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Creato da: ilpasquino.controinf il 02/01/2012
giornale di controinformazione

Messaggi del 27/12/2015

 

Non piove, governo di incapaci

Post n°843 pubblicato il 27 Dicembre 2015 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Piove, governo ladro,  e le città vengono allagate, i fiumi esondano, il fango ricopre interi quartieri, ci sono dispersi, morti.

Non piove, governo di incapaci, e lo smog attanaglia le metropoli dello stivale, i limiti stabiliti per il livello di polveri sottili, “sopportabili” per un essere umano, superati dovunque di gran lunga per intere settimane.

Nel primo e nel secondo caso non c’è mai un solo amministratore, locale o nazionale, che dica, semplicemente e chiaramente: “è colpa mia”.

Il rimpallo delle responsabilità, gioco di squadra dei politici nostrani, fa ricadere sempre e solo la colpa sui cittadini. La mancanza di controlli, di un attento esame del territorio ed una sua gestione appropriata, un migliore servizio pubblico a costo accettabile, tutte cose che dall’alto dovrebbero essere gestite in modo intelligente, se le persone che lo fanno fossero almeno capaci di intendere e volere, non vengono nemmeno prese in considerazione, più facile, per chi pappa uno stipendio senza essere in grado nemmeno di gestire queste emergenze, scaricare la colpa su chi è costretto a costruirsi una casa, per mancanza di alternativa, anche in zone a rischio, o su chi, obtorto collo, deve affrontare chilometri di traffico giornaliero per andare a lavorare.

Governi nazionali e locali, pieni zeppi di raccomandati, ignoranti della materia, attenti alle tangenti e non ai compiti a loro assegnati, riescono a far divenire emergenza ogni cosa, il sole come le nubi, la pioggia come il mare, l’acqua come la terra.

In tempi molto meno recenti chi gestiva la cosa pubblica aveva come prima cosa a cuore la sostenibilità del progresso, la conservazione della natura e del suo spazio vitale, gli interessi, non solo economici, dei cittadini, il valore di ciò che significa governare e di quanto sia importante farlo con competenza ed onestà.

Ora basta approvare una variante al piano regolatore per ottenere centinaia di voti, sedersi in qualche parlamentino locale e piazzare, così, figli e parenti un po’ dovunque, pazienza se il fiume esonderà e se le campagne saranno distrutte.

Lo stesso per chi decide, da gran demente, incentivi sull’acquisto delle automobili e rende, di contro, inaccessibile, per i costi, l’utilizzo della rete di trasporto pubblica.

Il pesce puzza, è inquinato, dalla testa…e la testa di chi ci governa puzza perché è marcia !

 
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Anche a Natale l’Europa guarda i bambini morire

Post n°842 pubblicato il 27 Dicembre 2015 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Quella foto di quel corpicino sul bagnasciuga, che tanto aveva fatto indignare e ancor di più avrebbe dovuto far riflettere, sembra svanita, cancellata, da quelle “sensibilità” a scadenza immediata dei miseri “grandi” dell’ Europa delle banche.

Mentre il “colto” dibattito si arrovella sul come identificare chi fugge da fame e guerre il mare inghiotte altri corpicini,  le bombe fanno altre vittime innocenti, i muri vomitano il nostro egoismo sulle lacrime di quel mondo in marcia per un filo di speranza.

Le stragi non fanno più notizia, pian piano divengono quella quotidianità che occupa quei pochi attimi dei Tg, che scivola nelle ultime pagine dei giornali…il massacro non riesce più neanche ad urlare il suo dolore.

I senza alcuna colpa sono in marcia a piedi, su barconi fatiscenti, l’Europa pensa alle quote, alle percentuali di carne umana da dividersi per non offendere l’indigeno che si sente proprietario di uno spazio sol perché lì è nato, legittimato da un diritto insensato che sembra valere solo per le nostre terre, non per quelle che deprediamo di ogni ricchezza e di ogni futuro.

Dove passeranno il Natale gli italiani, cosa mangeranno i tedeschi, quanto spenderanno i francesi colpiti dal terrorismo ? Si deve fare o non si deve fare il presepe nelle nostre scuole ? Ed il crocifisso va messo o va tolto dalle pareti delle aule multietniche ? Di quella cultura cattolica di cui andiamo tanto fieri, che parla di amore e solidarietà, rimangono i simulacri, mentre ne scompare la pratica ed il senso.

L’ Europa dei burocrati, di un mastodontico apparato dal costo esorbitante (circa 2 miliardi di euro), è capace solo di fare le pulci ai bilanci degli Stati, di imporre la cancellazione dei diritti e l’impoverimento di intere aree del continente,  ma gira la testa difronte ai drammi del mare, senza capire che quell’esodo non si potrà fermare né con i muri né con le stragi e non vederlo né comprenderlo è un assassinio.

 
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