MySo-Called(un)Life
They say "Time heals everything", but I'm still waiting...Messaggi di Marzo 2015
Trama: Lo scienziato Bruce Banner è a caccia di una cura per annientare gli effetti delle radiazioni gamma che hanno avvelenato le sue cellule, scatenando una incontrollabile forza rabbiosa dentro di lui: Hulk. Costretto a vivere nell’ombra, lontano dalla donna che amava, Betty Ross, Banner lotta per sfuggire alla sua nemesi, l’ossessivo Generale Thunderbolt Ross…
"L'incredibile Hulk" è un film d'azione di Louis Leterrier ("The Transporter", "Scontro tra titani"), con Edward Norton ("Fight Club", "American Horror Story X", "The Illusionist"), Liv Tyler (Il Signore degli Anelli) e Tim Roth ("Pulp Fiction", "Le iene"), uscito nel 2008. Sulla scia del successo del primo "Spiderman", nel 2003 la Marvel ci riprova e affida al regista di "La tigre e il dragone" (Ang Lee) il suo film su Hulk. I risultati al botteghino, però, hanno segnato una perdita, forse a causa dei ritmi troppo lenti e poco adatti ad un blockbuster supereroistico, ma cinque anni dopo la Marvel ci riprova e passa il testimone al protetto di Luc Besson. Non capisco che senso abbia, però, riprovarci e ricadere negli stessi errori. In due ore di film il gigante verde appare per un paio di minuti dopo mezzora di film, poi altri due minuti dopo un'ora e infine una decina di minuti sul finale, per lo scontro con l'Abominio. Stop, il resto del film vede una sceneggiatura poco avvincente e piuttosto vuota (colpa forse anche dei pesanti tagli operati dalla Marvel, che ha tagliato ben 70 minuti di girato, sulla sceneggiatura scritta insieme allo stesso Norton). Non si capisce bene dove il film voglia andare a parare, tra momenti introspettivi, inseguimenti, fughe, scazzottate e (poche) trasformazioni. Buona la recitazione, grazie ad un cast di nomi noti, e molto belli gli effetti speciali, per quanto limitatissimi. Il risultato è un film poco supereroistico, con qualche bel momento action e troppi dialoghi, consigliato prevalentemente ai fan sfegatati delle pellicole Marvel. 6/10
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Trama: Una notte in Giappone cadono dal cielo dei piccoli parassiti con una precisa intenzione: sostituire l’uomo come specie dominante del pianeta Terra! Shinichi è un ragazzo come tanti altri, ma quella notte la sua vita cambia. Qualcosa entra nel suo corpo e si impossessa della sua mano sinistra. Intanto altri esseri umani vengono posseduti dagli alieni, e cominciano a mietere vittime...
"Kiseiju - L'ospite indesiderato" è un anime di Kenichi Shimizu, prodotto dallo studio Madhouse ("Trigun", "Nana", "No Game No Life"), uscito nel 2014/15. L'anime è tratto dall'omonimo manga di Hitoshi Iwaaki, uscito nel 1988/89, da cui è stato tratto anche un live action nel 2014 (un secondo film uscirà nel 2015). L'anime è composto da 24 episodi, appartiene al genere horror e tratta in modo molto profondo il tema dei parassiti (in questo caso, dei piccoli vermi alieni che prendono possesso del corpo delle prede) ed è quello che avrebbe dovuto essere "Shiki" con i vampiri. E' una serie molto matura, che unisce alla perfezione scene d'azione e morti cruente a momenti più lenti, con dialoghi profondi e riflessioni su temi elevati, quali l'umanità e il suo rapporto con l'ambiente. Il chara design è piuttosto buono, più pulito rispetto al manga, mentre i parassiti sono rimasti bruttini come nell'originale. Molto buono il sonoro, con belle sigle (post-hardcore/elettronica la OP e melodica l'ED) e un ottimo doppiaggio. Molto buona la sceneggiatura, senza pause morte, ricca di eventi interessanti che muovono la trama in modo continuo, mai affrettato, ma soprattutto ottima la caratterizzazione dei personaggi, Shinichi in primis. Ma soprattutto realistico il modo in cui gli umani reagiscono alla minaccia aliena (rispetto all'assurdo svolgimento di "Shiki", in cui gli umani continuano a farsi massacrare ignari di tutto, nonostante le prove evidenti dell'esistenza dei vampiri). Un ottima serie, quindi, ricca di morti e scene splatter, ma anche dialoghi profondi e momenti di riflessione. 8/10
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Trama: Jack compie dieci anni. La sua festa di compleanno deve essere speciale e tutto è pronto affinché cominci, tranne che il clown ancora non è arrivato. Con Jack sempre più impaziente, suo padre decide di indossare egli stesso il costume da pagliaccio e di salvare il resto della giornata. I problemi però cominciano quando l’uomo tenta di levarsi il costume…
"Clown" è un film horror di Jon Watts, con Andy Powers ("In her shoes - se fossi lei"), Peter Stormare ("Fargo", "Il grande Lebowski", "Constantine", "Prison Break") e Laura Allen ("Mona Lisa Smile"), uscito nel 2014. Il film nasce da un fake trailer di Watts caricato su youtube come "Il nuovo film prodotto da Eli Roth". Dopo averlo visto, Eli Roth ha contattato davvero Watts e gli ha proposto di girare un vero film. Il risultato è un film che parte bene, con un comparto tecnico curato e una recitazione piacevole, ma soprattutto buone premesse per essere uno slasher infanticida di quelli belli tosti. Poi, però, Watts molla l'acceleratore e, a conti fatti, di sangue e morti se ne vedono pochi. La pellicola, quindi, rientra prevalentemente nel filone body horror. Una sorta di Metamorfosi kafkiana in salsa moderna, come se ne sono viste in ambito vampiri, licantropi o zombie. L'aspetto horror del clown è riuscito e riporta alla memoria il celebre "IT" di Stephen King, ma ci si aspettava qualcosa di più, sul versante spaventi. Poco accattivante anche la sceneggiatura, sicuramente imbastita alla bell'e meglio, sullo scheletro dell'idea iniziale. In definitiva, un film riuscito solo a metà, che parte da un'idea interessante, ma non riesce a decollare appieno. 6.75/10
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Trama: Dopo l’affondamento di una nave, il sigillo imperiale finisce nello stomaco di una balena. Tentano di recuperarlo la bella pirata Yeo-wol, una banda di banditi di montagna capeggiati dall’ex soldato Jang Sa-jung e i soldati dell’imperatore, disposti a tutto pur di uccidere la balena e riprendersi il sigillo. Ma le cose non saranno facili...
"The Pirates" (orig. "Hae-jeok: Ba-da-ro gan san-jeok") è un film d'avventura di Seok-hoon Lee ("Dancing Queen", "See you after school"), con Ye-jin Son ("The Tower") e Nam-gil Kim ("No Regret"), uscito nel 2014. Il film, costato 15 milioni di dollari americani, è stato prontamente definito il "Pirati dei Caraibi" coreano e bisogna dire che il paragone è abbastanza azzeccato. Il blockbuster coreano, infatti, si pone come un film a tema piratesco ricco di combattimenti e scene d'azione, ma con toni giocosi e mai troppo seri, proprio come la pellicola Disney, e il co-protagonista, il bandito Jang Sa-jung, è un mattacchione non proprio impavido, esattamente come Jack Sparrow. Nonostante le similutidini siano molte, però, "The Pirates" ha una sua identità e spicca come un film divertente e dinamico, che non annoia, nonostante la tipica durata coreana (130'), grazie a situazioni avvincenti e soprattutto ad un cast che funziona e ad alcuni personaggi davvero carismatici e divertenti (il bandito-pirata col mal di mare Chul-bong in primis!). Molto buoni anche gli effetti speciali (che gli è valso la nomination agli Asian Film Awards), realizzati con una buona CGI, molto presenti ma mai invadenti e pacchiani. E belli anche i combattimenti, che fortunatamente sono abbastanza realistici (seppur molto acrobatici) e non i soliti wuxia con gente che vola peggio che in Dragonball. Molto buono anche il lavoro svolto con i costumi e la realizzazione delle navi. Un gran bel film puramente intrattenitivo, quindi, che mixa sapientemente azione, divertimento, romance e momenti epici, con effetti speciali più che decenti, una buona recitazione e delle gag davvero esilaranti, piazzate nei punti giusti. 7.75/10
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Finito "Remember me", gioco action sviluppato dallo studio francese di DONTNOD Entertainment e pubblicato da CAPCOM. Il gioco è ambientato in un futuro distopico, nella città di Neo-Parigi, in cui la società Memorize ha sviluppato una tecnologia, la Engine Sensation (Sensen) che permette il controllo totale sui ricordi, permettendo alla gente di caricare i propri ricordi in rete, condividerli, ma anche di sbarazzarsi di quelli più dolorosi. In questo modo, però, la Memorize ha ottenuto il controllo sulle menti dei neo-parigini, trasformandoli in schiavi della tecnologia. A combattere questo monopolio, ci sono gli Erroristi, tra cui Nilin, la bella mulatta che impersoneremo noi. Il gioco è stato fin da subito pubblicizzato per due elementi principali: la totale personalizzazione delle combo, creabili da zero grazie ad un apposito laboratorio, e il remix dei ricordi, che permette di cambiare il corso degli eventi, a partire dai ricordi dei nemici. Ora, dopo aver finito il gioco, su cui riponevo buone speranze, posso dire che il gioco è carino e piacevole, il classico action, ma 1. le combo che si possono creare sono SOLO QUATTRO. Ok, si possono comporre con i vari pressen (attacchi) che sbloccheremo nel corso del gioco e cambiare in qualsiasi momento. Ma resta il fatto che, mentre combattiamo, avremo SEMPRE a disposizione SOLO quattro combo. 2. I remix dei ricordi sono SOLO 4 o 5 in tutto il gioco e, per quanto sia possibile cambiare vari elementi, che portano a risultati diversi, la strada giusta (quella che permette di progredire con la storia) è SEMPRE una sola. Ecco, quindi, smontata totalmente l'idea di personalizzazione estrema che sembrava sorreggere il gioco. Bella grafica, trama tutto sommato interessante, gameplay nella norma. Non è certo un brutto gioco. Ma da qui a sbandierarlo come un gioco fortemente personalizzabile ce ne vuole... Ed è un vero peccato perché, sulla carta, le idee di partenza erano davvero ottime e, con un po' di impegno, poteva uscirne un vero capolavoro... 7/10
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Trama: A metà degli anni ’70 un piccolo laboratorio di psicologia dell’Università della Pennsylvania si occupa di persone con facoltà paranormali con risultati piuttosto deludenti. Finché si imbattono in una donna i cui poteri sembrano da subito straordinari …
"The Atticus Institute" è un film horror di Chris Sparling ("An Uzi at the Alamo"), con William Mapother ("The Grudge"), uscito nel 2015.
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Mai successo in 28 anni, ieri sera sono entrati i ladri in casa. Fortunatamente non hanno fatto danni (hanno solo forzato una finestra) e hanno cercato solo borse e portafogli (vuoto il mio, 70€ nella borsa di Elisa), ma adesso il timore che possano tornare è grande. Mi stupisce Rio non abbia abbaiato, visto che abbia anche per il cazzo. #maiunagioia
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Trama: Quando le attrazioni del Museo di storia naturale di New York, che prendono vita di notte, cominciano a comportarsi in maniera anomala, l’ex guardiano Larry , divenuto da poco direttore delle operazioni notturne, è chiamato a scoprirne il perché… Sembra che la tavola di Amun-ra stia iniziando a perdere il suo potere magico...
"Notte al museo - Il segreto del faraone" è un film commedia di Shawn Levy ("Real Steel", oltre ai due film precedenti), con Ben Stiller, Robin Williams, Owen Wilson, Rebel Wilson e Ben Kingsley, uscito nel 2014. Poco da dire: il film continua sulla falsariga dei due precedenti capitoli, con un Ben Stiller sempre in forma e molte gag divertenti. Davvero carino il cammeo di Hugh Jackman nei panni di un attore teatrale, quando assume la posa di Wolverine. Per il resto, non c'è molto di nuovo, rispetto agli altri film. Se vi sono piaciuti i precedenti, questo di certo non vi deluderà. 7/10
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Ormai già da anni seguo poco o niente i reality show in TV, nonostante anni fa ne fossi un grande sostenitore. Quest'anno ho seguito 3-4 dirette del lunedì sera de "L'isola dei famosi", ma il cast non mi convinceva granchè. Ieri sera hanno vinto le Donatella, mentre Valerio Scanu (che sembrava il vincitore, sulla carta) non è nemmeno salito sul podio...
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Trama: Ogni sette anni viene organizzato una sorta di torneo in una località sorteggiata a cui partecipano i trenta più spietati assassini del mondo ai quali vengono installate delle microspie che segnalino continuamente la loro posizione. La gara dura un giorno intero e il vincitore otterrà un premio di dieci milioni di dollari…
"The Tournament" è un b-movie action di Scott Mann ("Down amongst the dead men", il primo film che trovo su imdb con 1.5 di media), con Ving Rhames ("Pulp Fiction", "Striptease", "L'alba dei morti viventi", "Piranha 3D/3DD"), Kelly Hu ("Il Re Scorpione"), Ian Somerhalder ("Smalville", "Lost", "The Vampire Diaries") e Robert Carlyle ("Trainspotting", "Full Monty", "28 settimane dopo"), uscito nel 2009. Si tratta di un film zero neuroni e 100% azione adrenalinica, con dialoghi banali ma tante scene d'azione tra sparatorie, scazzottate, esplosioni ed inseguimenti mozzafiato. Se la recitazione è quel che è (in alcuni frangenti sembra quasi un film della Asylum), un applauso va alle scene d'azione, alcune delle quali molto interessanti, per una pellicola minore, specialmente quelle che vedono in scena l'agilissimo Sebastien Foucan, tra i fondatori del parkour. Particolare anche il ruolo di Somerhalder, solitamente un buono, qui nei panni di un sadico killer che uccide per sfizio perfino cani randagi e spogliarelliste siliconate, senza alcun motivo. Poco incisivi, invece, i personaggi interpretati da Kelly Hu (che, dopo il successo con gli spot del Philadelphia e il ruolo della sensualissima veggente ne "Il Re Scorpione", al fianco di The Rock, e della co-protagonista della serie tv di arti marziali "Più forte ragazzi", ha avuto davvero pochi ruoli importanti) e dall'onnipresente Ving Rhames, secondo soltanto a Danny Trejo, per quanto riguarda i b-movies action e horror. Poco originale anche la sceneggiatura, che altro non è che l'ennesima battle royale che serve a dare una motivazione ai numerosi scontri messi in scena in modo tutto sommato piacevole, nonostante ci si focalizzi solamente su sei dei trenta partecipanti. In definitiva, una pellicola buona giusto per una serata in spensieratezza, che potrà piacere a chi ama i film altamente adrenalinici, senza tanti fronzoli. 6-/10
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Trama: Sam, un dodicenne fantasioso, va in campeggio nel bosco con la sua squadra di scout. Insieme agli altri lupetti e al leader del gruppo, Sam si ritrova in una foresta oscura, dove vivono anche un bracconiere psicopatico e il suo piccolo aiutante mascherato…
"CUB - Piccole prede" è un film horror belga di Jonas Govaerts, uscito nel 2014.
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Trama: Massimo e Giulia hanno storie e vite molte diverse. Quando si incontrano però scatta il colpo di fulmine. C’è solo un problema: il Natale si avvicina minaccioso. La decisione di trascorrere le feste con le rispettive famiglie si rivelerà un’insospettabile catastrofe …
"Ogni maledetto Natale" è una commedia di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscol ("Boris"), con Alessandro Cattelan, Alessandra Mastronardi ("I Cesaroni"), Marco Giallini ("ACAB - All Cops Are Bastards", "Tutta colpa di Freud"), Caterina Guzzanti ("Boris"), Laura Morante ("La stanza del figlio"), Francesco Pannofino ("Boris"), uscito nel 2014. Dagli autori di "Boris", serie tv (e poi film) divenuta un cult in Italia per il suo sarcasmo (mai visto un solo minuto), ecco il (contro)cine-panettone del Natale 2014, che vede il conduttore televisivo (All Music, MTV e Sky) e radiofonico (Deejay) Alessandro Cattelan al suo esordio come attore. Esordio tutto sommato positivo, nonostante un ruolo abbastanza semplice e banale, che non necessita di grandi doti espressive. Doti che, invece, possiedono i vari caratteristi come i Guzzanti e Pannofino, che ricoprono tutti un doppio ruolo, uno nella famiglia dei Colardo e l'altra nei Marinelli Pops, due famiglie totalmente differenti, la prima povera e ignorante, legata alla famiglia e alla provincia, la seconda famiglia di alto borgo milanese, tra le famiglie più ricche d'Italia, ma non per questo priva di problematiche interne altrettanto grandi. La sceneggiatura, purtroppo, non aiuta il film a decollare, con la solita tiritera sul Natale e sull'amore che aiuta ad affrontare anche le situazioni più bizzarre, ma è solo un pretesto per portare sullo schermo le tante gag per mano dei vari comici (molti dei quali già visti proprio in "Boris"). Gag che, però, non sono poi così divertenti e finiscono per ricalcare i soliti stereotipi già visti e rivisti, negli anni. Ne risulta, quindi, una commedia carina, a tratti divertente, ma senza grandi risate e abbastanza banale. Speravo meglio, ahimé. 5.5/10
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Trama: Shun Takahata è un normale studente delle superiori ma la giornata inizia in maniera diversa: la testa del suo professore esplode e il suo posto viene preso da una bambola daruma che obbliga Shun e i suoi compagni di classe a giocare a “Daruma ga koronda” (Uno,Due,Tre Stella), un gioco per bambini ma in una versione che uccide chi perde...
"As the Gods will" (orig. "Kami-sama no iu tōri) è un manga scritto da Muneyuki Kaneshiro ed illustrato da Akeji Fujimura, uscito nel 2011/12 (in Italia nel 2014/15). Il manga è composto da cinque volumi, anche se è in corso una seconda serie. Dal manga è stato tratto anche un live action, diretto da Takeshi Kitano. Ennesimo survival game (ultimamente sembrano andare molto) sulla falsariga di "BTOOOM!", "Osama Game", "Enigma". Si tratta di un manga molto adrenalinico, con un alto tasso gore e senza un attimo di tregua. I protagonisti si troveranno impegnati in numerosi giochi letali, ispirati a veri giochi e sport (corsa, il gioco del gatto e il topo, 1-2-3 stella, tiro alla fune, ecc...), dove perdere equivale a morire. Il punto forte del manga è la caratterizzazione dei personaggi; anche quelli che si vedono poco e sono destinati a morire presto vengono comunque caratterizzati a dovere, mentre la personalità dei protagonisti principali viene svelata pian piano, mostrando anche lati totalmente inaspettati. La trama è molto avvincente, anche se non originalissima, ma bisogna dire che il tema della sopravvivenza, legato ai giochi più comuni, è abbastanza nuovo e interessante. Inoltre ci sono alcuni elementi molto weird, come l'hikikimori ex malavitoso che indaga sull'identità del cattivo. Il chara design e lo stile grafico sono molto buoni, anche se ancora acerbi e non privi di cali qualitativi. Il finale è aperto, lasciando aperti gli interrogativi per la seconda serie. In definitiva si tratta di un buon manga, disegnato abbastanza bene e molto avvincente, anche se non privo di difetti. 7.5/10
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Trama: Lee Dae-ho è un padre single e direttore dello Sky Tower, un lussuoso grattacielo di 120 piani di Seul. Il signor Jo, proprietario del complesso, ha deciso di organizzare una festa per il Natale, con degli elicotteri che volano sopra lo Sky Tower per cospargere neve finta, ma uno degli elicotteri si schianta contro l’edificio provocando un grande incendio…
"The Tower" è un disaster movie di Ji-hoon Kim ("Sector 7"), con Kyung-gu Sol ("Oasis") e Ye-jin Son ("A moment to remember"), uscito nel 2012. Dopo i mediocri risultati di "Sector 7" (che, però, a me è piaciuto), Ji-hoon Kim ritenta la strada dei blockbuster, cambiando totalmente genere e buttandosi sul filone catastrofico dei grattacieli in fiamme, come il classico "L'inferno di cristallo" o i vari film basati sull'attacco alle Twin Towers. Il risultato è ottimo, grazie anche ad un budget superiore, che ha permesso di contare su un cast di nomi noti e su effetti speciali di buon livello, che rendono le scene dei crolli e delle esplosioni piuttosto credibili. Il film parte con una lenta introduzione dei vari personaggi che saranno poi coinvolti nell'incidente, con toni da commedia romantica (viene data molta importanza alla storia tra Dae-Ho e Yoon-hee). Solo dopo una mezzora abbondante, quando un elicottero si abbatte sulla torre, causando un incendio di enorme portata, le cose prenderanno una piega totalmente diversa, che non mancherà di regalare emozioni forti, grazie a buone interpretazioni e ad effetti speciali più che buoni, che rendono tutto più credibile. Di certo l'originalità è quel che è, dato che questi film tendono ad assomigliarsi un po' tutti, ma la pellicola risulta davvero piacevole, anche ad un pubblico occidentale non abituato al cinema coreano. Unica pecca, forse, la durata superiore alle due ore, come da canone asiatico. 7/10
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Trama: E.B., il figlio del coniglio pasquale, scappa dall'Isola di Pasqua e arriva ad Hollywood in cerca di fortuna come batterista, ma viene accidentalmente investito da Fred, il classico fannullone sfaccendato, che dovrà accudirlo finché non si rimette. Così, mentre Fred si trova a gestire il peggior ospite di sempre, i due impareranno infine cosa significhi crescere…
"Hop" è un film di Tim Hill ("Garfield 2", "Alvin Superstar"), con James Marsden (il Ciclope degli "X-Men"), Kaley Cuoco-Sweeting (Penny, in "The Big Bang Theory") e David Hasselhoff ("Baywatch"), uscito nel 2011. Il film è prodotto da Chris Meledandri ("Cattivissimo me") e girato dal regista di "Alvin Superstar" e questo si vede molto: il concept è praticamente lo stesso di Alvin, con attori in carne ed ossa che si relazionano con animaletti realizzati (piuttosot bene) in CGI, mentre i piccoli pulcini lavoratori sono molto simili ai minions, pur non avendo neanche un decimo del loro carisma. Carisma che non ha nessun personaggio (Fred è un vero cazzone e il coniglietto è un dito nel culo), né la sceneggiatura, piatta e priva di originalità. Ciò che dà il colpo di grazia ad un film poco incisivo, però, è un doppiaggio italiano davvero penoso, con un Francesco Facchinetti (che già aveva doppiato "Robots") fuori tempo e fuori luogo (con frasi come "Troppo togo!") e un Luca Argentero alla sua prima da doppiatore, ruolo che non gli compete granché. Intanto David Hasselhoff dà ulteriore prova di amare prendersi in giro, dopo i ruoli in film quali "Palle al balzo - Dodgeball", "Piranha 3DD" e "Spongebob - il film"), mentre Russel Brand ("Rock of Ages"), che ha curato anche la colonna sonora, doppia E.B. in lingua originale (dopo aver doppiato il Dr. Nefario in "Cattivissimo me" 1 e 2) e fa un cammeo come attore. In definitiva, si tratta di un filmetto per bambini e famiglie, con una trama banale e un doppiaggio italiano infame. Peccato, perché la CGI era buona e si poteva ottenere un risultato migliore ripetendo il successo di "Alvin Superstar". 5/10
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Boh, era un sacco che volevo vedere questo "Hugo Cabret" di Martin Scorsese, con un cast ricco di nomi notissimi (Chloë Grace Moretz, Ben Kingsley, Sacha Baron Cohen, Jude Law, Cristopher Lee,...), che ha fruttato 11 nomination e ben 5 Oscar vinti. Ne ho approfittato della sua messa in onda in tv, ma non sono riuscito a finirlo. Non è il mio genere.
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Trama:
"I Cavalieri dello Zodiaco: La Leggenda del Grande Tempio" è un film d'animazione di Kei'chi Sato ("Tiger & Bunny" anime, "Kuroshitsuji" live action), uscito nel 2014.
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