito che avevo ritrovato, o forse sarebbe meglio dire mai avuto. Con l'ignorante concetto secondo cui le persone "in carne" sono più in salute di quelle magre, mi trovavo a banchettare con saporosi intingoli e manicaretti di ogni foggia preparati con tutta l'amorevole abbondanza di una madre che aveva ritrovato un figlio naufrago di anni. Comunque stavo molto bene, meglio di sempre: ero animato da un vigore inconsueto e da una energia che sembrava volesse esplodere lacerandomi il corpo. Attribuii tutto ciò al fatto che stessi crescendo e che dopo anni di una vita pallida e sofferti riposi obbligati, il mio corpo stesse recuperando il tempo perduto nel giro di pochi giorni. continua... |
Post n°61 pubblicato il 07 Agosto 2007 da Erebos
A tutti gli interessati e a tutti coloro che passano per queste lande dimenticate nel Tempo... Erebos parte per una meritata vacanza insieme a Colei che gli dona vita ad ogni sospiro che emette avvicinandomi sempre più a quell'immortalità da sempre agognata dall'uomo. Per una decina di giorni non potrò rispondere ad eventuali lamentazioni o suggerimenti, quindi non mi resta che augurarvi buone vacanze o buon lavoro. Al prossimo mio delirio o al vostro errare instabile. AU REVOIR... |
Post n°60 pubblicato il 03 Agosto 2007 da Erebos
Se fosse stata la Fantasia a condurmi per quegli abissi di tenebra, in cui dimorai per un Tempo privo del bastone suo che lo accompagna sempre claudicante, perchè non ha mai varcato le soglie di un Regno simile e mai il suo impalpabile piede calcherà un terreno di fetori d'abominio a quel modo animato dove la reticenza è l'unica lingua e dove la fine ultima l'unico destino, maledetta sia Fantasia con tutto il suo stuolo di odorose ancelle, maledetto il suo potere... l'unica chiave d'accesso alle visioni d'infinito strazio che da quel giorno volano libere nella mia mente. coninua... |
Inviato da: Erebos
il 14/01/2016 alle 18:14
Inviato da: Coulomb2003
il 13/01/2016 alle 17:26
Inviato da: Erebos
il 09/12/2015 alle 09:16
Inviato da: channelfy
il 08/12/2015 alle 19:53
Inviato da: Erebos
il 18/04/2011 alle 16:29