Messaggi di Dicembre 2014

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Post n°4095 pubblicato il 31 Dicembre 2014 da Musashi_87
 
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Post n°4094 pubblicato il 30 Dicembre 2014 da Musashi_87
 
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Trama: John Form regala alla moglie incinta Mia una rara bambola d’epoca, vestita con un abito da sposa. Durante una terribile notte, però, la coppia vede la propria abitazione attaccata violentemente dai membri di una setta satanica. Sangue e terrore non sono la sola cosa che l’assalto lascia loro

"Annabelle" è un film horror di John R. Leonetti ("Mortal Kombat - Distruzione totale" e "The Butterfly Effect 2"), con Annabelle Wallis e Ward Horton, uscito nel 2014.

 
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Sicuramente uno dei migliori film del 2014!

Post n°4093 pubblicato il 28 Dicembre 2014 da Musashi_87
 
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Trama: Da poco trasferitisi in una piccola cittadina del Missouri da New York, Nick Dunne e la moglie Amy stanno attraversando un periodo difficile, con un matrimonio in crisi per via della difficoltà della donna ad abituarsi alla nuova esistenza. Il giorno del quinto anniversario di nozze, Amy scompare e il primo ad essere sospettato della sua scomparsa è Nick…

"Gone Girl - L'amore bugiardo" è un film thriller di David Fincher ("Seven", "Fight Club", "Zodiac"), con Ben Affleck e Rosamund Pike, uscito nel 2014. La pellicola è l'adattamento cinematografico del romanzo "L'amore bugiardo", scritto da Gillian Flynn (e ho scoperto solo ora che ho da anni in wishlist il suo primo libro "Sulla pelle") nel 2012, che cura anche la sceneggiatura del film. Come accade spesso con i prodotti di una certa elevatura, non mi dilungo in una vera e propria recensione. Dico solo che è sicuramente uno dei film migliori (se non IL migliore) del 2014, grazie ad una regia pulita e intelligente, alla sceneggiatura tagliente e interessante e all'ottima interpretazione di Rosamund Pike. 8.5/10

 
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Larry Daley torna ad affrontare i personaggi più bizzarri

Post n°4092 pubblicato il 27 Dicembre 2014 da Musashi_87
 
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Trama: L’addetto alla sicurezza Larry Daley giunge allo Smithsonian Institute, una delle più grandi istituzioni museali al mondo, per salvare alcuni suoi “amici” -tra cui Jedediah e Octavius- trasferiti allo Smithsonian. E anche qui, come nel precedente capitolo, Larry dovrà gestire una serie di “risvegli” molto movimentati…

"Una notte al museo 2 - La fuga" è una commedia di Shawn Levy, con Ben Stiller, Owen Wilson, Amy Adams ("The Fighter") e Jon Bernthal (lo Shane di TWD), uscito nel 2009. Tronfio del successo dell'originale, Levy torna con un seguito molto simile al primo, sfruttando gran parte del cast principale (Stiller, Wilson, Williams, ecc), ma aggiungendo molti altri personaggi (Al Capone, Napoleone, Lincoln, Amanda Enhart, Einstein) e aumentando gli espedienti e l'azione, così che ora i personaggi entreranno anche dentro alcuni dipinti, ci saranno alcuni personaggi in bianco e nero, statue giganti, fughe in aereo e a bordo di automobili e side-car, polipi giganti, ecc... Nonostante l'originalità e l'effetto sorpresa siano scemate, il film riesce a divertire ancora una volta, senza risultare noioso, nonostante alcune scelte del doppiaggio italiano non sempre convincenti. Il carisma di alcuni personaggi e il maggior tasso di azione riescono a tenere a galla questa commedia per tutta la famiglia, di cui a breve uscirà un ulteriore seguito. 7/10

 
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Post n°4091 pubblicato il 26 Dicembre 2014 da Musashi_87
 
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Trama: Un Mogwai è un simpatico animaletto nascosto nel retrobottega di un rigattiere cinese. Soffre la luce, non deve venire a contatto con l'acqua e, soprattutto, non deve mangiare dopo mezzanotte! Il nuovi proprietario, Billy, sbaglia tutto e, dalla peluria bagnata del Mogwai, schizzano fuori dei ferocissimi Gremlins...

"Gremlins" e "Gremlins 2 - La nuova stirpe" sono due commedie horror di Joe Dante, con Zach Galligan e Phoebe Cates, usciti nel 1984 e nel 1990.

 
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Buon Natale a tutti! Da parte mia, di Hiro e Baymax ♥

Post n°4090 pubblicato il 25 Dicembre 2014 da Musashi_87
 
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Trama: Hiro Hamada, brillante prodigio della robotica, si ritrova preso nella morsa di una trama criminale tesa a distruggere la frenetica città di San Fransokyo. Con l’aiuto del robot sua guardia del corpo di nome Baymax, Hiro unisce le sue forze con quelle di un riluttante team di neo-combattenti del crimine per salvare la città

"Big Hero 6" è un film d'animazione di Don Hall ("Winnie the Pooh - Nuove avventure nel Bosco dei Cento Acri") e Chris Williams ("Bolt - Un eroe a quattro zampe"), uscito nel 2014. Il team di produzione, il Walt Disney Animation Studio, è quello di "Frozen" e "Ralph Spaccatutto". Tratto liberamente da una miniserie a fumetti di Duncan Rouleau e Steven T. Seagle uscita nel '98, qui in gran parte stravolta, si tratta del 54° lungometraggio animato del canone disneyano. Ad un anno dal successo stratosferico di "Frozen", la Disney ci riprova, adottando uno stile che unisce sapientemente i classici valori della grande D (amicizia, bontà, onestà, ecc...) al cinecomic Marvel, con robot, "supereroi" (improvvisati) in costume, combattimenti aerei e un villain mascherato. Finalmente scevro da quella moltitudine di canzoni che rendevano "Frozen" un musical, "Big Hero 6" risulta vincente grazie ad un ottima computer grafica, oltre che a personaggi carismatici (il tontolone Baymax, "accomodante e coccoloso", non può non risultare dolcissimo) e ad una storia interessante, che unisce scontri tra supereroi a temi più profondi e cupi, come la perdita di un familiare ("Re Leone" docet). Il risultato è un film divertente e interessante, consigliato a grandi e piccini, magari non originalissimo e senza una trama molto articolata, ma che cmq riesce a risultare una visione piacevole. 8/10

P.S: Buon Natale a tutti! Quest'anno niente regali nerd, per me :v

 
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Perché continuare a produrre sequel qualitativamente scarsi...?

Post n°4089 pubblicato il 24 Dicembre 2014 da Musashi_87
 
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Trama: Angela Vidal, giovane reporter della televisione entrata nell’edificio infetto insieme ai pompieri, è diventata la portatrice principale della strana infezione. Necessita di essere messa provvisoriamente in quarantena, in un luogo da dove non si può scappare facilmente, e in isolamento per diversi giorni…

"Rec 4: Apocalypsis" è un film horror spagnolo di Jaume Balaguerò, con Manuela Velasco, uscito nel 2014. Il primo "[REC]" fu un vero caposaldo del cinema horror zombesco dello scorso decennio. Fino ad allora, la Spagna non era di certo nota per il cinema horror e, fortunatamente, il found footage non era ancora una moda sfascia-maroni, per cui la pellicola di Balaguerò e Paco Plaza fu una vera ventata d'aria fresca. Il seguito, poi, riuscì a rovinare tutto, ma la saga non si arrestò e proseguì nel 2012, con il terzo capitolo "[REC]³ Génesis", una sorta di spin-off, più che un seguito vero e proprio, collocabile cronologicamente nello stesso tempo del primo film, ma in una location diversa e con altri personaggi (sempre con lo stile found footage, ma alternato a scene con inquadrature classiche). Questo nuovo capitolo, invece, si libera dal genere mockumentary, passando a inquadrature normali. Ancora una volta, la location (una nave) sarà ristretta, mantenendo quel senso di claustrofobia dato dal palazzo dei primi due film. Per il resto, poco da dire: non siamo più di fronte ad un (quasi) capolavoro come nel primo film, ma più ad un film puramente intrattenitivo, come il terzo, con un buon livello di azione e la bella Velasco che torna nei panni della protagonista. Un filmetto carino, ma niente di più. 6+/10

 
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Alpha e Bravo contro il cartello della droga

Post n°4088 pubblicato il 23 Dicembre 2014 da Musashi_87
 
Tag: Games



"Army of Two: the Devil's Cartel" è il terzo episodio di questa saga action/war nata nel 2008 per mano di EA Games. Piuttosto simili ai precedenti, ha però qualche piccola novità e tanti alti e bassi. Innanzitutto i protagonisti non saranno più i soliti Rios e Salem (che, però, avranno ancora un ruolo fondamentale), ma i nuovi Alpha e Bravo. Buono il gameplay, sempre più focalizzato sulle coperture e sempre meno sulla cooperazione, caratteristica che doveva essere il punto forte della saga. Spariscono alcune chicche come la finta-resa e le raffiche spalla-a-spalla, mentre fa la sua comparsa l'Overkill, una sorta di bullet-time che si attiva caricando una barra molto simile alla vecchia Aggro. La trama è molto più cupa e ricca di colpi di scena (purtroppo MOLTO telefonati, infatti avevo indovinato l'identità del villain già alla sua prima comparsa, lol), ma non mancheranno le solite battute tra i protagonisti che smorzano i toni. Buona la grafica, anche se non sempre ai passi coi tempi, e piacevole l'ambientazione messicana, dopo quella più generica del primo e quella cinese del secondo. Ottima, come sempre, la possibilità di personalizzare fin nei minimi dettagli il proprio avatar, con armi (personalizzabili a loro volta in ogni loro componente), divise, maschere e tatuaggi, anche se non ricordo sia possibile scegliere tra Alpha e Bravo. Breve la campagna in singolo (circa 10 ore), ma il vero punto forte resta la co-op, sia online sia in locale. In definitiva un bell'action, divertente e piuttosto semplice, che però non presenta nulla di originale e continua a deludere sotto l'aspetto cooperativo (tra giocatore e compagno comandato dall'IA). 7/10

 
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SAO II: Kirito, Asuna e nuovi e vecchi amici

Post n°4087 pubblicato il 22 Dicembre 2014 da Musashi_87
 
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Trama: Kirito viene invitato a provare il gioco Gun Gale Online per scoprire le cause delle morti di giocatori da parte di un killer di nome Death Gun. Durante la sua avventura su GGO, Kirito incontra una ragazza di nome Sinon, una cecchina esperta il quale nasconde la sua paura per le armi, dato il suo passato, nel gioco.

"Sword Art Online II" è un anime di
Tomohiko Itō, prodotto dallo studio A-1 Pictures e uscito nel 2014. L'anime, composto da 24 episodi (+ 1 un episodio riassuntivo intermedio), è tratto dalla light novel scritta da Reki Kawahara ed illustrata da abec e si tratta, ovviamente, della seconda stagione. La serie si divide in tre archi narrativi: il primo, quello su "Gun Gale Online" è stato il mio preferito, data l'ambientazione diversa e originale (quella degli sparatutto), rispetto alle precedenti (fantasy). Il secondo, più breve, "Excalibur" vedrà i nostri eroi tornare ad Alfheim e affrontare una quest classica per impossessarsi di un'arma rara. Il terzo e ultimo, infine, "Mother's Rosario", sempre ambientato ad Alfheim, si focalizza su Asuna, con una storia molto triste, riguardante una nuova spadaccina, Zekken/Yuuki. Tre storie diverse tra loro, più o meno interessanti, anche se mi ha deluso la seconda parte ambientata in un mondo già visto, quando avrei preferito una nuova ambientazione. Sempre buono il chara design, con animazioni piacevoli e un buon uso dei colori (piuttosto scuri e opachi nella prima parte, più vivaci nella seconda). Il finale aperto lascia intendere chiaramente la prosecuzione della serie, con una nuova stagione. Un bell'anime, anche se non ai livelli della prima metà della prima stagione, con una grande importanza data alla caratterizzazione dei personaggi principali (con dei comprimari molto meno sviluppati) e una buona qualità grafica. 7/10

 
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Gli album della settimana

Post n°4086 pubblicato il 21 Dicembre 2014 da Musashi_87
 

Settimana dal 15 al 21 dicembre

"The Pinkprint" - Nicki Minaj [2014]

 
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A tavola! ~ Ristorante/pizzeria Rosa dei venti (Jesolo)

Post n°4085 pubblicato il 20 Dicembre 2014 da Musashi_87
 
Tag: Cucina

Ristorante/pizzeria Rosa dei venti, Via Bafile 147 - Jesolo (VE)



Locale: 6.5
Locale rustico, un po' vecchiotto, non molto attraente se visto da fuori. Arredamento molto semplice, prevalentemente in legno. Non so in estate, ma un sabato sera di fine dicembre era praticamente vuoto. Comodi tavoli e sedie, mentre non ho visto il bagno. Trovandosi sulla via principale, che in estate diventa zona pedonale, non dispone di parcheggi riservati. In inverno, invece, si trovano direttamente in strada.

Servizio:
6.75
Nulla da dire sul servizio. Essendo quasi vuoto, siamo stati serviti molto velocemente e anche l'attesa per le pizze è stata molto breve.

Cucina: 7-
Non molto vario il menù, rispetto ad altri locali, ma vi sono cmq una buona varietà di pietanze e di pizze. Buone le pizze, ben cotte e con il giusto equilibrio di ingredienti per la farcitura. Unica pecca, un po' troppo olio. Buoni anche i dolci, anche se -purtroppo- non fatti in casa ma i classici semifreddi e torte confezionati.

Prezzi:
7.5
Molto buoni i prezzi, se paragonati alla media della zona. Una pizza marinara costa 3.40€, una margherita 4€ e le pizze più costose si aggirano intorno agli 8-8.50€. Nella media i prezzi del menù ristorante e dei dolci (4€). Per due pizze, una porzione di patatine fritte, un dolce, un'acqua e un caffè, ho pagato circa 25€. Inoltre, con la JAT card, il locale offre un 10% di sconto sul totale.

 
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Il secondo live action sul celebre Samurai Vagabondo

Post n°4084 pubblicato il 19 Dicembre 2014 da Musashi_87
 
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Trama: Kenshin Imura conduce ormai un’esistenza ritirata, fedele al suo giuramento di non uccidere più nessuno con la sua spada a lama invertita. La comparsa di un nuovo e misterioso malvagio, intenzionato a rovesciare il governo, lo farà ritornare però sui suoi passi e lo porterà nuovamente in battaglia…

"Rurouni Kenshin: Kyoto Inferno" è un live action di Keishi Ohtomo, con Takeru Satō, Emi Takei e Tatsuya Fujiwara ("Battle Royale" I e II, "Death Note"), uscito nel 2014. Regista di numerose serie tv, Ohtomo, gira questo secondo live action del celebre manga di Nobuhiro Watsuki, con un arco narrativo suddiviso in due parti (la seconda "The Legend Ends" è uscita poco più di un mese dopo questa). Nel cast, torna il Junior Idol Satō, divenuto famoso per i suoi ruoli come Kamen Rider e per i live action di "Rookies" e "Bloody Monday", oltre agli altri protagonisti principali e ad alcune new entry, tra cui il famoso Fujiwara. Si tratta di una pellicola senza dubbio interessante, grazie a qualche combattimento ben coreografato e ad un'ambientazione abbastanza fedele all'originale. I personaggi ricordano gli originali, anche se non sempre con i risultati sperati (vedi Hajime Saito). Inoltre, nei suoi lunghi 138' di durata, il film mostra ben poco, della trama, preferendo conservare le cartucce migliori per la seconda parte e creando, quindi, una grandissima attesa per il finale, ma risultando anche parecchio noiosetta, se paragonata al manga da cui è tratto, di cui ogni pagina era pregna di tensione ed emozioni alle stelle. In definitiva, in mezzo a tanti live action di pessima fattura, questo è sicuramente un buon lavoro, anche se nulla di speciale. 6.5/10

 
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Se il mondo sta per finire, ciò che ti serve è un amico/l'amore.

Post n°4083 pubblicato il 18 Dicembre 2014 da Musashi_87
 
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Trama: La fine del mondo è ormai imminente a causa dell’arrivo di un asteroide che colpirà la terra, mandando il pianeta in frantumi. Il panico ha colto di sorpresa la moglie di Dodge, che è fuggita via, lasciandolo da solo e con un pensiero fisso in testa: rintracciare la vecchia fidanzata dei tempi del liceo…

"Cercasi amore per la fine del mondo" (orig. "Seeking a Friend for the End of the World") è un film di Lorene Scafaria, con Keira Knightley e Steve Carell ("40 anni vergine"), uscito nel 2012. Lorene è qui al suo esordio dietro la macchina da presa, dopo aver scritto la sceneggiatura della commedia "Nick & Norah: tutto accadde in una notte", e ci propone una commedia agrodolce con un'ambientazione pre-apocalittica e una coppia alquanto bizzarra (Carell e la Knightley), che, però, funziona. Una commedia, quindi, ma piuttosto atipica, dal momento che mischia generi molto diversi tra loro, tra cui dramma e sci-fi, con l'asteroide che sta per distruggere la terra (come nel recente "These final hours"). La recitazione è davvero molto buona e la sceneggiatura riesce a non annoiare troppo, nonostante un andamento non molto movimentato. Il risultato è una commedia molto particolare, tra il dramma e il romantico, con una coppia di ottimi attori, ma che non spicca per nulla in particolare. 6/10

 
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L'ennesimo horror "sciapo" di cui non si sentiva il bisogno.

Post n°4082 pubblicato il 17 Dicembre 2014 da Musashi_87
 
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Trama: Dopo la morte improvvisa dell’amica Debbie, Laine e l’amico Pete ritrovano nella stanza della defunta una vecchia tavola Ouija, usata per sedute spiritiche. Cercando di mettersi in contatto con Debbie e capirne le ragioni della morte, Laine realizza che uno spirito di nome D.Z. non vuole terminare la sessione...

"Ouija" è un film horror di Stiles White, con Olivia Cooke ("The Signal") e Lin Shaye ("Insidious"), uscito nel 2014. Stiles è qui al suo esordio dietro la cinepresa, dopo anni come "production assistant/coordinator" ("Intervista col vampiro", "Congo", "Small Soldiers", "Jurassic Park III") e qualche sceneggiatura (sue quelle di "Boogyeman - L'uomo nero" e "The Possession"). Secondo me, nel 2014, dopo quasi un secolo di film horror, in cui si è detto e mostrato praticamente tutto, ci sono solo due modi per creare ancora pellicole interessanti: 1. uscirsene con un'idea originale 2. restare aggrappati ai classici topoi del genere, ma tenere alta la qualità e produrre, quindi, un film non originale, ma per lo meno fatto bene e interessante. Questo "Ouija", purtroppo, non rientra in nessuna delle due categorie. La tavola ouija (o "quadrante degli spiriti") era già stata al centro di pellicole quali "Long Time Dead" ('02) e, prima ancora, la saga "Spiritika", iniziata nel 1986. Qui torna a mietere vittime, per mezzo degli spiriti richiamati con essa, ma lo fa con molta calma, senza grandi spargimenti di sangue e con qualche boo scene qui e lì, giusto per tenere sveglio lo spettatore narcotizzato dal ritmo lento e dalla sceneggiatura molto annacquata, che fa succedere poco o nulla nei suoi 89' di durata. Ovviamente nulla l'originalità mentre il cast, molto giovane, per fortuna fa il suo dovere, senza deludere troppo. Molto carina Shelley Hennig, che purtroppo compare poco, così com'è sicuramente piacevole il cammeo della medium di "Insidious", Lin Shaye. Un film tecnicamente piuttosto valido, con una buona fotografia, effetti speciali sufficienti e una recitazione nella media, ma del tutto privo di originalità e di veri motivi che ne giustifichino la visione. 4.75/10

 
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Come mandare a fanculo la propria vita in 85 minuti.

Post n°4081 pubblicato il 16 Dicembre 2014 da Musashi_87
 
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Trama: Ivan Locke, un dedito padre di famiglia e un capo costruzioni di successo, riceve una telefonata nella vigilia della più grande sfida della sua carriera che sconvolgerà la sua vita e metterà in moto una serie di eventi che manderanno a pezzi tutto ciò che aveva costruito durante la sua vita...

"Locke" è un film drammatico di Steven Knight ("Redemption - Identità nascoste"), con Tom Hardy (il Bane di "Il cavaliere oscuro - il ritorno"), uscito nel 2013. Film molto particolare e coraggioso, questo Locke, basato su una sceneggiatura semplicissima ma interamente girato all'interno di un'auto e fondato tutto su una serie di telefonate che sveleranno la trama passo passo, insieme a qualche monologo. Tom Hardy, che già avevo apprezzato nel 2011 con il suo personaggio tormentato (Tommy) in "Warrior", regge qui da solo il peso di tutta la pellicola, in un one man show che resterà sicuramente nella storia del suo curriculum. E devo dire che, nonostante io tenda ad annoiarmi MOLTO facilmente, se non vedo esplosioni e squartamenti ogni dieci secondi, sono arrivato fino alla fine senza cali di attenzione, grazie ad un ottima regia e ad una durata non troppo elevata. In un'ora e mezza di viaggio, Ivan perderà tutto: il lavoro, la sua vita coniugale, la sua casa, tutto per una sola scappatella extra-coniugale, finita con una gravidanza inattesa. Tutto bene, fin qui, quindi, ma ciò che mi ha lasciato con l'amaro in bocca è stato il finale, che sembra troncato di netto con una mannaia, lasciando alcune cose in sospeso (la colata di calcestruzzo va a buon fine o no?) non si sa per quale motivo. Un film molto particolare e coraggioso, anche se non certo l'unico nel genere (basti pensare, tra gli altri, a "Buried - sepolto", girato totalmente all'interno di una bara, con il solo Ryan Reynolds alle prese con un cellulare mezzo scarico, un accendino e nient'altro) che, se si esclude il finale, brilla per l'ottima qualità. 7/10

 
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Regola n.1: Non affezionatevi a nessuno, MAI.

Post n°4080 pubblicato il 15 Dicembre 2014 da Musashi_87
 
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Trama: Tatsumi, un giovane paesano, viaggia per la capitale con lo scopo di guadagnare un po' di soldi per il suo villaggio. Tuttavia, dopo aver scoperto che nell'area dilaga una forte corruzione, il ragazzo entra a far parte del gruppo di assassini Night Raid per aiutarlo a combattere l'Impero e porre fine alla sua politica corrotta.

"Akame ga Kill!" è un anime di Tomoki Kobayashi, prodotto dallo studio White Fox ("Steins;Gate"), composto da 24 episodi e uscito nel 2014. E' tratto dall'omonimo manga (tuttora in corso) scritto da Takahiro e disegnato da Tetsuya Tashiro. AgK è stato uno degli shonen di punta della stagione estiva-autunnale 2014. Concettualmente molto classico, con una squadra di personaggi in lotta contro il male e la corruzione, presenta però alcune particolarità, come la spietatezza nei confronti tanto dei Night Raid, quanto dei loro nemici (muore quasi un personaggio principale a episodio) e la sottile linea tra buoni e cattivi (i buoni sono una squadra di assassini ricercati, mentre i cattivi sono le guardie del corpo dell'Impero). Graficamente siamo a livelli medio-alti, con un chara design pulito ma non originalissimo, buone animazioni e colori molto vivaci. Ho letto varie critiche sulla parte finale, che si discosta dal manga, ma, non avendolo letto, non posso esprimermi in questione. Giudicandolo a sé, resta un anime avvincente e piacevole, nonostante le morti continue siano quasi forzate e il finale sia un po' meh. 7.75/10

 
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Horror made in Italy: "Neverlake", R. Paoletti (2013)

Post n°4079 pubblicato il 14 Dicembre 2014 da Musashi_87
 
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Trama: Un'adolescente italo-americana in visita al padre in Italia viene completamente assorbita dalle leggende etrusche che caratterizzano alcune zone della Toscana. Tra colpi di scena e atmosfere surreali, Jenny alla fine scopre quale mistero si cela dietro le statuette in bronzo, protagoniste di strani rituali…

"Neverlake" è un film horror italiano, che segna l'esordio alla regia di Riccardo Paoletti, con David Brandon ('stella' dell'horror italiano anni '80', tra cui "Deliria" e "La Casa 5") e la bella Daisy Keeping (serie tv "Holby City"), uscito nel 2013. Il film fa parte del progetto Web Movies, lanciato da Rai Cinema nel 2012. Diciamo subito che lo slogan sulla copertina ("Il film più raccapricciante dai tempi di 'The Human Centipede'!") è una grandissima cazzata. Per essere un horror italiano (genere ormai molto di nicchia), c'è da dire che ha una sua dignità e alcuni lati positivi, come una fotografia curata, una location, quella della periferia toscana, molto interessante e alcuni attori che fanno il loro lavoro e portano a casa la pagnotta senza rendersi ridicoli. Il genere ricorda i thriller fantasy spagnoli incentrati sulla figura dei bambini alla "The Orphanage" e centellina al minimo gli elementi più horror (mancano quasi completamente sangue e scene splatter). Tuttavia la sceneggiatura, seppur non miracolosa, riesce a creare il giusto interesse e il film si lascia guardare fino al (buon) epilogo. Saggia la scelta di limitare al minimo gli effetti in CGI (un paio di frame con dei fantasmi verdognoli), dato il budget ridotto. Di certo non mancano errori e cali qualitativi, ma il coraggio di produrre horror in un paese così limitante va sempre e comunque premiato. 5/10

 
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La storia non è mai stata così avvincente

Post n°4078 pubblicato il 13 Dicembre 2014 da Musashi_87
 
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Trama: Ben Stiller viene assunto come custode notturno nel Museo di scienze naturali di Manhattan. L’incarico sembra tranquillo, ma durante la notte nelle sale del museo prendono vita tutti i personaggi. Lui stenta a stabilire l’ordine pubblico e rischia più volte il licenziamento, ma terrà duro per tenersi il lavoro e rendere fiero suo figlio.

"Una notte al museo" è una commedia di Shawn Levy ("La pantera rosa", "Real Steel"), con Ben Stiller, Owen Wilson e Robin Williams, uscito nel 2006. Classica commedia per famiglie, con buoni effetti speciali e un cast di tutto rispetto. La sceneggiatura è semplicissima, ma fa il suo dovere e riesce ad intrattenere con più di qualche risata, nei suoi 108' di durata. Ben Stiller non brilla (ha dato prova, altrove, di saper dare molto di più), ma non delude e, per me, vederlo insieme a O. Wilson è sempre un piacere. Un bel filmetto per grandi e piccini che ha sicuramente avuto il suo successo, dato che a breve uscirà già il terzo capitolo della saga. 6.75/10

 
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Lorenzo Fragola è il vincitore di X Factor Italia #8

Post n°4077 pubblicato il 12 Dicembre 2014 da Musashi_87
 
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Non ne avevo ancora parlato, ma quest'anno STRANAMENTE (ho seguito bene solo la 3° edizione, quella di Mengoni) ho seguito X Factor con un certo interesse. Alcuni dei concorrenti erano piuttosto bravi e, sin dall'inizio, avevo puntato tutto su Lorenzo e Madh, ma avevo indovinato il vincitore, dato che quello di Madh è un genere troppo di nicchia, in Italia.

 
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Horror made in Italy: "Shadow", F. Zampaglione (2009)

Post n°4076 pubblicato il 11 Dicembre 2014 da Musashi_87
 
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Trama: David è un reduce dell'Iraq e, con la sua mountain bike, vuole immergersi nella natura per dimenticare gli orrori della guerra. Conosce una ragazza che fa il suo stesso percorso, ma i due dovranno presto preoccuparsi di scappare da due balordi cacciatori...per poi finire tutti quanti, cacciatori e prede, tra le grinfie dell'"ombra" che abita la foresta.

"Shadow" è un film horror di Federico Zampaglione, con Jake Muxworthy e Nuot Arquint, uscito nel 2009. Dopo "Nero bifamiliare", il leader dei Tiromancino, torna dietro la macchina da presa e si dedica ad un genere a lui caro, l'horror. Il risultato è una pellicola molto classica, con vari rimandi a classici del passato più o meno remoto (si va da Bava e Argento, ai più recenti "Hostel" e "Non aprite quella porta"), con un classicismo elevato e, magari, scarsa originalità. A livello tecnico, siamo sopra la sufficienza, con buone ambientazioni (i boschi del Tarvisio, zona rinominata "The Shadow" per l'occasione) e una buona impressione visiva. Accettabile anche la recitazione, con un Nuot Arquint (Mortis), magrissimo, perfetto per la parte. La sceneggiatura è abbastanza poca cosa, con i soliti topoi del genere (i protagonisti in 'vacanza' in un bosco che divengono prede del villain di turno e vengono catturati e torturati) e un twist finale molto carino ma neanche troppo innovativo. Nel complesso, cmq, il film funziona e si lascia guardare abbastanza piacevolmente, non sembrando nemmeno un prodotto italiano (tra l'altro, come accade molto spesso, è girato in inglese con un cast non italiano). 6-/10

 
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