MySo-Called(un)Life

Trama: Gerry Lane, impiegato delle Nazioni Unite, è in macchina con la moglie e le due bambine quando si ritrova di fronte un’orda di creature affamate di carne viva. L’invasione di zombie, generati dopo la diffusione di un virus in Cina, ha letteralmente invaso ogni angolo del mondo e occorre trovare quanto prima una soluzione prima che l’umanità rischi di estinguersi…

"World War Z" è un film horror di Marc Forster ("Quantum of Solace"), con Brad Pitt e Pierfrancesco Savino, uscito nel 2013. WWZ è, per il cinema horror, quello che è RE6 per il genere horror videoludico. E' una spacconata, un action movie sborone, più che un vero horror, e ricorda sotto molti aspetti film tipo "La guerra dei mondi" con Tom Cruise. Nonostante la presenza di zombie, infatti, ci troviamo di fronte ad un film d'avventura che vedrà Brad Pitt -unico vero protagonista onnipresente della pellicola- girare il mondo in cerca di indizi sulle origini dell'epidemia, per trovarne una cura, il tutto senza il benché minimo spargimento di sangue (o, meglio, di gente che muore ce n'è anche parecchio, ma il livello di gore è sottozero). Pitt, infatti, che è anche produttore, ha dichiarato "Mi sono interessato al progetto perchè volevo fare un film che i miei figli potessero vedere anche se minorenni, uno che gli piacesse, e loro amano gli Zombies". Il secondo problema principale, invece, altro punto in comune con RE6, è una sceneggiatura ricca di buchi e trovate poco credibili, dovuto anche a vicissitudini produttive, che hanno portato a riscrivere interamente il finale. A prendere in mano il copione è stato lo stesso Damon Lindelof colpevole di quello schifo di "Prometheus" (sempre parlando di sceneggiatura, perché il resto era molto buono). Per il resto, il film si lascia guardare con piacere, senza mai annoiare, grazie ad un ritmo sempre sostenuto e a numerose scene d'azione. Gli zombie (se di "zombie" si può parlare) sono esseri umani veloci e aggressivi, sulla scia di quanto visto in "28 settimane dopo", e non si cibano di umani vivi, poiché il loro unico scopo è quello di espandere l'epidemia, come fossero dei batteri o le spore di un fungo. Per una volta tanto, però, la gente parla subito di "zombie", contrariamente a quanto si vede in molti film horror in cui la gente rimane incredula alla vista dei non morti e sembra nessuno ne abbia mai sentito parlare in film o libri. Le creature in questione sono realizzate quasi interamente in CGI, tranne in alcune scene dove sono attori truccati. Oltre a Pitt, pregevole la performance dell'israeliana Daniella Kertesz, nei panni dell'agente Segen. Tutto sommato un film piacevole, quindi, più action che horror, ma adatto anche alle famiglie. 7+/10