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Messaggi di Giugno 2016

 

Post Palio by Barney (utente di facebook)

Post n°1128 pubblicato il 29 Giugno 2016 da massimo.maneggio

Il Puffo, le nocipesche e il Palio del Principe.

 

Sabato mattina, vigilia del Palio, dal fruttivendolo.

Tutto come sempre, cassette di verdura accatastate ovunque e profumo intenso di frutta matura. Predominanza di rosso pomodoro e verde cetriolo. Oltre alla titolare del negozio ci sono due signore di mezza età e un signore abbastanza anziano. E il sottoscritto, naturalmente. Parlano del tempo, della verdura che non fa in tempo a maturare e già marcisce, di come una volta alla fine di giugno gli alberi fossero ricolmi di frutta e invece adesso niente. Una normale conversazione da fruttivendolo in un sabato mattina d’inizio estate, come altre migliaia nei secoli dei secoli. Mi tengo in disparte aspettando il mio turno, sforzandomi di ricordare bene cosa devo comprare. In pratica cerco di evitare il solito cazziatone una volta arrivato a casa. Non è facile, ci provo.

A un certo punto però, capita qualcosa che disturba la geometria del quadro e ne modifica l’atmosfera. Succede quando il signore anziano se ne esce con un’affermazione apparentemente fuori luogo: “Però u’ Puffu è nu trarituru”.

A un eventuale spettatore generico, capitato per caso in quel luogo proprio quella mattina, la frase avrebbe di certo provocato un moto di sorpresa. Ma ancora più sorprendente sarebbe stato per lui assistere alla discussione successiva. Come colpita da pungiglione, una delle signore si scaglia contro l’anziano, con una gragnuola di Picchì Picchì che avrebbero stordito un toro. L’altra gli fa da contrappunto con una coreografia di gesti e movimenti degna di uno spadaccino alle olimpiadi. In pochi istanti l’anziano viene messo in un angolo, farfuglia, sembra intimidito, pare crollare sulle cassette delle melanzane di Sicilia, quando giunge inattesa in suo soccorso la titolare del negozio, che da dietro il banco si lancia in un’intemerata a sostegno delle sue ragioni. Brandendo minacciosamente una zucchina, arringa con inaspettata veemenza le due donne, le quali, per niente impaurite, continuano a mantenere il punto senza arretrare di un millimetro, incalzate a loro volta dall’anziano ripresosi dalla momentanea debacle e rinfrancato dall’inaspettato sostegno. Continuano per un pezzo, ho l’impressione che potrebbero farlo per ore. Invece improvvisamente si placano. Come colti da tacito segnale, i quattro invasati si voltano contemporaneamente verso il sottoscritto, guardandomi fisso negli occhi. Mi rendo conto che sono giunti a una fase di stallo, è chiaro che si aspettano da me una parola che faccia pendere la bilancia verso l’una o l’altra delle fazioni. Mi viene l’ansia, sento la responsabilità del ruolo. Già provato dallo sforzo mnemonico di ricordare cosa diavolo devo comprare, vado nel panico. E mi sento dire:

 “Signò, ma le nocipesche da dove arrivano?”

Questo episodio di vita vissuta mi ha spinto a fare due generi di riflessioni.

La prima è che, a mio parere, il Palio di Bisignano ha parecchi difetti.

Innanzitutto è gestito in maniera sostanzialmente inalterata da almeno dieci anni e questo comporta una certa ingessatura nell’organizzazione che ne limita il respiro e pregiudica la crescita ulteriore della manifestazione verso l’esterno. La comunicazione dell’evento è spesso slegata, frutto di azioni estemporanee e non unite in una strategia generale. Alcuni degli eventi legati a latere non ricevono copertura adeguata con il risultato di ottenere poca audience e finire nel dimenticatoio. La sfilata storica è più una riunione di buone intenzioni sartoriali che un reale corteo in abito d’epoca. Il regolamento della giostra cavalleresca è fumoso e spesso incomprensibile e comunque ignoto alla stragrande maggioranza degli spettatori. Capita spesso di assistere a contestazioni di questo o quel quartiere per via della poca chiarezza in determinate situazioni di gioco. Un caos nel quale diventa facile innescare polemiche e discussioni.

Queste critiche, opinabili in quanto soggettive, dicono molto ma non tutto perché c’è un’altra riflessione da fare, che parte dalla constatazione di un fatto incontrovertibile: il Palio di Bisignano piace.

Piace molto ai bisignanesi adulti, checché ne dicano loro stessi, visto che ormai è parte integrante della loro vita quotidiana, tanto che ne discutono spesso a casa o al bar. O dal fruttivendolo, appunto. Il Palio è presente nei discorsi di chi lo segue con passione e di chi lo snobba con un’alzata di spalle, zenit e nadir di accapigliamenti infiniti senza mai arrivare a conclusioni condivise, come in ogni lotta di religione che si rispetti. Dopo ogni Palio, puntuali si presentano le rimostranze di chi ritiene di aver perso la gara per un errore della giuria e non si rassegna a essere sfottuto fino all’anno successivo. È un gioco ma è anche una cosa seria.

Questo perché nel corso degli anni il Palio ha fomentato lo spirito di campanile tra borgo e borgo, aizzando positivamente gli animi di un paese morto e sepolto da tempo sotto le macerie dell’ignoranza e della rassegnazione. Quando si accendono le luci sulla contesa, una benefica scossa elettrica attraversa i quartieri e ricollega il cuore dei bisignanesi a quello della città, ravvivando uno spirito antico e smarrito sotto cumuli di cenere.

Ma il Palio piace anche ai bisignanesi giovani. Stormi di ragazzi e ragazze si destano dall’abituale torpore e sciamano operosi per le strade, dividendo tra loro la fatica di addobbare strade e organizzare sagre. Addirittura per un po’ si dimenticano perfino di fratello smartphone. E i compaesani puntualmente li premiano, confluendo sempre numerosi alle feste propiziatorie dei vari quartieri. Grazie, si mangia a poco, dicono i maligni ed è vero ma non è tutto perché l’impegno viene sempre riconosciuto e l’impegno dei ragazzi ancora di più, perché è come vedere il futuro mentre si realizza.

E poi c’è la giostra.

Il giorno della gara, il campo brulica di gente di tutte le età, pronta a rinunciare alla sacralità della dormitina post pranzo domenicale e a sfidare la canicola per accaparrarsi un posto sulla tribuna. Un immenso maelstrom di colori, rumori, tamburi, grida e battiti di mani agita la folla in maniera incessante per tutta la durata della contesa. Bambini bardati nei colori dei quartieri corrono come coriandoli in mezzo alla ressa, fieri e divertiti di far parte di un clan. Mariti e mogli che per un giorno si dividono, lanciandosi sberleffi dai rispettivi confini. La gara è emozionante, si può sentire la tensione di cavalli e cavalieri mentre mordono il freno in attesa del via e poi di corsa verso il Campo del Sole o il Campo del Muro a raccogliere anelli e colpire saracini in un tripudio di urla e braccia alzate.

Un’autentica festa collettiva.

Tornando alla storiella del fruttivendolo, non lo so chi tra i contendenti avesse ragione, e cioè se il Puffo sia un traditore oppure no. Non è questo il punto della questione. Quello che so è che il Palio piace anche ad un criticone come me, e ho voglia a dire che potrebbe essere organizzato meglio e che si potrebbe fare questo o quello ma la verità è che è uno spettacolo che vale la pena di guardare perché possiede un fascino anacronistico e provinciale, potente perché viscerale e fuori moda, coinvolgente oltre le critiche e i mugugni dei sotuttoio. E non è un merito da poco.

Suppongo che ce ne sia abbastanza per fare un grande applauso al Centro Studi del Palio, per aver saputo costruire e sostenere una festa che, a conti fatti, è ormai l’unico momento reale di aggregazione sociale della città, parte ormai integrante del tessuto sociale e capace di coinvolgere come niente altro.

E vivaddio, almeno per un giorno all’anno Bisignano diventa l’ombelico del mondo.

Ah, le nocipesche provenivano da Corigliano ed erano anche buone.

 

Non come quelle di una volta, ma insomma.

 

Barney Panofsky

 
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Italia-Spagna 2-0

Post n°1127 pubblicato il 27 Giugno 2016 da massimo.maneggio
 

#Italia non si… #Spagna grazie a #Chiellini e #Pellè. Sabato quarti #Europei con la #Germania (di Massimiliano Aquino)

Gli azzurri hanno battuto la Spagna. È questo il verdetto della sfida disputata a Parigi tra l’Italia e i campioni in carica della Spagna. Nell’ottavo di finale di Euro France 2016, gli azzurri, sono scesi in campo con un unico obiettivo, la vittoria. Dopo la sconfitta per 4 reti a 0 subita da La Roja quattro anni fa, nella finale di Kiev, l’Italia si riscatta battendo le furie rosse negli ottavi di finale con il risultato di 2 reti a 0. A segno Chiellini e Pellè. Un risultato che ha mandato in delirio un’intera Nazione. Allo stadio di Saint Denis, dove si disputerà la finale dei campionati Europei, l’Italia ha messo in campo una partita mirata all’attacco, dal primo, all’ultimo minuto di gioco. Nel Calcio vince chi corre. Gli azzurri sin dai primi minuti di gioco, hanno aggredito gli avversari. L’Italia ha risposto alla qualità della Spagna, con intensità di gioco, spirito di squadra, e corsa. Le occasioni da rete nel primo tempo, sono state firmate dagli azzurri. Al settimo minuto della prima frazione di gioco, il portiere della Spagna salva in angolo un colpo di testa di Pellè. Tre minuti più tardi, gli azzurri nuovamente in avanti, con Giaccherini che mette i brividi alla difesa Spagnola con una mezza rovesciata, ma l’azione viene annullata per irregolarità di gioco. L’Italia prende coraggio e sfiora nuovamente il gol con Parolo su un cross di De Sciglio. La prima azione delle furie rosse, arriva solamente dopo venti minuti di gioco. Gli azzurri non rinunciano ad attaccare e alla mezz’ora di gioco, trovano il gol del vantaggio con Chiellini che batte il tap-in vincente, dopo un calcio di punizione battuto da Eder. Nella ripresa, la copertina italia-spagnaSpagna cambia volto e gli azzurri iniziano a soffrire. L’Italia in due occasioni, potrebbe raddoppiare in contropiede, ma Eder non concretizza le azioni. Nel finale la Spagna ha il pallino del gioco, e solamente uno strepitoso Gianluigi Buffon, nega la gioia del gol, prima ad iniesta, e poi a Piquet nel finale di partita. Arriva nel secondo minuto di recupero, il gol di Pellè che manda in estasi la i tifosi, e panchina azzurra. Con umiltà e sacrificio, l’Italia, ha  eliminato i campioni della Spagna. Nei quarti di finale gli azzurri incontreranno la Germania, ma lo spirito di questa Nazionale, ha dimostrato di sopperire ad ogni defezione tecnica. Al termine della partita il commento del ct.: “Sapevo che questi ragazzi hanno dentro qualcosa d’importante e fuori dall’ordinario. L’avevo detto prima, ora è facile affermarlo. Ora recuperiamo perché con la Germania sarà davvero tosta. Abbiamo dimostrato che l’Italia non è catenaccio”.

Italia – Spagna 2-0, il tabellino.

Italia: 1 Buffon, 15 Barzagli, 19 Bonucci, 3 Chiellini, 8 Florenzi (84’ Darmian), 18 Parolo, 16 De Rossi (54’ Thiago Motta), 23 Giaccherini, 2 De Sciglio, 9 Pellè, 17 Eder (82’ Insigne).

A dispozizione: 12 Sirigu, 13 Marchetti, 5 Ogbonna, 4 Darmian, 10 Thiago Motta, 14 Sturaro, 6 Candreva, 21 Bernardeschi, 20 Insigne, 22 El Saaraway, 7 Zaza, 11 Immobile.

Spagna: 13 De Gea, 16 Juanfran, 15 S. Ramos, 3 Piquè, 18 Jordi Alba, 10 Fabregas, 5 Busquets, 6 Iniesta, 21 David Silva (81’ Pedro), 7 Morata (L. Vazquez), 22 Nolito (46’ Aduriz).

A disposizione: 1 Casillas, 23 Rico, 2 Azpiliqueta, 4 Bartra, 12 Bellerin, 17 San Josè. 8 Koke, 9 Lucas Vazquez, 11 Pedro, 14 Thiago Alcantara, 19 Bruno, 20 Aduriz.

Match winner: Chiellini 33’ Pellè 92’.

Ammoniti: De Sciglio, Pellè; Busquets, David Silva, Nolito.

PAGELLE

Conte al voloVoto 10 al ct azzurro Conte.Trasmette carattere e fiducia ai giocatori in campo.

Voto 10 a Buffon. Nel primo tempo si limita ad ordinaria amministrazione. Nella ripresa la Spagna preme, e nel finale di partita, è decisivo prima su Iniesta, poi su Piquet.

Voto 10 a Chiellini. Partita straordinaria del difensore azzurro, coronata dal gol del vantaggio. Legge bene i tempi della partita attaccando quando l’Italia spinge, e mantenendo la compattezza difensiva sulle azioni avversarie.

Voto 10 a Bonucci. Sempre presente nell’area di rigore azzurra. Non va mai in difficoltà. Una certezza per i compagni di reparto.

Voto 10 a Barzagli. In conferenza stampa era stato chiaro. L’Italia in campo darà tutto. Grazie anche ai suoi interventi, l’ex compagno di Morata, viene nettamente annullato nelle azioni offensive della Spagna.

Voto 10 a Giaccherini. In campo non da mai punti di riferimento accompagnando le azioni offensive degli azzurri. Decisiva, la sua deviazione in occasione del primo gol di Chiellini.

Voto 10 a Pellè. Partita di sacrificio per l’attaccante dell’Italia. Gioca spalle alla porta per agevolare gli inserimenti dei compagni. Presente nelle azioni di ripiegamento, soprattutto sui calci piazzati degli avversari. Il gol nel finale è una gratificazione per il lavoro svolto.

Voto 10 a Eder. Il gioco di movimento manda in confusione Ramos e Piquet. Da un suo calcio di punizione nasce il gol del vantaggio. Potrebbe raddoppiare in altre due nitide occasioni, ma manca di lucidità.

Voto 9 a Florenzi. Sulla fascia destra è una presenza costante. Nel primo tempo crea scompiglio nella difesa avversaria, costringendo al fallo tattico i giocatori della Spagna.

Voto 9 a Parolo. Marcatura a uomo su Fabregas. Nonostante i compiti difensivi, non rinuncia a proporsi in attacco, sfiorando il gol nel primo tempo.

Voto 9 a De Sciglio. Propositivo nella fascia di competenza. Decisivo nel raddoppio di marcatura nelle azioni avversarie.

Voto 8 a De Rossi. Inizio di partita sottotono per il centrocampista della Roma. Il ct manda al riscaldamento Thiago Motta che serve da stimolo per l’intermediario azzurro. Distribuisce palloni e passaggi filtranti.

Voto 8 a Insigne. Entra al minuto 82 ma riesce ad andare subito al tiro. Nel finale possesso palla per rallentare il forcing Spagnolo.

Voto 7 a Darmian. Entra al minuto  84 ma ricopre al meglio le indicazioni difensive del ct.

Voto 6 a Thiago Motta. Entra nella ripresa al posto di un affaticato. La Spagna attacca, ma il numero 10 azzurro non rinuncia a rilanciare la manovra offensiva 

 
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Juniores volley in Sila

Post n°1126 pubblicato il 27 Giugno 2016 da massimo.maneggio
 
Tag: volley

Comunicato Stampa

Le nazionali di pallavolo femminile prejuniores di ITALIA e RUSSIA a Camigliatello

Dal 14 al 22 Luglio “In Sila si vola…….saltando”

 

Camigliatello Silano sarà la località del ritiro delle nazionali prejuniores di Italia e Russia dal 14 al 22 Luglio 2016 in vista del campionato del mondo di categoria. L’evento “In Sila si vola ….. saltando” è stato fortemente voluto dal Comitato Regionale Calabrese della FIPAV e sta vedendo sul posto l’assiduo impegno del brillante e inossidabile Gianni Guida, che sta dimostrando l’importanza ed il ruolo che può ricoprire il turismo sportivo. Dopo aver ospitato recentemente nel nuovissimo e centralissimo  impianto di via delle Ville il ritiro della selezione regionale maschile di pallavolo under 16 e le finali calabresi femminili e maschili under 13 3vs3, l’occasione di avere in ritiro le due nazionali giovanili di Italia e Russia nel Palazzetto dello Sport di località  Giordanello, sarà l’occasione di vedere all’opera  campionesse del futuro e soprattutto se guire allenamenti e partite. Si tratta di atlete, seppur giovanissime d’età, che militano già in formazioni di A1 e A2. Sarà un periodo di intensissimo sport in questo periodo in Sila. Infatti oltre ai già citati eventi pallavolistici, si registra nello stesso periodo (dal 13/06) il ritiro sempre a Camigliatello Silano del Crotone Calcio di serie A, del Foggia calcio di Lega pro e del Palermo primavera (lo scorso anno finalista nazionale). Sempre in Sila però a Lorica sarà in ritiro il Cosenza calcio. Occasioni importantissimi per un rilancio turistico della Sila, patrimonio dell’umanità. Anche la Deseta Casa VOLLEY COSENZAsarà della “partita”. Oltre a far partecipare le proprie atlete ed i propri tecnici, quanto più è possibile, per assistere ai ritiri delle due nazionali di pallavolo, su invito dell’organizzazioneanticiperà in questo periodo il proprio evento silano “Giornate di Pallavolo” a Camigliatello sul corso, giunto alla quarta edizione. Come già ben sanno gli appassionati, la Deseta Casa Volley Cosenza, per promuovere lo sport della pallavolo, mobilita atlete, bambini e ragazzi, dirigenti e  allenatori per tenere una straordinaria  festa sul corso di Camigliatello Silano, fatta di campetti di minivolley, musica, intrattenimento ecc.Normalmente le giornate di pallavolo femminili  rossoblu coincidono con il periodo di preparazione della prima squadra di serie C a settembre. Quest’anno si anticipa a luglio  (Sabato 16 e Domenica 17) ma non è detto che non si possa bissare di nuovo a settembre.

 
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Italia-Irlanda 0-1, gara brutta

Post n°1125 pubblicato il 23 Giugno 2016 da massimo.maneggio
 

L’IRLANDA BATTE L’ITALIA E SI QUALIFICA AGLI OTTAVI (di Massimiliano Aquino)

italia

Arriva la prima sconfitta per gli azzurri, nel match disputato tra Italia-Irlanda. Contro la cenerentola del girone, gli azzurri subiscono una sconfitta indolore ai fini della classifica. Il risultato finale è di 1 rete a 0 per l’Irlanda, con la rete di Brady siglata al minuto 85’. Una vittoria, che consente agli Irlandesi di superare il turno come migliore terza.Nell’ultima sfida del girone, il ct. azzurro ha cambiato  otto giocatori rispetto alla formazione titolare. La difesa azzurra pur avendo la solidità di Bonucci e Barzagli, ha sofferto per tutti i 95’ di gioco, il forcing degli avversari.In campo una sola squadra, l’Irlanda, che già dai primi minuti, ha impegnato gli azzurri con delle azioni offensive. L’Italia non va. Dalla panchina il ct. prova ad incitare la squadra, ma gli undici in campo sono corti e contratti. Nel primo tempo gli azzurri non sono mai entrati in partita. Al minuto 42’ del primo tempo, l’Irlanda rivendica un calcio di rigore per un fallo in area di Bernardeschi su McClean.Il gioco fisico degli Irlandesi, ha costretto l’Italia ad una partita difensiva. Solamente nel finale di primo tempo, gli undici di Antonio Conte hanno creato la prima vera azione offensiva. L’ammonizione di Barzagli, inoltre, va ad aggiungersi ai già diffidati Chiellini e Bonucci nelle precedenti sfide.

bernaNella ripresa il ct. ha provato a rimescolare le carte con due inserimenti di lusso, Insigne  – che appena entrato colpisce il palo – e El Shaaraway, ma il risultato non cambia. Probabilmente, le motivazioni in campo dei 22 giocatori,  hanno di fatto, determinato il risultato. Da una parte, gli azzurri già qualificati e certi del primo posto nel girone, dall’altra, l’Irlanda, con un unico risultato a disposizione per il passaggio agli ottavi di finale come migliore terza. Per l’Italia, una partita insufficiente, soprattutto per quei giocatori che avevano a disposizione, la possibilità di mettere in difficoltà le scelte del ct. azzurro, in vista degli ottavi di finale da disputare contro la Spagna venerdì 27 alle ore 18. Al termine del match, il commento del ct. azzurro: “Ho poco da rimproverare ai ragazzi. È stata una partita molto fisica e tosta su un campo ai limiti della praticabilità. Ho avuto le risposte che cercavo da parte di tutti, peccato averla persa quando pensavamo di averla in pugno. Tutti hanno dato risposte positive, ora recuperiamo energie in vista della partita contro la Spagna”.

Italia – Irlanda formazioni

Italia: Sirigu, Barzagli, Bonucci, Ogbonna, Bernardeschi (Darmian 60’), Sturaro, T. Motta, Florenzi, De Sciglio (El Shaaraway  82’), Zaza (Insigne 74’).

Irlanda: Randolph, Coleman, Duffy, Keogh, Ward, Hendrick, McClean, McCarthy (Hoolahan 77’), Brady, Long (Quinn 90’), Murphy (McGeady 70’).

IL MIGLIORE — Barzagli voto 6: Di stima, perchè coordina una squadra mai provata

IL PEGGIORE — Thiago Motta voto 3: L’elogio alla lentezza, ciò che fa in area di rigore testimonia come si possono vincere Champions League e Liga spagnola anche facendo le comparse.

Gli ottavi di finale.

Svizzera – Polonia (sabato 25 giugno ore 18 Saint-Etienne),

Galles – Irlanda del nord (sabato 25 giugno ore 18 Parigi)),

Croazia – Portogallo (sabato 25 giugno ore 21 Lens),

Francia – Irlanda (domenica 26 giugno ore 15 Lione),

Germania – Slovacchia (domenica 26 giugno ore 18 Lille),

Ungheria – Belgio (domenica 26 giugno ore 21 Tolosa),

ITALIA – SPAGNA (lunedì 27 ore 18 Parigi),

Inghilterra – Islanda (lunedì 27 giugno ore 21 Nizza),

 
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Il Crotone va a Pescara. Sfuma Cosenza

Post n°1124 pubblicato il 21 Giugno 2016 da massimo.maneggio

Il Football Club Crotone nella persona del Presidente Raffaele Vrenna rende noto che nella giornata di lunedì 20 giugno è stata depositata presso la Commissione Criteri Infrastrutturali la documentazione comprovante la licenza d’uso di cui all’art. 68 del TULPS per l’eventuale utilizzo dello stadio “Adriatico-Cornacchia” di Pescara. Un adempimento necessario, in attesa dell'adeguamento dello stadio “Ezio Scida” ai parametri richiesti per gli incontri di Serie A Tim: presso lo Scida è infatti prevista la costruzione di una tribuna mobile da 7000 posti in sostituzione dell'attuale e l'implementazione della Goal-line Technology.

La società pitagorica è infatti impegnata assieme a tutte le parti coinvolte per conseguire l’adeguamento dell’impianto Ezio Scida agli standard richiesti dalla Lega Calcio per gli incontri di Serie A Tim. La soluzione ritenuta idonea consiste in una tribuna mobile di circa 7000 posti che sarà costruita in sostituzione dell’attuale tribuna coperta e ospiterà, oltre ai posti a sedere per il pubblico, anche i box stampa completi di relativi allacciamenti. Progettazione e costruzione della struttura saranno affidate a società specializzate nel settore con comprovata esperienza in ambito internazionale.

Raffaele Vrenna ringrazia il Comune, la Prefettura e la Questura di Pescara, nonché il Presidente della Delfino Pescara 1936 Daniele Sebastiani per la disponibilità dimostrata.

---comunicato stampa --- 

 
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Rogo di macchine e ambulanze

Post n°1123 pubblicato il 20 Giugno 2016 da massimo.maneggio

 

Si fa fatica a riportare la cronaca in maniera asettica, quando viene colpita nel suo cuore più profondo ambulanzaun’intera comunità. Bruciare due ambulanze della Croce Rosa, dopo aver mandato al rogo due vetture dei servizi sociali a distanze di poche ore, è un messaggio abbastanza preoccupante: è la prevaricazione della criminalità rispetto alla sofferenza, al dolore e al diritto di vivere una vita regolare con le cure necessarie. Quella compiuta è un’azione che si può solo condannare, che mette in grande difficoltà un’intera comunità e quanti giungevano a Collina Castello per delle cure mediche e per avere i necessari servizi. Un venerdì 17 che entrerà inevitabilmente nella memoria del territorio bisignanese e non sarà mai più cancellato. Dei tanti messaggi e degli appelli di indignazione arrivati prima ancora che si sapesse il nome del colpevole di queste azioni criminose, scegliamo quello dei ragazzi bisignanesi, in quanto dovranno essere proprio loro, soprattutto, a cambiare le cose, non guardando alla legalità solo come a una tematica da convegno ma abbracciandola nella vita di tutti i giorni.I bisignanesi, dunque, dovranno ripartire, abbracciandosi collettivamente. Il messaggio condiviso su Facebook ieri mattina dovrà essere da monito: «Non possiamo sopportare che nella nostra città avvengano atti come questi: Bisignano non è questa. Non ci sono parole abbastanza dure per esprimere la rabbia, il dolore e la condanna per lo sfregio che questi gesti segnano nel cuore di tutti noi! Non vogliamo subire questo stato di cose: bisogna reagire in modo deciso. Tutti abbiamo il dovere morale di fare di più per rendere la nostra Città più sicura, per garantire un maggiore controllo del territorio, per diffondere la cultura della legalità e del senso civico! Chi ha il potere ed il dovere di intervenire per mettere un freno a questa situazione lo faccia subito e con decisione! Riponiamo grande fiducia nelle forze dell’ordine!».

masman

 
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Gp Baku - vince Rosberg

Post n°1122 pubblicato il 20 Giugno 2016 da massimo.maneggio

 

imagesLA MERCEDES DI ROSBERG VINCE IL PRIMO GP DELL’AZERBAIGIAN

BUONA LA PRESTAZIONE DI VETTEL SECONDO AL TRAGUARDO

— a cura di Massimiliano Aquino —

Nel Gp dell’Azerbaigian ottava prova del mondiale di Formula uno, la Mercedes di Nico Rosberg trionfa davanti alla Ferrari di Vettel e alla Force India di Perez. Sul tracciato cittadino di Baku, la Mercedes di Nico Rosberg per la sesta volta in carriera, ha dominato il Gp dall’inizio alla fine. Con una vettura perfetta, il Tedesco, ha raggiunto la diciannovesima vittoria in carriera, incrementando il vantaggio nella classifica mondiale. Segnali di ripresa dalla rossa di Maranello, con Sebastian Vettel che è riuscito a rispondere giro dopo giro, ai tempidella Mercedes di Rosberg. La Ferrari di Raikkonen ha terminato la gara in quarta posizione, perdendo il gradino più basso del podio, proprio nell’ultimo giro, dove uno strepitoso Perez, è riuscito a mettere le ruote della Force India davanti alla rossa di Maranello. Un podio, che il Finlandese avrebbe comunque perso, a causa della penalizzazione di 5” per avere oltrepassato la linea bianca della corsia dei box. Ferrari all’attacco nel primo Gp dell’Azerbaigian. Dopo le deludenti prestazioni dei precedenti Gp, gli uomini al muretto, avevano provato a reagire al predominio Mercedes con un solo pitstop sulla monoposto di Vettel, ma la stessa strategia adottata dai tecnici Mercedes, hanno di fatto, lasciato le posizioni invariate sino al traguardo. Alla Ferrari di Vettel, serviranno altri decimi sul giro, per rilanciare le ambizioni mondiale dopo 8 Gp disputati, e con un ritardo di 45 punti dal leader della classifica.Deludente la prestazione delle Red Bull. Entrambi i piloti infatti, non hanno mai trovato il feeling con la loro monoposto, nonostante il secondo tempo di Ricciardo nelle qualifiche di sabato. Ricciardo ha terminato la gara al settimo posto, mentre Verstappen ha chiuso in ottava posizione. Da segnalare i 378km/h raggiunti dalla Williams di Bottas. Battuto il record di Montoya del 2005 che con la McLaren aveva raggiunto nel Gp di Monza, i 372km/h.

Il weekend di Baku.

I numeri del circuito

Gp di Azerbaigian – Baku

Primo Gp 19/06/2016.

51 giri per un totale di 306.049km.

Lunghezza tracciato 6.003km.

Sul tracciato sono 20 le curve da percorrere durante il giro.

In qualifica pole position per la Mercedes di Rosberg. Un dominio assoluto quello della Mercedes che negli ultimi due anni, ovvero, da quando si è passati ai motori ibridi, ha ottenuto 42 pole position su 45.

1 N. Rosberg 1’42”758 2 D. Ricciardo

3 S. Vettel 4 K. Raikkonen

5 F. Massa 6 D. Kvyat

7 S. Perez (+5 posizione sostituzione cambio) 8 V. Bottas

9 M. Verstappen 10 L. Hamilton

11 R. Grosjean 12 N. Hulknberg

13 C. Sainz 14 F. Alonso

15 E. Gutierrez 16 F. Nasr

17 R. Haryanto 18 P. Wehrlein

19 J. Button 20 M. Ericsson

21 K. Magnussen J. Palmer

In gara.

In partenza i piloti di testa mantengono le rispettive posizioni. Da segnalare Perez che si porta a ridosso 161133503-991a52af-ed56-47d4-b979-3153cce798dadei primi in quinta posizione.

2º giro Hamilton in decima posizione intrappolato nel traffico.

3º giro: 1 Rosberg, 2 Ricciardo, 3 Vettel, 4 Raikkonen, 5 Perez, 6 Massa, 7 Bottas, 8 Verstappen, 9 Hamilton, 10 Grosjean.

5º giro Red Bull in difficoltà. Vettel negli scarichi di Ricciardo, Verstappen subisce il doppio sorpasso da Bottas e Hamilton.

6º giro Vettel si porta in seconda posizione dopo il sorpasso effettuato ai danni di Ricciardo.

7º giro Rosberg conduce la gara con 7” di vantaggio su Vettel.

9º giro primo pit stop per la Ferrari di Raikkonen.

10º giro Rosberg porta a 10” il vantaggio su Vettel.

14º giro penalità di 5” a Raikkonen per avere oltrepassato la linea di demarcazione dei box.

16º giro pitsop per la Mercedes di Hamilton.

17º giro Rosberg ha 18” di vantaggio sulla Ferrari di Vettel.

19º giro Raikkonen sorpasso su Ricciardo.

20º giro bagarre tra Perez, Massa ed Hamilton.

21º giro Vettel ai box. Si preannuncia una sola sosta per la Ferrari numero 5.

22º giro pit stop per Rosberg. Identica a quella della Ferrari la strategia della Mercedes. Rosberg al tragurdo con un solo pit stop.

26º giro: 1 Rosberg, 2 Raikkonen, 3 Vettel, 4 Perez, 5 Hamilton, 6 Massa, 7 Bottas, 8 Hulknberg, 9 Sainz, Ricciardo.

28º giro ordine di scudiera in Ferrari: Raikkonen cede la posizione a Vettel.

30º giro duello a distanza tra Rosberg e Vettel a suon di giri record.

33º giro prosegue la gara perfetta di Perez in quarta posizione a 2” da Raikkonen.

38º giro Hamilton occupa la quinta posizione a 42” dal compagno di squadra.

41º giro Perez prepara l’attacco alla Ferrari di Raikkonen.

43º giro Hamilton da segni di ripresa ma i giochi sembrano oramai terminati.

47º giro Vettel ha un ritardo di 17” da Rosberg.

51º giro clamoroso sorpasso all’ultimo giro di Perez su Raikkonen. Gran podio per la Force India!

Al traguardo: 1 Rosberg 1h48’942”, 2 Vettel, 3 Perez, 4 Raikkonen, 5 Hamilton, 6 Bottas, 7 Ricciardo, 8 Verstappen, 9 Hulknberg, 10 Massa, 11 Button, 12 Nasr a 1 giro, 13 Grosjean a 1 giro, 14 Magnussen a 1 giro, 15 Palmer a 1 giro, 16 Gutierrez a 1 giro, 17 Ericsson a 1 giro, 18 Haryanto a 2 giri. Out Alonso, Wehrlein, Sainz, Kvyat.

Rosberg: “Grande pista, gara entusiasmante, sono felice perché tutto è andato secondo i piani sia in qualifica sia in gara. Ho spinto al massimo dall’inizio alla fine”.

Vettel: “Abbiamo ottenuto il secondo posto consecutivo, abbiamo preso buoni punti, il passo e la macchina ci sono, stiamo recuperando. Il circuito? In alcuni punti bisognava essere molto aggressivi”.

Arrivabene team principal Ferrari: “Vettel non mi sorprende, è un grandissimo campione, la squadra ha lavorato bene, non siamo ancora davantima ci arriveremo. Kimi si è fatto passare dalla Force India perché era fuori con i consumi e aveva 5” di penalità. Anche lui era in palla oggi”.

La classifica: 1 Rosberg 141 punti, 2 Hamilton 117, 3 Vettel 96, 4 Raikkonen 81, 5 Ricciardo 78, 6 Verstappen 54, 7 Bottas  52, 8 Perez 39, 9 Massa 38, 10 Kvyat 22, 11 Grosjean 22, 12 Hulknberg 20, 13 Alonso 18, 14 Sainz 18, 15 Magnussen 6, 16 Button 5, 17Vandorne 1.

Prossimo appuntamento 3 luglio Gp d’Austria – Zeltweg.

 
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Italia-Svezia 1-0

Post n°1121 pubblicato il 17 Giugno 2016 da massimo.maneggio
 

UN GOL DI EDER REGALA LA QUALIFICAZIONE AGLI OTTAVI (di Massimiliano Aquino)13454068_10206590428735258_1038826043_n

Continua il momento magico della Nazionale Italiana ad Euro France 2016. Dopo la vittoria contro il Belgio, la Nazionale di Antonio Conte, allo stadio di Tolosa, ha battuto la Svezia di Zlatan Ibrahimović, staccando con una giornata di anticipo, il biglietto per gli ottavi di finale. In gol, Eder al minuto 88’ dopo un passaggio vincente di Giaccherini. Nella seconda sfida ufficiale del girone E, gli azzurri, hanno conquistato una vittoria che vale la qualificazione alla fase successiva, nonostante un primo tempo dominato dagli avversari, il 59% della Svezia, contro il 41% dell’Italia. In diverse occasioni, Ibrahimović ha impegnato la retroguardia difensiva dell’Italia.

In campo, però, la Nazionale azzurra, è un mix di valori aggiunti. Si corre, si soffre, e si segna. È questa la Nazionale di Antonio Conte. Con umiltà e spirito di squadra, gli azzurri hanno affrontato la Svezia – una squadra attenta in difesa e organizzata in attacco – trovando il gol della vittoria dopo una partita sofferta per l’intensità di gioco degli avversari. Le motivazioni impartite dal ct. attraverso i discorsi e i cartelloni presenti in sala pranzo, hanno plasmato un gruppo coeso e motivato. Dopo i primi tre punti nella prima gara ufficiale, gli azzurri hanno messo in campo un’altra prova di carattere. Se da una parte, il gioco espresso è stato nettamente insufficiente, dall’altra, ancora una volta, è emerso lo spirito di squadra, un fattore risultato decisivo per il passaggio del turno.

Al termine della partita, il ct. Azzurro ha così commentato il risultato finale: “Una gara difficile, dura, sicuramente nel primo tempo abbiamo fatto più fatica. Loro erano bravi a chiudere gli spazi, però non abbiamo concesso praticamente nulla, sia nel primo, sia nel secondo tempo. Le occasioni le abbiamo avute noi con una traversa e un gol. Nessuno immaginava che dopo due partite l’Italia sarebbe stata qualificata già agli ottavi. Questa è già una risposta che stiamo dando”. Gli azzurri ora incontreranno l’Irlanda il 22 giugno alle ore 21:00. Partita, valida per la vittoria del girone.
Italia – Svezia formazioni:
svezia-italia (3)Gli azzurri di Antonio Conte in campo con: 1 Buffon, 15 Barzagli, 19 Bonucci, 3 Chiellini, 6 Candreva, 16 De Rossi (74’ Thiago Motta), 18 Parolo, 23 Giaccherini, 8 Florenzi (85’ Sturaro), 17 Eder, 9 Pellè (60’ Zaza).
A disposizione: 12 Sirigu, 14 Marchetti, 5 Ogbonna, 2 De Sciglio, 4 Darmian, 10 Thiago Motta, 14 Sturaro, 21 Bernardeschi, 22 El Sharaarawy, 20 Insigne, 7 Zaza, 11 Immobile.
La Svezia di Erik Hamren in campo con: 1 Isaksson, 3 E. Johansson 14 Lindelof, 4 Granqvist, 5 Olsson, 7 S. Larsson, 8 Ekdal (79’ Lewicki), 9 Kallstrom, 6 Forsberg (79’ Durmaz), 10 Ibrahimović, 20 Guidetti (85’ Berg).
A dispozinione: 12 Olsen, 23 Carlgren, 2 Lustig, 11 Berg, 13 Jansson, 17 Augustinsson, 18 Lewicki, 15 Hiljemark, 16 Wernbloom, 6 Forsberg, 21 Durmaz, 19 Kujovic. 22 Zengin.
Tabellini
Match winner: Eder 88’.
Ammoniti: Buffon, De Rossi, Olsson (S).
Voto 8 al ct. Azzurro. Contro una squadra organizzata in tutti i reparti, un giocatore dinamico come Lorenzo Insigne, avrebbe potuto spostare gli equilibri della partita, creando gli spazi necessari per gli inserimenti dei centrocampisti. Decisiva ai fini del risultato, la responsabilità di lasciare in campo Eder, match winner della partita.
Voto 8 a Buffon. L’Italia soffre ma il portiere azzurro risponde presente agli attacchi nell’area piccola. Un leader di questo gruppo. Ammonito nel finale.svezia-italia (2)
Voto 8 a Chiellini. Marcatura ad uomo su Ibrahimović. Lavoro di sacrificio soprattutto nel primo tempo. Da un fallo laterale battuto dallo stesso giocatore, nasce il passaggio vincente per il gol vittoria.
Voto 7 a Giaccherini. Gli spazi ristretti non consentono le volate sulla fascia, ma nel finale di match, inventa il passaggio vincente per Eder.
Voto 7 a Florenzi. Nel primo tempo dominato dalla Svezia, è l’unico a tentare l’affondo in area avversaria al 10’ e al 19’. Buona prestazione anche nella ripresa.
Voto 7 a Bonucci. Contro gli attacchi di Ibrahimović e Guidetti, non perde mai di lucidità nell’ultimo passaggio.
Voto 7 a Barzagli. Sempre vigile nel portare il giocatore avversario fuori dall’area di rigore.
Voto 7 a Candreva. Partita di sacrificio per l’esterno azzurro. Oltre alle azioni offensive sulla fascia destra, è sempre decisivo nelle azioni di ripiegamento su Olsson.
Voto 7 a Parolo. Nel primo tempo soffre le azioni avversarie come tutta la squadra, ma nella ripresa è più partecipe nelle azioni di ripartenze. Al 18’ del secondo tempo, la traversa gli nega la gioia del gol.
svezia-italia (1)Voto 7 a Eder. L’attacco azzurro per gran parte del match, non trova spazi nelle azioni offensive. Il ct azzurro non è contento e più volte richiama l’attaccante. Fiducia, ripagata solo nel finale con il gol vittoria al minuto 88’.
Voto 7 a Zaza. L’Italia del primo tempo è risultata opaca e priva di idee. Nella ripresa Zaza lotta, e fa pressing sui difensori avversari. Buona la prestazione dell’attaccante della Juventus.
Voto 6 a Thiago Motta. Entra al minuto 74’ al posto di De Rossi. Pochi i passaggi per i compagni. Da un numero 10 si attende sempre qualcosa in più.
Voto 6 a Sturaro. Entra al minuto 85’ e partecipa al forcing finale degli azzurri.
Voto 6 a De Rossi. Partita sottotono per il centrocampista della Roma. In diverse occasioni, in ritardo sulle azioni di Forsberg, e Ibrahimović . Al 68’ ammonito per fallo su Kallstrom.
Voto 5 a Pellè. Partita da dimenticare per l’attaccante azzurro. Assente nelle azioni offensive così come nelle azioni di ripiegamento sugli avversari. Il ct azzurro, nella ripresa lo sostituisce con Zaza.

 
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A Lattarico la Notte Rossa del Dono

Post n°1120 pubblicato il 16 Giugno 2016 da massimo.maneggio

COMUNICATO STAMPA

A Lattarico la Notte Rossa del Dono

 

Lattarico si prepara a vivere, sabato 18 giugno, la Notte Rossa del Dono, manifestazione dedicata alla donazione del sangue. Un evento caratterizzato da cultura, musica e informazione, con tante iniziative organizzate dall’AVIS – Associazione Volontari Italiani Sangue intercomunale di Lattarico, in collaborazione con ADMO - Associazione Donatori Midollo Osseo, GADCO - Gruppo Avis Donatrici Cordone Ombelicale e Comune di Lattarico, realizzate con il sostegno del CSV – Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Cosenza nell’ambito delle Map – Micro azioni partecipate.

 

Alle ore 18.00, presso piazza San Nicola, si terrà il convegno “Donare è donarsi” al quale parteciperanno Giosina Gigliotti, presidente AVIS Lattarico, Vito Nusdeo, presidente ADMO Calabria, Enrica Pacchiano, presidente GADCO Calabria e Antonella Blandi, sindaco di Lattarico. A moderare sarà Antonio Barbarelli.

 

Alle 20.00 è previsto un percorso guidato storico – culturale per le vie del paese a cura del professore Franco Trotta. Seguirà la proiezione del film “Bianca come il latte rossa come il sangue” di Giacomo Campiotti e una serata di intrattenimento musicale. I partecipanti sono invitati ad indossare un capo di abbigliamento rosso. “Abbiamo pensato di organizzare questa serata speciale all’insegna della solidarietà – ha affermato Giosina Gigliotti – con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini alla donazione, anche e soprattutto in vista dell’estate, stagione critica per la raccolta sangue”. Durante l’evento saranno proiettati video spot dell’AVIS.

 

L’associazione festeggia quest’anno i suoi 10 anni di attività trascorsi a promuovere la cultura del dono tra i più giovani, ad organizzare raccolte di sangue e campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini.

 

                                                                                                                                 16 giugno 2016


 
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Alluvioni - fondi per Corigliano Calabro e Rossano

Post n°1119 pubblicato il 15 Giugno 2016 da massimo.maneggio

COMUNICATO STAMPA

ANCORA FONDI DISPONIBILI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI COSENZA MESSI A DISPOSIZIONE DELLE IMPRESE DI CORIGLIANO E ROSSANO COLPITE DALL’ALLUVIONE DELLO SCORSO AGOSTO 2015

Resta ancora una settimana per richiedere alla Camera di Commercio di Cosenza la concessione di contributi diretti alle imprese dei comuni di Rossano e Corigliano Calabro colpite dagli eventi alluvionali dello scorso 12 agosto.
Il bando, finanziato con i fondi di Unioncamere nazionale su richiesta dell’Ente camerale di Cosenza, che ha partecipato all’iniziativa con pari quota, dimostra la fattiva vicinanza della Camera agli imprenditori dei territori colpiti dal terribile nubifragio, attraverso un impegno responsabile e concreto esteso anche a tutti quegli esercizi e stabilimenti commerciali stagionali che si videro preclusi ogni possibilità di guadagno per l’interruzione della propria attività nel bel mezzo della stagione estiva.
Per le imprese che hanno subito danni accertati a causa dell'evento alluvionale, che possono accedere a questo fondo, è stato destinato un fondo di 430.000 euro con cui sarà possibile rimborsare il 50% delle spese ammissibili (acquisto, riparazione di arredi, macchinari e attrezzature, compresi hardware e software, acquisto, installazione, ripristino di impianti, acquisto di scorte di materie prime, semilavorati e prodotti finiti) sostenute dal 12 agosto 2015 alla data di presentazione della domanda, fino a un massimo di 3.000 euro.
Le domande possono essere presentate non oltre le ore 12 di giovedì 23 giugno, esclusivamente con invio TELEMATICO, tramite la piattaforma WebTelemaco (che non prevede costi a carico del richiedente). Questa modalità telematica garantisce il principio dell’ordine di ricevimento delle domande a tutela della modalità di presentazione a sportello, fino a esaurimento delle risorse indicate.
L’utilizzo della piattaforma utilizzata per l'invio delle domande può essere effettuato tramite un intermediario abilitato, già detentore delle proprie credenziali di accesso, oppure in autonomia da parte del richiedente il contributo, seguendo la procedura di registrazione indicata nella guida alla presentazione delle domande.
Il bando, gli allegati in formato editabile e la guida alla presentazione delle domande per la concessione dei contributi sono disponibili sul sito www.cs.camcom.it .

 
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