Messaggi di Novembre 2014

Retro-movie: "Hellboy" (2004)

Post n°4065 pubblicato il 30 Novembre 2014 da Musashi_87
 
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Trama: Hellboy, demone catapultato nel nostro mondo dai nazisti nel ‘44, cresciuto come un figlio dal prof. Broom, è aiutato da Abe Sapiens, un uomo-pesce molto colto, e dalla bella Liz, pirocinetica con qualche difficoltà di autocontrollo. Suo nemico sarà Rasputin, che cercherà di fargli aprire un portale che permetta ai demoni dell’altro mondo di distruggere la Terra…

"Hellboy" è un film d'avventura di Guillermo del Toro, con Ron Perlman, John Hurt e Selma Blair, uscito nel 2004. Del Toro è un appasionato di fumetti e di "Hellboy" in particolare, al punto che rinunciò a dirigere il terzo "Blade" pur di dedicarsi a questo film, a cui ha lavorato insieme allo stesso Mike Vignola (l'autore del fumetto nato nel '93). Il seguito di questa pellicola è uno dei miei film preferiti; lo vidi al cinema e ho comprato il blu-ray, che ho visto almeno 3 volte. Questo primo film, però, l'avevo visto a spezzoni su Sky circa 8 anni fa, per cui - avendo comprato il dvd un annetto fa - non potevo non dedicarmi ad una visione più completa. A livello visivo, il visionario Guillermo ha fatto un ottimo lavoro come suo solito, aiutato dall'ottima fotografia di Guillermo Navarro, ricreando una realtà urbana cupa e oscura, presa d'assalto da creature demoniache mostruose (che ricordano neanche troppo vagamente i Predators alieni) e da bizzari (anti)eroi, tra cui spicca il nostro Red, omaccione dalla mascella pronunciata e dalle corna smussate. Buona anche la caratterizzazione dei personaggi, a cui viene dato il giusto spazio (anche se Abe è un po' troppo sottotono, ma avrà il suo spazio nel seguito), senza però annoiare con dialoghi inutili. Alto anche il tasso di azione e ironia, con qualche bella scazzottata e una buona dose di battute, anche se -ancora una volta, mi ripeto- non siamo ai livelli del secondo film. Buona l'interpretazione, con un Ron Perlman perfettamente a suo agio, e anche gli effetti speciali, saggio mix di CGI (non proprio eccellente, ma comunque credibile), trucco (Perlman ha sopportato numerosissime ore di trucco per assomigliare al demone rosso) e costumi. Pecca un po' la sceneggiatura, invece, con un villain poco presente e per nulla carismatico. In definitiva, si tratta di un buon film, abbastanza vicino alla controparte cartacea e sicuramente valido sotto l'aspetto intrattenitivo. Purtroppo, visto dopo il suo seguito (film davvero stupendo, imho), non regge il confronto e appare più come un'anticipazione, un'introduzione a quella che sarà la vera summa su "Hellboy", ovvero "Hellboy II - The Golden Army", ma resta cmq una visione più che consigliata. Peccato che il terzo capitolo, annunciato secoli fa, resti tuttora un mistero e risulti sempre meno probabile una sua effettiva realizzazione... 7+/10

 
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La combo zombie/calcio mancava, ma ci hanno pensato i Francesi

Post n°4064 pubblicato il 29 Novembre 2014 da Musashi_87
 
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Trama: A Caplongue – un piccolo villaggio nel nord-est della Francia – la squadra di calcio locale è riuscita a raggiungere con coraggio e talento i trentaduesimi di finale della Coppa di Francia. Tutti sono in fibrillazione per l’arrivo del Paris Olympic, formazione di massima serie con giocatori ricchi e famosi, ma allo stesso tempo non desiderano perdere la partita…

"Goal of the Dead" è una horror comedy di Thierry Poiraud ("Atomik Circus") e Benjamin Rocher ("The Horde"), uscito nel 2014. Quello delle commedie horror è un genere che ha vissuto il suo apice negli anni '80 e dei tentativi di riesumazione nell'ultimo decennio, con risultati altalenanti (dagli ottimi "Shaun of the Dead", "Fido" e "Attack the Block", ai meno riusciti "Zombie Strippers" e "Zombeavers"). I francesi, ultimamente, hanno dimostrato di saperci fare, sia con gli horror ("Martyrs", "A l'interieur"), sia con le commedie macchiettistiche (vedi i vari "Taxxi"), quindi questo GotD non poteva che essere una buona notizia, soprattutto dal momento che la combo zombie + calcio è una ventata d'aria fresca, in un filone (quello zombesco) che ormai ha detto tutto - o quasi - negli ultimi anni. La pellicola è un'idea abbastanza inusuale, con i suoi 140', divisi in origine in due film, ognuno diretto da un diverso regista (Rocher e Poiraud, appunto), e unisce tanto lo splatter e la crudezza di alcune soluzioni già viste nell'horror d'oltralpe, quanto quella satira sociale già vista in qualche commedia francese. La sceneggiatura - opera di ben sei diversi autori - a dire il vero è piuttosto semplice e composta da due soli temi principali (1. un ex fuoriclasse di un paesino, trasferitosi a giocare nella capitale, torna in patria in qualità di avversario e viene mal visto dai suoi concittadini e 2. un particolare siero dopante è fin troppo efficace e ha, come effetto indesiderato, quello di trasformare i suoi utilizzatori in pericolosi infetti, aggressivi e molto simili agli zombie-infetti di film quali "28 giorni dopo", non fosse per la diversa modalità di contagio, che qui avviene attraverso un disgustoso liquido bianco sputato a mo' di idrante dalla bocca degli infetti), a cui vanno ad inserirsi altre piccole sottotrame (la figlia di Sam, la rivalità tra Sam e Jeannot, gli ultrà del Caplongue, ecc...), con risultati per nulla banali e scontati. Anche l'atmosfera unisce i toni più scanzonati delle commedie, all'ansia degli assedi tanto cari agli z-movies, con qualche scena splatter ben fatta. Buona anche la recitazione, di certo non da Oscar, ma comunque credibile e di gran lunga superiore a quella dei tanti b-movie horror che escono un giorno sì e uno anche. In definitiva, quindi, non sarà di certo tempo sprecato, anche se l'esperimento non è riuscito al 100%, ma regala cmq qualche risata e qualche soddisfazione. 6/10

 
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Cinnamon Rolls

Post n°4063 pubblicato il 28 Novembre 2014 da Musashi_87
 
Tag: Cucina

Ingredienti:
- 260 gr di farina lievitante
- 150 gr di burro (a temperatura ambiente)
- 170 ml di latte
- 2/3 cucchiai di zucchero di canna
- 1 cucchiaino di cannella
- un pizzico di sale
- 120 gr di zucchero a velo (facoltativo)
- 1/2 cucchiai di acqua bollente (facoltativo)


Procedimento:
Scaldate il forno a 210°C. In una terrina, setacciate la farina, il sale e, usando le punte delle dita, incorporate 90 gr di burro a cubetti. Disponete a fontana e aggiungete il latte, mescolando delicatamente con un coltello, per ottenere un impasto soffice. Lavoratelo per alcuni secondi su un piano leggermente infarinato e stendete una sfoglia rettangolare di circa 25x40 cm e alta 5 mm circa. Con uno sbattitore elettrico, montate il burro rimanente (60 gr) con lo zucchero e la cannella, fino ad ottenere una crema spumosa e leggera. Spalmatela in modo uniforme sulla sfoglia, che arrotolerete secondo la lunghezza. Tagliate delle fette di circa 3 cm di spessore, disponetele su una teglia imburrata (o con carta da forno) e infornate per 12/15 minuti. Se volete, potete fare una glassa, sbattendo lo zucchero a velo con l'acqua bollente, finché risulterà omogeneo. Versatela sulle spirali raffreddate.

Risultato
! Abbastanza semplici da preparare e davvero deliziosi. Purtroppo con questi ingredienti, a me non è venuta abbastanza farcitura, quindi ho usato quasi il doppio di burro/zucchero/cannella, col risultato che, in cottura, si è creato un lago di burro sulla teglia, ma fortunatamente le spirali sono venute bene cmq e, per la prima volta, ho ricevuto i complimenti di mia mamma e mia nonna (criticone n°1 al mondo!).

 
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Muffin salati alle verdure

Post n°4062 pubblicato il 27 Novembre 2014 da Musashi_87
 
Tag: Cucina

Ingredienti:

- 150 gr di farina
- 100 g di formaggio tipo Asiago
- 200 gr di verdure miste (carota, zucca, erbette, broccoletti verdi, patate)
- 30 g di parmigiano grattugiato
- mezza bustina di lievito istantane
- 120 ml di latte
- 1 uovo
- olio extra vergine di oliva
- sale e pepe q.b.

Procedimento:
Sbucciare e pulire le verdure e farle cuocere a vapore, tagliate a tocchetti, fino a quando diventano teneri. Accendere il forno per riscaldarlo a 180 gradi. In una ciotola capiente mescolare l’uovo intero, il latte, l’olio. A parte mescolare la farina con il lievito, il parmigiano grattugiato, sale e pepe. Unire i due composti, mescolare accuratamente dopodiché aggiungere le verdure tagliate a pezzettini e il formaggio Asiago tagliato a cubetti. Mescolare per incorporare in modo uniforme le verdure nell’impasto. Imburrare e infarinare gli stampini per muffin; riempire i 2/3 di ogni stampo con l’impasto preparato. Infornare nel forno preriscaldato e cuocere per circa 20 minuti, avendo cura di estrarre i muffin quando saranno dorati. Far intiepidire i muffin salati prima di servire.

 
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Post n°4061 pubblicato il 26 Novembre 2014 da Musashi_87
 
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Una black-comedy su due ladri di cadaveri realmente esistiti

Post n°4060 pubblicato il 25 Novembre 2014 da Musashi_87
 
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Trama: Burke e Hare sono due ciarlatani irlandesi che vivono alla giornata, finché scoprono quanto sia redditizio il traffico di cadaveri, particolarmente richiesti da un famoso medico, che li sfrutta per le sue dissezioni, nella sua scuola di medicina. Inizialmente i due provano ad esumare i corpi dai cimiteri, ma le cose non saranno così facili...

"Ladri di cadaveri - Burke & Hare" è una black comedy di John Landis ("Animal House", "The Blues Brothers"), con Simon Pegg ("Shaun of the Dead") e Andy Serkis (Gollum nella saga di TLOTR), uscito nel 2010. Di Landis ho visto poco o nulla ("Una poltrona per due" e "Il principe cerca moglie",  entrambi con Eddy Murphy), ma erano anni che volevo vedere questo film, dato che adoro le "commedie horror". Il nome di Simon Pegg era un altro motivo. Purtroppo, però, nonostante i pareri piuttosto positivi sul web, devo dire che il film mi ha annoiato e non mi è piaciuto molto. Un applauso va sicuramente alla fotografia di John Mathieson e alle scenografie, che ricreano la Edimburgo di fine '800 in maniera davvero credibilissima, anche per quanto riguarda i costumi e alcuni personaggi celebri, quali Wordsworth e Coleridge. E, ovviamente, molto buona anche la recitazione, grazie ad ottimi interpreti quali Pegg, Serkis, Tim Curry e Christopher Lee. La sceneggiatura, però, basata su fatti di cronaca realmente accaduti (Burke e Hare sono esistiti davvero e hanno terrorizzato Edimburgo con una serie di omicidi proprio per gli scopi mostrati nel film) non è molto avvincente e anche l'ironia che permea la pellicola strappa a malapena qualche sorriso. In definitiva, una black comedy sicuramente raffinata e intelligente, basata su una storia vera e con un cast di tutto rispetto, che però potrebbe annoiare chi si aspetta qualcosa di più movimentato (o divertente). 6-/10

 
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Post n°4059 pubblicato il 24 Novembre 2014 da Musashi_87
 
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Gli album della settimana

Post n°4058 pubblicato il 23 Novembre 2014 da Musashi_87
 

Settimana dal 17 al 23 novembre

"Through art we are all equals" - Slaves [2014]

 
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Il classico tema del Babau, ma sviluppato ottimamente!

Post n°4057 pubblicato il 22 Novembre 2014 da Musashi_87
 
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Trama: Sei anni dopo la violenta morte del marito in un incidente stradale, Amelia deve fare i conti con gli incubi di Samuel, il figlio di sei anni, iper-attivo e socialmente instabile, che non la lascia dormire. I sogni del bambino sono tormentati dalla presenza di un mostro -scoperto in un libro per bambini- che ha intenzione di uccidere lui e sua madre…

"The Babadook" è un film horror australiano di Jennifer Kent, con Essie Davis (Maggie nel 2° e 3° "Matrix"), uscito nel 2014. Jennifer Kent, principalmente attrice di serie tv nello scorso decennio, nel 2005 girò un corto "Monster", che è praticamente la base da cui è nato questo film, che sta riscuotendo enorme successo di critica. Un successo meritato, effettivamente, specie se si considera che la Kent è al suo esordio dietro la cinepresa, se si esclude il corto di cui sopra, ma è riuscita a girare un ottimo film, tra horror e thriller psicologico, capace di creare un'atmosfera perturbante con il suo ritmo lento e i colori desaturati (ottima la fotografia di Radek Ladczuk, con una prevalenza di colori scuri, tra il nero e il grigio). La Kent si prende tutto il suo tempo per mostrare i protagonisti e la loro situazione, con una madre vedova costretta ad una vita grigia, con un lavoro umile e un figlio rompicoglioni, incapace di relazionarsi normalmente con i suoi coetanei e perso nel suo mondo di incubi e illusionismo spiccio. Un applauso va ai due attori protagonisti, Essie Davis, bravissima a mettere in scena il degrado psico-emotivo di una donna, tra l'insonnia, i capricci del figlio e un lutto mai completamente metabolizzato, e al piccolo Noah Wiseman, capace di suscitare sia tenerezza sia un odio profondo, con i suoi strilli e i suoi pianti. Passando al Babadook del titolo, il mostro si vede pochissimo (un minuto in tutto?) ed è pure fatto male, ma il film si basa tutto sul vedo-non vedo, riuscendo a creare un'atmosfera di paura e turbamento grazie a tutto il contorno e alle situazioni in scena (un po' come nel cult "Shining"). E, in finale, non è neanche così chiaro se il mostro esista davvero o sia soltanto una metafora della depressione, che spesso incrina davvero più di qualche ingranaggio nel cervello di chi ne è vittima, con risultati tristemente disastrosi... In definitiva un gran bel film, non privo di piccoli difetti, ma sicuramente di gran lunga superiore a gran parte dei suoi simili. Sconsigliato a chi cerca ettolitri di sangue, azione e sparatorie. 7.75/10

 
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Un b-movie trash con castori zombie e tope in bikini

Post n°4056 pubblicato il 21 Novembre 2014 da Musashi_87
 
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Trama: Un gruppo di ragazze si reca in una casa su un remoto lago per un weekend di divertimento, quando qualcosa inizia a turbare la loro serenità e a mietere vittime. La cosa prenderà una piega ancora più sinistra quando scopriranno che a costringerle a una anomala lotta per la sopravvivenza è un gruppo di furiosi castori zombie...

"Zombeavers" è una trash horror comedy di Jordan Rubin (principalmente sceneggiatore di serie tv), uscito nel 2014. Si tratta di un b-movie sulla falsariga di "Black Sheep", che non riesce, però, a bissarne il successo. Se ne parlava già da mesi e non ho potuto lasciarmelo scappare, ma si salva davvero poco. L'idea di partenza era di parodiare i classici slasher, mettendo in scena il solito gruppetto di ragazzi scemi e farli prendere d'assalto da castori zombie, realizzati in modo atroce, con dei pupazzoni che neanche Dodò de "L'albero azzurro". Ma "beaver", oltre che 'castoro', significa anche 'topa' e, quindi, non potevano mancare tre fighette svestite, che però tutto sommato non sono neanche poi così fighe. Il risultato sono 77' di battute poco divertenti, recitazione mediocre e un massacro finale che diverte, ma più per la bruttezza degli effetti speciali (tutto artigianale, niente CGI) che per altro. Certo, per passare una serata in spensieratezza, tra birra e rutto libero, va benissimo. Ma lascia il tempo che trova... 5/10

 
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La terza antologia sul genere found footage

Post n°4055 pubblicato il 20 Novembre 2014 da Musashi_87
 
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Trama: Un inseguimento della polizia cattura le attenzioni di decine di ragazzi ossessionati dalla fama. Con le loro telecamere e telefoni cellulari affollano le strade di Los Angeles per riprendere immagini destinate a diventare virali. Nel frattempo, altri video molto particolari vedranno all'opera maghi assassini, varchi dimensionali e non-morti messicani...

"V/H/S: Viral" è un'antologia horror uscita nel 2014, scritta e diretta da Justin Benson, Aaron Moorhead ("Resolution"), Gregg Bishop ("Dance of the Dead"), Marcel Sarmiento ("D is for Dogfight") e Nacho Vigalondo ("Open Windows"). E' il terzo capitolo di questa saga, di cui fanno parte "V/H/S" (2012) e "V/H/S 2" (2013). Come le precedenti, anche questa antologia è strutturata come una raccolta di founf footage (stavolta solo 3), racchiusi da un altro che fa da cornice. Purtroppo neanche stavolta i vari corti hanno una qualità sufficiente a giustificarne la visione, se non per i fan inguaribili del genere. A parte la cornice, "Vicious Circles", totally no-sense, il primo segmento "Dante the Great" è anche vagamente interessante, con buoni effetti speciali e uno svolgimento non originale, ma guardabile; il secondo, "Parallel Monsters", tratta il tema delle dimensioni parallele, mischiando horror e fantascienza, con risultati a dir poco grotteschi; l'ultimo, "Bonestorm", è semplicemente una mega-rissa tra dei ragazzini sullo skate con una telecamera fissata al caschetto e un gruppo di non-morti messicani (prima umani e poi scheletri), a suon di scazzottate, petardi, mazzate e sparatorie: interessante all'inizio, ma finisce per annoiare presto, risultando poco credibile. Il risultato è l'ennesima accozzaglia di found footage slegati tra loro e caratterizzati dal tipico movimento fastidioso, che tanto va di moda negli ultimi anni. Niente di speciale. Ennesima occasione sprecata... 5/10

 
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Ricetta dietetica #3: Polpette di pollo e ricotta

Post n°4054 pubblicato il 19 Novembre 2014 da Musashi_87
 
Tag: Cucina

Ingredienti:
- 200 gr di petto di pollo
- 150 gr di ricotta light
- 1 uovo (o 1 albume)
- pangrattato q.b.
- spezie a piacere
- sale, pepe q.b.


Procedimento:

Tagliate a piccoli pezzi il pollo e cuocetelo in acqua bollente per 10-12 minuti, poi lasciatelo intiepidire e tritatelo nel mixer. In una ciotola, versate la ricotta, il pollo, sale, pepe e le spezie (io ho usato un po' di ariosto, prezzemolo e salvia). Mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo (nel caso risultasse troppo morbido, aggiungete farina q.b.). Ricavate delle polpettine e appiattitele ai due poli, dopodiché passatele nell'uovo sbattuto (o nell'albume) e infine nel pangrattato, prima di riporle sulla teglia ricoperta di carta da forno leggermente unta e infornarle a 180°C per 10 minuti. Una volta cotte, giratele sull'altro lato e lasciatele dorare.

Risultato! Semplicissime da fare (seppur non velocissime), sono venute buone, ma un po' secche (forse perché avevo solo 100 gr di ricotta), rispetto alle classiche polpette di manzo o suino.

 
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Una horror comedy direttamente dalla Nuova Zelanda

Post n°4053 pubblicato il 18 Novembre 2014 da Musashi_87
 
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Trama: fermata mentre rubava, la giovane Kylie Bucknell è costretta a tornare nella casa in cui è cresciuta, dove dovrà scontare otto mesi di arresti domiciliari. A farle compagnia, ci saranno la madre, Miriam, con il suo compagno. Quando Kylie inizia ad avvertire strane presenze nella casa, le paranoie della madre inizieranno a diventare credibili...

"Housebound" è una horror comedy neozelandese di Gerard Johnstone, uscito nel 2014. Johnstone, qui regista, montatore e sceneggiatore, arriva da una sitcom neozelandese di successo, "The Jaquie Brown Diaries" (2008), unico suo lavoro da regista prima di questo. Qui ci propone un minestrone di generi, si va dall'horror alla commedia pseudo-demenziale, dal thriller allo splatter e, a dire il vero, non si capisce bene dove voglia andare a parare. La pellicola ha riscontrato pareri piuttosto positivi, tanto nei blog di genere, quanto dal pubblico (6.9/10 su imdb), ma io evidentemente non l'ho capito, visto che non mi è piaciuto per niente. E sì che il genere horror comedy è uno dei miei preferiti... La recitazione è buona, maldestra e bizzarra il giusto da creare quello straniamento sicuramente ricercato. Anche la casa fa il suo mestiere e non mancano alcuni momenti splatter. Però il tutto, a mio parere, non è amalgamato abbastanza bene e la comicità non è poi così divertente, a ben vedere. Perciò ho finito per annoiarmi, non essendo né abbastanza divertito né abbastanza spaventato. Ma se ne parla piuttosto bene, in giro, quindi sarò io che non ho colto ciò che c'era (se c'era) da cogliere... 5/10

 

 
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No, non si tratta dell'ennesima storpiatura Asylum (Annabelle)

Post n°4052 pubblicato il 17 Novembre 2014 da Musashi_87
 
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Trama: per riprendersi da un terribile incidente d’auto, in cui ha perso il compagno e la figlia che sarebbe nata a breve, Jessabelle torna nella casa d’infanzia in Louisiana, dove vive suo padre, in seguito alla morte della moglie. Presto Jessie si ritrova faccia a faccia con uno spirito tormentato, che aspetta da tempo il suo ritorno e non la lascerà scappar via…

"Jessabelle" è un film horror di Kevin Greutert ("Saw VI", "Saw 3D"), con Sarah Snook ("Sleeping Beauty") e Mark Webber ("13 Sins"), uscito nel 2014. Gli ultimi capitoli di "Saw" non sono stati sicuramente i migliori, ma il buon Greutert non si è arreso e, affidandosi alla sceneggiatura di Robert Ben Garant (co-sceneggiatore della trilogia "Una notte al museo"), restando in ambito horror. Il risultato è l'ennesimo filmetto dell'orrore a tema case infestate, senza nulla di nuovo da raccontare. C'è davvero poco da dire. A parte l'ambientazione tutto sommato interessante (un area paludosa della Lousiaiana o simili), il film non offre davvero nulla che faccia risaltare la pellicola dal marasma di prodotti simili. A partire da una recitazione nella media (bassa) del genere, passando per una regia che non regala nessun guizzo originale, una sceneggiatura trita e ritrita e il classico bad ending, anch'esso già visto. Per carità, rispetto alle ciofeche Asylum o ad altri b-movies inguardabili, questo si lascia guardare fino alla fine, ma in giro c'è di meglio, per cui non val la pena perdere tempo... 5/10

 
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Retro-movie: "Constantine" (2004)

Post n°4051 pubblicato il 16 Novembre 2014 da Musashi_87
 
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Trama: Nato con la capacità di vedere gli angeli e i demoni, John Constantine si è ucciso per sfuggire alle visioni che lo tormentavano, ma è stato riportato in vita suo malgrado. Quando la detective Angela Dodson chiede il suo aiuto per scoprire la verità sulla morte della gemella, le indagini li trascineranno nel mondo di demoni e angeli sotto Los Angeles.

"Constantine" è un film horror di Francis Lawrence ("Io sono Leggenda", "Hunger Games - La ragazza di fuoco"), con Keanu Reaves, Rachel Weisz e Shia LaBeouf, uscito nel 2004. Tratta dal fumetto "Hellblazer", pubblicato da Vertigo, etichetta di proprietà DC Comics, è una pellicola che mischia tra loro vari generi diversi, come il noir, l'action e l'horror. Appurato (leggendo QUI, dato che non ho mai letto una pagina del fumetto) che la fedeltà alla versione cartacea è pressoché nulla, si tratta del classico blockbuster action/horror alla "Blade" o "Hellboy", con un'ambientazione horror e un buon tasso d'azione sempre in scena. L'interpretazione è nella media, con un Keanu Reeves poco espressivo, mentre gli effetti speciali, anche a distanza di dieci anni giusti, si lasciano guardare con piacere. Il personaggio di Constantine è il tipico sbruffone di poche parole e risulta piuttosto simpatico, mentre la sceneggiatura è il punto debole del film, con alcuni punti lasciati in sospeso e una vicenda che sa di già visto e, quindi, risulta poco avvincente. In definitiva, un filmetto buono per intrattenere in una serata tutta spensieratezza, ma niente di eccezionale. 7/10

 
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Fiera dell'elettronica e cicchetti a "La Cacciatora"

Post n°4050 pubblicato il 15 Novembre 2014 da Musashi_87
 
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Terza volta che vado alla Fiera del radioamatore e dell'elettronica a Pordenone, stavolta con Mario e Taglia. Ho preso un dvd e un paio di giochi, ma per il resto sempre tanto casino e tante "cinesate". Poi ci siamo fermati a fare aperitivo (acqua e cicchetti vari) al "La Cacciatora" a Caposile. Tutto (tramezzini, toast e pesce fritto) buonissimo e prezzi ottimi! ♥

 
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Finalmente ho visto il nuovo pippone spaziale di Nolan!

Post n°4049 pubblicato il 14 Novembre 2014 da Musashi_87
 
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Trama: In un futuro prossimo la Terra è devastata da continue tempeste di sabbia e da una piaga che ha distrutto quasi tutte le piantagioni. Quasi per caso, Cooper, un ex-astronauta adattatosi al lavoro agricolo, rientrerà in contatto con la NASA, che gli proporrà una missione di esplorazione spaziale per salvare il mondo...

"Interstellar" è un film sci-fi di Christopher Nolan ("Inception", la trilogia de "Il cavaliere oscuro"), con Matthew McConaughey ("True Detective"), Anne Hathaway ("Il diavolo veste Prada") e Matt Damon ("Elysium"), uscito nel 2014. Se ne parla da un sacco di tempo, così finalmente ho trovato l'occasione per vederlo al cinema e devo ammettere che è un gran bel film, nonostante sia un po' un pippone tra il filosofico e lo scientifico (anche peggio dell'ottimo "Inception"). Ma si tratta comunque di un prodotto di alto livello, grazie anche agli ottimi effetti speciali e all'interpretazione di McConaughey e della Hathawy. Non mi dilungherò in lunghe recensioni, però devo dire che sono rimasto soddisfatto, ma con un po' di amaro in bocca, a causa della sceneggiatura pipposa e non priva di qualche incongruenza. Nonostante tutto, resta sicuramente uno dei film migliori dell'anno. 8/10

 
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Post n°4048 pubblicato il 13 Novembre 2014 da Musashi_87
 
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Un ottimo romanzo apocrifo sul celebre Sherlock Holmes

Post n°4047 pubblicato il 12 Novembre 2014 da Musashi_87
 
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Trama: Londra. Novembre 1890. Un giovane mercante si presenta terrorizzato dal celebre detective chiedendogli aiuto. L’uomo gli racconta di essere pedinato da un uomo sfregiato che non lo lascia in pace. Incuriositi dal racconto, Holmes e Watson si trovano coinvolti in una serie di accadimenti sinistri che riconducono alla misteriosa “House of Silk”.

"La casa della seta" è un romanzo giallo di Anthony Horowitz, uscito nel 2012. Dopo la morte di Conan Doyle, gli scrittori che si sono dedicati alla stesura di romanzi apocrifi sulle avventure del celebre investigatore sono stati moltissimi, ma questo di Horowitz sembra essere il primo romanzo autorizzato dagli eredi dello stesso Conan Doyle. Lo stile narrativo, in effetti, ricorda molto l'originale, semplice e immediato. Anche l'ambientazione e la caratterizzazione dei personaggi sono quanto più vicini al canone, nonostante Holmes, solitamente freddo e distaccato, fedele solo alla sua logica, qui appaia quasi sanguigno e vendicativo. Ma il tutto è piuttosto comprensibile e accettabile (la morte di uno dei suoi irregolari di Baker Street lo ha scosso nel profondo). La trama si scopre pian piano, arrivando a portare alla luce una vicenda fin troppo scottante, se paragonata al canone holmesiano (SPOILER: la "casa della seta" del titolo non è altro che un bordello per pedofili, che sfrutta dei poveri orfanelli per dare piacere a ricchi e borghesi deviati).  Il caso, molto avvincente, vedrà l'investigatore, accompagnato dal fedele Watson, affrontare inseguimenti, ricercare indizi e perfino scampare all'impiccagione, per una pena non commessa. L'azione vista nei film con Robert Downey Jr. non mancherà, seppur meno rocambolesca e con uno stile più serio e vicino ai romanzi originali. Per gli amanti del genere e per i fan di Holmes, una lettura più che consigliata. 8/10

 
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Ciò che avrebbe dovuto essere (e non era) 'Paranormal Activity'

Post n°4046 pubblicato il 11 Novembre 2014 da Musashi_87
 
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Trama: Distrutto emotivamente dalla scioccante perdita della moglie, Michael King si propone di confutare l’esistenza del soprannaturale. Per farlo, Michael sperimenterà sul proprio corpo e sulla propria anima diversi rituali. Quella che doveva essere la conferma del suo ateismo, potrebbe trascinarlo in una spirale di male senza ritorno...

"The Possession of Michael King" è un film horror di David Jung, uscito nel 2014. E' da quando uscì "Paranormal Activity", nel 2007, che continuo a domandarmi il motivo del suo successo. In un'intervista, Dario Argento disse a riguardo «È una gran boiata, una scemenza pazzesca che non fa nemmeno paura. È stato solo un fenomeno pubblicitario.» e io sono totalmente d'accordo con lui. Quella "boiata", però, ha avuto enormi ripercussioni sul mondo del cinema dell'orrore. Se ne parlò ovunque, perfino al tg, e il suo spropositato guadagno ha creato una scia di sequel, spin-off e fac-simili che ancora oggi rovina il mondo dell'horror, tanto che ormai almeno due horror su tre sono found footage. Ciò che non si spiega è cosa ci trovasse la gente di tanto spaventoso, in un film che non lo è per niente. A sette anni da allora, arriva questo David Jung, al suo esordio, e ci propone un prodotto minore, con un cast ridotto all'osso e un budget abbastanza basso (come anche in P.A.); un filmetto che probabilmente vedranno in pochi e farà parlare ben poco di sè, ma che rappresenta tutto ciò che avrebbe dovuto essere P.A.: un mockumentary interessante e spaventoso. Si tratta del solito mockumentary, con telecamere di sorveglianza fisse più una cam a mano inizialmente tenuta da un amico/cameraman e successivamente da Michael stesso. Anche il tema della possessione demoniaca è ormai un cliché abusato. Ma Jung riesce a sfruttare al meglio i soliti ingredienti triti e ritriti, ottenendo un prodotto più che riuscito. Le classiche boo sequences sono certo un espediente furbo e telefonato, ma qui funzionano alla grande, grazie anche all'ottimo sonoro. Anche la trasformazione di Michael riesce a creare una tensione sempre crescente, fino al finale. E qui va fatto un applauso a Shane Johnson (comparsa in film quali "Salvate il soldato Ryan" e "Behind enemy lines"), che regge da solo il 90% del film e risulta credibile e inquietante al punto giusto. Buoni anche gli effetti e la regia di Jung. Certo, non si tratta assolutamente di un capolavoro, né di un punto di riferimento del genere, ma resta comunque un film interessante ~ nonché un esordio col botto ~ e perturbante, che rappresenta ciò che mancava nel tanto acclamato "Paranormal Activity". 7/10

 
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