MySo-Called(un)Life

Trama: Londra. In un quartiere popolare, mentre una gang composta da cinque giovani incappucciati sta derubando l’infermiera Sam, un meteorite si schianta su un’automobile. Ne emerge una piccola creatura, che i teppisti eliminano senza pensarci troppo. Ma è solo l’inizio di una vera e propria invasione, guidata da grossi alieni che vogliono vendicare il loro compagno.

"Attack the Block" è un film action horror sci-fi di Joe Cornish, con Nick Frost, uscito nel 2011. Il film, scritto e diretto da Cornish al suo debutto come regista, è stato prodotto dalla Big Talk Productions di "Shaun of the Dead" e "Scott Pilgrim vs. the World". Pur partendo da una trama abbastanza banale e poco profonda (la solita lotta uomo-alieno), Cornish è riuscito a creare un capolavoro di genere, grazie ad un'ambientazione particolare (il 'blocco', un quartiere povero a Kennington, nel sud di Londra) ma soprattutto ai protagonisti, una gang di giovani teppisti, veri e propri anti-eroi. E sono proprio loro il punto forte, tutti ben caratterizzati e interpretati splendidamente da giovani alla loro prima cinematografica (tra cui spicca il protagonista principale John Boyega, nei panni di Moses), che regalano, però, interpretazioni mille anni avanti a molti attori ultrapagati. Ottimo anche l'uso dello slang tipico dei ragazzacci inglesi, coloratissimo (il film va visto assolutamente in lingua originale!). Farà sorridere sentir chiamare gli alieni "BigAliensGorillaWolfMotherfucka!". Alieni realizzati benino, con un budget evidentemente non altissimo, grazie alla tecnica del giroscopio, seppur siano alquanto bruttini e troppo semplicistici (una sorta di gorilloni neri, quasi bidimensionali, con denti fosforescenti). Il ritmo, dopo una breve introduzione, scorre velocissimo, tra inseguimenti e aggressioni aliene, e non mancano scene sanguinolente (poche e 'leggere') e tragiche dipartite. Il tutto condito da citazioni a go go (es. "La polizia? Faresti meglio a chiamare i Ghostbusters!") e un pizzico di tematiche sociali (razzismo, bullismo, il disagio nel ghetto, ecc...). Il risultato è una sorta di B-movie horror sci-fi ultra frenetico, da vedere tutto d'un fiato, nonché un ottimo esordio per Cornish, cui speriamo ne seguano presto degli altri. 8/10