MySo-Called(un)Life

Heavenly Sword - “Non chiamatela Kratos in gonnella, la nostra Nariko è ben altra cosa”. Ecco come avevano risposto i Ninja Theory a chi aveva intravisto qualche punto di contatto di troppo tra l'allora esordiente Heavenly Sword e God of War. Purtroppo è vero, Nariko non è Kratos, nel senso che non raggiunge la perfezione come lui.

Nariko, una ragazza dai lunghi capelli rossi, è la figlia del capo di una tribù che custodisce una spada sacra, per l'appunto la “Heavenly Sword”. Si narra che quella spada sia stata utilizzata da una divinità per sconfiggere un nemico formidabile, ma che solo le divinità possano brandirla senza esserne consumate. Nariko, a causa di una profezia, avrebbe dovuto essere uccisa alla nascita, ma il padre ha deciso di crescerla, addestrarla alla battaglia e poi bandirla dalla tribù: quando, però, il suo popolo viene aggredito da un Re megalomane che pretende la Spada, la ragazza non indugia nel brandirla lei stessa, nonostante sappia che, così, segnerà il suo destino.

Grafica: 9/10
A prima vista, i produttori di HS hanno fatto davvero un ottimo lavoro. Innanzitutto le location del gioco sono tra le più belle e ben realizzate viste in un videogame. E anche i modelli poligonali dei vari personaggi primari sono stupendi, molto realistici grazie all'enorme utilizzo del motion capture, che si vedrà ancor di più nei filmati. Anche gli effetti speciali utilizzati durante gli scontri sono ottimi, con luci e urti realistici. Volendo trovare qualche difetto, però, a livello grafico i nemici sono tutti uguali, con solo 5-6 tipologie diverse, e il frame-rate è impostato a 30, dando qualche problema quando sullo schermo ci saranno centinaia di avversari. Ma sono difetti trascurabili, di fronte a tanta bellezza.

Sonoro: 8.5/10
Anche per quanto riguarda il sonoro è stato fatto un ottimo lavoro. La colonna sonora, per quanto non rimarrà certo impressa nella memoria a lungo, fa il suo lavoro e gli effetti sonori sono ben fatti e realistici. Ma soprattutto il doppiaggio, completamente in italiano, si avvale di nomi importanti nella scena italiana, quali Chiara Colizzi (La Sposa, "Kill Bill") e Ennio Coltorti (Agt. Smith, "Matrix"), che ci offrono un'interpretazione ben lontana dalle recitazioni piatte e oscene sentite in passato in molti altri giochi.

Giocabilità: 8/10
HS è un action, quindi il suo gameplay è basato sull'immediatezza. Per la maggior parte del tempo, Nariko dovrà sterminare interi eserciti nemici, utilizzando la sua Heavenly Sword. Per farlo, avrà a disposizione tre diversi assetti: quello veloce, ottimo dalla distanza ma non molto potente; quello medio, abbastanza versatile; e quello potente, impugnando la spada a due mani, lento ma letale. I tasti si imparano subito e sono impostati in modo ottimale: con lo stick sinistro si muove Nariko, mentre con lo stick destro si effettuano le schivate (esattamente come già visto in God of War). Con Quadrato e Triangolo effettueremo le combo di attacchi, con O gli attacchi letali, utilizzabili solo dopo aver riempito un apposito indicatore. X, invece, è il tasto azione, utile per raccogliere oggetti, aprire porte, attivare congegni e quant'altro. Tenendo premuto L1 o R1, Nariko cambierà assetto (veloce/potente). Mancano, però, il salto e la difesa, anche se quest'ultima avviene in modo automatico, in base all'assetto (mentre attaccano, i nemici assumeranno un'aura colorata, utile a farci capire la potenza dell'attacco: azzurra (attacco debole, parabile in assetto normale), gialla (attacco medio, parabile in assetto potente) e rossa (non parabile). Il gioco passerà allo stealth mode, quando vestiremo i panni di Kai, la "sorellina" di Nariko. Questa, infatti, è armata solo di una balestra e non ha esperienza nel combattimento ravvicinato. Perciò dovremo aggirarci di soppiatto per i vari stage e sconfiggere i nemici da distante. I sensori di movimento del SIXASSIS entrano in gioco proprio ora: ogni volta che lanciamo un oggetto, basterà tenere premuto il tasto X e l'oggetto lanciato verrà zoomato a tutto schermo. Ora basterà direzionarlo a piacimento, inclinando il pad. Un sistema simpatico, anche se molte volte funziona meno bene di quanto dovrebbe. Infine non mancheranno i Quick Time Event, che vanno tanto di moda.

Longevità: 5
Questo è il vero punto debole del gioco: HS si può finire in una manciata di ore (6-7) e non presenta extra molto interessanti. Una volta finito il gioco, otterremo un'ulteriore difficoltà (Hell), una serie di immagini (concept art) e filmati (di gioco e mini-episodi della serie animata). Ma la mancanza di trofei da sbloccare o di finali alternativi difficilmente spingeranno a terminare il gioco più di una volta.

Originalità: 5
Anche qui, è inutile negare una certa somiglianza con God of War, che è sicuramente il gioco a cui HS si ispira. Soprattutto l'assetto veloce, con le sue due lame/catene, ricorda molto le armi di Kratos. E, a parte l'uso del SIXASSIS nel lancio degli oggetti, le novità sono davvero poche, se non nulle. Questo, però, non è da vedersi come un difetto enorme, dato che HS è stato uno dei primi action in assoluto per ps3.

Generale: 8
Nonostante sia davvero corto e molto simile a GoW, HS è un ottimo action, che merita sicuramente di essere giocato. Innanzitutto per la sua bella grafica e i filmati cinematografici. Poi per l'impatto veloce ed immediato, che si presta benissimo a partite occasionali, soprattutto d'estate.